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2019, Le Stanze di Artù - Camera Lanzaloti
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Conferenza tenuta in occasione della preparazione alle Giornate di Primavera del FAI ad Alessandria. Questa è la descrizione puntuale di tutte le scene che costituiscono uno dei cicli cortesi (rarissimo) ad affresco del Gotico Internazionale a sud delle Alpi.
Flash Art – Edizione italiana, 2017
Quaderni di Parma Stanza del Silenzio a cura di Giuseppina Paulillo, 2019
Presso l’Ausl di Parma nella struttura Rems di Mezzani è stato realizzato un ciclo di incontri formativi per tutti gli operatori sulle differenze religiose nei percorsi di cura come quello in oggetto dove è implicata la malattia psichiatrica. Sono seguiti incontri conviviali (pranzi) per facilitare il contatto tra i pazienti delle struttura e i Ministri di culto. Il progetto ha come scopo la realizzazione di Stanze del Silenzio all'interno delle Rems. I Quaderni raccolgono le testimonianze delle Comunità Religiose e Filosofiche che hanno partecipato all'iniziativa. L'idea ulteriore è quella di estendere l'assistenza religiosa anche negli istituti penitenziari.
Nelle salles aux images di Tristano e Lancillotto | 5 loro perizia tecnica e l'acume del loro sentire nella "reinterpretazione" della favola tristaniana, "recependola" da altri, "ripetendola" secondo la loro singolare visione e magari "contaminandola" con le diverse versioni circolanti, in un incessante lavorio in variazione, generando un multiforme oceano di voci 5 .
di Gianfranco Romagnoli 1. La commedia di Cervantes La casa de los celos y selvas de Ardenia fu pubblicata in Ocho comedias y ocho entremeses nuevos nunca representados (1615 Madrid, por la viuda de Alonso Martin), raccolta di testi teatrali presumibilmente scritti in date precedenti e qui revisionati dall'Autore in misura più o meno rilevante. Differenti ipotesi sono state avanzate da vari studiosi, sulla base di elementi stilistici, circa la data di effettiva composizione di questa piéce, ipotesi che vanno dal 1580 all'anno stesso di pubblicazione. 1 Certo è che la commedia appartiene alla seconda fase dell'opera teatrale di Cervantes, quella postlopiana, nella quale è evidente la volontaria imitazione di Lope de Vega per l'influenza esercitata dalla sua teorizzazione della Comedia Nueva; 2 «ma un'imitazione che tende, ciò nonostante, verso la parodia». 3 La commedia cervantina qui esaminata, se da un lato si riallaccia al precedente teatro di corte che nasce dalle sacre rappresentazioni o actos di epoca medievale e si esprime a livello cortigiano con i momos, dall'altro ne rifonda archetipicamente la struttura anticipando la fisionomia che tale genere teatrale assumerà nel periodo in cui fu maggiormente voga, sotto i regni di Filippo III e Filippo IV. Essa infatti ha tutte le caratteristiche proprie del genere cortigiano, ossia il mescolamento di diversi generi letterari, la molteplicità tematica, la pluralità dei luoghi di azione, nonché una spettacolare proposta di realizzazione scenica. 4 L opera appare pertanto destinata a una rappresentazione di palazzo, anche se, purtroppo, " mancano sostegni documentali che ne confermino l'effettiva messa in scena: tuttavia, A. de la Granja ritiene che «non solo La casa de los celos fu effettivamente rappresentata, ma anche che Cervantes collaborò, in qualche modo, nella direzione scenica di questa commedia». 5 La piéce si inserisce in una tradizione letteraria incamminata verso il Barocco anche mediante un linguaggio ornato e ricco di giochi di parole. La sua struttura tematica, complessa ed eterodossamente innovativa mette insieme, in una versione parodistica anche essa parimenti apprezzata dal pubblico, i popolari temi cavalleresco, pastorale e mitologico: i personaggi dell'epica Chanson de Roland come rivisitati da Ariosto e Boiardo, vanno così in scena con «pastori innamorati degni di un egloga bucolica», 6 ed altresì con personaggi leggendari come Bernardo del Carpio 7 e il Mago Merlino, divinità pagane come Venere e 1 M. TRAMBAIOLI, Una protocomedia burlesca de Cervantes: "La casa de los celos", parodia de algunas piezas del primer Lope de Vega, Alicante : Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes, 2008 2 Arte Nuevo de hacer comedias en este tiempo è opera saggistica in versi, ispirata nella forma alla oraziana Epistula ad Pisones (meglio nota come Ars poetica), che Lope de Vega pronunciò come discorso all'Accademia Reale di Madrid nel 1609 3 J. B. AVALLE ARCE, On la entrenida of Cervantes, The Modern Language Notes LXXIV, 1958, p. 419 4 Vedasi il mio Il mito nel teatro di corte spagnolo, in G. ROMAGNOLI Il teatro spagnolo -Saggi e scritti vari, e-book, Academia, 2016, pp. 121 ss. 5 A. DE LA GRANJA, El actor y la eloquencia de lo spectacular, in Actor ytecnica de representación del teatro clásico español, ed. E, M. Diez Borque,, Tamesis, London, 1989, p. 109 n.23 6 A. GONZÁLEZ, La casa de los celos y selvas de Ardenia y la propuesta cervantina de multiplicidad espacial., p. 163 7 Personaggio leggendario del Medioevo, ritenuto figlio naturale della infanta Jimena, sorella del re delle Asturie Alfonso II, e del conte de Saldaña Sancho Díaz. Protaginista di varie romanze del Romancero (nuevo) español, avrebbe sconfitto Carlomagno nella Seconda Battaglia di Roncisvalle (808). Sulla contrioversa storicità del personaggio, vedasi V. J. GONZÁLEZ GARCÍA, Bernardo del Carpio y la batalla de Roncesvalles, Fundación Gustavo Bueno, Oviedo, 2007 4
