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2020, Veritatis Diaconia
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Lo Stato Sociale in Italia
Veritatis Diaconia
Veritatis Diaconia, 2019
I modelli di welfare: evoluzione storica e analisi comparata
Ascesa e Declino dello Stato Sociale -Andrea Sem Castelli 2 SOMMARIO INTRODUZIONE 4 CAPITOLO I: CRISI ECONOMICA E MALESSERE DEL MERCATO 8 AGNOLETTO Stefano, Nuovi paradigmi e nuove alleanze nell'età della globalizzazione, in AGNOLETTO Stefano (a cura di), Pensare ed agire nell'età della globalizzazione, Edizioni di Terrenuove, Milano, 2002 BARCA Fabrizio, Memoria politica dopo 16 mesi di governo, http://www.fabriziobarca.it/un-partito-nuovo-per-un-buon-governo-fabrizio-barca/ BAUMAN Zygmunt, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, Laterza, Roma, 2001 BENASAYAG Miguel e SCHMIT Gerard, Les Passion tristes: souffrance psychique et crise sociale, La Découverte, Paris, 2003 BRUNI Luigino e ZAMAGNI Stefano, Economia Civile. Efficienza, equità, felicità pubblica, Il Mulino, Bologna, 2004 CAVAZZA Stefano e SCARPELLINI Emanuela, Il secolo dei consumi, Carocci Editore, Roma, 2006 CODELUPPI Vanni, Il potere del consumo, Bollati Boringhieri, Torino, 2003 CONTI Fulvio e SILEI Gianni, Breve storia dello Stato sociale, Carocci, Roma, 2005 CRAINZ Guido, Il Paese reale, Donzelli Editore, Roma, 2013 DE LUCIA LUMENO Giuseppe, Un capitalismo senza eroi, in SAPELLI Giulio, La crisi economica mondiale, Bollati Boringhieri, Torino, 2008 DEVOTO Giacomo e OLI Giancarlo, Vocabolario della Lingua Italiana 2011, Le Monnier -Mondadori, Milano, 2011 Ascesa e Declino dello Stato Sociale -Andrea Sem Castelli 59 FERRERA Maurizio, Modelli di solidarietà. Politica e riforme sociali nelle democrazie, Il Mulino, Bologna, 1993 FUMAGALLI Andrea e MEZZADRA Sandro (a cura di), Crisi dell'economia globale, mercati finanziari, lotte sociali e nuovi scenari politici, Ombrecorte, Verona, 2009 GALBRAITH John Kenneth, Storia Economica, BUR, Milano, 1990 HIRSCH Fred, I limiti sociali allo sviluppo, Bompiani, Milano, 2001 JACKSON Tim, Prosperità senza crescita. Economia per il pianeta reale, Edizioni Ambiente, Milano, 2011 KEYNES John Maynard, Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, Utet, Torino, 1978 KRUGMAN Paul, Il ritorno dell'economia della depressione, stiamo andando verso un nuovo '29?, Garzanti, Milano, 1999 LATOUCHE Serge, COCHET Yves, DUPUY Jean-Pierre e GEORGE Susan, Dove Va il Mondo, Bollati Boringhieri, Torino, 2013 LOCKE John, Due trattati sul governo 1690, cit. in GILA Paolo, Capitalesimo, Bollati Boringhieri, Torino, 2013 LORENZ Konrad, Gli otto peccati capitali della nostra civiltà, Adelphi, Milano, 1974 MAGATTI Mauro, La Grande Contrazione, Feltrinelli Editore, Milano, 2012 MARCOS SUBCOMANDANTE INSORTO, La saison de la digne rage, Climats, Paris
Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica
IntroduzioneDa tempo riconosciuto come un elemento caratterizzante delle democrazie industriali avanzate, il welfare state reclama oggi più attenzione che mai. Malgrado l'incremento delle disuguaglianze in molti paesi, le domande di tagli alla spesa sociale si sono intensificate. I tentativi in tale senso hanno provocato un acceso dibattito e diffuse proteste e ciò pone il welfare al centro del dibattito politico e del conflitto sociale.
Gli anni Sessanta si aprirono con una grandiosa crescita economica della maggior parte dei Paesi europei e di un'accelerazione delle riforme sociali ulteriormente rilanciate dai movimenti collettivi del 1968, che in molti casi si saldarono con le spinte rivendicative del movimento sindacale. Il riformismo degli anni '60 tentava un'operazione politica e culturale innovativa: tentarono di comporre la classica alternativa tra libertà e sicurezza in una sintesi superiore: lasciare l'individuo libero di sviluppare le sue potenzialità positive, di fornirgli i mezzi per farlo, e contemporaneamente assicurarlo contro le eventualità negative.
