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2003, Paleokastro. Rivista trimestrali di studi sul Valdemone, a. III, n. 11, agosto, FFG editore, Sant'Agata di Militello (Me), pp. 14-18
Si esaminano alcune suppellettili liturgiche in argento e parte dei paramenti sacri conservati nella Chiesa Madre di Sclafani Bagni, centro delle alte Madonie. Si tratta di opere realizzate perlopiù in Sicilia dal XVI al XIX secolo, come la preziosa stauroteca degli inizi del Cinquecento che è stata modificata nel corso del tempo e che presenta simboliche foglie di cardo sotto la teca. I preziosi manufatti, che attestano la devozione della comunità, vengono raffrontati con altre opere conservate in diversi tesori dell’Isola.
A seguito della positiva esperienza, acquisita nel corso degli anni, in partecipazioni a progetti europei nell'ambito del programma Cultura 2000, il comitato Pro Arsenale ONLUS ha accettato volentieri l'invito pervenuto dalla Comunità Valenciana a rivestire il ruolo di unico partner italiano nell'ambito del progetto GOTHICmed. Oltre a realizzare un museo virtuale, il cui sito è denominato www.gothicmed.com, è stato anche possibile realizzare i modelli, in scala 1:50, della chiesa di S. Maria della Catena e della Cocca "Panormita" che fanno parte della mostra itinerante per tutta l'Europa. È stata così evidenziata la piena titolarità della Sicilia e di Palermo a presenziare in un progetto europeo che prevede la valorizzazione dei monumenti di stile gotico mediterraneo. Fortunatamente ancora oggi a Palermo è possibile visitare molti monumenti appartenenti al predetto stile architettonico, ben evidenziati e raccontati nel presente volume, ma l'attenzione del Museo del Mare si è concentrata sugli elementi storici legati al mare quali, ad esempio, la storia della catena che chiudeva il porto di Palermo, tanto importante da dare anche alla chiesa lo stesso nome, e dei traffici marittimi che collegavano la Spagna meridionale alla Sicilia per il trasporto delle maestranze specializzate nella costruzione delle parti più difficili dei predetti monumenti. Ciò è stato dimostrato dal recupero della nave del XV secolo, avvenuto negli anni '80, presso la costa cagliaritana. I famosi architetti Matteo Carnilivari e Pere Compte erano i maestri di una scuola che annoverava numerosi allievi in ambito Mediterraneo e che si muovevano con l'unico mezzo di trasporto costituito all'epoca dalle navi a vela. La realizzazione di alcuni itinerari turistico culturali legati alla storia marittima ed architettonica della città di Palermo è fra gli obiettivi che il Comitato persegue al fine di valorizzare il patrimonio marittimo palermitano.
in Dizionario Biografico degli Italiani 91, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, pp. 573-575, 2018
, in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, 28, pp. 276-277
IL RESTAURO DEI PARATI DECORATIVI IN TESSUTO E CARTA NEL PALAZZO GUADAGNI STROZZI DI FIRENZE, 2008
VI Congresso Nazionale IGIIC – Lo Stato dell’Arte –Spoleto, 2 - 4 Ottobre 2008 - 191 - IL RESTAURO DEI PARATI DECORATIVI IN TESSUTO E CARTA NEL PALAZZO GUADAGNI STROZZI DI FIRENZE Paolo Crisostomi* Maria Giorgi** Graziella Palei*** Massimiliano Pandolfi **** *Paolo Crisostomi, Restauratore, Direttore Tecnico, Società Studio P. Crisostomi S.R.L. Via del Boschetto 60, 00184 Roma **Maria Giorgi restauratrice e consulente per la conservazione, libero professionista, Piazza Marconi 13 – 53018 Sovicille – Siena 0577 314173, [email protected] ***Graziella Palei, restauratrice, Via B. Peruzzi 63/5 – 53100 Siena 0577 45665, [email protected] ****Massimiliano Pandolfi, Restauratore Direttore Tecnico, Società Il Laboratorio S.R.L. Viale B. Segni 7 - 50132 Firenze, 055 6800115, [email protected] Introduzione I parati in oggetto si collocano all’interno dello splendido palazzo Sacrati Guadagni Strozzi in Piazza Duomo a Firenze. Fu costruito sulle antiche case dei Bischeri, famiglia nota tra Due e Trecento per aver negato l’esproprio delle proprie case in favore della costruzione della cattedrale, l'edificio passò successivamente ad un ramo della famiglia Guadagni. I lavori di modifica al palazzo iniziarono nel 1604 ed andarono avanti a più riprese. Verso il 1640 altre case su “via Buia” vennero