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Antonella Poce, curatore del volume e coordinatore del progetto, è professore associato, abilitato ordinario, di Pedagogia Sperimentale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma TRE, dove dirige il Centro di Didattica Museale. Hanno partecipato all'iniziativa e contribuito alla realizzazione della presente pubblicazione i seguenti, tra docenti, ricercatori, dottorandi e collaboratori dell'Ateneo Roma TRE e non solo
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patrimonio culturale, identità narrativa, semiotica, ermeneutica, etica
Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, 2018
The cultural heritage of Italy is so widespread that it can not be managed bythe State alone. We must look at the heritage with the eyes of citizens, without giving upa single inch on the role of technical and professional skills. Research, protection,enhancement and management are four very different things, that go, however, hand inhand: because the research helps us understand the meaning of things; the protection tellsus how to safeguard them; enhancement tells us how to preserve the sense of the heritagedisseminating its social perception; the management tells us how to keep doing it.
Intrecci d'arte, 2016
Poniamo attenzione all'interpretazione del nostro patrimonio artistico. La sua storia annienta il modello concettuale dell'arte come giacimento. Chi ne difende la monetizzazione ritiene che non misurare il valore, non quantificare comporti il non vedere il valore stesso, lo svalutare, il rendere invisibile. Secondo occhiali monetari e il modello del giacimento, l'arte appare un deposito di opere che hanno o che potrebbero avere un qualche utilizzo. Questa valutazione è senza conoscenza. L'arte è stata ed è una fonte non di materie prime, non di materie esauribili, bensì un motore di cultura, una rinnovata e rinnovabile fonte di ispirazione, la musa di tanti artisti attivi in pittura, in scultura, in architettura, nelle arti decorative, nel design, nel cinema, nella musica, nella letteratura. È con il paesaggio, con l'ambiente, la fonte primaria del nostro turismo. È tuttora la stella polare di molti giovani nelle Università. Abbiamo necessità dell'arte e con l'ambiente deve essere al centro della politica di sviluppo del Paese, al centro del rapporto pubblico-privato e del mecenatismo possibile. L'arte, la cultura, il nostro patrimonio insomma, come la natura, restano una riserva per
L’immensa qualità e quantità di beni che contraddistinguono il patrimonio culturale del nostro Paese, a fronte di investimenti economici sempre più ridotti, ha contribuito a indirizzare le politiche di programmazione degli interventi di tutela e di recupero verso logiche di sussistenza anziché di sviluppo. L’esigenza di attrarre nuovi utenti e investitori nel settore dei beni culturali richiede invece la proposta di idee innovative ed il coinvolgimento tutti i soggetti che possono rendere sostenibile, anche economicamente, la gestione e valorizzazione del nostro patrimonio. Il rafforzamento delle competenze dei tecnici pubblici e privati, quando indirizzato verso gli ambiti specifici della salute e della sicurezza, può contribuire non soltanto a migliorare concretamente le azioni di tutela dei beni culturali (agendo sui rischi cui sono sottoposti, sulla gestione dei cantieri, sullo studio di materiali e metodi di lavoro) ma consente anche di renderli più fruibili ed attrattivi per tutti. The huge quality and quantity of our cultural heritage, together with scarce economic investments, fostered the existing safeguard approach more on subsistence than on real development programs. This need of a major appeal to users and investors requires innovative ideas and the involvement of all stakeholders that could propose a set of new sustainable and affordable models of management and valorisation. Strengthening the skills of both public and private technicians, especially if focusing towards the key issues of health and safety, not only concurs to improve the protection of the heritage (acting on risks, properly managing the building sites, studying new materials and tools) but it can make these assets also more accessible and attractive for all.
