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2019, Giustiziacivile.com
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La vicenda in commento offre l'occasione di riflettere circa l'interpretazione e la portata dispositiva dell 'art. 5 l. n. 40 del 2004. La norma richiede l'esistenza in vita di entrambi gli aspiranti genitori che abbiano fornito il consenso alla partecipazione al procedimento procreativo. Il dettato trascura altresì di specificare in quale fase tale requisito debba essere soddisfatto e se in particolare esso sia richiesto per tutta la durata della procedura riproduttiva. La motivazione della sentenza induce a ritenere che sia esclusa la configurabilità di una procreazione post mortem e che debba dunque applicarsi la normativa ex art. 8 l. n. 40 del 2004. Si sollevano dunque alcune perplessità sia in merito alla qualificazione giuridica, sia in merito alle conseguenze di ordine sistematico che la pronuncia in commento evita di affrontare: in particolare, la posizione successoria dell'erede concepito, in senso naturalistico, dopo la morte del padre e, inoltre, l'attribuzione dello status filiationis, qualora il figlio sia nato da coppia non coniugata.
Ai compagni di viaggio INDICE PREMESSA CAPITOLO 1: Il viaggio embriologico del prodotto del concepito CAPITOLO 2: Lo status morale dell'embrione CAPITOLO 3: Approcci allo status del feto -Il concepimento -La gastrulazione -La comparsa di un tracciato EEG -La nascita vera e propria CAPITOLO 4: A che punto è la ricerca sugli embrioni? CAPITOLO 5: La peer review CAPITOLO 6: Controversie morali: Staminali adulte o embrionali? CAPITOLO 7: Le mie conclusioni CAPITOLO 1 IL VIAGGIO EMBRIOLOGICO DEL PRODOTTO DEL CONCEPIMENTO:
Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione dell'atto dello stato civile e attribuzione del cognome paterno (Corte di Cassazione, Prima Sezione Civile, sentenza n. 13000 del 15 maggio 2019), 2019
Fecondazione post mortem: sopravvivenza del consenso del coniuge espresso in vita, rettificazione dell'atto dello stato civile e attribuzione del cognome paterno (Corte di Cassazione, Prima Sezione Civile, sentenza n. 13000 del 15 maggio 2019) di Remo Trezza 1 (…) La Prima Sezione civile ha affermato che, in caso di nascita mediante tecniche di procreazione medicalmente assistita, l'art. 8 della legge n. 40 del 2004 sullo status del nato con P.M.A. si applica-a prescindere dalla presunzione ex art. 234 c.c.-anche all'ipotesi di fecondazione omologa post mortem avvenuta utilizzando il seme crioconservato del padre, deceduto prima della formazione dell'embrione, che in vita abbia prestato, congiuntamente alla moglie o alla convivente, il consenso, non successivamente revocato, all'accesso a tali tecniche ed autorizzando la moglie o la convivente al detto utilizzo dopo la propria morte (…). Sommario: 1. Indicazioni fattuali per una migliore comprensione dell'iter logico-argomentativo seguito dal giudice di legittimità-2. Breve panoramica dei motivi di censura prospettati nel ricorso-3. Temi trasversali di carattere processuale lambiti ed affrontati dalla Suprema Corte nella pronuncia-4. Quadro sistematico delle fonti normative per la risoluzione del caso concreto-5. Breve excursus giurisprudenziale e dottrinale in tema di fecondazione omologa post mortem, attribuzione del cognome paterno, rettificazione dell'atto di stato civile e presunzione di paternità-6. 1 Dottorando di ricerca in Scienze giuridiche presso l'Università degli studi di Salerno e Tirocinante ammesso presso la Suprema Corte di Cassazione (sez. I civile). Articolo sottoposto a referaggio anonimo.
La patologia placentare ricopre grande importanza nella diagnosi eziologica dell'aborto bovino e più volte, in letteratura, si è espressa la necessità di operare un campionamento di questo organo per aumentare le probabilità di identificare una precisa causa abortiva. Tuttavia il campionamento della placenta, in condizioni di campo, non sempre risulta possibile. Il presente studio illustra i quadri istopatologici ed immunoistochimici riscontrati nei 28 campioni placentari su una casistica totale di 48 casi di aborti. I campioni oggetto dello studio provengono per la gran parte da prelievi necroscopici effettuati in campo da veterinari liberi professionisti nel periodo aprile 2003 -aprile 2006, quattro feti, con le rispettive placente, sono stati inviati in toto al laboratorio. Uno "screening" istologico delle lesioni osservate nei tessuti placentari, ha consentito di discriminare l'utilizzo delle migliori metodiche (colorazioni di Gram, di Grocott e PAS, immunoistochimica) ogni qualvolta si riscontravano determinati patogeni o lesioni ad essi riferibili. Solo pochi campioni non presentavano alterazioni patologiche, mentre la tipologia delle lesioni variava, rivelando, in modo piuttosto costante, il coinvolgimento della componente vascolare dell'organo spesso sotto forma di vasculite. La presenza di patogeni era in alcuni casi evidente già ad una prima osservazione, e vedeva coinvolti batteri, miceti ed inclusioni di probabile origine virale, agenti osservabili spesso solo a livello placentare. I risultati di questa indagine confermano l'importanza del campionamento placentare e dell'analisi accurata ed approfondita dei campioni al fine di ottenere una diagnosi eziologica del fenomeno abortivo nel bovino.