abbattute per fare spazio al palazzo, che così raggiunse su piazza Duomo un'estensione fino all'angolo. Nella seconda metà del Settecento furono realizzati gli abbellimenti del piano nobile. Tra il 1812 ed 1815 fu decorato in stile neoclassico dai migliori pittori locali. Attualmente l’edificio acquistato dalla Regione Toscana è in corso di adeguamento e restauro per ospitare gli uffici della Presidenza della Giunta regionale. I manufatti tessili e cartacei in oggetto si trovano tutti al secondo piano, rispettivamente nelle stanze 3-4-5-5a- 7- 8, ad eccezione del parato dell’alcova, stanza 21 e 21a, che è situata al piano primo. Le tappezzerie ed i tendaggi sono in tessuto in seta o seta/lino, databili tra il XIX e XX secolo. Durante lo smontaggio dalla collocazione originale, avvenuta nel 2001, ogni elemento era stato documentato, staccato dalle pareti, numerato, immagazzinato e conservato nei depositi della Regione Toscana. L’intervento di restauro è avvenuto in tre distinti lotti tra il 2006 ed il 2008. Il loro stato di conservazione si presentava molto diversificato, tutti erano interessati da sporco superficiale ma soprattutto da sporco grasso con relativo annerimento che si intensificava nelle vicinanze di termosifoni. La quasi totalità dei tessuti, ad eccezione di quello proveniente dell’alcova, presentava un degrado visibile accentuato con lacerazioni e mancanze totali, queste comunque variavano da stanza a stanza a causa della qualità e resistenza del tessuto originale impiegato e della loro collocazione, se in stanze più o meno utilizzate ed illuminate dalla luce solare. Il progetto di intervento ha per prima cosa posto il principio del recupero e ripristino delle tappezzerie a testimonianza della storia del Palazzo ad eccezione della stanza 4, particolarmente lacerata, dove è stato deciso di sostituirla con tessuto nuovo. Il restauro ha posto il problema non solo del recupero di un manufatto di grandi dimensioni particolarmente fragile e spesso molto degradato ma anche della sua ricollocazione a parete a causa delle trazioni meccaniche a cui deve essere di nuovo sottoposto. Le scelte metodologiche di intervento sono state diversificate sia nell’operazione di pulitura che di consolidamento Il materiale impiegato ed il metodo seguito hanno tenuto in considerazione sia lo stato di conservazione che le caratteristiche tecniche dei singoli manufatti, non dimenticando il recupero dell’integrità dell’oggetto sia dal punto di vista estetico che funzionale
“Ancient and modern knowledges”. Transmission of models and techniques in the artistic and handicraft products in Sardinia through the centuriesa cura di R. Martorelli, UNICApress, Cagliari 2022, 2022
The artistic relations between Sardinia and the Crown of Aragon are related with historical events: after the conquest of the island, Iberian artists moved to Sardinia, just like Sardinian carvers and stonecutters went to Barcelona, Valencia or Mallorca. We propose a reflection on the exchange of different ideas among several stone and wood artists. It is possible to observe the presence of same motifs inspired by tradition. It is a common artistic heritage typical of the Sardinian territory. Decorations depended on the availability of materials, conservative taste of clients or on economic factors. For such reasons, in those areas we can't find the works of artists, that in the XVIII century replaced ancient ecclesiastical stone or wood fittings with expensive marble altars. The comparison between carving and intaglio brings out the characteristics of Sardinian ornamental taste: planarity, geometrical abstraction, stylization of figures, reinterpretation of ancient tradition, the century-old persistence of motifs, the hybridization of different styles. Key words: Sardinia; Stonecutters; Carvers; Motifs; Printing models.
Due intense campagne di scavo nella centralissima Piazza Cavour a Castelfiorentino hanno confermato l'esistenza di una fiorente produzione di ceramica ingobbiata e graffita nel secolo XVI in questo centro della Valdelsa. Lo scavo archeologico si è svolto in un'area relativamente piccola (ca. 80 mq) in prossimità dell'antico guado del fiume Elsa (Borgo d'Elsa) e dell'incrocio fra la via Francigena e la via Volterrana 1 .
