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2020, Endoxa- Prospettive sul presente
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76 pages
1 file
https://endoxai.net/2020/01/24/lo-spirito-imperscrutabile-ovvero-gli-stracci-di-hegel/ https://endoxai.net/2020/01/ This paper concerns the problem of "inscrutable" in the Hegelian philosophy of history. The author tries to interprete the relation between universal and particular making a comparison between Hegel and "The Portrait of a Lady" by Henry James.
FedOAPress, 2018
Il volume raccoglie saggi dedicati alla Fenomenologia dello spirito di G.W.F. Hegel e ad alcune sue principali interpretazioni. A scritti dal taglio più nettamente storiografico che ne ricostruiscono le influenze in autori quali Marx, Gentile, Heidegger, Kojève, Paci, Lacan e Brandom, si affiancano contributi volti a ricostruire alcuni nodi categoriali che, sollecitati dal testo hegeliano, hanno segnato le riflessioni etiche, teoretiche, filosofico-politiche e psicoanalitiche successive: dialettica, cultura, negazione, desiderio, corpo, fenomeno, riconoscimento. Questa raccolta non intende quindi né riproporre la lettera del testo hegeliano, né avanzare una sua specifica interpretazione. Piuttosto, gli autori hanno condiviso lo sforzo di illustrare in actu exercito le possibilità di movimento tra questi due estremi – testo e interpretazione – tra cui la cultura filosofica si muove. Attraverso questo movimento la Fenomenologia dello spirito continua a produrre filosofia, ossia ad essere occasione e strumento per la comprensione del “proprio tempo col pensiero”.
This essay concentrates on the ideal dialogue that Hegel engages with Montesquieu in his Philosophy of Right focusing in particular on the relevance for Hegel of concepts such as the "spirit of a people" and of "manners" and customs discussed in the Esprit des Lois. According to Hegel, Montesquieu provided a real philosophical understanding of the history of people's laws and institutions considering them as necessary relationships within a historically determined society, that is as the whole set of its objective ways of being. 1 Nell'Introduzione al suo bel libro Libertà e costituzione in Hegel 1 Giuseppe Duso ci invita a compiere tre operazioni ermeneutiche fondamentali: ricono-scere che i concetti che caratterizzano di solito la nostra concezione della poli-tica sono in buona parte derivati dalle dottrine del diritto naturale, esaminare la validità della Aufhebung hegeliana dei concetti del giusnaturalismo e, infi-ne, interrogare-con lui-quella concet...
La Prefazione alla "Fenomenologia dello spirito" di Hegel, 2021
L'ineffabile, l'anima e l'origine. Una riflessione sul Geist hegeliano La conversazione cadde sulla dialettica. "In fondo --disse Hegel --la dialettica non è altro che lo spirito di contraddizione [Widerspruchsgeist], regolato e metodicamente coltivato, insito in ogni uomo; uno spirito che celebra la sua grandezza nella distinzione tra il vero e il falso [Unterscheidung des Wahren vom Falschen]." "Purché --intervenne Goethe --questa capacità e queste arti dello spirito non siano così spesso male impiegate e utilizzate per rendere vero il falso e falso il vero." "Certo --ribatté Hegel --questo succede, ma soltanto ad uomini che hanno lo spirito malato [die geistig krank sind]." [J.P. Eckermann, Colloqui con Goethe, 18 ottobre 1827].
2012
The essay aims to analyze the relationship between mind and body in the Hegel's philosophy of subjective spirit. Through a rapid reconstruction of the influences of emerging empirical sciences, such as biology with his vitalist positions, physiognomy and phrenology, the essay aims to highlight not only the role that in the structure of Hegel's view assumes the teleological vision derived from Aristotle, mediated by third Kantian critique, but also the epistemological significance of the Hegelian methodological attitude. Hegel rejects the attempts to bring back the relationship mind-body to a dualistic view, and proposes a dialectic solution that goes beyond the rigidity of an attitude which is crushed both from a naturalist perspective as well as from an anti-naturalist one. This methodological approach may still offer an interesting contribution to the contemporary debate.
2020
Commento ed interpretazione delle pagine dell'opera del filosofo di Stoccarda. Progetto di studio in corso.
La Prefazione alla Fenomenologia dello spirito di Hegel. , 2021
Hegel intende il vero come assoluto, ma poi lo determina come un insieme di determinazioni. Il vero viene anche inteso come un'unità, ma una unità articolata e non compatta. Un'unificazione, dunque, una sintesi, cioè una relazione.
