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2017, Amoenissimis..Aedificiis GLI SCAVI DI PIAZZA MARCONI A CREMONA VOLUME 1 Lo scavo
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A CURA STUDI E RICERCHE DI ARCHEOLOGIA 4 VOLUME I -LO SCAVO
Convegno sui cantieri a Roma nel Cinquecento_pubblicazione degli atti imminente
2021
Introductory note to the book forum on Ernesto De Martino, La fine del mondo. Contributo all'analisi delle apocalissi culturali, new edition edited by Giordana Charuty, Daniel Fabre and Marcello Massenzio, 2019 [ed. fr. La fin du monde. Essai sur les apocalypses culturelles, Éditions EHESS, 2016].Nota introduttiva al book forum su Ernesto De Martino, La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali, nuova edizione a cura di Giordana Charuty, Daniel Fabre e Marcello Massenzio, 2019 [ed. fr. La fin du monde. Essai sur les apocalypses culturelles, Éditions EHESS, 2016]
Rinascimento, 2019
Leonardo Bruni’s official Epistolary has come down to us in two different textual forms, consisting, respectively, of eight and nine books of letters, whose exact relation with each other has been long investigated by scholars. The purpose of this paper is to define the original structure of both textual forms, as well as their mutual connection, thereby trying to reconstruct the progressive stages of the Epistolary’s composition and authorial revision. This attempt is first carried out with reference to the contemporary mentions of this work, i.e. those immediately following its first circulation in 1440, and then through careful analysis of the remarkable features of its manuscript tradition. While the transmission of the nine-book recension appears to be essentially homogeneous, the eight-book textual form proves to be somehow more problematic and is therefore more thoroughly investigated. Particular attention is paid, on this regard, to some inscriptions that identify a group of witnesses as descendent from Bruni’s originalis, as well as to the related transmission of ‘extravagant’ letters in witnesses of the eight-book Epistolary.
in "Architettura medievale: il Trecento. Modelli, tecniche, materiali" (Torino, 2-4 dicembre 2019), a cura di S. Beltramo, C. Tosco.
in R. Comba, P. Grillo (a cura di), Santa Maria di Casanova. Un’abbazia cistercense fra i marchesi di Saluzzo e il mondo dei comuni, 2006
Il modello di architettura cistercense realizzato nell'abbazia di Casanova è stato da tempo riconosciuto dalla critica 1 . Le ricerche si sono limitate necessariamente alla struttura della chiesa di Santa Maria, dal momento che i rifacimenti di età barocca hanno cancellato le tracce fuori terra del monastero medievale. Le fasi di costruzione, però, e le tecniche utilizzate per il progetto dell'edificio sacro sembrano richiedere nuove indagini e approfondimenti. La rilettura dei documenti d'archivio, l'analisi costruttiva, l'esplorazione dei sottotetti e la misurazione precisa delle strutture hanno consentito di formulare ipotesi più circostanziate circa lo sviluppo del cantiere cistercense.
in: LaboratorioCittàPubblica, Città pubbliche. Linee guida per la riqualificazione urbana, 2009
Tornare a osservare i quartieri di edilizia sociale per esplorare nuove frontiere del progetto sulla città esistente. È questa la sfida che il libro lancia a studiosi, amministratori, progettisti, abitanti delle città pubbliche che, con le loro case, servizi, spazi aperti, oggi si pongono come "figure emergenti" al centro delle configurazioni urbane. Una sfida ad accantonare facili pregiudizi e luoghi comuni, per cogliere le rinnovate condizioni e potenzialità che questo rilevante patrimonio offre al disegno di futuri progetti e politiche di riqualificazione spaziale e sociale estesi a più ampi settori delle nostre città. Indirizzi per orientare lo sguardo e Strategie per orientare il progetto sui quartieri, un Atlante delle città pubbliche indagate nel contesto nazionale e un Lessico per la loro rigenerazione invitano il lettore ad attingere dai temi, trattati in modi diversi, suggerimenti ed esempi utili alla costruzione di specifici percorsi di ricerca e azione.
Il Castello di Elsinore, 2022
Nel cantiere di Koltès. Mestiere della scrittura e condizione esistenziale in Combat de nègre et de chiens Manlio Marinelli «Finalmente, dopo cinque mesi di vita nei quali non potei scrivere niente di cui fossi contento e che nessun potere mi rifonderà, [...] mi viene l'idea di rivolgere un'altra volta la parola a me stesso» 1 abstract Towards the Koltès workshop After his previous work dedicated to Night just before the Forests, the author returns to exploring the relations between Koltès biographical elements and theatrical writing and how they intertwine in French dramatist's plays. The author employs the French playwright epistolary and interviews to identify characters biographical sources and places references in the pièce Black Battles with Dogs: through a metaphorical and allegorical process, the idea of metamorphosis becomes dramaturgical driving force and signature style characterizing Koltès wok.
2004
L'architettura dello spazio per il lavoro non ha più una connotazione univoca, come del resto non può essere univoca la connotazione e la definizione dell'attività lavorativa in senso lato, neanche se riportata all'interno di uno specifico settore produttivo o all'interno di una singola organizzazione produttiva.
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Finanza di progetto, a cura di G. Morbidelli, 2004
Milano, Ponte alle Grazie, 2019 (Poesia, 5), pp. 1-72.
Amoenissimis...Aedificiis. Lo scavo di piazza Marconi a Cremona. I – Lo scavo, a cura di L. Arslan Pitcher, Mantova , 2017
Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Römische Abteilung 109, 2002, pp. 395-417.
La chiesa «Maria SS. del Carmelo» di Calascibetta (XVI-XX secc.), S. Falzone (ed.), 2019
Antonia Abbattista Finocchiaro, 2021
in: LaboratorioCittàPubblica, Città pubbliche. Linee guida per la riqualificazione urbana, 2009