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2014, Giuseppe Guzzetta, con contributi di G. Di Stefano, M.A. Vicari Sottosanti, V. Lo Monaco, IL “TESORO DEI SEI IMPERATORI” DALLA BAIA DI CAMARINA 4472 ANTONINIANI DA GALLIENO A PROBO
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Patrocinio Angela Pontrandolfo, Michele Scafuro (a cura di), Atti del I Convegno Internazionale di Studi ISBN 978-88-87744-76-7 (cinque tomi indivisibili) © Copyright 2017 -Fondazione Paestum -Pandemos s.r.l. Proprietà letteraria riservata Con il supporto economico di C O PI A A U TO R E. VI ET A TA LA D IF FU SI O N E. Paestum, 7-9 settembre 2016 a cura di Angela Pontrandolfo, Michele Scafuro del I Convegno Internazionale di Studi ATTI FONDAZIONE PAESTUM
ARTE DEL FRANCOBOLLO
N° 45-MARZO 2015 L'ARTE DEL FRANCOBOLLO -- Un tempo la lettera e la posta erano componenti indispensabili della vita sociale, fino al Settecento tra i vip, poi gradualmente anche per gli altri, tanto che ogni personaggio e ogni evento della storia riserva sorprese "postali" se lo si esamina con atten-zione. Persino personaggi idealmente lontani dal nostro mondo come Madame de Pompadour possono riservare sorprese, che a modo loro ne giustificano persino la presenza su tanti francobolli. Non è per puro caso che la donna più ammirata dal re di Francia, oltre che sua amante, causò la rovina e l'esilio di un invulnerabile sovraintendente generale delle poste e ministro della guerra, reo di avere lo zampino dappertutto e sapere troppo. Antipatie viscerali, ripicche, odii e vendette caratterizzarono per più di tre lustri i rapporti tra il conte d'Argenson e la marchesa di Pompadour, per poi giungere a un finale drammatico e imprevisto, con transiti nel boudoir della favorita, e un attentato alla vita di Luigi XV. Il nostro racconto comincia alla fine del 1721 con la nascita di Giovanna Antonietta Poisson.
La Camera Blu: Rivista di Studi di Genere (Issue N.8), 2012
Il Postumanesimo offre lo spazio teoretico per una visualizzazione critica e pluralisticamente desiderabile di futuri possibili, scardinando la necessitá della costituzione simbolica dell'Altra/o, e sostituendo l'impostazione esclusivista patriarcale con un'inclusivismo pluralista, in sintonia con l'umanità in quanto forma di esistenza in evoluzione, ricca in diversità. Se il destino dell'umanitá è postumano, il nostro Postumanesimo deve radicarsi in un ampio resoconto critico di ciò che significa essere umani/e, offrendo un terminus a quo strategico attraverso cui immaginare prossime postumanitá che mettano in discussione il tradizionale discorso del potere “neutro” (bianco, occidentale, maschile, eterosessuale etc.), e si rivelino inclusive per un sempre crescente numero di soggettivitá situate.
pensiero il post-umano è il superamento del supporto naturale della specie umana. La tecnica prende definitivamente congedo dalla natura. È qui evidente che le teorie della separazione conducono inevitabilmente all'eliminazione della rilevanza della natura, poiché l'individuo ha in ogni caso bisogno di un centro unitario.
Un intervento sulla buca d'impostazione di Monteleone di Spoleto (PG) e sull'uso appropriato o meno che si fa intorno al termine di "POSTA". Trasposizione digitale e grafica di Valentina Marino.
Sikelia 2 : La Sicilia dei Bizantini. I Bizantini di Sicilia, 2020
La lettura, nel 2015, di Sikelia, volume pubblicato nello 'Scaffale del nuovo Millennio' per i tipi di Bonanno, è stata per me non solo appassionante, ma anche molto utile per la redazione di alcuni saggi che stavo scrivendo sui Bizantini e sui probabili rapporti di questi con le comunità ebraiche di Sicilia, in particolare nei miei due volumi su Scicli (Il Giornale di Scicli, 2017; Carocci, 2018). Con una scrittura agile ma anche precisa e documentata, l'Autrice ha proposto ai lettori un volume diretto ai "profani", ma anche agli studiosi, con informazioni precise e ricche di spunti di discussione. Nell'introduzione, Susanna Valpreda scriveva: "C'è ancora molta strada da fare, per arrivare a mettere in luce tutto ciò che di bizantino è rimasto da scoprire in Sicilia, quello che non è ancora stato irrimediabilmente perduto o distrutto, ma i pochi indizi a nostra disposizione ci permettono comunque di affermare che, dall'epoca in cui i Calcidesi fondarono la prima colonia della Megale Hellas fino a quando cadde l'ultimo regno dei Normanni, i Siciliani, specie quelli dell'area orientale, si sentirono molto più greci che latini, in tutte le espressioni della loro vita e della loro cultura." Di strada da fare ce n'è sempre tanta, anche perché la ricerca va e deve andare avanti, ma questo suo intendimento, pregevole e ambizioso, mi ha visto presto tra coloro che l'hanno spronata a mettere insieme i pezzi di tanto altro che c'era da presentare a lettori e studiosi, nonostante già il primo volume fosse un'ottima introduzione e-come detto, almeno nel mio caso-fonte da cui partire per ulteriori ricerche. Dopo aver letto questo ulteriore volume, non mi pento di averlo fatto, anzi ho l'ambizione di dire che ancora una volta l'Autrice presenta un'opera completa, utile al lettore curioso come anche allo studioso che vuole approfondire. Susanna Valpreda pone degli interrogativi molto interessanti; un libro che vuole essere sempre vivo deve proporre ai lettori dei dubbi, dando anche spunti per la soluzione, nei casi in cui sia possibile:
La rete, come spazio condiviso, ha contribuito con il web 2.0 alla costruzione di un ambiente relazionale su tutti i fronti. La rete è un luogo in cui i membri della collettività si trovano ad essere investiti del diritto di parola mancando anche di rispetto ed educazione. Con la tecnologia le distanze si sono abbattute ma la tecnologia non è di facile utilizzo e spesso trasforma l'idea di conversazione in pura connessione. Connettersi il giusto può essere utile per far capire all'altro che "stai pensando a lui" ma è poco utile per la reale conoscenza dell'altro.
