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2009, Istria Fiume Dalmazia laboratorio d'Europa Parole chiave per la cittadinanza. Editoriale Umbra
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Atti del VI convegno internazionale Venezia e il suo Stato da mar (Venice, 22-24 febbraio 2018), a cura di Ester Capuzzo e Bruno Crevato-Selvaggi, Roma 2019, 55-70. [Article in Italian]
A livello locale, i già compressi confini dei possedimenti veneti in Dalmazia subivano continui cambiamenti: spesso alterati, non rispettavano quanto indicato dagli accordi tra la Serenissima e la Sublime Porta. Rifugiati e nomadi si spostavano da una parte all’altra della linea, creando strutture temporanee o permanenti e impoverendo demograficamente la già ridotta manodopera degli agricoltori stanziali. I Veneziani cercarono di affrontare la situazione con la ben nota combinazione di azioni politiche applicate nei possedimenti orientali: nuovi insediamenti e dispiegamento di forze militari composte principalmente da mercenari stradioti. Utilizzando materiale archivistico inedito, nella nostra presentazione cercheremo di descrivere il comportamento di questi corpi militari; le loro relazioni con le popolazioni indigene, la loro evoluzione e la loro integrazione presso le comunità locali. Inoltre, cercheremo di prendere in esame i fenomeni di sincretismo istituzionale provenienti da altre entità sovrane. I documenti d’archivio mostrano il carattere sui generis dell’evoluzione della cavalleria stradiotesca in Dalmazia. Questi documenti costituiscono un caso di studio interessante, sia per la storia delle forze veneziane di difesa sia per le realtà della regione.
Studi Medievali, 2019
Lenten sermon collections are fascinating and well-organized microcosms of late medieval religious culture. As ‘pragmatic’ texts, they were used by generations of preachers as precious tools to prepare intensified cycles of daily preaching, which were meant to shape the religious identity of the communities and people. In the elaboration of these complex preaching systems, innovative communicative strategies were experimented along the fourteenth and fifteenth centuries. A peculiar place among the new typologies of preaching aids is held by those texts that can be labelled as ‘visible’ Lenten sermon collections: they were based on a constant solicitation of the imagination of the listeners, who were asked to see – with their inner eye – what the preacher told them from the pulpit. The article will analyse three different ways used by preachers to connect words and images in order to make ‘visible’ and ‘memorable’ their discourse for the audience. It will exemplify the techniques to structure a ‘visible’ Lenten sermon collection by analysing three collections, whose protagonists are a seraph, a soldier, and a pilgrim.
Transitare su confini invisibili: traiettorie di sguardi oltre il margine Con Correvo nel crepuscolo fangoso Pasolini, profeta visionario o semplicemente acuto osservatore di temi che di lì a poco sarebbero entrati prepotentemente nelle nostre vite ma che lui per primo ha il coraggio di esplorare, ci porta in un universo ancora poco conosciuto e lo fa utilizzando parole che contengono già città-mondo .
Cunard in the Quarnero Gulf: The Route Fiume - New York (1904 – 1914) - In 1903 the British Cunard Line introduced a direct route from Fiume (Rijeka) to New York. The service made the port of Fiume a transit point for migrants from Central Europe in the decade 1904 - 1914. The operation granted a monopoly to the British shipper, enabling it to dismantle the German shipping companies agent network who had previously controlled the Hungarian migrant market. In return, the Hungarian government could better control and manage the flow of its migrants. The “Fiumean operation” triggered a global tariff war in 1905 - 1906 which brought down the prices of Atlantic crossings and European emigration to the United States reached its historic high.
Culture Teatrali Realtà della scena. Giornalismo, teatro, informazione. , 2013
"In Africa, tutto è invisibile" è il sibillino aforisma che Peter Brook ripete spesso. Ed è forse la formula che sintetizza meglio le motivazioni che stanno all'origine del suo interesse per il continente. Nella lunghissima carriera di Brook, l'Africa emerge come una presenza costante che si articola in varie forme: il regista instaura con il continente un rapporto privilegiato fatto di viaggi, di collaborazioni con attori africani, e soprattutto di una serie di spettacoli che disegnano un percorso coerente all'interno del suo variegato repertorio. Le prime timide tracce di questa predilezione si possono scorgere già agli inizi della sua carriera di quando, nel 1947, mette in scena a Londra The Respectable Prostitute con Orlando Martins. La pièce è il presagio di un'affinità elettiva che si concretizzerà più tardi in una forma particolarissima di collaborazione con artisti africani.
Alla ricerca di un passato complesso. Contributi in onore di Gian Pietro Brogiolo per il suo settentesimo compleanno
L’abolizione dei controlli alla frontiera, prevista dal “sistema Schengen”, appare compromessa dalla sistematicità dei controlli di polizia in prossimità delle frontiere, ammessi dal “Codice frontiere Schengen” a certe condizioni. Lo scritto ne indaga le ragioni giuridiche e avanza proposte atte a salvaguardare un sistema che rappresenta un risultato irrinunciabile dell’integrazione europea.
Nell'epoca cosiddetta postmoderna le frontiere sono andate progressivamente smaterializzandosi o virtualizzandosi. Se ancora una trentina d'anni fa esse erano una presenza tangibile che, non solo a ridosso delle stesse, influenzavano e anche disciplinavano l'esistenza quotidiana di ognuno, oggi la loro materialità di limite o barriera ha parecchio perso di rilevanza. Non che siano scomparse o che i confini e il superamento delle barriere abbiano cessato di conformare comportamenti, abitudini e movimenti sia individuali sia collettivi. Le frontiere, le zone d'influenza e altre analoghe configurazioni territoriali non sono affatto sparite, anzi, è più corretto osservare che si sono moltiplicate, che in taluni casi sono divenute mobili e mutevoli, diverse a seconda della pratica (economica, sociale, culturale o politica) presa in considerazione.
in V. Fano, G. Tarozzi, and M. Stanzione (eds.), Prospettive della logica e della filosofia della scienza, Cosenza, Rubbettino, 2001
Italian translation of "Vagueness in Geography" (2001)
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in Dall'altra riva. Fortini e Sereni, 2018
Barbadillo, 2022
la Biblioteca di via Senato, 2023
vol 2, n°1 (2015), RICOGNIZIONI, Rivista di Lingue e Letterature straniere e culture moderne, Università degli Studi di Torino
F. Tessitore, La filosofia morale di Giuseppe Capograssi e Pietro Piovani, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2022
Il collezionista, Torino, dic.2017- febbraio 2018, 2018
in "Fiumi reali e immaginari nella lingua e nella letteratura italiana", a cura di Franco Musarra e Ulla Musarra-Schroder, Firenze, Cesati, 2018
Plastici di strutture di legno antiche, a cura di G. Tampone, catalogo della Mostra (Firenze, Accademia delle Arti del disegno 1999), «Bollettino Ingegneri», 12 (1999), pp. 5-8, 1999
Archivio della Società romana di storia patria, 135 (2013), pp. 63-83., 2013