Deliciae Fictiles V. Networks and Workshops, 2019
Terrecotte architettoniche dal santuario urbano di Marzabotto-elisAbettA goVi AbstrActs bibliogrAphy colour plAtes CONTENTS PER AUTHOR Ambrosini, lAurA-Produzione di lastre di rivestimento con fregi dorici a Palestrina in età ellenistica AVernA, AndreA-Markers di cantiere e segni di numerazione nei rivestimenti architettonici del Tempio B di Himera bAcci, flAVio-Antefisse e lastre populoniesi: idee e maestranze itineranti alla luce delle nuove acquisizioni bAlzAnelli, gretA-Terrecotte architettoniche dalla Passoliera (Caulonia): una prima sintesi dei dati bAsile, lucA-Decorazioni architettoniche fittili in Daunia tra V e IV sec. a.C.: modelli di riferimento e circolazione dei prodotti bellelli, Vincenzo-Le terrecotte architettoniche del santuario del Manganello (Cerveteri) bernArd, seth-The Status and Mobility of Coroplasts and Building Workers in the Epigraphy of Central Italy, 300-50 BC bonAnno, mArgheritA, AlessAndrA ghelli, ilAriA mArinelli, mArcellA pisAni, giuliA rocco-Lastre di decorazione architettonica dalla villa cd. delle 'Terme degli Stucchi dipinti', Roma cAmpAnile, idA, ilAriA cAngiAno-Le terrecotte architettoniche del Tempio della Pace: il prodotto di una fabbrica templare pestana cArlucci, clAudiA-I 'tetti anomali' della fase di mezzo. Elementi decorativi tra la fine del VI e gli inizi del V secolo a.C. e oltre cAVAllAro, bArbArA-Rivestimenti fittili sicelioti dalla Sicilia orientale: esempi di terrecotte architettoniche da Paternò (CT) cinquAntAquAttro, teresA elenA, mAriA mAddAlenA sicA-Saepinum: architettura sacra, decorazione architettonica e forme di ritualità ciurcinA, concettA-Terrecotte architettoniche da Kasmenai: revisione e nuovi dati conti, mAriA clArA-I tetti monumentali e le officine di Selinunte nel VI secolo a.C.: apporti esterni, creazioni locali, ricezione e trasmissione di modelli crAwford-brown, sophie-Mixing Traditions: The Architectural Terracottas from Minturnae dAnner, peter-Überlegungen zur Entstehung der Akrotere in Kleinasien, Griechenland und Italien demmA, filippo, frAncesco belfiori-Il santuario romano di Monte Rinaldo nel Piceno: architettura, decorazione e culto di gioVAnni, dAriA-'Vari tipi di cassette' dall'Athenaion di Siracusa di stefAno, gioVAnni-Camarina (Sicilia). Un nuovo frammento di kalypter hegemon dal santuario urbano. Architettura dei tetti e produzioni locali in età arcaica diellA, cosimo dAmiAno, emAnuele pio guidA-Le terrecotte architettoniche di Canne Fontanella: nuove acquisizioni diosono, frAncescA, giuliA d'Angelo-Nemi in contesto. La decorazione fittile delle diverse fasi del tempio di Diana tra vecchie collezioni e nuovi dati stratigrafici ducAtelli,VAleriA-Frammenti di terrecotte architettoniche tardo-arcaiche dall'arx di Gabii edlund-berry, ingrid-Baltzar Cronstrand and Arvid Andrén: Networks of Architectural Terracottas between Italy, Sweden, and Norway fAbbri, mArco-Le lastre architettoniche dall'edificio tripartito di Gabii frese, sAmAnthA, igor pAppone, VAlentinA Vecchio-Per il corpus delle terrecotte architettoniche di Poseidonia fusco, ugo, desiré di giuliomAriA-Prime considerazioni sulle terrecotte architettoniche presso il santuario di Campetti, area sud-ovest, a Veio (RM) gAtti, sAndrA-Terrecotte architettoniche dall'acropoli di Anagnia germAnà bozzA, giAncArlo-Alcune osservazioni sulle terrecotte architettoniche nei monumenti dei Dinomenidi CONTENTS giroldini, pierluigi-Le decorazioni architettoniche da Figline Valdarno (FI): dal modello aristocratico all'attività di botteghe cittadine? goVi, elisAbettA-Terrecotte architettoniche dal santuario urbano di Marzabotto grAffeo, Vincenzo, pAtriciA lulof-Il frontone in terracotta di Larisa sull'Hermos grillo, eleonorA-'Nuove' antefisse da Locri Epizefiri: sileni, paniskoi e altri soggetti inediti hübner, gerhild-Zu einem klassischen Dach in Thermos (Ätolien): Überlegungen zu Dachform und Bauzugehörigkeit känel, rudolf-Der sog. THVMA-Meister. Beobachtungen zur Aktivität eines griechischen Koroplasten in Fregellae kästner, Volker-Fragments of Etruscan Terracotta Pinakes in the Berliner Antikensammlung lentini, mAriA costAnzA, JAri pAkkAnen-Temple B in the SouthWest Sanctuary of Naxos in Sicily liberAtore, dAnielA-Le terrecotte architettoniche di Colle San Giorgio (TE): nuovi dati sul frontone liVi, VAlentinA-Il santuario della dea Marica in età