Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
5 pages
1 file
in Bruno Fornara (a cura di), "The B-Generations. Sull'utilità e il danno dei b-movies per la vita", edizioni di Cineforum 2019.
Archivio penale, 2018
This article provides a detailed analysis of the offence definition of the crime of labour exploitment. The actus reus is not defined in a static fashion, i.e. through a proper definition, but resorting to "indicators" that frame a context of situations from which the conditions of exploitment -as a crucial constituent element of the crime- can be inferred by the judge. This structure of the offence might actually appear innovative as well as it is controversial and has been in fact highly criticized by many scholars. However, this article firstly maintains that a long-lasting history of the penal systems (encompassing both substantive as well as procedural law), as long as the phrasing of abstract offence definitions is concerned , leads to a different general reading of the crime; secondly, the Author underlines that dynamic, contextual elements of the facts conveyed by the indicators amount to the requisite actus reus and therefore the offence definition is a contextual one. This account is able to shed light onto other significant instances of such a method of describing the constituent elements of crimes. Against this background, the building of a principled general theory of "contextual offence definitions" (kontextuelle Tatbestandsmässigkeit) is suggested, which takes into account, in particular, widely recognised general principles of criminal law (especially the nullum crimen principle, the principle of strict definition of crimes, the presumption of innocence and more broadly the fair trial principle).
La rete dei Modernismi europei: riviste letterarie e canone (1918-1940), Perugia, 2016
Il Dottor Živago e il modernismo. Alcune note sul tema A proposito delle tendenze innovative della letteratura russa del primo flusso migratorio Leonid Livak ha introdotto il termine di zapozdalyj modernizm [modernismo tardivo], con ri-ferimento all'ulteriore sviluppo delle sperimentazioni moderni-stiche di quegli scrittori che, abbandonata la Russia, tentarono di proseguire il percorso modernista elaborato in patria o si vol-sero ai modelli del contemporaneo modernismo europeo. 1 In questa stessa prospettiva si assiste al progressivo indeboli-mento delle correnti moderniste nella letteratura sovietica fino alla loro completa estinzione dopo l'introduzione del realismo socialista. Manifestazioni tardive del modernismo russo in pa-tria, secondo questa concezione, possono ritenersi Il Maestro e Margherita di M. A. Bulgakov o ancora il Poema senza eroe di Anna Achmatova. Livak non considera Il Dottor Živago un'ope-ra riferibile al modernismo e lo vede piuttosto come un tentativo di restaurare una forma di narrazione tradizionale. Noteremo che tale opinione è largamente diffusa e si è radicata anche nella manualistica. 2 1. L. LivaK, How It Was Done In Paris. Russian Émigré Literature and French Modernism, The University of Wisconsin Press, Madison 2003. Si veda anche la bi-bliografia: iD., Russian Emigrés in the Intellectual and Literary Life of Afterwar France: A Bibiliographical Essay, McGill-Queen's University Press, Montreal-Kingston 2010. 2. Si veda, ad esempio, m. m. GoLuBKov, Russkaja literatura XX veka. Posle raskola, Aspekt Press, Moskva 2001, dove sulla base del Placido Don, della La Vita di Klim Samgin e del Dottor Živago si introduce il concetto di metodo di realismo alter-nativo. Ivi si legge: «i principi della tipizzazione realistica propri del nuovo realismo hanno condizionato uno dei suoi 'centri ideologici': l'analisi dei rapporti tra uomo e tempo storico» (p. 159). Se non specificato diversamente, le traduzioni sono mie.
