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1996, ALTAMURA n. 37
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Nella terra di Altamura, rifondata da Federico II di Svevia tra il 1232 e il 1243, la gente chiamata a ripopolarla per mezzo dell’istituzione della revocatio dai centri vicini dovette mettere a punto una consuetudine in materia matrimoniale e dotale che fosse un giusto compromesso tra le leggi osservate nei paesi di provenienza: quella longobarda e quella franca. La numerosa documentazione inedita consultata ha permesso di ricostruire le varie fasi del matrimonio e analizzare gli elementi della dote.
Sommario: 1. La cessione del credito dopo la dichiarazione di fallimento nella disciplina precedente alla riforma 2006-2007. -2. (Segue) Questioni specifiche relative alla modificazione dello stato passivo a seguito del pagamento del coobbligato. -3. La rettificazione dello stato passivo in caso di cessione di un credito. -4. (Segue) La rettificazione dello stato passivo in caso di surrogazione del creditore. -5. L'impugnazione dello stato passivo rettificato.
152. 6 L'ipotesi di una cinta muraria, eretta solo su due lati, in quanto le acque del Mincio costituivano un elemento difensivo naturale, analogamente a quanto è avvenuto per la città di Verona, è avanzata da TAMASSIA
Molte sono state le supposizioni e gli studi effettuati nel corso degli anni riguardo alla possibile genesi del nome "Galatina" e molte sono state anche le probabili risposte scaturite da questi studi, alcune più fantasiose di altre, ma nessuna delle quali, ha mai tenuto in debito conto la possibilità che il nome del popoloso centro urbano salentino potesse essere nato da una sacra invocazione a carattere iatromantico, un'invocazione divenuta poi nel corso del tempo, toponomastica, come questo studio, invece, tende a sostenere. Le teorie più additate sull'origine del toponimo della città sono state quelle che vorrebbero il nome derivare da γάλα (gala) con esplicito riferimento al "latte", per la sovrabbondanza di pascoli presenti anticamente nel limitrofo circondario rurale. Per altri ermeneuti, invece, il nome sarebbe da attribuire a un probabile epiteto, a γάλα ᾿Αϑηνᾶ "Atena del latte", che richiama alla mente l'espressione arcaica γίδα ᾿Αϑηνᾶ, "Atena capra", in riferimento all'egida della dea, il pettorale costituito dal bellissimo vello della capra Amaltea; o secondo altre versioni del mito, dalla pelle caprina del gigante Pallante, ucciso e scuoiato dalla dea in uno scontro. Altri interpreti hanno proposto come plausibile la possibilità che il toponimo significasse invece non "Atena", bensì "Atene del latte", in virtù di un'antica alleanza militare stipulata dai Messapi con la grande polis ellenica, che avrebbe avuto come naturale conseguenza anche un antico insediamento attico in loco. Teorie più marginali hanno attribuito, viceversa, l'origine del nome della città a Galathena 1 , la polis di provenienza del popolo dei Tessali che avrebbero colonizzato la parte occidentale della Messapia, o ancora alla mitica nereide Galatea 2 , o anche a una non meglio identificata Galata o Galazia, che nella confusione di alcuni mitografi venne ritenuta una presunta figlia di Teseo. La teoria più accreditata, ma anche quella più dibattuta in seno alle nuove indagini semantiche, è stata l'interpretazione "scientifica" del filologo tedesco Gerhard Rohlfs che, ammaliato dalle teorie linguistiche ariane, sostenne che il termine "Galatina" fosse derivato 1 Col nome Galatena o Galathena è stata denominata nel Salento una piccola sorgente d'acqua dolce defluente in località Santa Maria al Bagno, frazione balneare del comune di Nardò, situata nei pressi dei resti di una roccaforte difensiva, ora denominata "Le quattro colonne" per la forma assunta dal complesso difensivo dopo i crolli che hanno rovinato l'integrità della struttura, facendone restare in piedi i quattro torrioni situati agli spigoli del complesso a pianta quadrata. Non si esclude la possibilità che in loco in passato potesse esistere qualche edificio di culto dedicato alla dea, il cui culto in terra di Messapia era diffusissimo, come ricordano altri toponimi o luoghi. A tal proposito si ricordi il tempio di Atena Iliaca di Castro, il "Colle della Minerva" dove vennero decollati gli 800 martiri di Otranto, e il nome del paese di Minervino di Lecce. 2 Galatea dal greco "Γαλάτεια" che significa "lattea"; questa interpretazione sembra un'etimologia popolare data dalla somiglianza con l'aggettivo γάλακτος, γαλακτεία, derivato dal sostantivo γάλα, "latte", mentre probabilmente la vera origine del nome potrebbe derivare da γαλήνη "calma" e per estensione terminologica "la dea del mare calmo". La ninfa Galene (Γαλήνη) ricordata da Esiodo, infatti, venne presumibilmente identificata in seguito con Galatea, che nella mitologia greca, era una delle cinquanta ninfe del mare, dette Nereidi, la cui abituale residenza si trovava negli abissi marini, dove insieme al loro padre Nereo proteggevano e assistevano i marinai nel loro peregrinare.
Il termine "stucco" è applicato oggi a vari aspetti legati al gesso e all'intonaco, spesso utilizzato in modo vago ed incoerente; le perplessità aumentano con l'adozione di due significati piuttosto contradditori. Da un lato può avere un senso funzionale, riferendosi generalmente al lavoro di intonaco impiegato sulle superfici architettoniche e decorative.
