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2019
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L'articolo propone, partendo dal testo del lavoro di Freud "Sulle forme famigliari di dipegie cerebrali" (1893), un'ipotesi sull'identità della prima paziente descritta in "Un caso di guarigione ipnotica", pubblicato a cavallo tra il 1892 e il 1893. Viene contestualmente discussa l'identificazione di tale paziente con Cathinka Kadisch, argomentata da Richard Skues nel 2017.
2022
"Settecento oggi: studi e ricerche in corso". Convegno organizzato della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII (Trieste, 26-28 maggio 2022).
L’articolo prende in esame la duplicazione storiografica del ritratto di un protagonista della Roma tardo repubblicana, Publio Vatinio, avversato da Cicerone e negativamente descritto da Velleio Patercolo (II 69,3-4) in modo quasi identico a un omonimo individuo di età neroniana descritto da Tacito (ann. XV 34,1-2). Dopo aver ragionato sulla genesi politica e retorica della rappresentazione dei due Vatini, vengono discussi alcuni problemi di ordine storiografico e viene illustrato il processo di astrazione e pluralizzazione del nomen Vatinio testimoniato in Seneca (epist. 20,118,4; 120,19) e nello stesso Tacito (hist. I 37,4-5). Il nomen Vatinio assume così i connotati di una maschera negativa, spesso in contrapposizione alla figura di Catone, che attraversò un iter analogo ma di segno positivo. This paper elaborates on the historiographical duplication of the portrait of Publius Vatinius, an enemy of Cicero who is depicted negatively by Velleius Paterculus (II 69,3-4), in similar terms as the homonymous man of Neronian age described by Tacitus (ann. XV 34,1-2). After discussing the political and rhetorical genesis of such double representation, some historiographical issues are addressed. Finally, the abstraction and pluralization process affecting the nomen of Vatinius is taken into account, as attested by Seneca (epist. 20,118,4; 120,19) and Tacitus himself (hist. I 37,4-5). The nomen of Vatinius becomes a negative mask, especially counterposed to Cato, whose name underwent a similar – but positive – process.
Draft -versione dicembre 2015 in vista della pubblicazione su: I. Pzzoni -S. Ulliana, Prospettive storiografiche di teoria sociale II, Limina Mentis, Villasanta, 2016,ISBN: 9788899433307, pp. 73 -85 I limiti del pensiero morale, ovvero lo strano caso del Samaritano che fa del male se compie del bene (Alessandro Pizzo * )
Arte in movimento. Gli anni Settanta in Campania, 2018
La Galleria Inesistente è stato un collettivo di artisti che ha operato a Napoli dal 1969, composto da Vincent D’Arista, Bruno Barbati, Giannetto Bravi, Maria Palliggiano, Gianni Pisani, Errico Ruotolo. La sua storia travagliata, come è innato nella stessa natura della forma collettiva, mossa da improvvise folgorazioni, sia personali che corali, è stata finora oggetto di pochi studi. Un primo intervento è stato inserito nelle pagine di La contestazione dell’arte. La pratica artistica verso la vita in area campana. Da Giuseppe Desiato agli esordi dell’arte nel sociale, saggio di Stefano Taccone nel quale è stata proposta una ricognizione preliminare delle azioni realizzate dalla Galleria Inesistente. Particolare merito ha il testo di Italo Barbati, fratello di Bruno, scritto negli anni Ottanta ma inedito, che è, a oggi, fonte imprescindibile di notizie che altrimenti sarebbero cadute in oblio. Italo Barbati ha pazientemente raccolto stralci di giornali, appunti, ricordi personali e altrui, offrendo il prezioso materiale per la monografia La Galleria Inesistente. Pratiche artistiche di un gruppo anonimo tra gli anni ’60 e ’70, di cui sono l’autore. Il testo rappresenta uno dei tentativi di sistematizzazione e storicizzazione della produzione del gruppo e, proprio per questo, è forse il più riuscito tradimento dei presupposti dai quali ha preso avvio questa storia.
Studi Cattolici, 2011
Information against an unfair behaviour in museum research
«Il personaggio nella letteratura italiana del Novecento”, Università di Spalato, 26-27 ottobre 2017.
del 15 luglio 1813: il sogno dimenticato di andrea aPPiani Anna Cerboni Baiardi il ruolo delle guide e dei conoscitori locali nella disPersione del Patrimonio artistico: il caso di Pesaro Valentina Battisti le requisizioni: tre oPere di federico zuccari, tre finali diversi
Essays in Honour of Roberto Russo, 2013
Questo studio vuole essere un affettuoso omaggio alla memoria dell'amico Roberto Russo, che aveva dedicato non poca attenzione anche ai frazionari in argento (mikrà) della Sicilia greca, che costituiscono un importante settore ancora non adeguatamente studiato nei dettagli e che forniscono non poche sorprese e/o difficoltà di sistemazione1.
Il libero recesso del datore di lavoro, al termine del periodo di formazione di una giovane apprendista, può essere esercitato se questa si trova in stato gravidanza quando in prossimità del periodo di preavviso? L'operare dell'irrecedibilità di cui all'art. 54, d.lgs. 151/2001, impedisce il licenziamento (non discriminatorio) e determina la necessaria prosecuzione del rapporto nel tipo ordinario di lavoro subordinato. Una proposta di soluzione.
Napoli e l’Emilia Studi sulle relazioni artistiche. Atti delle giornate di studio, Santa Maria Capua Vetere, 28-29 maggio 2008, 2010
Guido Reni fu a Napoli due volte. La prima nella primavera del 1612, subito dopo aver decorato le cappelle del papa nel palazzo del Quirinale e in Santa Maria Maggiore, quando, morti da non molto Annibale Carracci e Caravaggio, si era affermato come stella di prima grandezza sulla scena romana. Non è chiara la ragione per cui venne: forse in vista della decorazione della cappella del Tesoro di San Gennaro, che si vagheggiava potesse essere fatta a mosaico, a somiglianza di quanto si andava facendo in quegli anni in San Pietro sotto la direzione del Cavalier d'Arpino. Il soggiorno fu in ogni caso brevissimo, Reni tornò a Roma dopo meno di un mese, senza lasciar traccia e noi non avremmo mai saputo niente di questo soggiorno e della sua motivazione se non fossero emerse dagli archivi, in tempi relativamente recenti, un paio di documenti 1 .
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Enrico Barberi e la fontana del Nettuno, 2018
Ricerche di Egittologia e Antichità Copte” VIII (2006), pp. 49-60 , 2006
«A Rivista Anarchica», anno 43, n. 384, novembre 2013
Confronto. Studi e ricerche di storia dell'arte europea, 2/ 2019, Editori Paparo, Roma, pp.133-141 , 2019
ISLL - vol. V (2012), 2012
In: Robert Musil - L'ultimo giornale dell'Imperatore (Reverdito editore), 2019
già in A.Contò, Calami e torchi. Documenti per la storia del libro nel territorio della Repubblica di Venezia (sec.XV), Verona, 2003
Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi, 2017
Nella "nebbia" della lingua di Nembrot, 2022