Registrazione del Tribunale di Piacenza n. 641 del 28 marzo 2007 -Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n. 2107 -rivista trimestrale
Studi di storia della medicina antica e medievale in memoria di Paola Manuli a c. di M. Vegetti e S. Gastaldi, 1996
In this contribution the history of embryulcia and embryotomy in ancient and medieval times is traced in a chronological span of a thousand years, from the Hippocratic corpus to Paolus of Egina, mainly on the basis of medical sources, without however neglecting literary ones, such as Tertullianus , Augustinus, Vettius Valens and others.
2021
The essay deals with the case of pro-life associations which bury aborted fetuses even if parents do not give directives in this sense. The analysis focuses particularly on the few provisions in the mortuary regulations with the aim to illustrate how the parent does not have the power to prohibit the burial of his or her own fetus, because this can be requested by anyone.
2015
Progenie del "parametro interposto": da un ramo morto (dalle sentt. nn. 86 e 179/2009 alla sent. 7/2013) a due gemelle eterozigoti (sentt. nn. 49 e 50/2015) * Giovanni Boggero e Riccardo Perona** (22 dicembre 2015) 1. Oggetto La nota indaga la rilevanza costituzionale, ex art. 117, comma 1, Cost., delle fonti internazionali pattizie anche differenti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU), nell'evoluzione che dalle cc.dd. sentenze gemelle del 2007 (nn. 348 e 349) porta a due fondamentali pronunce del 2015 (nn. 49 e 50). Invero, se le decisioni del 2007 e del 2015 hanno suscitato considerevole discussione, un'analisi che, accanto e in relazione a queste, consideri con maggiore attenzione anche lo sviluppo seguito negli anni intermedi pare non essere ancora stato oggetto di studi specifici. Per contro, si intende qui proprio affrontare il tema. Si giungerà così a rilevare un andamento particolarmente ondivago della giurisprudenza, alla luce del quale la svolta delle sentenze del 2015 risulta ancor più significativa. Peraltro, se un fil rouge può rinvenirsicome ipotesi di "ricostruzione" sistematica dello stato dell'arte e, quindi, di riconoscimento di possibili linee di sviluppo-, questo pare emergere nel ricorrente canone dell'«univocità» delle fonti internazionali e delle relative interpretazioni, quale criterio dirimente in tema di efficacia vincolante delle fonti stesse nell'ordinamento interno. Lo studio prende dunque le mosse dalle sentenze gemelle, con le quali, come noto, la Corte individuò nella CEDU il "parametro interposto" per eccellenza, sebbene potenzialmente non esclusivo, atto a vincolare, nell'interpretazione datane dalla Corte di Strasburgo e secondo un meccanismo di "rinvio mobile", la potestà legislativa di Stato e Regioni (§ 2). Si rileva poi come la giurisprudenza, negli anni seguenti, suggerì invece prospettive d'estensione della medesima impostazione a qualsivoglia trattato internazionale (soprattutto * Scritto sottoposto a referee. Sebbene il lavoro sia il frutto di riflessioni congiunte, al primo autore è specificamente da ascriversi la stesura dei paragrafi 4 e 5 e al secondo quella dei paragrafi 2 e 3. CORE Metadata, citation and similar papers at core.ac.uk
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Politica del Diritto, 2021
Maternità in pena, L’esecuzione penale delle donne con figli minori, 2023
Vetera Christianorum 50 (2013), pp. 329-339
Famiglia e diritto, 2020
Sulle Rive dell’Acheronte Costruzione e Percezione della Sfera del Post Mortem nel Mediterraneo Antico a cura di Igor Baglioni Primo volume (Egitto, Vicino Oriente Antico, Area Storico-Comparativa). Edizioni Quasar, Roma 2014., 2014
Niepełnosprawność a społeczeństwo. Teoria i praktyka, 2018
Isbn 8849507437, 2004
Nuovo Diritto Civile, 2017