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2020
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“In alto mi sono elevato, grazie alle arti delle Muse, e sebbene abbia carpito molte conoscenze non ho mai trovato nulla di più forte di Ananke.” Euripide, Alcesti Nella mitologia greca antica esiste una divinità femminile, considerata tra le più potenti del cosmo, che incarnava il concetto astratto di necessità, quella forza inarrestabile che provoca accadimenti verso cui non è possibile opposizione né limitazione. Il suo nome è Ananke, colei che è necessaria. Narra la cosmogonia orfica che in principio vi era Thetis, la Creazione, per sua natura indescrivibile in quanto entità ineffabile. Thetis plasmò da se stessa il fango primigenio, che solidificandosi divenne Gea, la florida Madre Terra, e l’acqua primigenia, che divenne il dio fluviale Hydros. Subito dopo si generò la potente Ananke, pura energia di compulsione, e insieme a lei Chronos, il tempo. Le due entità divine erano unite fra loro in forma di serpente, e le loro estremità si estesero come lunghissime braccia in tutto l’universo, arrivando a toccarne i confini. Da questo abbraccio universale ebbero origine il mondo conosciuto e tutte le sue creature. (1)
Rassegna Parlamentare, 2011
DEMOCRITO RIDENS: LA FORTUNA E LA NECESSITÀ «Perché ridi? Democrito: Rido perché mi sembrano ridicole tutte le vostre faccende, nonché voi stessi… Non vi è neanche una faccenda seria, giacché tutto consiste nel vuoto, nel moto degli atomi e nell'infinito» (LXVI = Lucian. Vit. Auctio) 1 .
Lungo i fiumi di Babilonia. Sermoni di guerra (1940-1944), 2024
Questi sermoni, che intendo raccogliere in un libro, non sono scritti per l'Eternità, ma per il presente. Sono destinati a svolgere un lavoro per questo istante e poi essere dimenticati. Ma dopotutto è pensiero cristiano ciò che, fatto per il presente, è altresì fatto per l'Eternità. (Sermone 42). Questo pronunciava il pastore luterano Kaj Munk una domenica del 1941 dal pulpito della piccola parrocchia di Vederso, comunità di poco più di settecento anime nella profonda provincia danese. Quel curato di campagna non era una figura anonima per il suo tempo, era infatti noto in tutto il Nord Europa come uno dei più affermati drammaturghi contemporanei, “l’Ibsen del XX secolo” come ebbero a chiamarlo. Oltre alla stesura di copioni teatrali, Munk si dedicò con costanza alla pubblicazione di numerosi contributi giornalistici e componimenti poetici. Nonostante ciò, non trascurò mai i suoi doveri come pastore di anime, primo tra tutti la predicazione. Il presente volume raccoglie le omelie pronunciate e pubblicate dal 1940 al 1944, secondo la selezione operata dall’Università di Aalborg e dedicata ai testi composti all’indomani dell’invasione nazista in Danimarca.
Il male non necessario; Recensione "La notte delle ninfee", L. Ricolfi, 2021
L’Italia è stata messa in ginocchio, e gli artefici del disastro sono ancora lì, indifferenti, apparentemente inconsapevoli di quel che hanno fatto e di quel che ancora ci riservano» (L. Ricolfi, p. 140).
2022
Necessità e finzione dell'après-coup Luca ha già svolto un periodo di terapia prima di giungere da me. Spesso la seduta col precedente terapeuta si interrompeva perché aveva bisogno di mettersi in un angolo della stanza e piangere, o restare muto, o gridare. Lo chiamava spesso, angosciato, fra una seduta e l'altra, oppure andava in seduta e si sdraiava per terra o litigavano ferocemente. Nonostante le difficoltà, ha continuato per un po', per poi interrompere non avendo più soldi, in mancanza del sostegno familiare. All'età di 6 anni, morto il padre per infarto, e trovandosi la famiglia in uno stato di estrema povertà, la madre decise che non avrebbe potuto mantenere lui e la sorella e propose a Luca di entrare in un collegio. Lui si ribellò con tutte le sue forze contro questa ipotesi e la cosa sembrò cadere. Un giorno però, con la scusa di una passeggiata, passando dinanzi al collegio, la madre lo sospinse improvvisamente entro il portone che si richiuse dietro di lui. Dopo le urla, la rabbia, la disperazione, iniziò un triste calvario fatto di violenza quotidiana, fame, solitudine, abbandono, regole anaffettive e, la notte, di abusi da parte dei religiosi. Ne uscirà solo molti anni dopo, completamente devastato, incapace di pensare, oscillante fra angosce irrefrenabili e paralisi psichiche. Di tutta questa vicenda però, "a cui nessuno può rimediare", e a cui non vuole più fare riferimento, non resta che una questione-ed è il motivo del suo vedermi-che lo affligge e gli occupa la mente: non ciò che io sento come la cancellazione di una esistenza, l'angoscia di vivere, la rabbia che gli vorrebbe far esplodere la casa, il tenersi lontano da ogni relazione, la sua solitudine estrema, la sua psicosi, ma il fatto che sicuramente, un giorno, per sbaglio, ha inghiottito dei chiodi e li sente nel suo ventre. Sente questa cosa che lo tortura, che gli impedisce i movimenti, che potrebbe perforarlo se si muovesse troppo, e che lo angustia senza fine. Certo, ha fatto lastre, Tac, radiografie, ma anche se non si vede nulla, i chiodi stanno lì. La sua immobilità, o almeno quella di cui si lamenta, è particolare: svolge un lavoro frenetico, il cameriere in un ristorante sottodimensionato per il personale e, ironia della sorte, lui che si lamenta del dolore che gli provocano i movimenti, non fa che correre da un tavolo all'altro, cercando di far funzionare il tutto. Non è certo l'immobilità di un Oblomov (Pontalis, 1993) quella di cui soffre, quello stato letargico dell'essere che rende insignificante e inopportuno il minimo cambiamento: la sua sembra indicare piuttosto la quota di immobilità vitale dovuta ad un dolore impensabile che tormenta la sua esistenza, impedendogli un percorso diverso, segnala un residuo refrattario ad ogni temporalità, forse l'incorporazione di un oggetto morto.
La conoscenza è una fonte limpida a cui tutti possono abbeverarsi.
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Letteratura e Potere/Poteri Atti del XXIV Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Catania, 23-25 settembre 2021, 2023
Mas Igualdad Redes Para La Igualdad 2012 Isbn 9788415335313 Pags 481 486, 2012
Pensar - Revista de Ciências Jurídicas, 2017
S. Piano / V. Agostini (a cura di), Atti del Sesto e del Settimo Convegno Nazionale di Studi Sanscriti (Venezia 23 novembre 1990 - Palermo, 20-21 maggio 1993), 1998
Oltre le righe. Usi e rifrazioni dello spazio testuale, 2020
Agenzia Sir - 27 Maggio 2023
I mutevoli volti del potere. Essenza ed espressione del potere: Linguaggi, luoghi e spazi, funzioni, simboli e rappresentazioni a cura di Gian Maria Di Nocera, 2021
Gregorianum, 2014