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2017, La politica moderna fra storia, istituzioni e società
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Le suggestioni che animano questa ricerca si inseriscono nel tradizionale campo della storia del pensiero e delle istituzioni politiche. Nel suo complesso l’esito del volume si configura come un intreccio “ragionato” di influssi e ispirazioni riconducibili sul piano epistemologico al cosiddetto “scienziato politico” «il cui compito – sostiene Pasquino – consiste nell'approntare strumenti analitici che siano all'altezza delle sfide di una politica che cambia»
Antigone e Creonte: un conflitto irrisolvibile o l’embrione di una società più giusta?, 2022
Lo studio qui presentato si pone l’obiettivo di indagare in merito al ruolo della Giustizia, intesa sia come Dea (Dike) che come virtù (dike) all’interno del panorama della Grecia classica e, soprattutto, concentrando l’attenzione sul dramma dell’Antigone sofoclea. Quest’opera sarà il fulcro dell’analisi in questione: dopo un rapido riassunto verranno trattate le principali interpretazioni in merito al rapporto tra i due protagonisti. Per mezzo del pensiero proposto da Gustavo Zagrebelsky , verranno presentati i tre filoni critici prevalenti: da una parte la proposta maggiormente ortodossa che vede in contrapposizione alla buona e giusta Antigone il despota Creonte, dall’altra la teoria del dialogo carente e, infine, la più convincente delle tre secondo il parere di chi scrive. Secondo quest’ultima tesi, Antigone e Creonte sulla scena sono fondamentali e complementari dal momento che rappresentano l’incarnazione di valori diametralmente opposti: se da un lato vi è Antigone che esprime a pieno l’importanza dell’oikos e delle leggi naturali non scritte, dall’altro Creonte, reggente di Tebe dopo la morte di Eteocle e Polinice, incarna il valore delle leggi positive volte a tutelare la polis. Comprendendo a priori l’esito della tragedia è chiaro che lo scontro qui portato avanti tra ius e lex sia privo di soluzione. In questo contesto è evidente come il conflitto tra i due protagonisti e tra le posizioni che essi incarnano non sia infruttuoso. Seppur irrisolvibile, questa contrapposizione produce un dinamismo interno allo Stato che favorisce lo sviluppo delle istituzioni che ne fanno parte: il processo di tesi, antitesi e sintesi perpetrato da Creonte è fondamentale proprio perché il rapporto tra legge e contestazione produce sempre un mutamento e, il più delle volte, un miglioramento rispetto alla condizione di partenza. Dopo queste considerazioni l’analisi verrà spostata sull’età contemporanea, alla luce di quanto narrato da Sofocle all’interno della tragedia. La migliore sintesi tra le posizioni del re di Tebe e della giovane protagonista si trova, come sostenuto dal professor Luigi Ferrajoli, nel costituzionalismo democratico, emerso al termine del Secondo conflitto mondiale. La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 1948 è la perfetta incarnazione dei vantaggi che si possono ottenere dalla commistione di diritti naturali e diritto positivo. Per concludere verrà trattato il tema della crisi della legalità che prende avvio dalla fine del XX secolo, rafforzandosi in seguito a eventi traumatici dal punto di vista sociale come la crisi economica e finanziaria del 2008 e la più recente situazione pandemica. Questa fase si traduce in un momento di recessione della legalità positiva e dei valori di giustizia. Alla luce di quest’analisi, dunque, cosa si può fare per riaffermare i valori di Antigone e Creonte? La ricerca dell’equilibrio tra le due posizioni e la riaffermazione di questi è il fine ultimo dell’elaborato.
2014
Aim of this essay is to stress the importance of being maternal uncle and sister of Polyneices for the interpretation of Sophocles’ Antigone 523 (including a discussion on Greek philanthropia ), 902-914, 921-928. Particular attention is devoted to the myths of the “mourning sisters”, to the historical examples, to the myrologia and paramythia of sister’s love for dead brother in the oral tradition of Mani, in order to demonstrate the originality of the Sophoclean solution. Questo lavoro si propone di enfatizzare l’importanza di essere zio materno e sorella di Polinice per l’interpretazione dei vv. 523 (con inclusa la discussione del concetto di philanthropia ), 902-914, 921-928 dell’ Antigone di Sofocle. Vengono individuati esempi di amore di sorella per il fratello defunto nel mito ( mourning sisters ), nella realta storica, nei myrologia e paramythia del Mani, al fine di mettere in evidenza la novita dell’amor di sorella nella tragedia sofoclea.
Io sono fatta per condividere l'amore non l'odio.» (Antigone)
Nelle pratiche teatrali dei secoli successivi al V sec. a.C., il secolo cioè di Eschilo, Sofocle ed Euripide, i testi tragici subirono un fenomeno di frammentazione: le parti corali, essenziali nella struttura della tragedia ateniese, vennero progressivamente sciolte dalle parti recitate (in generale cfr. Rodighiero 2013). La musica e la danza diventarono progressivamente autonomo oggetto di performance, che si adeguò del resto ai gusti di un pubblico eterogeneo dal punto di vista geografico ma soprattutto culturale, specie durante l'Impero romano. Le parti recitate, invece, astratte dal contesto originario, divennero altrettanti pezzi di bravura attorale: i caratteri (ethe) tragici cominciarono a vivere di vita loro propria in singoli episodi che rientravano nel repertorio comune degli attori, ad esempio Edipo che scopre la verità e si acceca, oppure Oreste che uccide la madre, o ancora Medea che concepisce l'omicidio dei figli. Gli stessi caratteri, del resto, divennero te...
