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2013, Studi di poesia greca tardoantica
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Daria Gigli Piccardi e Enrico Magnelli (a cura di), Studi di poesia greca tardoantica : atti della giornata di studi università degli studi di firenze, 4 ottobre 2012 ISBN 978-88-6655-487-5 (print) ISBN 978-88-6655-488-2 (online PDF)
Giornale Italiano di Filologia L, 1998
Tentap.do di andare per ordine nella presentazione del ricchissimo lavoro, anche per volontà dell'A. è necessario soffermarsi innanzitutto sul testo. Primo, obiettivo vantaggio è quello di avere, riuniti, i frammenti divisi tra l'edizione callimachea di Pfeiffer ed il Supplemmtum Hellenisticum. Con in piu un novum, il fr. 58, rintracciato da Luigi Lehnus. ffiteriormente, e qui entriamo nella rassegna dei meriti dell'autore, c'è da felicitarsi per la scelta di includere nel "panorama" anche tutti i frammenti che non solo «ad librum primum aut secundum fortasse spectant», ma anche quelli che «incertae sedis» (frr. 116-S7) o «incerti auctoris ... ad Aetiorum librum primum aut secundum fortasse spectant» (frr. lSB-42). È il primo segno di quell'intento di completezza che caratterizza il lavoro (cf. anche p. 47, sez. IV. l. F. sub fin.).
in A.M. Andrisano (a cura di), Animali, animali fantastici, ibridi e mostri, «Annali online dell’Università di Ferrara Lettere » num. spec. I (2007), pp. 45-68.
In Callimachus' Iamb. 2 one of the targets of the poet's criticism is said to have "a dog's voice". What did Callimachus mean by that expression is under discussion. A survey of the metaphorical uses of the dog and his barking ("hylaktein", "bayzein") in the ancient Greek literature seems to suggest that Callimachus' aim was to criticize the bitterness of Filone's style as well as his lack of persuasiveness and authority.
Δόσις δ'ὀλίγη τε φίλη τε. Studi offerti a Mario cantilena per i suoi settant'anni. A cura di A. Porro, S. Barbantani, Milano, Ricerche. Letteratura greca e latina, 2019
The most important poets of the Hellenistic period (Callimachus, Aratus, Apol¬lonius of Rhodes) seem to avoid the hexameter’s structure which consists of three adonii delimited by word-end (ds|ds|ds||): they may observe a double bridge, unknown to the scholars hitherto, which includes the already known Hilberg and Naeke’s bridges. The exceptions to the double bridge, which are almost absent in the considered Hellenistic poets, are already rare in Homer, as rare as the exceptions to the Hermann’s bridge. The percentage difference be¬tween the double bridge and Hilberg and Naeke’s bridges indicates that the for¬mer is perceived as an independent law.
Benché negli ultimi anni i Giambi di Callimaco siano stati oggetto di un rinnovato interesse negli studi di poesia ellenistica, scarsa attenzione è stata dedicata al dodicesimo componimento della raccolta, forse per la sua dimensione familiare, priva dei toni polemici che connotano il genere e non mancano in altri componimenti della raccolta 1 . Il Giambo 12 (fr. 202 Pf.) occupa in realtà una posizione di tutto rilievo nel liber callimacheo poiché precede il Giambo 13, carme di conclusione (o forse, come pure è stato argomentato, di 'transizione') della collezione, con il quale forma «a pair at the end of the Book», come ha opportunamente rilevato Kerkhecker, pur senza poi motivare adeguatamente il proprio giudizio.
Nel III libro, aperto -come si è detto -dalla Vittoria di Berenice (che a sua volta conteneva l'aition relativo alla fondazione degli agoni nemei), si trattava fra l'altro delle Tesmoforie, del sepolcro di Simonide, delle fonti argive, della storia d'amore di Aconzio e Cidippe, dei riti nuziali elei, del culto di Artemide Ilitia, della leggenda di Frigio e Pieria e di quella dell'olimpionico Euticle di Locri.