IL CAPITALE CULTURALE, 2013
Progetto grafi co +crocevia / studio grafi co Rivista accreditata AIDEA Rivista riconosciuta CUNSTA
Paisaje cultural urbano e identitad territorial, 2012
La collana editoriale esempi di architettura nasce per divulgare pubblicazioni scientifiche edite dal mondo universitario e dai centri di ricerca, che focalizzino l'attenzione sulla lettura critica dei proget ti. si vuole così creare un luogo per un dibattito culturale su argomenti interdisciplinari con la finalità di approfondire tematiche attinenti a differenti ambiti di studio che vadano dalla storia, al restauro, alla progettazione architettonica e strutturale, all'analisi tecnologica, al paesaggio e alla città.
2020
per i preziosi suggerimenti, ai funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Bologna e delle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia che si sono avvicendati nell'ultimo decennio nella Provincia di Modena e alla dott.ssa Anna Mele, responsabile dell'Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio della Regione Emilia Romagna; -a tutti i partecipanti/studenti dei seminari che hanno dato vita ad accesi dibattiti; -ai miei colleghi degli uffici tecnici comunali per la disponibilità al confronto.
2014
I Parchi costituiscono una sorta di laboratori in cui poter sperimentare nuove attività di valorizzazione del patrimonio culturale diffuso, al fine di garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. La messa a punto di metodi di gestione integrata volti alla tutela del paesaggio e della biodiversità dei parchi vanno realizzati contestualmente alla salvaguardia dei valori culturali. Per ottimizzare la valorizzazione dei parchi sarebbe necessario elaborare anche una serie di servizi che vanno dall'organizzazione di convegni e seminari alla gestione di progetti di educazione ambientale, dalla produzione di materiale didattico-scientifico al coordinamento di campagne informative. I parchi, quindi, si qualificano come centri territoriali in grado di promuovere percorsi di partecipazione della comunità e di riqualificazione del territorio di appartenenza, in sinergia con le amministrazioni pubbliche, con le scuole, con le università, con i centri di ricerca e con le associazioni. E in questa ottica che si è impostata l'attività di valorizzazione e organizzazione del parco archeologico della Civitella, patrimonio del parco del Cilento. L'utilizzo del GIS, in questo caso, definisce una infrastruttura di dati e strumenti trasversale a tutto il lavoro, dovendo operare a scale molto diverse tra di esse.
Il valore intrinseco dei Beni Culturali, 2008
Cahiers d'études italiennes, 2014
Il dono di Mnemosine. Dialoghi multidisciplinari su museo e memoria, 2023
contributo riproduce, in una forma adattata alla pubblicazione, il testo del mio intervento pronunciato al convegno Il dono di Mnemosine. Dialoghi multidisciplinari su museo e memoria, tenutosi a Napoli il 30/09/2022. Anche in virtù della natura decisamente interdisciplinare del contributo, ho preferito lasciare immutata la sua forma discorsiva, rinunciando inoltre a un consistente apparato di riferimenti bibliografici.
Tesi di master Musec presso Unife, 2016
Building an ecosystem approach in the world of cultural heritage has not a linear path, but a provisional structure, can lead to value subjects, objects and relationships by sharing from the roots "in the philosophical sense, the beginning, the origin, the cause of all things”1. It speaks of rebuilding a system that needs to be continually redefined, which should outline prospects, process data and statistics to analyze the contribution in economic and social terms, in Italy and in Europe. The term "ecosystem" wants to put off the idea of a structure that embraces conflict and complexity, as suggested by the Universal Declaration on Cultural Diversity (UNESCO, 2001) states that art.1 "cultural diversity is as necessary to mankind the biodiversity is for nature ". Natural ecosystems survive thanks to a network of complex and delicate relations and the more vigorous are also the most varied2. The thesis, in the light of the relevant legislative framework, and taking start from a reflection on the concept of collective memory, wants to assume the chance to experience forms of generation and management of a museum system providing for the sharing of the entire project by a community, which draws widespread benefits and faces challenges in a participatory way. The perception of memory as a common, like air and water, would help us to make it the subject of increasing attention and shared planning starting from below. The goal is to facilitate through this governance based on cross-fertilization between public and private, a strong return to the social role of the museum. Born in the history from private initiative and moved by strong passions which then became of public accessibility, the museum now could become of public management and "manageability", with courage and great respect for what works and objects tell: our history. Through the inclusion of citizens in the production process, in the cultural field, it builds a shared value, the memory, which leads to long-term investments aimed at holding together business competitiveness and social or educational objectives. Tangible and intangible elements become, in this view, collective resources around which to redesign development policies. The idea is to experiment with hybrid business models to redefine the value of production chains that recombine, the roots, the social and economic value, to apply new management assumptions to the case of the former Theater Verdi, Urban Lab project around different user spaces, in the territory of Ferrara. The macro goal is ultimately to improve the accessibility to the professional world of cultural heritage, looking generating opportunities and managing hybrid between public and private. The investment community generates a shared impact and monitored through a transparent manner and co-responsibility of the various actors, because the material and intangible cultural heritage are recognized as actual "common goods." We need to work on a new architecture of values, move the predominant axis of the action by the protection and a "patrimonial" vision of culture to one generator of innovative services, which integrate the assets as identity resources of the territories, ensuring logical inclusive fruition and enhancement in the Italian polycentric. Hence, the need for a multidisciplinary approach that goes to analyze the complexity of the transversely through legal materials issues, economics, humanities, to rework the conflicts and rebuild on a solid foundation.
