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2018, Materia Prima - Rivista di Psicosomatica Ecobiopsicologica
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1 file
O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso, ché da simile viaggio la terra diventa purissimo oro. Rȗmi
ebook
Dante affronta la traversata dell’aldilà con il corpo, dalla situazione effettiva avuta in sorte. Per risalire, non gli è permessa strada diversa. Conscio che la salvezza si ottiene soltanto eseguendo per intero la parte che ci tocca, convoca i suoi dèmoni e per trovare la vera strada per la «vita nova» li incontra senza esitare. Il cuore dell’intero cammino, cifrato e occulto, sta sulla montagna della purificazione. Una volta lassù, Dante può avere la visione della rosa. Il simbolo sulle facciate delle chiese romaniche e gotiche mostra che «ciò che per l’universo si squaderna» esce dal Principio e tuttavia vi si trattiene. Nulla potrebbe sciogliersene senza perdersi e svanire. La rosa rappresenta come, per ogni esistente, l’inderogabile maniera di comporsi nel tutto è di seguire integralmente la specifica prospettiva insita in sé stessi.
Nuova Secondaria, 2019
Second part of my intervention about education as passion. I sign the steps of a journey of personal maturity that becomes educational sharing through experience.
Arabeschi , 2016
Nell'aprile di quest'anno, presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, si è tenuto un convegno di due giorni dedicato alla rappresentazione del viaggio nella storia delle arti. L'appuntamento-dal titolo dantesco "Nel mezzo del cammino. Il viaggio come esperienza estetica" e curato dal docente cafoscarino Marco Dalla Gassa-ha visto studiosi di letteratura, cinema, teatro, musica, storia delle arti, architettura interrogarsi e dialogare sulle arti odeporiche, alla ricerca di pratiche comuni e specificità espressive. Qui di seguito pubblichiamo una piccola parte degli esiti di quella due giorni a cura dei dottorandi della Scuola dottorale inter-ateneo di Storia delle arti di Venezia e Verona. Si potrà leggere un breve report delle relazioni proposte dagli studiosi, in modo da trovare traccia di contenuti e approcci disciplinari proposti, spesso tra loro complementari; un'intervista a Enrico Menduni sul suo ultimo lavoro intitolato "Andar per treni e stazioni" (Il Mulino, 2016) e due saggi, che recuperano parzialmente due relazioni del convegno, uno dedicato alle trasformazioni urbane imposte dal turismo di massa a Barcellona, tra sussulti d'arte e ri-pianificazione delle abitudini di vita, l'altro dedicato alle vicende e alle opere di alcuni scrittori inglesi che hanno attraversato l'Asia centrale tra Otto e Novecento. #1 Nel mezzo del cammino. Il viaggio come esperienza estetica di Victoria Streppone Dall' 11 al 13 aprile 2016 si è tenuto a Venezia, nella sede centrale dell'Università Ca' Foscari, il convegno Nel mezzo del cammino. Il viaggio come esperienza estetica. L'evento, che ha coinvolto e facilitato lo scambio fra diverse discipline, è stato curato da Marco Dalla Gassa, docente di 'Storia e critica del cinema' e autore di un recente studio sui film di viaggio, in collaborazione con la Scuola dottorale di 'Storia delle arti' e il Dipartimento di 'Filosofia e Beni culturali' dell'ateneo veneziano. Il convegno-a cui si sono aggiunti in quegli stessi giorni in altri luoghi della città lagunare presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e incontri con scrittori di viaggio-è nato come momento di condivisione trasversale e interdisciplinare attorno alla rappresentazione e all'immaginario del viaggio nei principali sistemi espressivi, alla ricerca di non sempre immediate prossimità tra un linguaggio e l'altro, tra esperienze odeporiche vissute nel recente passato e altre più lontane nel tempo. Qui di seguito presentiamo una parziale carrellata delle sollecitazioni emerse durante il convegno, che ha visto partecipare sia studiosi affermati, sia dottorandi e post-dottorandi alle loro prime esperienze di dialogo accademico.