Rivista Di Storia Della Filosofia, 2000
Punto di partenza di questo intervento è un passo di Galeno del De usu partium (XI.14, K III 905-906), in cui Galeno contrappone la dottrina di Mosè a quella di Epicuro, mostrando l'errore di entrambi. A differenza da Epicuro, Mosè ammette un ordine nella natura e la presenza di un piano provvidenziale, ma, e in questo consiste l'oggetto di polemica di Galeno, egli sostiene la possibilità che Dio intervenga in un qualunque momento a istituire l'ordine della natura e agisca in maniera arbitraria sottratta a ogni regolarità e legge. Dice: Forse che il nostro artefice comandò a questi peli [i peli sopracciliari] soltanto di conservare sempre la stessa dimensione e quelli, o timorosi del comando del padrone, o avendo riverenza per il dio che lo comanda o essendo essi stessi convinti che è meglio fare ciò, lo osservano come è stato loro comandato? Non è questo l'insegnamento di Mosè sulla natura (ed è migliore di quello di Epicuro) 1 ? 536 Francesca Calabi 3. T" m¢n går érke¨ tÚ boulhy∞nai tÚn yeÚn kosm∞sai tØn Ïlhn, AE dÉ eÈyÁw kekÒsmhtai pãnta går e‰nai nom¤zei t" ye" dunatã, kív efi tØn t?fran ‡ppon µ boËn §y?loi poie¨n. 4. Cfr. R. Walzer (Galen on Jews and Christians, Oxford University Press, London, 1949, p. 25): l'uso di proaire¨yai «which denotes the discoursive activity of the will as directed towards the realization of an end in action, whereas boÊlhsiw means the will directed towards an end without considering the possibility and means of its realization, and emphasize that Galen, speaking of the Jewish God, uses only boulhy∞nai and says nothing of a reasoned choice of the best among the possibilities».
Fin dal XIV secolo, tanto la sequenza nome-cognome quanto il solo cognome di Giovanni Boccaccio hanno conosciuto una varietà di forme: Giovanni di Boccaccio, Giovanni Boccaccio, Giovanni Boccacci, Boccaccio, Boccacci. L’articolo si propone di analizzare la distribuzione cronologica e geografica di queste forme e il loro uso nella tradizione letteraria, grammaticale e lessicografica, nel tentativo di stabilire per quali vie si sia giunti alla situazione attuale (solo Giovanni Boccaccio per la sequenza nome-cognome; solo Boccaccio per il cognome).
2018
Callimachus, Fr. 503 Pf., Posidippus and the Mimallones The article deals with the uncommon word Mimallones, the Macedonian Maenads, and with a story about the Argead king Argaios, treated probably in Callimachus' Aitia, with reference to the cult of Dionysos Pseudanor. An interesting evidence of Macedonian Dionysiac cult has been found in P. Mil. Vogl. VIII 309. Greek and Latin poetical quotations of the term Mimallones are mentioned.
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in: Letta C. & Segenni S. "Roma e le sue province. Dalla prima guerra punica a Diocleziano", pp. 155-161, 2015
Maia 65 (2013), 31-54
in Leonardo Piasere and Gianluca Solla (eds.), I filosofi e gli zingari, Rome: Aracne Editrice, 2018
Padova e il suo territorio, 35 (2020), 206, 2020
Tradizione e storia dei testi classici greci e latini: metodologie, pratiche e discussioni tra antico e moderno, a cura di Claudio Buongiovanni, Matilde Civitillo, Gianluca Del Mastro, Giuseppe Nardiello, Cristina Pepe e Arianna Sacerdoti. Atti del Convegno internazionale in onore di Maria Luisa ..., 2023
AA.VV., Filosofia concretezza insegnamento in Pantaleo Carabellese, a cura di A. Altamura, Stilo, Bari 2023, pp. 90-103.