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2020, Studi Storici Sarnesi 2 – L’affermazione dei “civili”: il caso degli Hodierna
Studi storici sarnesi. L'affermazione dei "civili": il caso degli Hodierna, 2020
Studi storici sarnesi. L'affermazione dei "civili": il caso degli Hodierna, a cura di Alfredo Franco, Francesco De Martino, Agostino Odierna, ESA Edizioni scientifiche ed artistiche, Torre del Greco (NA), aprile 2020, pp. XXXII-423, ill., tav. f.t., ISBN 978-88-99472-47-4. This volume is a resume of disparate researches on the political élite of Sarno city during the medieval and modern periods. The Authors focused on Hodierna's family history in order to trace an identikit of wealthy families that achieved a distinguished role in society and, so, the treatment of "honorabilis", "magnificus" and "nobilis".
Studi Storici Sarnesi – Dal Quattrocento al Cinquecento, 2012
Studi Storici Sarnesi 4 – L’ascesa dai casali alla civitas. Saggi su inurbamento e promozione sociale nel Mezzogiorno tra medioevo ed età moderna attraverso le vicende dei De Soldano, 2023
Frontespizio e introduzione al quarto volume di Studi Storici Sarnesi
L'abitato protostorico di Poggiomarino . Località Longola Campagne di scavo 2000-2004 , 2012
Il cattolicesimo verso una nuova stagione L'annuncio e la preparazione diretta da Giuseppe Alberigo STORIA DEL CONCILIO VATICANO II Il cattolicesimo verso una nuova stagione 1 Peeters / il Mulino Il concilio Vaticano II, l'evento che ha plasmato la fisionomia del cattolicesimo di questo secolo e segnato l'intero ambito cristiano del pianeta, prima di questa opera non era affrontabile sulla base di una ricostruzione storica organica. La «Storia del concilio Vaticano II», promossa dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna e coordinata da Giuseppe Alberigo, costituisce la sintesi di un progetto internazionale che si avvale di una ricchissima base documentaria inedita e dell'apporto di autori di diversi ambienti, lingue e ambiti culturali. L'opera -pubblicata in sette lingue -si articola in cinque volumi e intende ricostruire la dialettica che ha animato l'assemblea nelle varie fasi. Se ne ripropone ora la riedizione italiana, arricchita da una nuova introduzione di Alberto Melloni, già curatore della precedente edizione (1995)(1996)(1997)(1998)(1999)(2000)(2001), e da un apparato iconografico a cura di Federico Ruozzi.
C. Panzera-A. Rauti (a cura di), Attualità di diritto pubblico, II, Editoriale scientifica, Napoli 2022, 2022
Nell'ambito del recente Congresso della Società Italiana di Chirurgia Oncologica (SICO), il Simposio di GEM S.r.l. (Viareggio, www.gemitaly.it) ha fatto il punto su alcune interessanti applicazioni del Glubran®2, un dispositivo medico chirurgico a base di cianoacrilato modificato, presente sul mercato da oltre 20 anni che, sulla base di una mole crescente di evidenze, mostra proprietà peculiari esaltate dall'applicazione spray del prodotto, che vanno oltre quelle di un "sigillante emostatico". I Relatori, presentando la loro esperienza specifica con Glubran®2 nella prevenzione e nel trattamento conservativo di gravi complicanze chirurgiche, quali le fistole biliari e digestive post-operatorie, ne hanno più volte evidenziato l'impiego preventivo anche in chirurgia bariatrica, in particolare nella gastrectomia verticale parziale laparoscopica (LSG, Laparoscopic Sleeve Gastrectomy).
2020
The book of Samuel is placed on a par with the Homeric poems; like the classics of literature, it shapes and re-elaborates the human condition in depth. In the history of interpretation, both the stratigraphic hypotheses on the history of the formation of the book and the theological and political debate on some issues that have marked the history of the West are presented. The intratextual and intertextual approach emerges from the text in two ways: (1) the meaning of the book is sought in the light of its collocation and position with respect to other biblical books; (2) the literal translation from Hebrew, accompanied by the textual variants of the ancient versions, makes it possible to recognize allusions to other biblical passages, reaching new levels of meaning. The analysis of the complex events of the protagonists guides us to re-read and reflect on their own experiences of today's women and men.