A. Capra - S. Martinelli Tempesta - C. Nobili (edd.), Philoxenia. Viaggi e viaggiatori nella Grecia di ieri e di oggi, Mimesis Edizioni, Milano-Udine, 2020
Viaggio nell'Era della Singolarità, 2024
"Ricorda di guardare le stelle e non i tuoi piedi. Cerca di dare un senso a ciò che vedi e chiediti cosa fa esistere l'universo. Sii curioso.” Stephen Hawking Il futuro è un concetto temporale che si riferisce a ciò che deve ancora avvenire. È il periodo di tempo che si estende oltre il presente, in cui si svolgeranno eventi e si manifesteranno realtà che non sono ancora accadute. Il futuro può essere considerato in vari contesti, inclusi quelli personali, sociali, tecnologici, ambientali e cosmici. La percezione e l'anticipazione del futuro sono influenzate da molteplici fattori, come la conoscenza attuale, le esperienze passate, le previsioni scientifiche e le speranze e paure collettive.
Rudiae. Ricerche sul mondo classico, 2018
It Il 'viaggio' della metafora e inteso in duplice senso: 1) il viaggio della metafora come figura retorica; 2) il viaggio della metafora nel tempo, sino ai nostri giorni. Per quanto riguarda il primo aspetto, si osserva che Aristotele mutua il significato di μeταφορά da quello originario di «trasporto»; quindi la metafora originariamente indica il «trasporto» di un significato da un termine ad un altro ad esso affine. Tuttavia, Aristotele sottolinea anche un altro dato importante di questa figura: la metafora come fonte di conoscenza. Per quanto riguarda il secondo aspetto si esamina come la metafora sia presente nel discorso contemporaneo, nel linguaggio ordinario e in quello giornalistico, e si danno numerosi esempi tratti da articoli di giornali su argomenti diversi come sport e politica. Se ne deduce che la metafora non e ornamento del discorso, ma la manifestazione di un modo di pensare per immagini, come sostengono G. Vico, P. M. Bertinetto e M. Black Parole chiave: Metafora. Aristotele. Discorso contemporaneo
“Viaggio intorno all’Esoterismo”, 2024
Nel corso della storia umana, l'esoterismo ha sempre occupato un posto speciale, avvolto nel mistero e nell'intrigo. Questo vasto campo di conoscenza esplora le dimensioni nascoste della realtà, i simbolismi arcani, e le pratiche spirituali segrete che promettono di svelare le verità profonde dell'universo. La scelta di approfondire l'esoterismo nasce dal desiderio di comprendere come queste antiche tradizioni abbiano influenzato vari aspetti della cultura umana, dalla filosofia e la scienza all'arte, la letteratura, la musica e il cinema. Nel saggio, esploreremo l'influenza dell'esoterismo sulla filosofia e sulla scienza, mostrando come pensatori e scienziati abbiano integrato concetti esoterici nelle loro opere e scoperte. Analizzeremo il ruolo del Neoplatonismo e del Rinascimento, dove figure come Marsilio Ficino e Giovanni Pico della Mirandola cercarono di unire la filosofia antica con la spiritualità cristiana. Inoltre, esamineremo l'impatto dell'alchimia sulla scienza premoderna, illustrato dalle opere di Isaac Newton e altri scienziati che vedevano nel processo alchemico una metafora per la trasformazione spirituale. Passeremo poi a esaminare come l'esoterismo abbia permeato le arti visive e la letteratura. Studieremo come i simbolismi alchemici, astrologici e cabalistici siano stati incorporati nelle opere di grandi artisti del Rinascimento come Leonardo da Vinci e Sandro Botticelli, nonché nella letteratura di poeti mistici come William Blake. Questo esame ci porterà anche attraverso i movimenti simbolisti e romantici del XIX secolo, dove la ricerca del sublime e del trascendente divenne centrale. Il saggio esplorerà quindi l'influenza dell'esoterismo sulla musica, tracciando un percorso che va dalle opere classiche di