Matteo Palumbo, I soggetti della Modernità: Verga, Tozzi, Pirandello, Svevo, 2024
è stato pubblicato un libro di Matteo Palumbo, curato da me e da Marcello Sabbatino, che ospita una raccolta di 15 saggi già editi, ma ampiamente rivisti ed uniformati al discorso generale, più un'appendice inedita. Di seguito, la quarta di copertina: Gli scrittori della modernità interrogano il mondo sotterraneo che si nasconde sotto i comportamenti quotidiani. I gesti più semplici possono contenere una verità taciuta, perfino enigmatica, che è necessario portare a galla. I saggi raccolti in questo volume seguono, secondo questa prospettiva, il romanzo italiano dell’Otto-Novecento, distinguendo le singole tappe in cui si svolge. Verga denuncia l’asimmetria tra i sentimenti e le azioni, arrestando il ciclo dei vinti di fronte all’incognita della loro relazione. Gli autori successivi danno espressione e parole all’informe. Pirandello colloca al centro delle opere l’oltre, con cui i personaggi fanno i conti nella vita. Tozzi, a sua volta, descrive i misteriosi atti nostri, che mettono in scena la complessità delle emozioni. Svevo, infine, attraverso la psicanalisi, racconta un mondo in cui salute e malattia, personaggi forti e inetti annullano le loro gerarchie, annunciando la nascita di un eroe senza qualità.
Il valore dei gesti e degli oggetti, 2023
Coins from necropolises along Via Postumia, SouthWest of Verona At the end of the 1990s, the need to modernise Verona's road system in a short space of time, ahead of the soccer World Cup, proved to be an opportunity to excavate a large necropolis that, over the years, has been analysed in its various aspects. The coin finds from the graves, a catalogue of which has already been published in the series Rinvenimenti Monetali di Età Romana nel Veneto, number 452 in total. With the completion of the study of the burials, and the definition of the phases of the burial area, we can now begin a study of these findings by examining all the evidence useful for defining the role played by coins within the funerary ceremony. In particular, the chronology of the coins is considered in relation to the chronology of the contexts of the tombs from which they come. In order to present such a large amount of information clearly, summary tables were used, with alternating descriptions and commentaries.
CINECRITICA, 2022
Pólemos di Giuseppe Ghigi © Cinecritica, maggio 2022 n. 104 Pólemos, ovvero guerra o conflitto, è considerato l'originaria radice cosmologica e antropologica della Storia. L'alba dell'uomo, il "dawn of Man" kubrickiano, è l'abbandono dello stato di natura e l'utilizzo del lògos per affermare la volontà di potenza: ha inizio la (in)civiltà umana e, assieme, prendono il via le molteplici narrazioni del demone della guerra. Il conflitto in armi non è però l'unica espressione della lotta degli opposti. I greci sostenevano che esisteva anche l'oikeios pólemos, la contesa interna, tra parenti, amici, sessi (e la "commedia del rimatrimonio", cercata da Stanley Cavell a Hollywood, prende sempre il via dal conflitto). Più tardi, si delineò un altro conflitto fenomenologico: quello della dialettica tra servi e padroni, ovvero la lotta di classe (spesso dimenticata dalle immagini in movimento: il cinema). C'è materia in abbondanza per storici, romanzieri, artisti e registi, e pertanto il "padre di tutte le cose" diviene subito, già all'alba della civiltà, racconto.
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"La Madonna di Monte Berico. Rivista bimestrale del santuario di Monte Berico", 2023
L’Arte del disegno a Palazzo Spada. L’Astrolabium Catoptrico Gnomonicum di Emmanuel Maignan., 2019
San Lupo, scultura in legno, opera di Giacomo Colombo, 2008
B@belonline (Vol. speciale 2021 Il nuovo atlante di Sophia/ Sophia’s New Atlas, 2021
in Dizionario Biografico degli Italiani, 96, 2019
FRANCOBOLLO INCATENATO 2022 CIFO, 2022