Ricostruzione assonometrica del monumento funerario dei Lanarii (ricostruzione M. Tirelli, disegno F. M. Fedele)
2019
Rooms of great solitude-The Kadare House Studio Un primo sguardo all'interno dell'appartamento dove Ismail Kadare visse dal 1974 al 1990 è possibile attraverso una 'feritoia' il cui taglio richiama gli sguardi arcaici dalle torri albanesi, geometrie di un silenzio assoluto, difese da rare 'linee' a misura di fucile. La moderna 'feritoia' svela il mistero della casa del più celebre scrittore albanese contemporaneo, inclinandosi verso la parte più riposta del suo studio: la nicchia dei suoi libri, raccolta attorno ad un camino 'borghese', accanto al quale egli era solito scrivere ogni mattina. L'appartamento si trova al secondo piano del 'Pallati me kuba' (Palazzo con i cubi), celebre in città per un insolito gioco di pieni e di vuoti in facciata kubat (i cubi) e per i suoi abitanti, figure note della vita culturale nell'Albania del regime comunista. Il palazzo, progettato dall'architetto Maks Velo negli anni '70, sorge in fregio ad una delle vie storiche di Tirana, rivelando il suo carattere eccezionale rispetto al tessuto spontaneo della città ottomana, come documentato da una fotografia realizzata subito dopo il suo completamento. Estraneo alla tradizione-nella composizione della facciata che ricerca una negazione della simmetria-e distante dall'architettura del suo tempo, il palazzo «dei destini incrociati» è un edificio singolare, abitato da intellettuali e artisti, tra cui il capo della Lega degli scrittori Dritëro Agolli, il compositore Feim Ibrahimi e Ismail Kadare, lo scrittore albanese la cui opera è tra le rare a superare la cortina di ferro in quegli anni 1. Convivenze che sembrano evocare i vissuti narrati nei romanzi di Kadare. Nella villa de L'inverno della grande solitudine 2 , ad esempio, s'incrociano le vite dei membri di due mondi antagonisti, una sorta eventi
L'Arcadia: un percorso innovativo nella classicità., 2020
Il dialetto napoletano trova posto in una delle opere pastorali più affascinanti che il Cinquecento Napoletano ha prodotto. Sannazaro non cela la tendenza al dialetto, ed anzi, pare farne uno dei suoi segni distintivi. Molto presto, però, Summonte riconosce la prominenza del toscano: ne consegue una toscanizzazione massiccia.
"il verri", 2017
Studi Piemontesi Vol. XLVI 1, 2017
Gli appartamenti per i bagni […] comprendono sale, camere, guardarobe, con vasche, stufe, fonti, con decorazioni di pitture, di sculture […]. Talvolta i bagni si situano nei padiglioni isolati presso ai giardini fioristi, o all'estremità di alcuni viali coperti, che li difendono dagli sguardi de' curiosi e da ogni specie di importunità.
Alba d'Aprile. Aspetti della produzione giovanile di Riccardo Zandonai, a cura di Diego Cescotti e Irene Comisso, Edizioni Osiride, Rovereto,, 2014
È alla generazione di Zandonai che si deve l'emancipazione, nel quadro italiano, del genere 'lirica vocale da camera' attraverso una produzione che per qualità e atteggiamento prende le distanze sia dall'occasionalità con cui gli operisti ottocenteschi l'avevano frequentato, sia dalla riserva mentale verso un repertorio socialmente funzionale ma non sempre investito di particolare credito artistico. Svincolandosi dal carattere d'intrattenimento e guardando all'alto esempio liederistico o della mélodie, la breve pagina vocale ambisce ad una patente artistica e ad una parità completa con l'occasione poetica 1 . Il processo non è unitario, naturalmente, ma genera, oltre ai naturali scarti di valore all'interno di una produzione copiosissima, una consapevole molteplicità di sottogeneri.
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Il Terrazzo delle carte geografiche agli Uffizi, 2022
In Las secretas galerías del alma. Giorgio Caproni, l’itinerario poetico e i poeti spagnoli, a cura di A. Ferraro, Ediciones Complutense, Madrid, pp. 59-79, 2018
In: B.M. Scarfi (ed.), Studi di Archeologia della X Regio in Ricordo di Michele Tombolani, Roma: 555-566., 1992
Rivista del Collegio Araldico, 2020
Arte Lombarda, 2022
Arte Marchigiana - rivista di ricerca storico-critica, 2023
Studi Acrensi, 2014
L.A.M. (Laboratorio d’Arte Marmellata) , 2023
ARNOLFO DI CAMBIO E LA SUA EPOCA. COSTRUIRE, SCOLPIRE, DIPINGERE, DECORARE, 2006
Da case popolari a case sperimentali. Un secolo di architettura nell’edilizia residenziale pubblica della provincia di Perugia, 2012