Eurostudium 3w luglio-settembre 2011 211 F. Maiozzi, Federico II di Prussia Federico II di Prussia e lo stato sociale di Federico Maiozzi Federico II di Hohenzollern, primo re di Prussia, è uno dei personaggi più affascinanti che la storia abbia mai conosciuto. In vita ebbe modo di essere giovane ribelle, re illuminato e spregiudicato, musicista, militare, saggista, studioso di Lettere e di Storia. Al di là degli aspetti più romanticheggianti della sua figura, il valore intellettuale e politico del personaggio mantiene comunque tutto il suo interesse indiscusso, anche ai nostri giorni. Visse come è noto nel pieno del XVIII secolo, un'epoca nella quale gli ultimi legami col Medioevo venivano distrutti o ridimensionati dalla nascita e dallo sviluppo degli stati moderni, ma in cui le caratteristiche proprie della nostra società contemporanea erano ancora per buona parte da delinearsi. In virtù della sua importanza, complessità e modernità, in occasione del trecentesimo anniversario della nascita, che cadrà esattamente il 24 gennaio 2012, sono in corso, e lo saranno fino a tutto l'anno venturo, una serie di iniziative volte sia a divulgare la conoscenza del sovrano prussiano presso un pubblico il più vasto possibile, formato da studenti, studiosi ed appassionati, sia ad approfondire, tramite ricerche storiografiche, socio-economiche e giurisprudenziali, il pensiero e l'opera del grande monarca. In questo contesto si inserisce la presentazione del volume in fase di pubblicazione Federico il grande e l'Europa, tenutasi a Roma il 19 ottobre 2011 presso la Sapienza, nel corso di un convegno dal titolo "Le origini dello Stato Sociale". Sono intervenuti all'incontro l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato, attualmente presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, l'on. Rocco Buttiglione, vice-presidente della Camera dei Deputati, i professori della Sapienza Mario Caravale, Fulco Lanchester, Eugenio di Rienzo e Pietro Pastorelli, insieme al professor Achatz von Müller, dell'Università di Basilea. Parimenti importante è stata la partecipazione del professor Gregor Vogt-Spira, docente di filologia classica all'Università di Marburgo, nonché direttore generale del Centro Culturale Italo-Tedesco di Villa Vigoni, cui si deve l'edizione del volume. Vogt-Spira, ha coordinato il lavoro di ricerca che ha permesso la stesura del volume insieme al professore Bernd Sösemann, storico tedesco, docente presso la libera università di Berlino fino al 2010, ed ora collaboratore del centro di Villa Vigoni. Oltre alla presentazione del libro, la finalità del convegno-che è stato introdotto dal rettore della Sapienza, Luigi Frati, e dal direttore del
2017
La situazione politica italiana fino al termine del 2016.
Riflessioni Sistemiche, 2019
Sommario La crisi palesata nel 2008 non deve essere scambiata per una crisi congiunturale. Siamo in presenza della fine della formazione economico-sociale capitalistica e dell'avvento di una nuova formazione economico-sociale il cui esito non è scontato e la stessa forma dipenderà dalla consapevole azione dei soggetti sociali e della loro consapevole capacità di rappresentare i loro interessi. Summary The crisis revealed in 2008 must not be mistaken for a cyclical crisis. We are in the presence of the end of the capitalist economic-social formation and the advent of a new economic-social formation whose outcome is not taken for granted and the same form will depend on the conscious action of the social subjects and of their conscious ability to represent their interests. La crisi come Transizione La tesi di questo saggio è che il passaggio che investe le società contemporanee non sia confinabile all'interno della categoria canonica di crisi. La parola crisi, infatti, rimanda alla percezione che una struttura stia perdendo efficienza e allude alla necessità/possibilità che si possano trovare soluzioni per riportare il sistema al suo funzionamento precedente. L'ipotesi di questo saggio, invece, sostiene che l'attuale fase sia caratterizzata da un cambiamento di paradigma sistemico, abilitato dalla convergenza di trasformazioni, in ogni ambito, innescate dalle discontinuità che si sono prodotte nelle strutture della conoscenza e del fare umano connesso. Una discontinuità abilitata dall'avvento delle tecnologie digitali, il cui paradigma si propone come terreno della nuova struttura economico-sociale emergente. Questo cambiamento, oltre ad affermare nuove forme di estrazione del valore dalle attività umane, sta sviluppando innovative forme relazionali, di convivenza e decisionali con caratteristiche ibride, basate su un intreccio, fino ad ora
Presentazione ualche nota preliminare sul significato del progetto di "Officine Filosofiche": che senso ha tentare di lanciare un nuovo progetto di lavoro filosofico collettivo in un momento come questo? Credo che sia a tutti evidente, infatti, come ormai da vari anni, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale ci troviamo in un periodo di crisi della filosofia: le vecchie scuole e i loro vecchi leader sono quasi tutti scomparsi o stagnano nella ripetitività, mentre d'altra parte monta una forma di brutale pragmatismo che non travolge solo la filosofia, ma ogni tipo di cultura, anche scientifica, che non sia immediatamente fonte di profitto. Allarghiamo dunque un po' il discorso alla situazione storico-politica, dato che -e questa sarà una delle caratteristiche della linea di questa proposta di elaborazione collettiva -il tipo di filosofia che esso cercherà di rilanciare non si colloca in una dimensione teoretica e astorica, ma, al contrario, intende rivendicare la sua appartenenza alla storia.
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Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Rendiconti di Lettere, 2020
Revista Do Direito, 2015
Studi sull'integrazione europea, 2018
Revista Estudios Jurídicos. Segunda Época
Democrazia E Diritto, 2012
E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete, 2013
Trasformazioni e crisi della cittadinanza sociale , 2014