romana. Un contributo dallo studio delle terrecotte architettoniche mAncA di mores, giuseppinA-Circolazione di modelli e quadri simbolici in Sardegna: le terrecotte architettoniche del tempio del Sardus Pater ad Antas mAniscAlco, lAurA-Deliciae sedes: elementi fittili e un seggio ricostruito dal Tesmophorion di San Francesco Bisconti a Morgantina mAssA-pAirAult, frAnçoise-hélène-Osservazioni su un fregio fittile da Cerveteri (Museo Gregoriano Etrusco 14129) mAstelloni, mAriA AmAliA, mArcellA di bellA, AngelA bAldAnzA, giuseppe sAbAtino-Terrecotte architettoniche di Lipari: note su influssi formali e dati tecnici da analisi sperimentali mAstrocinque, Attilio, chiArA mAriA mArchetti, con contributo di fiAmmettA soriAno-Studi preliminari sulle terrecotte architettoniche dalla domus cd. 'del Mitreo' sulla Civita di Tarquinia (VT). Campagne 2016-2017 dell'Università degli studi di Verona meyers, gretchen, Ann steiner, ziqin ni, stAnley mertzmAn-Roof Tile Production in a Diverse Craft Industry: New Geochemical Evidence from Poggio Colla monterosso, giuseppinA-Terrecotte architettoniche da Leontinoi: il santuario extraurbano di Scala Portazza öncü, emre-Manufacturing Techniques and Production Processes of the Terracotta Roof Materials of Larisa (Buruncuk-Turkey) pAllonetti, mArco-Cuma, Capua, Pompei. La mobilità artigianale e la circolazione di matrici pAnellA, clementinA, cArlo rescigno-Roma. Tetti di terracotta dalle pendici nord-orientali del Palatino pAnVini, rosAlbA-Gela: per una definizione dei sistemi decorativi dei tetti e delle botteghe di produzione tra gli inizi del VI e gli inizi del V sec. a.C. petropoulos, nikos-The terracotta roof of the late Archaic temple at Trapeza (Achaea): a preliminary presentation rAcAno, silViA-Le terrecotte architettoniche del tempietto di San Faustino di Perugia rheeder, AnnAlize-The production of terracotta roofs at Akragas, Sicily sAntostefAno, AntonellA-Tra sapere tecnico e sperimentazione: la fabbrica di Gela attraverso l'analisi di terrecotte architettoniche da due aree santuariali scAtozzA höricht, luciA AmAliA-Un sistema di rivestimento fittile condiviso a Pitecusa, Cuma e Pompei nel primo Ellenismo serritellA, AntoniA, mAriA luigiA rizzo, cristinA cAsAlnuoVo, christiAn siAni-Poseidonia: nuovi dati dal santuario urbano meridionale smith, christopher-Architectural Terracottas and the Historian stopponi, simonettA-Terrecotte architettoniche di prima fase dal Fanum Voltumnae sudAno, fAbrizio, eleonorA grillo-La riscoperta del tempio ionico del Cófino di Hipponion: nuovi materiali e antiche questioni CONTENTS tAliAno grAsso, ArmAndo, dAmiAno pisArrA-Alla periferia dell'impero. Terrecotte architettoniche dalla chora sibarita tschörch, henry-Bildmotive im alten Orient und in Griechenland. Die Frage der Inspiration in Bezug auf die frühen figürlichen Architektur-Terrakotten in Mittelitalien VArrAz, Alexis-Moule et module. Approche technique et technologique des terres cuites architecturales archaïque de Mégara Hyblaea wAgner, nAtAlie-Dall'artigianato arcaico alle produzioni ellenistiche.
2020
Ricche Minere, 2017
Rivista semestrale di storia dell'arte Anno iv, numero 7 Giugno 2017
Paolo De Poli artigiano, imprenditore, designer a cura di Alberto Bassi e Serena Maffioletti, 2017
Arte Lombarda, 2022
Paolo Landriani (1757-1839), scenographer and architect, active in Lombardy between the 18th and 19th centuries, mainly worked for Brera Academy and Teatro alla Scala in Milan. Therefore, his being a scenographer is well documented in about one hundred and twenty drawings collected by the publisher Giuseppe Vallardi in 1840, drawings brought together in four albums kept at the Gabinetto dei Disegni of the Castello Sforzesco in Milan. Some stage sets and perspectives present in D 14 of the Vallardi albums, among them unpublished ones, are the main topic of the essay in which a comparison is also made with drawings by Landriani himself kept at the of Gabinetto dei Disegni e delle Stampe of Brera Academy and with some 19th century engravings belonging to the Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli of Milan. By analysing such drawings, a common style and technique characteristics of Paolo Landriani are clear, i.e. an authentic neoclassical language, a special attention to ornamentation, the employment of brush and brown and grey wash, and a wiser use of light to convey atmosphere.