atti del convegno (Macerata, 2011) pubblicati in "L'immagine riflessa. Testi. società, culture", XXII, 2013
Sommario: 1. Premessa. -2. L'evoluzione degli esercizi di concessione dal 2000. -3. Gli assetti organizzativi e le modificazioni indotte nelle istituzioni di gestione. -4. Ipotesi e suggerimenti.
Bari 2018 LE VIE MAESTRE dibattiti, idee, racconti 7 © 2018 Edipuglia srl, via Dalmazia 22/B -70127 Bari-S. Spirito tel. 080 5333056-5333057 (fax) -http://www.edipuglia.it -
Aedon, 2011
Ente di afferenza: () Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati. La tutela dei beni culturali: a che punto siamo Conservazione e restauro nella disciplina italiana dei beni culturali di Alberto Roccella Sommario: 1. Le origini della protezione dei beni culturali.-2. Le strutture amministrative del restauro.-3. La riforma costituzionale del 2001: tutela e valorizzazione dei beni culturali.-4. La conservazione nel Codice dei beni culturali del 2004.-5. L'autorizzazione per i beni culturali e la legge sul procedimento amministrativo.-6. La discrezionalità nell'autorizzazione.-7. Un problema aperto: la qualificazione dei restauratori. Preservation and restoration of heritage in the italian legal system The article examines the historical origins of italian legal system of heritage preservation and restoration. The constitutional reform of 2001 has distinguished preservation from exploitation of heritage; preservation belongs to the exclusive legislative power of state, while exploitation belongs to the concurrent legislative power of state and regions. The code of heritage and landscape of 2004 has implemented this distinction that, however, has been judged by the constitutional court in restrictive manner for regions. The essay shows the most important sides about preservation and restoration in the code of heritage and landscape and discusses three actual problems: the matter of heritage in the recent reforms of the law on administrative proceeding with special regard to the certified signalising of the beginning of activity and to the silence of the public administration; the discretionary power in the administrative measures on heritage, according to the instructions of the ministry and to the decisions of the administrative courts; the qualification of restorers in the recent reforms.
Monte Offo, associazione culturale costituita nel 1996 da un gruppo di studiosi e appassionati locali, ha come obiettivo principale quello di utilizzare al meglio le energie e le esperienze acquisite da soci e collaboratori nel campo della ricerca scientifica e delle attività socio-culturali, quindi di stimolare e attivare la partecipazione allo studio e alla valorizzazione dei beni culturali storici territoriali, cercando di promuovere un dialogo aperto tra comunità scientifica, istituzioni e cittadini.
2019
In copertina: L'immagine è una libera elaborazione grafica della testa della statua di Apollo del I sec. d.c. (Civitavecchia, Museo Nazionale), copia da un originale greco avvicinabile all'Apollo di Leochares (IV sec. a.c.
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