Percorsi di ontologia trinitaria dai Padri della Chiesa all'Idealismo tedesco a cura di Claudio MoresChini «Theánthropos» -2 Testi e studi sul cristianesimo antico edizioni Feeria CoMunità di san leolino I contributi sono stati sottoposti al processo di double peer-review. Hegel e la dialettica trinitaria tra la Scienza della logica e la Fenomenologia dello spirito 1. Dal privilegio ermeneutico: identità speculativa e «rinuncia al monismo hegeliano» 1 . «Per noi, il solo dilemma serio resta dunque: Platone o Hegel» a. Kojève
Primo semestre I La Fenomenologia dello spirito occupa un posto del tutto particolare nell'opera di Hegel. Delle altre opere hegeliane, è abbastanza agevole spiegare cosa sono: la Scienza della logica prende il posto della vecchia metafisica; l'Enciclopedia delle scienze filosofiche, nelle diverse edizioni di cui disponiamo, raffigura un sistema ordinato di ogni parte della filosofia: logica, natura, spirito; i corsi di lezioni si occupano di singoli momenti della filosofia (storia della filosofia, estetica, filosofia della storia, filosofia del diritto). Ma non è altrettanto facile dire cosa sia la Fenomenologia dello spirito. A prima vista è un po' tutte quelle cose insieme: ha una logica che la percorre e la sostiene; vi troviamo sistemato l'intero scibile filosofico; è una filosofia della storia, per un verso, perché vi troviamo figure storiografiche come lo scetticismo o la rivoluzione francese, ma, al tempo stesso, non è una filosofia della storia, perché spezza del tutto i legami con la cronologia e con il tempo. È noto che lo stesso Hegel oscillò vistosamente, e per tutta la vita, sul significato da attribuire alla sua opera. Il problema della fenomenologia lo perseguitò sino alla fine dei suoi giorni. Prima di scrivere la Fenomenologia (o addirittura nello stesso periodo jenese in cui la compose), aveva condotto una polemica con Reinhold, e in generale aveva rifiutato ogni ipotesi di una propedeutica alla filosofia. La filosofia non può cominciare con una teoria del conoscere, cioè con un'analisi dello strumento conoscitivo con cui il sapere si produce. Ma (ecco la novità fenomenologica) la filosofia non può neanche iniziare con il sapere assoluto, cioè con la pura, immediata posizione di sé stessa. Il rifiuto dei preliminari, dei discorsi sul metodo, sullo strumento conoscitivo, rimarrà permanente in lui. Per imparare a nuotare, scriverà in una pagina celebre, non serve aggirarsi intorno alla piscina, ma bisogna gettarsi in acqua. La stessa Introduzione alla Fenomenologia dello spirito è una confutazione ravvicinata di ogni propedeutica alla filosofia intesa così. È chiaro, perciò, che la fenomenologia non può essere un discorso sul metodo o una teoria del conoscere. Eppure ci pone questa difficile domanda: da un lato, la filosofia non può cominciare con una teoria del conoscere; d'altro lato, però, neanche può cominciare dal sapere assoluto, cioè da sé stessa. La fenomenologia, a quanto pare, è il tentativo di risolvere questa apparente contraddizione. La stessa pubblicazione della Fenomenologia dello spirito fu molto tormentata. Hegel ne modificò titoli e sommari ancora in corso di stampa. Chiereghin ha scritto, non senza buone ragioni, che la Fenomenologia dello spirito fu «l'opera meno prevista da Hegel stesso». È un'interpretazione da condividere, ma che merita, tuttavia, molte precisazioni (che lo stesso Chiereghin, per altro, fornisce nei suoi scritti). Per certi versi, quell'affermazione può persino essere rovesciata: si potrebbe dire, con altrettante buone ragioni, che la Fenomenologia dello spirito fu l'opera più prevista e più profondamente sentita da Hegel. È noto che Hegel, nel periodo di Jena (1801-1807), aveva elaborato un proprio progetto di «sistema della scienza». Questo progetto si divideva in due parti: la prima parte, suddivisa in Logica e Metafisica, precedeva la
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Davar, 3, 2006
Ludwig Klages, L'anima e lo spirito; a cura di D. Di Maio. Trad. di R. Cantoni, 2019
2010
Filosofia e critica del dominio. Studi in onore di Leonardo Samonà , 2020
In: Di Riccio, A. (a cura di), Storicità della ragione, Pisa: Edizioni ETS, pp. 49-63.