Rassegna Storica Salernitana, 2019
2012
Le radici del project management In molta letteratura l'origine del PM è spesso associata con grandi e celebri realizzazioni della storia dell'uomo: a volte le piramidi, la Grande Muraglia oppure Stonehenge sono assunti ad esempi di progetti di successo, altra volta la torre di Babele è invece citata come esempio di insuccesso. In ogni caso sono proposti come progetti. Questi esempi sono corretti rispetto alla definizione data di progetto? C'è l'elemento dell'iniziativa a termine, anche se forse non molto ben definita o rispettata. C'è uno scopo abbastanza ben identificato. Quanto ai tempi ed al loro rispetto, quante piramidi erano davvero finite al momento della morte del faraone? Che peraltro non è che sia una scadenza pianificabile. Costi: in molti casi sembra che queste antiche realizzazioni rientrino nella categoria del "costi quel che costi": l'unica vera limitazione erano le tecnologie disponibili all'epoca, cosa presente anche oggi e perciò del tutto indifferente. Ma c'è soprattutto l'elemento unicità: non a caso per fare gli esempi nessuno propone la costruzione di una nave, che pure in altri tempi era una bella impresa 1 , però se ne sono fatte tante, e si scelgono invece realizzazioni o tentativi che spiccano per unicità. Di fatto però quali siano stati gli strumenti utilizzati per gestire questi progetti ci è poco noto, se non del tutto ignoto. Per questi motivi, al di là di un po' di folklore, non credo siano buoni esempi per introdurre il tema del management dei progetti. É abbastanza unanimemente riconosciuto che il primo moderno esempio di PM sia il Progetto Manhattan, con il quale il governo americano riuscì a preparare il primo ordigno atomico. Questo progetto, oltre naturalmente a rispondere ai requisiti della definizione adottata, evidenzia per la prima volta gli aspetti fondamentali del controllo del progetto. Il management del progetto si pone l'obiettivo di controllarlo, nel senso di guidare le attività con il supporto di un "sistema" di pianificazione e controllo, un insieme di metodologie per raggiungere congiuntamente obiettivi di rispetto di scadenze (tempo), di successo in condizioni di limitatezza di risorse (costi) e di qualità (soddisfazione di requisiti del prodotto o servizio da realizzare). Vediamo quali sono, almeno da un punto di vista logico, i collegamenti tra questi tre elementi. Non c'è ombra di dubbio che, specie per la realizzazione di oggetti tecnici, si pone prima di tutto il problema del dominio della tecnica e della tecnologia; saper realizzare un prodotto complesso, unico, del quale non ci siano precedenti esempi, può esser visto prima di tutto come una conquista tecnica. A questo fine, il fattore di governo più importante è evidentemente il controllo delle competenze necessarie per la realizzazione e già s'intravvede sullo sfondo il secondo problema: quello del controllo dei portatori delle competenze stesse, in una parola dell'organizzazione per il progetto. Nei tempi moderni, introducendo un altro elemento di scenario, si tende a collocare la realizzazione di progetti in un contesto di utilità, ad esempio per il business, ma non solo. Ecco che diventa importante il vincolo temporale, per il quale l'utilità di un risultato tecnico esiste solo a condizione di essere disponibile in tempi definiti. 1 La storia del Vasa (Stoccolma, 1628) insegna molte cose. Project management: the art of making things happen. CORE Metadata, citation and similar papers at core.ac.uk
AIC, 2022
L’indirizzo politico italiano dal 2021 è condizionato fortemente dall’attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), derivante dal contenuto del regolamento UE 2021/241, dai decreti legge nn. 77/2021, 152/2021, e dai successivi atti normativi che li hanno seguiti e seguiranno per costruire sia proceduralmente, sia sostanzialmente il relativo piano (fra cui d.l. n. 59/2021, 80/2021, 36/2022). Da un punto di vista dell’ordinamento costituzionale il PNRR ed il processo d’attuazione ora in atto pongono tuttavia una serie di interrogativi che possono essere solo accennati, in questa sede, ma che condizioneranno i nostri studi nei prossimi anni e che possono essere riassunti in tre aspetti principali: incidenza del PNRR sulla forma di governo, sull’uso delle fonti del diritto e sulla forma di Stato (almeno sul versante dei rapporti fra Stato e regioni).