compositori massoni come Wolfgang Amadeus Mozart fino alle sonorità esoteriche del rock e del pop contemporaneo, con band come i Led Zeppelin e artisti come David Bowie. Scopriremo come la musica sia stata utilizzata non solo per intrattenere, ma anche per esplorare e comunicare profondi misteri spirituali. Infine, il saggio analizzerà l'influenza dell'esoterismo sul cinema, un mezzo potente per rappresentare simboli e narrazioni arcane. Studieremo film di registi come Stanley Kubrick, Darren Aronofsky e Alejandro Jodorowsky, che hanno integrato tematiche esoteriche nelle loro opere per esplorare i confini tra il visibile e l'invisibile, tra la realtà e il sogno. Attraverso questa esplorazione, il saggio si propone di dimostrare che l'esoterismo, lontano dall'essere un mero interesse di nicchia, ha profondamente influenzato e arricchito la cultura umana. Queste tradizioni e simboli segreti non solo hanno affascinato generazioni di pensatori, artisti e scienziati, ma continuano a offrire chiavi di lettura preziose per comprendere la complessità e la profondità dell'esperienza umana. L'esoterismo, con il suo richiamo al mistero e alla trascendenza, rimane una fonte inesauribile di ispirazione e introspezione.
I l passaggio in una nuova traduzione (per di più in una collana di capillare presenza editoriale come la rinnovata Biblioteca universale Rizzoli) di un manifesto "classico" della bibliofilia quale il Philobiblon di Richard de Bury 1 è un'occasione allettante di discussione. L'autore, Richard Aungerville (Bury St. Edmund's 1287 -Auckland 1345), è un personaggio dalla statura umana eccezionale: precettore di Edoardo di Windsor, il futuro re Edoardo III, de Bury divenne tesoriere, cancelliere del regno, fu per due volte ambasciatore del sovrano presso la corte pontificia di Avignone (dove nel 1338 conobbe Petrarca), vescovo di Durham dal 1333 al 1345 quando morì, pochi mesi dopo aver completato la stesura del Philobiblon. Intorno a lui si costituì, negli anni del vescovado, un "circolo" che riuniva alcune tra le intelligenze più affilate d'Inghilterra, tra cui Burley, Bradwardine, Fitzralph, Kilvington e Holkot, a dimostrazione del fatto che, come la storiografia recente ha riconosciuto ridisegnando la "geografia del sapere" tardomedievale, nei secoli XIII-XIV la ricerca teologica, filosofica e scientifica non limitò il proprio sviluppo alle università, bensì si dispiegò anche in una pluralità di ambienti ad esse esterni. 2 Quest'opera, poi, merita d'essere considerata "la più struggente e luminosa esaltazione della virtù e dei meriti del li-
Francesco Petrarca: un inquieto viaggiatore alla ricerca di sé stesso, in "Viaggio e comunicazione nel Rinascimento", Atti del XXII Convegno internazionale Chianciano Terme- Pienza, (16- 18 luglio 2015), a cura di Luisa Rotondi Secchi Tarugi, Firenze, Franco Cesati, 2017., 2017
Petrarch's curiositas and his intellectual restlessness led him to a life of incessant movement in which journey were both real and imaginary. Examined here is the poet's experience of the journey as an intimate exploration of human nature and self-knowledge. The real journey thus becomes an interior journey, a peregrinatio that includes both growth and renewal, but that is also interwined with the theme of memory and introduce a dreamlike dimension.
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Endoxa Prospettive sul presente, Anno 6, Numero 33, Metamorfosi, ISSN 2531-7202, 2021
Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento
Alla ricerca dell'eternità. Dipingere con la pietra e sulla pietra a Roma. Itinerari, 2022
Geomedia, 2006
uilbasilicata.it
Dante a BISMANTOVA, VIAGGIO ALLA MONTAGNA DEL PURGATORIO + IN VIAGGIO CON DANTE, 1921
L’espressione linguistica della totalità