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Ci sono tre problemi fondamentali nella vita quotidiana: quali beni/servizi produrre, come produrli e per chi produrli.
Un tentativo di analizzare il rapporto tra la disciplina dell'economia e metodo scientifico
I diversi temi affrontati nel libro che contiene questo capitolo sono tenuti assieme da un unico filo conduttore: la storia istituzionale della scienza economica. In questo testo ci proponiamo di presentare e discutere le premesse metodologiche di questo modo di studiare la vicenda di una disciplina scientifica, ripercorrendo brevemente le ricerche e i dibattiti che sono stati all'origine degli studi sull'istituzionalizzazione, la divulgazione e la professionalizzazione della scienza economica e presentando, senza pretesa di esaustività, alcuni tra i più recenti contributi a questa prospettiva di studio.
Come l'Economia Divenne la Dismal Science, 2024
Perché l’economia è definita dismal science, ovvero “scienza triste”, “cupa”, “desolata”, “abietta”, “angosciante”? Forse perché, con tutti i grafici, le teorie astruse, le formule matematiche di cui abbonda nei suoi manuali, offre ai lettori un’immagine arida e grigia della disciplina e della realtà sociale a cui essa è applicata? Forse perché la rappresentazione dell’homo oeconomicus propagandata dalla teoria economica classica – rappresentazione che contempla un uomo meramente razionale, ossessivamente preciso nei suoi calcoli e attento esclusivamente al proprio tornaconto personale – appare eccessivamente asfittica e avvilente nei confronti della complessità umana? Se ancora oggi l’economia attira critiche feroci da parte dei suoi detrattori, amareggiati anche dal ripetuto fallimentare profetismo dei suoi adepti, le origini del termine dismal science non sono affatto recenti e non hanno nulla a che fare con l’evoluzione della scienza economica nella contemporaneità. Esse risalgono, invece, a un articolo del 1849 dello scrittore scozzese Thomas Carlyle, intitolato “Occasional Discourse on the Negro Question” e pubblicato in forma anonima nella rivista londinese Fraser’s Magazine for Town and Country.
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Quaderni storici, 2000
Differences between the 17th century ‘new moral science’ and Scholastic Natural Law Theory derived primarily from the sceptical challenge the former had to face. Pufendorf ‘s project of a 'scientia practica universalis' was the paramount expression of an anti-sceptical moral science. A need to counterbalance undesirable implications of extreme voluntarism may account for much of 17th and 18th centuries developments in ethics and politics. Scottish natural jurisprudence, an expression of such a quest for a third way between scepticism and extreme voluntarism, is less secular and more empirical than received wisdom admits of the project of a normative theory of social life on an empirical basis yielded as a side-effect a systematic, self-contained, and empirical economic theory. The main tool for building such a theory, namely a view of societal laws as embedded in trans-individual mechanisms, derives from the voluntarist view of natural law as ‘imposed’ law.
L'economia non è tecnologia», rilevava Saint Simon, per una duplice ragione: in primo luogo, perché essa crea non solo beni e servizi, ma anche relazioni sociali; in secondo luogo, perché -nel corso del suo sviluppo -deve rispondere ad aspettative economiche ed extra-economiche.
La Chimica e l'Industria, 2016
LA SCOPERTA DEL GLUTINE VIENE COMUNEMENTE ATTRIBUITA AL BOLOGNESE JACOPO BARTOLOMEO BECCARI (1682-1766), IL MEDICO-NATURALISTA CHE DAL 1737 OCCUPÒ LA PRIMA CATTEDRA DI CHIMICA ISTITUITA IN ITALIA. A METÀ DEL NOVECENTO, IL BOTANICO ROBERTO SAVELLI, BASANDOSI SUL DE LUMINE DI FRANCESCO MARIA GRIMALDI, MISE IN DUBBIO LA PRIORITÀ DI BECCARI, AGGIUNGENDO, CON UN PIZZICO D’IRONIA, CHE, QUASI CERTAMENTE, LE MASSAIE LOCALI LO AVEVANO PRECEDUTO
Nell'A.D. 1589 ad Helmstedt (Bassa Sassonia), Giordano Bruno scrive il libro La Medicina Lulliana, completato nella primavera del 1590. L'opera elabora l'applicazione pratica del Sistema Lulliano nell'ambito dell'astrologia medica, attraverso l'analisi delle tesi di Raimondo Lulli (1235-1315), contenute nel testo Explanatio Compendiosaque Applicatio Artis Illuminati Doctoris Magistri Raymundi Lulli, edito dal Francescano Bernardo de Lavinheta. L'opera di Bruno ha come premessa l'assunto che il benessere/malattia è determinato dall'equilibrio di quattro elementi, il fuoco, l'aria, l'acqua e terra; è altresì determinato dal loro modo di manifestarsi: umido/caldo, caldo/secco, secco/freddo, freddo/umido. Avvalendosi degli studi di astrologia applicati all'arte medica, Giordano Bruno intese dare al mondo, con la sua opera originale, una visione della natura interamente viva e densa di magia e spiritualità. Dal momento che le forze astrali sono in armonia con la natura umana, Bruno volle trovare in esse una possibilità terapeutica, sviluppando una particolare medicina astrale, capace di curare il corpo dell'uomo attraverso la sua mente.
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F. Ghia, P. Marangon (a cura di), Rosmini e l’Economia, Università degli Studi di Trento, Trento 2015. ISBN 978-88-8443-612-2, 2015
IA e mercato del lavoro: UBI , Integrazione Al Reddito, Lavoro Garantito, 2018
SI VIS VERITATEM COGNOSCERE, QUAERE, ET INVENIES Studi offerti a Pasquale Giustiniani per il suo 70° compleanno, 2021
Bollettino Filosofico, 2013
Sociologia del lavoro, dell'organizzazione e dell'economia, 1994
Itinerari di Ricerca Storica, 2019