Il maggiore nostro commercio attivo" "A tutti i prodotti agrarj della nostra provincia sta in cima quello del formaggio. [...] La fabbricazione del formaggio cominciò ad introdursi fra noi nel secolo XIII, allorché per mezzo del canale Muzza venne maggiormente estesa la coltivazione dei prati irrigui. Essa fu da principio esercitata dai soli bergamini, i quali discendendo ogn'anno dalle montagne del Bergamasco con numerose mandre, venivano a svernare nel Lodigiano, ove trovavano abbondanti e saporiti foraggi, di maniera che per quasi due secoli non si fabbricò formaggio che durante la stagione jemale. Ma dilatandosi sempre più le praterie e molti bergamini avendo qui stabilito il lor permanente domicilio, la fabbricazione del formaggio fu da essi protratta a tutto l'estate; e sul loro esempio venne pure [sic] dai coltivatori nostrali e con tal fervore che verso la fine del XV secolo, l'Agro lodigiano contava di già da circa 150 cascine, ed il suo formaggio sotto nome di Parmigiano figurava già come una delle più importanti derrate che la Lombardia inviava in que' tempi ad Anversa". 1
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2020
Phronein, 2023
Lo sfruttare non rispetta né la dimensione spaziale né quella temporale dell’Uomo. Nemmeno l’usare rispetta quest’ultima, la dimensione temporale. E così nello schiavo non viene rispettato né il confine spaziale né quello temporale: né il corpo, né la morte. Talvolta, nemmeno nel lavoratore viene rispettata quest’ultima. Sviluppiamo quindi, in ultima istanza, il relazionarsi alle persone tramite il nostro, e loro, volontario concedersi, massima espressione della nostra propria libertà, nonviolenza nei confronti con l’Altro-da-sé, e mai altrimenti.
M. Nucciotti, E. Pruno (eds), Florentia. Studi di archeologia . Vol. 5 - Numero speciale - Studi in onore di Guido Vannini, Florence University Press, pp. 557-566, 2024
The author points out some reflections on hydraulic machines for the production of semi-finished wood and stone products between antiquity and the Middle Ages. Particular emphasis is placed on the role that stone cutting machines had in some cities of the Near East in the treatment of precious materials removed from ancient monuments for the creation of the large mosaic coverings of churches.
Alegre / Quaderni Viola, 2013
Lì era rivelato un sistema di classe così perfettamente a punto che era restato per lungo tempo invisibile Guillaumin (1981, p. 30) "Secondo la concezione materialistica, il momento determinante della storia, in ultima istanza, è la produzione e la riproduzione della vita immediata. Ma questa è a sua volta di duplice specie. Da un lato, la produzione di mezzi di sussistenza, di generi per l'alimentazione, di oggetti di vestiario, di abitazione e di strumenti necessari per queste cose; dall'altro, la produzione degli uomini stessi: la riproduzione della specie" Engels (1970, p. 33) 2
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Penetriamo nuovamente in epoche che non aspettano dal filosofo né una spiegazione né una trasformazione del mondo, ma la costruzione di rifugi contro l'inclemenza del tempo. Nicolás Gómez Dávila a Attualità de Il male oscuro di Giuseppe Berto DI MARCO TOTI Io da vecchio sarò piccolo, con la barba e i capelli bianchi. Avrò le mani rovinate, sarò un po' zoppo e senza denti, forse con il naso storto. Mi accompagneranno quando devo attraversare. Mangerò zuppe con carne tenera. Avrò vestiti e scarpe nere. Qualche volta andrò al bar ad ubriacarmi e ad un certo punto morirò per infarto o incidente. (Fabio, 14 anni, in R. Pittarello [a cura di], Il tempo segreto. Dal diario di ragazzi di quattordici anni, Torino 1991, p. 75). 2 Ibidem, pp. 450-451. Il Covile, ISSN 2279-6924, è una pubblicazione non periodica e non commerciale, ai sensi della Legge sull'Editoria n°62 del 2001. ☞Direttore:
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Campi di lavoro. Inchieste etnografiche nell'agricoltura intensiva globalizzata, 2019
G. Maria Labriola (a cura di) Ri-trovare il diritto : Paolo Grossi alle origini delle organizzazioni sociali, Editoriale Scientifica Napoli, 2018
Ius in itinere, 2020
Monete Antiche, Anno XXIII, fasc. II, 2024
«Bolletino di Storiografia», 2014
Mimesis. Il testo, la figuralità e il mondo, 2019
Giustizia civile.com, 2014
«METIS. Rivista di Sociologia», XXXI/1, 2024, pp. 260-283, 2024