ECCLESIA E MERCATO NEI LINGUAGGI DOTTRINALI DI TOMMASO D'AQUINO

2014

Tolkien non era un teologo né un metafisico (così come Tommaso d'Aquino non era un narratore di miti) e tuttavia riteniamo che accostare questi due classici non sia operazione insensata 1 perché:-Tolkien conosceva l'opera dell'Aquinate [1];-nell'opera di Tolkien ci sono molti contenuti filosofici (anche se non di natura sistematica);-paragonare questi contenuti al pensiero di Tommaso d'Aquino può aiutare, per similitudine [2] o contrasto [2], a far meglio emergere il proprium metafisico che sta o meno alla base del Legendarium. ARTICOLO PUBBLICATO IN : Tolkien e i Classici (a cura di C.Testi, R.Arduini, C. Barella e G. Canzonieri), Effatà, 2014.

1357), a sua volta ispirato dalla formella nel reliquiario di Ugolino di Vieri (1338) che raffigura la medesima scena. Dalla destra, i cardinali: S. Bonaventura da Bagnoregio (col saio francescano, priore di S. Francesco in Orvieto fatto cardinale da papa Urbano) il quale predicò nel 1250 in Germania il Sermo de Santissimo Corpore Christi (che papa Urbano fece predicare successivamente al Doctor Seraphicus al Concistoro in Orvieto nel 1264); Ugo di St.-Cher, nell'atto di indicare il calice e l'ostia (insegnante di Teologia a Parigi nonché fraterno amico del Papa e di Tommaso e Bonaventura) che estese la Fete-Dieu di Liegi alle Terre Germaniche, Polacche e Boeme nel 1257; morì in Orvieto nel 1263 e le esequie furono celebrate da Urbano IV in S. Domenico.

2021

Le composizioni liturgiche recano raramente il nome dell’autore o del compilatore e compaiono piuttosto sotto forma di «pratica» legata a una chiesa, diocesi, ordine religioso o località particolare. Nonostante ciò, a partire dal quattordicesimo secolo si sono venuti rafforzando gli indizi che Tommaso avesse composto l’intera liturgia della festa e dell’ottava del Corpus Domini su richiesta di Urbano IV, che da Orvieto, 8 settembre 1264, ne inviò copia in un quaternum ad Eva a Liegi con una lettera in cui le comunicava l'istituzione del Corpus Domini.

Divus Thomas, 2014

La metafisica è capace, eventualmente restringendo il campo ad alcune affermazioni fondamentali, di uno sguardo perfetto, di comprensione totaliter? O, almeno, può misurare perfettamente la propria imperfezione, il proprio scarto rispetto all’Assoluto? Questo studio svolge alcune riflessioni prendendo avvio dal pensiero di Carlo Sini – che si pone in relazione con l’Evento inteso heideggerianamente come assenza di fondamento, punto cieco a partire dal quale gli enti vengono in presenza – e procedendo poi insieme a Tommaso d'Aquino e alla questione dei principi primi e della semplicità divina.

Iniziamo soffermandoci su tre eventi fondamentali per la pedagogia 1. Il sempre maggiore utilizzo delle scienze dell'educazione (psicologia, biologia, storia, linguistica, sociologia, antropologia, etc.) 2. Il passaggio da una lettura settoriale dei problemi educativi a una connessione che implica riflessività e intenzionalità che cerca di costruire un discorso generale 3. L'attivarsi di una riflessione che tenta di leggere il pedagogico su un piano prettamente formale, attraverso un discorso oltre il quale non se ne pongono altri come è quello filosofico (filosofia dell'educazione).

In memoria di Giorgio Rumi, mio primo maestro di storia... e non solo.

2021

In this article, I would like to examine the themes of human death and free will and their relationship with fate and divine omniscience in Tolkien's Legendarium and in Aquinas' works. The aim is to contribute positively to the debate on religion and theology in Tolkien studies. (article published in MEREGHETTI-SASSANELLI, «Vive in fondo alle cose la freschezza più cara», Aracne, 2021 pp. 293-306)

Rivista di ascetica e mistica, 2005

espressioni dialettiche ma non contraddittorie. Nel breve artico-lo si cerca di esaminare la compatibilità esistente fra le dette espressioni come problematica fondamentale della teologia spe-culativa e apertura alla contemplazione. 1. Due livelli di applicazione della «legge del raddoppiamento» e loro rapporto Tra processioni e relazioni c'è una distinzione logica ma non reale; secundum rem le processioni e relazioni sono la stessa cosa. La processione è da interpretarsi come azione mentre la relazio-ne rappresenta l'aspetto formale della processione. Il principio del raddoppiamento si può vedere anche all'interno dell'ambito relazionale: Sicut autem relatio et processio in divinis sunt idem secundum rem, et differunt secundum rationem tantum, ita et ipsa relatio, quamvis sit una secundum rem, est tamen multiplex secundum modum intelligendi 2 .

Monete Antiche n.106 Luglio-Agosto pp. 31-39, 2019

The article, in summary, aims to propose some considerations regarding the senatorial provisini mentioned in the monetary lists of the main medieval "texts" of merchandise and mathematics at the turn of the thirteenth and fourteenth centuries. L'articolo, in sintesi, ha come obiettivo quello di proporre alcune considerazioni riguardo ai provisini senatoriali menzionati nelle liste monetarie dei principali "testi" medievali di mercatura e matematica a cavallo fra i secoli XIII e XIV.

In this short essay I would show, with a language essential and simple, that the heart of the Thomistic speculation is the singularity, and that the universal plan has its foundation and its constant reference in concrete individuals. This is paramount in logic (continuous specification of concepts by induction) and in ethics (law and its readjustment to the singular cases), in the theory of knowledge (multiplicity of individual intellects) and in metaphysics (distinction between essence and actus essendi as an inexhaustible source of determinations). In questo breve saggio si vuole mostrare, con un linguaggio essenziale e divulgativo, come il cuore della speculazione tomista sia la singolarità, e come il piano universale abbia negli individui il suo fondamento e il suo costante riferimento. Questo lo si vede chiaramente sia in logica (specificazione continua dei concetti tramite l’induzione) che in etica (legge e suo riadeguamento ai casi singolari), sia in gnoseologia (molteplicità dei singoli intelletti) che in metafisica (distinzione tra essenza e actus essendi, come fonte inesauribile di determinazioni).