Foibe ed esodo. La fine di un lungo silenzio

Fiume. Rivista di studi adriatici, n. 22, luglio-dicembre 2010, 2010

e i ricordi degli esuli. -3. Il dialogo fra italiani, croati e sloveni. L'incontro del 13 luglio fra i tre presidenti.

A CuRA DI SILVIA ZOPPI GARAMPI Tutti i diritti riservati -All rights reserved Copyright © 2012 by Salerno Editrice S.r.l., Roma. Sono rigorosamente vietati la ri produzione, la traduzione, l'adattamento, anche parziale o per estratti, per qualsiasi uso e con qualsiasi mezzo effet tuati senza la preventiva autorizzazione scritta della Sa lerno Editrice S.r.l. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge.

2017

In Italian, this is the first of my novels entirely set in an alternative universe. In it, Venus is a habitable planet like Earth: the first automatic probes show a landscape inhabited by dinosaurs, like the Mesozoic era on Earth. And so, after the conquest of the Moon, a new race begins between the USA and the USSR to land there. Both superpowers build opposing bases there, but a love story similar to the one of Romeo and Juliet blossoms between two young astronauts, just as a nuclear war is about to break out on Earth. Suddenly, however, our heroes materialize on Venus, and the two lovebirds will be able to fulfill their dream of love right on the Planet of Love!

Scienza e psicoanalisi, 2003

A psychoanalytic interpretation of the genesis of human speech and its unfolding as the prehistoric trauma of the sense of guilt which led to history and civilization

AA.VV., "La stampa libera in Puglia. Informazione, opinione pubblica, partiti. 1943-1945", saggio introduttivo di Felice Blasi, Bari, Edizioni Dal Sud, pp. 9-28, 2015

Il saggio tenta di rispondere alle seguenti domande: come cambiano le caratteristiche di un'opinione pubblica? In particolare, come si manifesta il passaggio da una sfera pubblica totalitaria ad una sfera pubblica pluralista e democratica? Il passaggio non è scontato ed incide sull’idea stessa di opinione pubblica, almeno sotto due aspetti: in primo luogo, suggerisce l'idea di una pluralizzazione dell'opinione pubblica in differenti, e talora confliggenti, “opinioni pubbliche”; in secondo luogo porta a credere che, persino in un sistema totalitario, nonostante il controllo e la manipolazione dell’informazione, rimangano vivi nella società bisogni di informazione, conoscenza, e di critica che trovano espressione legittima come opinione pubblica una volta eliminate le cause oggettive che ne impedivano la manifestazione. Ci si può chiedere: è legittima, per quanto contraddittoria, la possibilità di opinioni pubbliche clandestine? Esistono sfere di opinioni pubbliche non ufficiali, o il cui ambito di pubblicità è ristretto a piccoli gruppi, senza che ricadano nelle opinioni private? Ed è possibile vedere nelle opinioni di minoranza un elemento attivo ed autonomo di trasformazione del consenso di maggioranza? ---------- Going up the spiral of silence The essay tries to answer the following questions: How do the characteristics of a public opinion change? In particular, how does the transition from a totalitarian public sphere to a pluralistic and democratic public sphere occur? This step is not obvious and influences the idea of public opinion, at least in two respects: firstly, it suggests the idea of a pluralization of public opinion in different and sometimes conflicting "public opinions"; second, it leads us to believe that even in a totalitarian system, despite the control and manipulation of information, a minority opinion remains alive in society and finds legitimate expression as public opinion once the objective causes that have prevented its expression are eliminated. In this case, can we speak of "clandestine public opinions", however contradictory is this concept? Are there spheres of unofficial public opinion, or whose scope of advertising is limited to small groups, without falling into private opinions? Is it possible to see in the opinions of minorities an active and autonomous element at the origin of the transformation of the majority consensus?

Parola, Scrittura, Liturgia: Ermeneutiche dell'umano Convegno studi interfacoltà - Pontificio Ateneo S. Anselmo Roma, 6 ottobre 2015

in Weithin klar ist die Nacht, die linde, und windlos. Dedicato ad Anna Lucia Giavotto, a cura di L. Busetto, «Quaderni di Lingua e Storia», vol. 4, Qu.A.S.A.R., Milano 2012., 2012

This paper analyzes some similiraties between Iacopone da Todi’s poem O Amore muto and Celan’s poem Sprachgitter. More specifically I try to investigate their linguistic convergence in terms of mystical language, which develops itself between silence and inexpressible words.

Loscrittoaffrontalatematicadellarilevanzadelsilenzionell'ambitodeirapportocontrattuali. Dopo una premessa generale, l'Autore esamina la fattispecie del c.d. silenzio circostanziato, cui normalmente è attribuito il significato di manifestazione di volontà negoziale, e le ipotesi di tipizzazione legale del silenzio, con particolare riferimento disposizione di cui all'art. 1333 c.c. Vengono poi affrontati il tema dei vizi della volontà espressa mediante il silenzio, nonché la fattispecie dei cc.dd. scambi senza accordo, e cioè quegli scambi che si realizzano senza alcuna forma di dialogo tra le parti. Nella parte finale dello scritto l'Autore si sofferma sulla rilevanza del silenzio nella fase esecutiva del rapporto contrattuale, e sui rapporti tra silenzio e contratti formali. di Valentino Lenoci -Magistrato Sommario 1. Considerazioni generali. -2. Il silenzio circostanziato. -3. Il silenzio come comportamento concludente. -4. I vizi della volontà manifestata attraverso il silenzio. -5. Gli scambi senza accordo. -6. La concludenza iuris del silenzio: in particolare, l'art. 1333 c.c. -7. Il silenzio nell'esecuzione del contratto. -8. Silenzio e contratti formali. Sulla c.d. negatività del silenzio v., per tutti, GORETTI, Il problema giuridico del silenzio, Milano, 1982, 46 ss.

Questa terra è la mia terra. Storie dal Veneto, dal Salento e dall'America latina

La partenza di Bartolo da Giurizzani fu per noi come quando un a pecora riesce a trovare uno spiraglio tra la siepe per buttarsi nell'altro campo e allora le altre perdono la testa e lasciano lì tutto per correrle dietro. Le cittadine dell'Istria si stavano svuotando giorno per giorno, specie quelle della costa, e per noi era ormai diventata un'abitudine vedere in quei giorni i soliti camion traballanti di povere masserizie lasciare Umago e Buje e dirigersi alla volta di Trieste. Ma chi avrebbe mai pensato che alla fine si sarebbe mossa anche la campagna? Fulvio Tomizza, Materada

Introduzione Edipo e Giobbe. Due diverse culture, due visioni differenti della vita, due caratteri, due storie. Eppure in loro possiamo leggere molto: sono due uomini che, messi di fronte al problema del dolore, cercano in tutti i modi una soluzione, cercano di capire.