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2014, Istria Fiume Dalmazia laboratorio d'Europa II La minoranza italiana in Slovenia e Croazia. Editoriale Umbra
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Diritto e questioni pubbliche, 2021
Due sono gli obiettivi cui risponde questo saggio. Un primo obiettivo, di carattere analitico, è di chiarire il significato delle diverse dimensioni in cui si articola la nozione di dignità umana, con particolare riferimento al suo rapporto con i diritti e con la libertà, a sua volta declinata nei principi di autodeterminazione e di autonomia della persona. Le distinzioni che ne risultano vengono, poi, affinate attraverso l'analisi argomentativa di due recenti sentenze della Corte costituzionale italiana (141 e 242 del 2019). Un secondo obbiettivo, di carattere normativo, è di proporre un inquadramento del concetto di dignità oggettiva fondato su una visione critica del mercato intesa a interrogarsi sui suoi limiti etici e giuridici. The essay has two main goals. The first one has an analytical nature: attempting to explain the meaning of the several dimensions of the human dignity's conceptions with particular respect to its relation with rights and liberty (self-determination and autonomy). The resulting distinctions are sharpened through an argumentative analysis of two recent judgements of the Italian constitutional court (141 and 242 of the year 2019). The second goal is normative instead: suggesting a framework for the notion of "objective" human dignity based on a critical view of the market intended to question its ethical, and legal, limits.
2013
2 E' un'ideologia di sintesi fra tutte le concezioni rivoluzionarie anti-democratiche e socialiste. Essa desidera un totale superamento delle divisioni politiche classiche. Si avvicina molto al nazional bolscevismo, al comunismo nazionale, al fascismo di sinistra, differenziandosi però da questi per la volontà di superamento di tutte le vecchie ideologie. Si prefigge di combattere la globalizzazione passando per una nuova sintesi spirituale, ideologica, psicologica. 3 E' stato promotore dell' "Organizzazione Lotta di Popolo" (OLP), fondata il 1° maggio 1969 a Roma. Lotta di Popolo nacque come un movimento extraparlamentare. Esso raccolse l'eredità della sezione italiana di "Jeune Europe" e di gruppi studenteschi quali "Primula Goliardica" (che faceva a sua volta riferimento all' "Unione Democratica per la Nuova Repubblica" di Randolfo Pacciardi), il Movimento Studentesco Operaio d'Avanguardia, e il FUAN-Caravella. Si distinse nettamente da altri gruppi per le sue posizioni, più tardi definite nazimaoiste. Lotta di Popolo si pose l'obiettivo di cavalcare le lotte studentesche staccandosi dall'impostazione nostalgica del MSI e sfruttando la critica sviluppata dal movimento studentesco contro l'indirizzo riformista del PCI.
L'istituto del "fallimento" è regolato dal r.d. n. 267 del 16/03/1942 (Legge Fallimentare), disciplina che ha subito profonde modifiche per adeguarla al diritto nazionale e comunitario, in un'ottica non solo "punitiva", ma tesa a garantire (nei limiti del possibile) la conservazione dell'impresa come complesso produttivo e la semplificazione ed accelerazione delle procedure. Nel rispetto di questi principi ispiratori, il disegno di legge di riforma, approvato in Senato l'11 ottobre 2017, delega il Governo ad adottare uno o più decreti per riformare organicamente la disciplina delle procedure concorsuali, della normativa sulla composizione della crisi e da sovraindebitamento. Tra i principi ispiratori più importanti del disegno di legge quello indicato nel punto b) art. 1 prevede la sostituzione del termine "fallimento" con "liquidazione giudiziale." Il Governo dovrà altresì eliminare dalla disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, la dichiarazione di fallimento d'ufficio (art. 3, comma 1, d.lgs. n. 270/1999).
Studia Lulliana xxxvii, 1997
Nel descrivere per il «Catalogo dei Manoscritti Filosofici nelle Biblioteche ltaliane» il fondo manoscritto passato, a seguito delle soppressioni ottocentesche, dal convento servita della SS. Annunziata di Firenze alle biblioteche pubbliche fiorentine, ho avuto la sorpresa di imbattermi in due manoscritti lulliani sconosciuti alla piu recente bibliografia. 11 primo, che unisce VArs compendiosa medicinae al Tractatus novus de astronomia, non offre caratteristiche tali da solleticare le attenzioni particolari di un codicologo: ho quindi «passato» la scheda alfamica -nonche curatrice delFedizione critica del Tractatus novus-Michela Pereira, che, piu seriamente attenta alla sostanza che alla forma, sapra al meglio valutare il testimone. 11 secondo, invece, comunica, a chi lo prende in mano, quella particolare, ineffabile, sensazione del «manoscritto d'autore»: e, in questo caso, non di «autore minore» che si lasci facilmente accantonare. 11 testo tradito, acefalo e quindi comprensibilmente, quanto meno dal Settecento, non identificato, offre il De quadratura et triangulatura circuli, un'opera stesa da Lullo proprio al termine del suo secondo soggiorno parigino (1297-1299), rimasta poco diffusa allora e poco studiata in tempi moderni.
