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JONA MAORI

2017, Un caso di incontro tra una società industriale e una vivente nel Neolitico: la Nuova Zelanda

Un caso di incontro tra una società industriale e una vivente nel Neolitico: la Nuova Zelanda (Memoria presentata nell'adunaza del 14 ottobre 2017) introduzione L'occupazione inglese della nuova Zelanda ha costituito un caso di colonizzazione anomala: a differenza di tante altre colonie degli stati europei non comprendeva alcun programma di sfruttamento delle po-polazioni indigene, né era previsto come base per una colonia penale. La scarsità della popolazione esistente (stimata tra le centomila e le duecentomila persone all'inizio del XiX secolo) 1 su di un territorio di poco più grande del territorio italiano, faceva prevedere una possibilità di convivenza senza conflitto. L'utilizzo intensivo di ridotte porzioni di territorio non era, a quei tempi, un problema al centro dell'attenzione dei maori, che, anzi, erano favorevoli all'arrivo ed insediamento di nuovi mercanti europei, comprese le inevitabili conseguenze di fon-dazione di nuove città, avidi com'erano di fucili e munizioni, pipe e tabacco, coperte di lana. Questa era, presumo, la premessa del trattato di Waitangi (1840) stipulato tra il governo di Sua Maestà, ed alcuni capi-tribù, in cui questi cedevano alla regina d'inghilterra la propria "sovranità" dei cui limiti tratterò in seguito. Questo fu il primo malinteso, poiché i capi-tribù non erano, in effetti, investiti di alcuna sovranità, ma avevano (1) "population, population trends, and the census", from an Encyclopaedia of new Zealand, edited by a. H. McLintock, originally published in 1966. Te ara-the Encyclopedia of new Zealand UrL: http://www.Teara.govt.nz/en/1966/population (accessed 03 May 2017).