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2016, Primapersona n.30
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Guerra. Dolore. Terrore. Morte. Fuga. Speranza. Accoglienza. Rifugio. Storie di oggi, che leggiamo, ascoltiamo, osserviamo ogni giorno. Che viviamo. Storie di ieri, che richiamano l’attenzione dagli scaffali dell’Archivio dei diari per essere raccontate. Le abbiamo ascoltate. E abbiamo affidato loro un numero della nostra rivista dedicata alle scritture autobiografiche, Primapersona. “Armi e Bagagli”. Quando un titolo dice tutto. Traiettorie di uomini e di donne comuni, persone che nella loro vita sono scappate. Le emozioni, le paure, i dolori, le aspettative, le sconfitte, le delusioni, la solitudine, il senso di rivalsa, la lotta. La grande epopea di chi va, sapendo di non fare più ritorno. Mediterraneo luogo geografico di partenze e di arrivi: su una sponda città e stati da cui scappare, sull’altra luoghi dove rifugiarsi o transitare verso altri luoghi dove rifugiarsi. Esodi di popoli diversi per origine e tradizioni. Individui che si incontrano per caso, ma accomunati nel destino. Superare confini con bagagli di fortuna, fatti di attese e illusioni, e una zavorra di nostalgia verso la patria amata. E odiata al tempo stesso. Questo numero di Primapersona, il 30° della rivista, racconta il lato drammatico dell’emigrazione, la sofferenza della condizione di profugo, l’umiliazione di chi arriva chiedendo asilo e giustizia. È un piccolo omaggio di carta a tutti coloro che hanno scommesso la posta della sopravvivenza, pur di vivere e far vivere la propria famiglia in condizioni più dignitose.
TRIADI E ARMONICI, 2022
L'importanza degli armonici per la comprensione delle triadi e non solo. Pare ci sia un richiamo ai mattoni principali della vita nella sequenza degli armonici e il sistema tonale basato su triadi e derivati ne ha beneficiato grandemente.
2021
Dall’epoca tardo imperiale fino alla prima metà del XIX secolo, dapprima gli uomini poi le donne hanno falcato la via Francigena, cimentandosi nel viaggio attraverso le regioni europee e portando con loro un quantitativo enorme di oggetti, nonché un bagaglio culturale che ha influenzato lo sviluppo delle arti e della civiltà. Dalla redazione dei manuali di viaggio alla realizzazione di valigie e nécessaires, il patrimonio conservato nelle biblioteche e nei musei italiani, ma anche sul territorio stesso della nostra penisola, è ricchissimo di testimonianze lasciateci dai viaggiatori del passato. Questa ricerca si concentra sul XVIII secolo per scoprire le sensazioni e le necessità dei turisti suggestionati dai paesaggi, dalla cultura e dal folclore italiani. Dal nobile rampollo inglese, all’artista, al diplomatico tutti hanno subìto le difficoltà del viaggio, assaporando altresì gli aspetti più simbolici, evocativi ma anche mondani; con questo entusiasmo e timore dell’ignoto il turista del XVIII secolo ha portato con sé gli “oggetti di casa” per rendere meno noioso il viaggio e più accogliente la permanenza nelle carrozze.
La metafora assoluta del viaggio nella mostra The Tulse Luper Suitcases di Peter Greenaway
Immagini del Medioevo nel Cinema, I, I classici, a cura di R. Licinio, disponibile su http://www.cinemedioevo.net/classici/index.htm, 2011
Durata: 105' (120'). Ermanno Olmi, ne Il mestiere delle armi, sceglie di accostarsi alla vita di Giovanni de Medici (1498-1526), padre del futuro Granduca di Toscana Cosimo I, attraverso il racconto della sua morte. È una scelta voluta dal regista per meditare, attraverso la figura di Giovanni, sulla guerra e sulla situazione politica italiana alla fine del Medioevo, cercando di trarne una morale attualizzante. La storia narra dell'ultima settimana di vita di Giovanni de Medici il quale, stipendiato da Clemente VII per difendere il confine dello Stato Pontificio, si getta all'inseguimento delle truppe di Georg von Frundsberg, comandante dell'esercito di Carlo V le quali, dopo aver preso Milano, tentano di passarlo, riuscendovi con l'aiuto del duca di Mantova Federico Gonzaga. Dopo alcune scaramucce evitate, finalmente lo scontro avviene nelle vicinanze di Governolo, nel mantovano, dove Giovanni viene ferito ad una gamba da un colpo di falconetto, nuova arma da fuoco leggera fornita al Frundsberg dal duca di Ferrara Alfonso d'Este. Morirà nel palazzo di Luigi Gonzaga, a Mantova, cinque giorni dopo, a causa dell'incancrenirsi della ferita. Nell'accostarsi a Giovanni, Olmi non dimentica di procedere per gradi. Il suo commento è lasciato alle voci degli stessi protagonisti: alla penna di Pietro Aretino, al Principe di Niccolò Machiavelli, alle Istorie del Guicciardini, a documenti originali (le lettere ufficiali del Pontefice,
