Roma. Davanti alla fontana con al centro un obelisco di Ramses II, proveniente da Heliopolis e dal XII secolo a.C,.è "facilmente visibile" il Pantheon. Non può sfuggire è lì, anche se intorno la fauna eterogenea fa di tutto per distrarvi con suoni,giochi volanti cinesi venduti da nordafricani e persone senza il senso di chi sono e dove sono, stordite, forse, da un qualcosa che non riescono a far emergere nei loro abituali pensieri. Qualcosa di sospeso, effettivamente, domina, più che altrove.., in questo spazio che sembra aver perso il Senso Del Sacro antico e presente da sempre. Non era così per i nostri antenati che li avevano messo un segnale visibile agli occhi ed alla memoria di tutti; quel luogo aveva, secondo il mito, visto salire, tra luci fragori e lampi, il re Romolo sulla biga di fuoco di Marte per salire insieme nel cielo, oltre l'umano visibile. Agrippa, come si sa bene (rari per bellezza e fonte d'informazione gli "itinerari archeologici della Newton Compton scritti dal prof.dott. Romolo A. Staccioli..) date le sue personali parentele, riesce ad avere l'appalto per la costruzione (genero e generale di Augusto..) del primo Pantheon dedicato a tutti gli dei nel 27-25 a.C. e "nacque così il primo tempio, a pianta rettangolare, ed orientato, come era uso, verso Sud per poi cambiare di struttura con Adriano nel 118-125 d.C. E da questo momento inizia una storia non detta ne ascoltata, è proprio il caso di dirlo, da nessuno. Infatti nella sua ultima trasformazione, e grazie alle notizie di archeologia sacra raccolte da Adriano in giro per il mondo civile di allora, diventa la costruzione con più ripetizione di eco del mondo, anche attuale. Un suono emesso all'interno si moltiplica, a secondo del clima, quindi anche della stagione e del punto dal quale viene emesso, da 43 a 46 volte. Il tempio per evocare e, secondo la tradizione, far entrare o uscire, dal foro centrale in alto, le divinità evocate, oltre ad avere una forma ha anche una voce giusta: il suono ripetuto tanto