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Punk 1977: La rimozione di un anno

Abstract

Le ragioni che spingono ad interrogarsi sull'uso della violenza diffusa durante gli anni 60 e 70 del secolo scorso sono tante, come quanto danno abbia arrecato allo spazio pubblico democratico, oppure che contributo ha dato questa pratica politica alla controcultura che in quegli anni vive il suo apice. La guerriglia armata, urbana e politicizzata che conosciamo nel secondo dopoguerra in Europa, soprattutto in Italia, Francia e Germania, nel Sudamerica e nella Cina rivoluzionaria ci presenta delle particolarità sul contesto culturale che la differenziano da simili esperienze antecedenti. L'Italia nel 1970 è un Paese che, a soli venti anni dalla fine della resistenza, aveva conosciuto episodi di terrorismo come attentati; le rivoluzioni cinese e cubana erano appena terminate, la sinistra occidentale guardava al Vietnam e a Che Guevara ed i cortei del PCI venivano spesso caricati ,anche con morti 1 . In questo contesto le idee pacifiste di Martin Luther King o di Gandhi non avevano grande risonanza tra i giovani, ma soprattutto nella sensibilità operaia degli anni 50 e 60 non era una estraneità che una manifestazione includesse degli scontri, era una condizione dello stare in piazza. Le discussioni che durante gli anni settanta spinsero i giovani a ragionare sui fallimenti del rapporto causa effetto delle teorie marxiste, poi, misero in luce aspetti nascosti di quelle esperienze, che per comodità chiamiamo di governo comunista, manifestando un dissenso per quelle forme di Stato in cui i diritti civili non erano pienamente rispettati. Questo avvenne anche in Italia. In questo breve testo proveremo a spiegare le ragioni per cui molti dei giovani videro nella violenza l'unica forma politica, provando ad uscire fuori dalle stigmatizzazioni tipiche degli "anni di piombo". Non analizzeremo però il fenomeno del terrorismo rosso e nero, le manifestazioni nelle carceri, le tensioni sindacali nelle fabbriche o il movimento femminista, che pure furono dei fenomeno fondamentali per comprendere la controcultura italiana dell'epoca, ma proveremo ad analizzare quello che fu il movimento studentesco del 1977, fermandoci al settembre bolognese.