Il saggio prende in esame alcuni scambi epistolari intercorsi tra gli intellettuali fiumani Osvaldo Ramous, Antonio Widmar e Enrico Morovich dai quali si evince il rapporto con la loro identità. Questa è determinata dal singolare ambiente multiculturale e multilingue in cui sono nati e si sono formati. Il lavoro esamina le complessità che emergono dall'identità multiculturale degli autori fiumani di lingua italiana in un periodo di significative trasformazioni politiche, linguistiche e culturali a Fiume. Parole chiave: circoli culturali a Fiume, lingua italiana, identità interculturale, Fiume Članek obravnava korespondenco med reškimi intelektualci Osvaldom Ramousem, Antoniom Widmarjem in Enricom Morovichem, iz katere je razbrati odnos, ki ga imajo do svoje identitete. Njihova identiteta je namreč zaznamovana z medkulturnim in večjezičnim okoljem, v katerem so se rodili in odraščali. Delo analizira predvsem kompleksnost medkulturne identitete reških avtorjev italijanskega jezika v obdobju pomenljivih političnih, jezikovnih in kulturnih sprememb na Reki.
Nota su due lettere inedite degli scrittori veneti. Si tratta della lettera scritta da Parise al critico Claudio Marabini all'inizio degli anni Settanta, e di quella scritta da Giovanni Comisso a Goffredo Parise.
2011
[en] The recent historical production concerning the issue of crime and banditry in Italy towards the end of the Middle Age and the beginning of the Modern Age has often brought the foreground the link existing between war and the spreading of crime. However, war is here essentially regarded as a key factor responsible for the social and economic conditions which can bring about a rise in the crime rate. The story related in these pages of the two outlaws, living and acting between Piedmont and Lombardy in the XVth century, lends support to this theory, but it also shows war could offer other advantages and opportunities to criminals. In fact war was above all a primary cause of unrest and instability and, therefore, it could allow criminals a greater freedom of action and assure them ample guarantee of impunity, especially in those places where they were used to changing out their business: those were rugged fringe areas along the borders where the power of the State was weak and often unable to control the territory and keep order. What is more, in wartime bandits were given the chance to be recruited as saboteurs or infiltrators beyond enemy lines. This opportunity was well-known too and fully exploited by the bandits who, looking for these opportunities war could offer to them, in peace time often set out and moved to places where there were conflicts going on. And this is precisely what the two protagonists of this story did. [it] La recente produzione storiografica relativa ai temi del banditismo e del brigantaggio in Italia tra medioevo ed età moderna ha spesso evidenziato il nesso tra guerra e diffusione della criminalità. La guerra è però essenzialmente identificata come fattore congiunturale in grado di creare le condizioni sociali ed economiche per un incremento degli episodi di brigantaggio e di delinquenza. La storia dei due fuorilegge, attivi tra Piemonte e Lombardia negli anni 1453-1467, raccontata in queste pagine conferma questi aspetti, ma mostra anche come la guerra potesse presentare altri vantaggi e opportunità per i criminali: essa era innanzi tutto un importante fattore di instabilità capace di offrire loro maggiore libertà d’azione e più ampie garanzie di impunità, amplificando i vantaggi forniti dai luoghi usuali delle loro imprese, i territori dove l’attività repressiva e di controllo dello stato si esercitava debolmente, le aree marginali e impervie situate lungo le linee di confine tra gli stati; ma poteva anche offrire, più concretamente e direttamente, l’opportunità di essere reclutati durante il conflitto come sabotatori o elementi di disturbo oltre le linee nemiche. Tali opportunità erano ben conosciute e sfruttate dai briganti, al punto che, in tempo di pace, essi si mettevano talvolta in viaggio – come fecero i protagonisti di questa vicenda – alla ricerca della guerra e delle opportunità che essa sapeva loro offrire.
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Il collezionista, Torino, dic.2017- febbraio 2018, 2018
in Diritto pubblico comparato ed europeo, n. II, 2012, pp.635-663
Fulmini su eserciti sconfitti. Due perdute eco della propaganda di Pirro in Orosio e Pausania, 2023
"Quaderni del Weiliero" 1, 2019
in Forme del politico. Studi di storia per Raffaele Romanelli, a cura di Emmanuel Betta, Daniela Luigia Caglioti, Elena Papadia, Viella Roma 2012, pp. 45 - 60.
Epigraphica, 2020
Qualestoria, 2020
Atti e Memorie. Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, XLV, pp. 53-116, 2023
Campi immaginabili, 2018
Il Lucus Furrinae, il "suicidio" di Caio Gracco e Calpurnio Pisone Frugi, 2020
M. Gaballo (a cura di), Decor Carmeli. Il convento, la chiesa e la confraternita del Carmine di Nardò, Galatina 2017, 2017
L'eredità di Leonardo Sciascia, atti dell'incontro di studi, Napoli, 6-7 maggio 2010, Palazzo Du Mesnil, a cura di Caterina De Caprio e Carlo Vecce, Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", 2012
Istria Fiume Dalmazia laboratorio d'Europa. Parole chiave per la cittadinanza. Editoriale umbra, 2009
Biblioteca di Via Senato, 2021
Migrazioni nel Mediterraneo. Dinamiche, identità e movimenti; Franco Angeli Editore, 2019