Rmoa.unina.it - Sismed, 2023
I testi degli interventi svolti nel corso del 2° Convegno della medievistica italiana (Matera, 13-16 giugno 2022) in un unico PDF navigabile (piattaforma Reti Medievali Open Archive http://www.rmoa.unina.it/6913/ ). ---o--- IL PRESIDENTE DELLA SISMED FRANCESCO PANARELLI: <La Sismed, Società italiana per la storia medievale, ha organizzato tra il 13 e il 16 giugno del 2022 il secondo convegno della medievistica italiana negli spazi del Campus universitario di Matera. L’iniziativa è stata articolata in 61 panel tematici cui hanno preso parte più di 200 studiosi – a diversi stadi della loro carriera universitaria – tra coordinatori, relatori e discussant. La Sismed ha deciso di mettere a disposizione della comunità scientifica i primi esiti di quasi tutti i panel, che testimoniano larga parte dei temi vivi nella medievistica italiana del secondo decennio del secolo: si leggono qui le relazioni presentate nel corso del convegno, in una versione preliminare a una rielaborazione in forma più distesa e completa – arricchita dal contributo di dibattito seguito alle esposizioni nei panel – e in vista di una eventuale e più tradizionale pubblicazione. Gli autori sono stati lasciati liberi di consegnare i propri lavori nella modalità di loro maggior gradimento, spesso senza note e bibliografia e talora nella semplice forma di abstract. Il deposito, sotto la data del 19 maggio 2023, di tale assemblaggio non selettivo (mancano solo i testi di chi ha lecitamente preferito non consegnare) dell’Open Archive di Reti Medievali (http://www.rmoa.unina.it/6913/) ha la funzione di tutelare questo patrimonio intellettuale e il diritto di ciascun autore. I panel sono presentati nella successione che si legge nella locandina del convegno (fatti salvi i panel doppi), qui riprodotta in calce al pdf cumulativo>.
Table of Contents: 1. Lo stile è il filosofo [G. Scarpelli]; 2. L'usignolo e la capinera [A. Bellafqih]; 3. Dove sta di casa il filosofo? [A. Mecarocci]. 1. Lo stile è il filosofo [G. Scarpelli] L o stile è l'uomo, affermava il conte di Buffon. 1 Quanto ci si propone di dimostrare nel presente numero monografico di «Thaumàzein» è che, a maggior ragione, lo stile è il filosofo. Più precisamente, la maniera in un cui un filosofo espone le proprie concezioni va ritenuto tutt'uno con il contenuto e la pratica della sua filosofia. Di conseguenza, se lo stile di un autore ne riflette e rimarca immancabilmente il pensiero, allora la varietà delle espressioni della filosofia possiamo considerarla una vera e propria letteratura? Senza ricorrere necessariamente alla lezione crociana, riteniamo che la risposta possa essere affermativa, e cercheremo di darne riscontro. Carlo Sini ha messo in evidenza come l'alfabeto greco sia emerso, tra tutte le forme di scrittura, quale portatore della forma logica che contraddistingue il pensiero occidentale. In tale contesto di denotazione e significazione alfabetica del conoscere, la figura di Platone risulta fondamentale. Facendo entrare in scena la persona del maestro Socrate, e rendendola personaggio consacrato alla ricerca ontologica, Platone dischiude alla discorsività e alla dialettica, rendendola qualcosa di permanente, «visibile separatamente nella sua immobilità», e scissa
La Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani è un centro accademico aperto a quanti, professori, ricercatori e laureati, vogliono approfondire e far progredire la conoscenza della cultura medievale.