The survival of the feelings of Antigone in a saying of the Ionian Calabria
Expressions such as Antigone miseranda (Theb. 12,350) and incluta fama / Antigone (Theb. 12,(331)(332) are only a small part of broader patterns of meanings and implications involving Oedipus' daughter and other women in Statius (and in different Literatures as well). What has Antigone been representing in recent literature and scholarship, especially (but not only) among Gender Studies, «personaggi-matrice»'s and «micro-critica»'s fields? This Article discusses in detail Elena PORCIANI (2016) rich volume and linked, original perspectives about Statius.
Stando alla mitologia e alla tragedia greche antiche, siamo abituati ad associare il personaggio di Edipo al mostro della Sfinge tebana. Piuttosto, qui si tenta un paragone fra quest'ultima e l'eroina Antigone, sfortunata figlia-sorella di Edipo, con un occhio alle tradizioni letterarie e l'altro alle teorie psicoanalitiche. Per dirla in termini junghiani, rappresentano esse rispettivamente l'"Ombra" e l'"Anima" dello stesso Edipo, o magari di Sigmund Freud? Sia detto per inciso, la filosofia della psicoanalisi di ascendenza freudiana – da Jacques Lacan a Slavoj Žižek – tende altrimenti e implicitamente a equiparare tali opposti o complementari archetipi rispettivamente ai personaggi tragico-mitici di Medea e Antigone, mantenendo così più personali e rendendo meglio attualizzabili i termini del confronto simbolico. Ma questo può essere l'argomento di un ulteriore saggio critico-divulgativo, auspicabilmente di là da venire...
K, 2018
An interview on Antigone and the relationship between politics and aesthetics
Le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide rappresentano testimonianze senza tempo dell’immutabilità dell’uomo rispetto all’eterno divenire, poiché dimostrano che nei secoli il genere umano non ha modificato la percezione di sé e del mondo. Le storie raccontate attraverso la messa in scena sono divenute canoni di lettura della realtà: ecco perché, nel corso dei secoli, hanno riscosso fortuna tra artisti e critici, che hanno cercato di cogliere il senso latente delle vicende e dei temi affrontati. Così è stato per Antigone, testo emblematico della produzione sofoclea, ritornato in auge a partire dal Settecento. Da allora, la letteratura ha attinto alla figura di questa eroina, facendola rivivere in tempi e spazi nuovi per raccontare il medesimo orrore dell’eterno ritorno della storia. Partendo dalla lettura dell’originale greco, ho analizzato i contenuti proponendo un percorso di interpretazioni del dramma che ne prendesse in considerazione anche le variazioni, ritenendo opportuno dividere il lavoro in tre capitoli. Nel primo capitolo, ho indagato sulla genesi della figura di Antigone, riportando la sua storia secondo la mitologia, per poi occuparmi della tragedia di Sofocle, includendo i passaggi fondamentali della trama. Dopo aver affrontato le diverse tematiche che si presentano nel testo greco, nel secondo capitolo ho ritenuto interessante indagare sull’interpretazione filosofica della vicenda e del personaggio sofocleo, passando in rassegna gli scritti di Hegel, Kierkegaard e Hölderlin, per poi proseguire la ricerca affidandomi alle letture femminili dell’Antigone e alle tesi tracciate dalla Irigaray e dalla Nussbaum. Ho dedicato, poi, il terzo ed ultimo capitolo alle riscritture del dramma, mettendo in evidenza la peculiarità delle stesse ed esaminandone, infine, l’omonima rielaborazione della scrittrice italiana Valeria Parrella, inserendo in appendice alcune fotografie relative alla messa in scena della tragedia tra le più significative. Al centro di questo elaborato c’è la volontà di dar tributo alla mia passione per il teatro greco e alla profonda convinzione che esso sia stato una grandissima risorsa per tutte le discipline umanistiche e che la sua missione educativa non si sia ancora esaurita.
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ΦΑΙΔΙΜΟΣ ΕΚΤΩΡ. Studi in onore di Willy Cingano per il suo 70° compleanno, 2021
A. Catania e F. Mancuso (a cura di ), "Natura e Artificio", Quaderni del Laboratorio Hans Kelsen, 2011
FundamentalRights.it - Rivista di studi giuridici storici e antropologici, 2023
Tigor: Rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica, 2021
«Dictynna» 15, 2018, pp. 1-15, 2018
Stratagemmi. Prospettive teatrali, 2010
«Studi giraldiani. Letteratura e teatro», [ISSN: 2421-4191], III, pp. 199-216, 2017