1951
Non è un'opinione nuova che la classe borghese fosse al potere nei Comuni italiani del Medio Evo e nelle repubbliche marinare, come d'altronde in epoca successiva in molte città delle Fiandre e in quelle della Lega Anseatica. Ci limitiamo al classico passo con cui nel Manifesto dei Comunisti è lapidariamente percorsa la vera apologia, l'autentica epopea della feroce ed ammirata nostra nemica, la borghesia; cui le contemporanee controrivoluzioni antioperaie meritano la scrittura di una seconda apologia, con una seconda dichiarazione di guerra civile. E la dichiarazione verrà alla vigilia del nuovo 1848, in cui davvero i competitori non saranno più in tre, checché dicano i cercatori della terza classe del postcapitalismo! "Ognuno di questi stadi nello sviluppo della borghesia fu accompagnato da un corrispondente progresso politico di questa classe. Ceto oppresso sotto il dominio dei signori feudali, associazione armata e autonoma del Comune, qui repubblica municipale indipendente, là terzo stato tributario della monarchia, poi, al tempo della manifattura, contrappeso alla nobiltà nella monarchia a poteri limitati o in quella assoluta, principale fondamento, in generale, delle grandi monarchie, col costituirsi della grande industria e del mercato mondiale, la borghesia si è impadronita finalmente della potestà politica esclusiva nel moderno Stato rappresentativo. Il potere politico dello Stato moderno non è che un comitato, il quale amministra gli affari comuni di tutta quanta la classe borghese".
Progetto Alice, 2019
Riassunto Il modello qui presentato aiuta a comprendere la dinamica della corsa agli armamenti con strumenti matematici molto semplici (disequazioni di primo grado a due incognite). Mediante questo modello è possibile capire in modo più rigoroso perché si scatena la corsa agli armamenti a causa della segretezza delle informazioni militari o dell'introduzione di nuove armi. Abstract The model presented here helps to understand the dynamics of the arms race with very simple mathematical tools (first degree inequalities with two unknowns). With this model, it is possible to understand more rigorously why the arms race is unleashed due to secrecy of military information or to introduction of new weapons.
Le Armi di Athena. Il santuario settentrionale di Paestum, 2017
le armi di athena il santuario settentrionale di paestum LE ARMI DI ATHENA IL SANTUARIO SETTENTRIONALE DI PAESTUM coordinamento editoriale maria sapio art director enrica d'aguanno arte'm è un marchio registrato di prismi certificazioni qualità ISO 9001: 2008 www.arte-m.net stampato in italia © copyright 2017 by parco archeologico di paestumministero dei beni e delle attività culturali e del turismo prismi editrice politecnica napoli srl tutti i diritti riservati finito di stampare nel novembre 2017 per conto di prismi editrice politecnica napoli srl stampa e allestimento officine grafiche francesco giannini & figli spa, napoli
Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione culturale, a cura di G. De Sensi Sestito e S. Mancuso, Soveria Mannelli 2011.
Th contribution intends to an overall evaluation of the arming of the people in Calabria. Through a census of the documenta evidence of the and the analysis of various materials, a vast area of northern and central Calabria has been researched. The sample data de strate how the maximum concentration of and equipment re ntexts to the second half of the 4 th century B.C. Evidence the second half of the 3 rd century B.C. rarer Important indications come from the highly diffused presence of the sword belt which, aside from its merely functional aspect, seems to hold strong symbolic values the military valour of the victor ts within the family group, from one generation to the next, excluded.
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Il Tempio Armonico. Musica e architettura all'Inviolata di Riva del Garda e in altre chiese, 2021
published in "Civiltà della Tavola" rivista dell'Accademia Italiana della Cucina, 2013
Rivista del Collegio Araldico, 2020
VIGNOLA 2006, Armi ed armamento difensivo, in AMORETTI et al., Vicopisano (PI). Gli scavi all’interno della Rocca brunelleschiana (anno 2005), “Archeologia Medievale”, XXXIII, pp. 262-264.
Nuove frontiere per la storia di genere vol.I
Montiglio Taglierini. Storie, opere e collezioni di una famiglia camuna, catalogo della mostra Breno, 14 ottobre – 4 novembre 2018, Esine , 2018
Il castello di Mirandola. Inventari di arredi, quadri e armi (1460-1714) a cura di Mauro Calzolari, 2006
estratto da: Deputazione di Storia della Sardegna, Studi in memoria di Renata Serra a cura di Luisa d'Arienzo, vol. II, Cagliari 2023, 2023