Medievali e Francescani è un centro accademico aperto a quanti, professori, ricercatori e laureati, vogliono approfondire e far progredire la conoscenza della cultura medievale. Il periodo storico al quale si interessa prevalentemente va dal secolo XI al secolo XIV. Il programma prevede anche corsi che si riferiscono ad autori e a correnti dottrinali che precedono o seguono questo periodo. La finalità specifica è quella di promuovere la ricerca interdisciplinare e la formazione di specialisti in diversi settori, in particolare della letteratura, della filosofia, della teologia, del diritto e della storia, curando l'edizione critica di testi medievali. Una particolare attenzione viene riservata ad autori e testi francescani medievali e alla loro tradizione manoscritta; esercitazioni di codicologia vengono eseguite sui codici della Biblioteca della Pontificia Università Antonianum e di altre Istituzioni. Lo studio e la ricerca vengono attuati attraverso corsi, lezioni, seminari, incontri di specializzazione, conferenze pubbliche, simposi e congressi; si avvalgono inoltre di metodi e di strumenti scientifici forniti da alcune discipline ausiliarie e propedeutiche. In particolare il corpo docente è costituito in base a criteri di alta qualificazione e si avvale della presenza di specialisti di centri accademici italiani e internazionali. Il contributo scientifico di docenti e studenti della Scuola è raccolto in una collana della Pontificia Università Antonianum dal nome Medioevo. La Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani opera in stretta collaborazione con gli Editori di Quaracchi (oggi a Roma presso il Collegio S. Isidoro) e con la Commissione Scotista. Nella Scuola opera il CIL (Centro Italiano di Lullismo, E.W. Platzeck) e la Commissio Sinica dell'Ordine dei Frati Minori. La Scuola è membro della F.I.D.E.M. (Fédération Internationale des Instituts d'Études Médiévales), organizzazione patrocinata dall'UNESCO, e collabora
Antropologia del Gusto, 2023
Ci si potrebbe stupire del perché dedicare un libro ad una sollecitazione sensoriale così comune e immediata come il gusto che, apparentemente, non sembra lasciare esiti duraturi nelle esperienze della quotidianità. Eppure il piacere del dolce ed il potenziale segnale di pericolo costituito dall’amaro e dall’acido, ben più della vista, dalla Preistoria hanno contribuito a disegnare le mappe delle risorse commestibili presenti nell’ambiente naturale. In questo modo il gusto è stato allenato a discriminare e a suscitare emozioni, segnando le tappe per il passaggio dal crudo al cotto e contribuendo alla selezione delle specie domesticabili. Ne discende una centralità del gusto nell’evoluzione umana ancora non abbastanza investigata ed esplicata. L’Antropologia e l’Etnografia classiche hanno mostrato sempre poco interesse per la descrizione di sapori e odori, come altrettanto è accaduto agli occhi della speculazione filosofica, generando così fluttuazioni di senso e dispute disciplinari. Perimetrare il dominio del gusto nel campo alimentare dell’esperienza umana è precisamente la prioritaria finalità dell’Antropologia del Gusto, che, in quanto ambito di studi relativamente giovane, ha uno statuto in gran parte ancora da definire. Oggi è sotto gli occhi di tutti che il cibo, l’alimentazione e i correlati meccanismi sensoriali rappresentano, come insieme, un fatto sociale totale e, conseguentemente, fenomeno da analizzare in una prospettiva olistica. L’alimentazione è stata finalmente riconosciuta come ambiente di elezione della ricerca etnografica sulle componenti della cultura in quanto in grado di impegnarla in tutto lo spettro metodologico. Ne discende una concezione più ampia di gusto secondo la quale esso non è solo cosa percepiamo e pensiamo quando mangiamo, ma è anche e soprattutto frutto di come guardiamo le Lebensformen di quei paesaggi che hanno dato origine a ciò che mangiamo. Questo libro si dispone ad una risposta miratamente interdisciplinare dotandosi di un ampio apparato antologicocritico, nel solco metodologico dell’Antropologia dell’Alimentazione e potendosi costituire, stante l’attuale grado di avanzamento degli studi sulla specifica problematica, come metamanuale per studenti della scuola secondaria di II grado, degli ITS, dell’Università.
Sottotitolo: "Ragazzi di oggi, Adulti di domani: Insegnare ad essere cittadini consapevoli ed attenti, civili ed empatici; saper individuare una barriera, che sia essa naturale, architettonica, sociale, ecc…" LEZIONI SU AMBIENTE NATURALE, BARRIERE ARCHITETTONICHE, VIVERE CIVILE.
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