Grumento e il suo territorio nell’antichità Edited by Attilio Mastrocinque BAR International Series 2531 2013, 2013
In this paper we focus on the problems derived from field excavations carried out in the "M" area of the Forum and we attempt to observe the transition period, between Late Antiquity and Early Middle Ages. This analysis should be considered preliminary and it moves through three main points: 1) the stratigraphy of the area of the "Tempio Rotondo" in the Late Antique phase; 2) ceramic production from the same area; 3) the 'status quaestionis' about the topography of early medieval Grumentum and the processes that seem to affect the urban structures between V and IX century.
2016
Il presente testo riproduce, con minime revisioni e aggiunte, le osservazioni scritte presentate ai membri della Seconda commissione permanente del Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Trento, in occasione dell'audizione orale che lo scrivente ha svolto innanzi alla ridetta commissione il giorno 3 febbraio 2016 dalle ore 11.10 alle ore 12.40. Esso viene pubblicato dal sito "dirittodeglisportdelturismo.it" (http://www.lawtech.jus.unitn.it/index.php/blog-case-law-giurisprudenza) per favorire il dibattito pubblico e la discussione dei problemi giuridici che il tema prospetta. Umberto Izzo Con nota Prot. CPTN/0000875/P del 22 gennaio 2016, la Seconda commissione permanente del Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Trento, mi ha invitato, nella mia qualità di Professore associato di Diritto privato nella Facoltà di giurisprudenza di Trento e di docente di corsi in materia di diritto degli sport della montagna, nonché di responsabile scientifico del sito dirittodeglisportdelturismo.it, a esprimere un parere non retribuito, presentando alla ridetta Commissione, in occasione della seduta del 3 febbraio 2016 ad ore 11.10, osservazioni in ordine al Disegno di legge n. 70 del 12 marzo 2015, recante "Modificazioni dell'art. 48 bis della legge provinciale sulla ricettività turistica 2002", il cui testo, assieme alla sua relazione di accompagnamento, do qui per trascritto. In ordine a tale Disegno di legge formulo quindi le osservazioni che seguono.
storia della famiglia caetani nel golfod i gaeta
Un falso manoscritto seicentesco ("Cronaca di Orofone") descrive Artenomasia e Castoreo, due antiche città della provincia di Messina, distanti, rispettivamente, 40 stadi da Milazzo e otto miglia dalla fonte di S. Venera (antico territorio di Castroreale). La cronaca sembra indicare la loro collocazione nelle aree oggi ricadenti nel comune di San Pier Niceto, dove risulta consolidata una tradizione che vuole l’esistenza di un antichissimo centro abitato. Questo fenomeno di storicizzazione di una credenza popolare è stato indagato con alcune ricognizioni volte alla ricerca di vetustà nei declivi e nei crinali collinari che degradano verso gli antichi torrenti Niceto e Muto. Le indagini hanno portato al rinvenimento di un'area quadrilatera (contrade Vallone della Morte, Perda Romiti, Milia e Cafurci), nella quale risultano percepibili notevoli valenze sacrali e mitologiche.
Sicilia Archeologica, 2018
This paper discusses the results of a field-survey carried out at a site in central-south Sicily (Contrada Cimia, Mazzarino) previously unknown to scholars. The aim is to provide complementary data for the diachronic evolution of the settlement patterns in this area, filling a gap between major sites which have been the focus of recent archaeological research (Philosophiana, Villa del Casale, etc). Sporadic or minor evidence of human activity at this site dates to classical Greek period, early Roman Empire, and to the first two centuries of Byzantine rule on the island (6th-7th cc). However, it was only during the Norman period (11th-12th cc.) that the settlement at Cimia became an actual rural village, whose size probably exceeded 7 hectares. The explanations for the establishment ex novo of this village are multiple and likely linked to both the great quality of this water-rich agricultural catchment-area, and to its strategic position within the network of roads crossing central-south Sicily during the Norman period.
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ARNOLFO DI CAMBIO E LA SUA EPOCA. COSTRUIRE, SCOLPIRE, DIPINGERE, DECORARE, 2006
De Domo David. La Confraternita di San Giuseppe Patriarca e la sua chiesa a Nardò. Studi e ricerche a quattro secoli dalla fondazione (1619-2019), a cura di M. Gaballo, S. Colafranceschi, Fondazione Terra d’Otranto, Roma 2019, pp. 387-391 (ISBN 978-88-94229-79-0)., 2019
V Convegno Internazionale del Centro Studi Ancient Cities. Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Scienze Umane - Forenza (PZ) Acerenza (PZ), 3-4 ottobre 2022.
Sacro e Vago Giardinello. Chiesa e territorio: arte, cultura e storia, 2019
I COMMENTARI DI GIURISPRUDENZA E DOTTRINA. IMPRESA E SOCIETÀ. A CURA DI GIUSEPPE FAUCEGLIA, 2018
DIALOGHI CON BISANZIO Spazi di discussione, percorsi di ricerca Atti dell’VIII Congresso dell’Associazione Italiana di Studi Bizantini (Ravenna, 22-25 settembre 2015), a cura di SALVATORE COSENTINO, MARGHERITA ELENA POMERO e GIORGIO VESPIGNANI, 2019