Rassegna di Studi e di Notizie, 2020
Questioning the attribution of fourteen unpublished drawings kept at the Department of Drawings inside the Sforzesco Castle in Milan is the main aim of our contribution. In the inventory of the Thirties, XX century, after the will of Giorgio Nicodemi, these works were attributed to Giovanni Ambrogio Besozzi, an artist, collector and merchant in late baroque in Milan. However, after a scrupulous, dedicated stylistic and sign analysis only three out of fourteen works, drawn in red pencil and of various subjects, are to be thought authentically his; one belongs to the fund owned by the Fabbriceria of St Maria at St Celso, purchased in 1924 by the City of Milan; one of them is of unknown provenience and one, which belonged to the collection of Paolo Gaffuri, has been included in the Civic Milanese collections since 1931. The remaining eleven drawings, made with different techniques, do not clearly belong to the Artist. Such additions to the catalogue of Besozzi, based on a well distinguishable modelling ductus, are important to better define his profile as a drawer together with his graphic activity.
in Officine per la produzione di ceramica e vetro in epoca romana, Produzione e commercio nella regione adriatica. Archeologia sperimentale, II Colloquio archeologico internazionale Crikvenica, (Croazia) 28 e 29 ottobre 2011, Crikvenica 2014, pp. 163-172., 2014
Rivista di Terra di Lavoro, 2021
La presenza di architetti e artisti romani in Terra di Lavoro nella prima metà del Settecento non è una novità. Inedite carte d’archivio hanno consentito di documentare l’attività di artefici romani, sia nel cantiere della cattedrale di Capua che in edifici religiosi di altre città campane, incrementando l’elenco degli interventi realizzati. È di particolare interesse la figura di Francesco Camillo Buonfanti, marmoraro romano, il cui corpus è stato notevolmente arricchito dal ritrovamento di inediti documenti conservati nell’Archivio di Stato di Caserta con opere (non tutte ancora esistenti) realizzate dal 1721 al 1733 in edifici religiosi di alcune città campane. Il saggio aggiunge, inoltre, nuovi preziosi dati utili a ricostruire il profilo professionale di Giovan Battista Landini, che rimane ancora molto lacunoso. The presence of Roman architects and artists in the Terra di Lavoro in the first half of the 18th century is nothing new. Unpublished archival papers have made it possible to document the activity of Roman architects, both in the construction site of the cathedral of Capua and in the religious buildings of other Campanian cities, increasing the list of the interventions carried out. Of particular interest is the figure of Francesco Camillo Buonfanti, a Roman marble worker, whose corpus has been greatly enriched by the discovery of unpublished documents preserved in the State Archives of Caserta with works (not all of which are still extant) carried out from 1721 to 1733 in religious buildings in some Campanian cities. The essay adds, moreover, new precious data useful to reconstruct Giovan Battista Landini's professional profile, which still remains very lacunose.
Con l'espressione "avere un cuore di pietra" si vuole stigmatizzare una persona priva di sensibilità, di capacità di relazionarsi con gli altri esseri umani.
"Memorie di un uomo di campagna"; "Il Pentagono"
Articolo rivisto e notevolmente ampliato rispetto a quello pubblicato su "Il Pentagono" n. 5 del maggio 2008. L'articolo offre una panoramica sull'opera di Poccianti e si concentra poi su quella che è spesso considerata una sua opera minore: i Bagnetti della Puzzolente, a Livorno. Viene poi evidenziato, con teorie finora mai adeguatamente prese in considerazione dalla critica, il legame tra questo edificio e l'opera dell'acquedotto leopoldino.
2022
The purpose of the present article is to provide a picture of the translucent enamelled goldsmithery present in the Paduan territory and produced in a time span that includes most of the 14th and 15th centuries, thus involving the Paduan Gothic, Late Gothic and, partly, Renaissance goldsmithery. The analysed artifacts are goldsmith’s objects belonging to different categories, mainly of liturgical nature. This study touches upon many aspects of these artifacts, from the style of the illustrated plaques to their formal typologies and the complex variety of the translucent ornamentations. The research brings to light a continuity in the use of the technique until at least the end of the 15th century.
OADI. Rivista dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia - Periodico semestrale - Anno 1 - n. 2 - Dicembre 2010, 2010
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