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Molti studenti nelle scuole tecniche dicono oggi che non serve studiare italiano e storia: ecco 10 ragioni che li smentiscono. Uno strumento agile per motivare gli studenti delle scuole superiori nello studio delle materie umanistiche.
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca università degli studi di napoli «l'orientale». dipartiMento di scienze sociali regione caMpania
Cari amici, ho il piacere di segnalarvi che Le Edizioni Quasar di Roma avviano una nuova collana di saggi dedicati alla Storia delle religioni. La serie accoglie contributi redatti in italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco, sui temi specifici della disciplina e sui suoi rapporti con altre scienze storiche e umanistiche. Gli ambiti culturali spaziano dalle antiche civiltà classiche e preclassiche alle istanze e manifestazioni religiose delle società contemporanee. “Le religioni e la storia” si rivolge prioritariamente, ma non esclusivamente, ai giovani studiosi, per favorire il progresso degli studi storici di questo settore disciplinare. I lavori presentati sono sottoposti a procedura di valutazione anonima (Peer Review), effettuata da specialisti. Il prezzo di copertina è contenuto, la diffusione è internazionale. Il formato è di 17x24 cm, mentre la tiratura varia secondo le circostanze. La Direzione della collana è affidata a Sergio Ribichini. Fanno parte del Consiglio scientifico internazionale Corinne Bonnet (Tolosa), Eugen Ciurtin (Bucarest), Agustinus Gianto (Roma), Francisco Marco Simón (Saragozza), Beate Pongratz-Leisten (New York), Francesca Prescendi (Ginevra-Losanna), Sergio Ribichini (Roma), Abderrazak Sayadi (Tunisi), Christopher Smith (St Andrews-Roma), Philippe Swennen (Liegi), Dorothea Weltecke (Francoforte). Il Comitato editoriale è composto da Francesca Iannarilli (Venezia), Alessandro Locchi (Roma) e Marta Rivaroli (Roma). Per presentare contributi scrivere a [email protected]. Per maggiori informazioni, ordinazioni e pagamenti scrivere a [email protected] e visitare il sito: http://www.edizioniquasar.it/lereligionielastoria/. La collana è stata inaugurata dalla mia monografia “Echidna e i suoi discendenti. Studio sulle entità mostruose della Teogonia esiodea” (http://www.edizioniquasar.it/sku.php?id_libro=2240&bef=-1&aft=2193) Echidna e i suoi discendenti. Studio sulle entità mostruose della Teogonia esiodea Igor Baglioni Capitolo I Le entità mostruose della mitologia greca. Note introduttive Terminologia 1. Premessa 2. Teras 3. Ketos 4. ther 5. Pelor Tipologie 1. Premessa 2. Le entità caotiche primordiali 3. Gli esseri mostruosi delle escatiai 4. Esseri mostruosi come terata inviati dagli dèi La categoria “mostro” 1. Esseri mostruosi e categorie universali 2. Dalla decostruzione dell’universale all’individuazione del concetto di“mostro” come prodotto storico Capitolo II Echidna La costruzione di Echidna nella Teogonia di Esiodo 1. Premessa 2. Echidna come entità ofiomorfa 2.1. La vipera e la sua simbologia 2.2. Il rapporto di Echidna con il potenziale simbolico della vipera 2.3. I versi esiodei relativi a Echidna e alla sua discendenza: problemi di lettura 2.4. Echidna e l’aspetto screziato del serpente 2.5. Echidna,“Colei che si nutre di carne cruda” 3. Echidna come entità primordiale 3.1. Il presunto legame con Gaia 3.2. La discendenza da Pontos 3.3. Phorkys, Keto e la loro progenie 3.4. Echidna, colei che risiede nelle profondità della terra 3.5. Echidna, l’invincibile entità dal cuore violento 4. Echidna come entità femminile 4.1. La bellezza di Echidna 4.2. Echidna come giovane entità femminile 4.3. L’unione con Typhon Le possibili attestazioni di Echidna nelle fonti extra-esiodee 1. Premessa 2. L’“Echidna” antenata del popolo degli Sciti 3. L’“Echidna” uccisa da Argos Panoptes 4. L’“Echidna” figlia di Phanes 5. L’“Echidna” di Hierapolis Capitolo III Typhon La costruzione di Typhon nella Teogonia di Esiodo 1. Lo stato degli studi sulla Tifonomachia 2. Nuovi percorsi di ricerca e bussole di orientamento 3. La grandezza di Typhon e il suo aspetto ofidico 4. La polifonia di Typhon La costruzione di Typhon nelle testimonianze extra-esiodee 1. Premessa 2. Le rappresentazioni di Typhon nell’iconografia arcaica 3. La rappresentazione di Typhon nella Biblioteca di Apollodoro 4. La rappresentazione di Typhon nelle Dionisiache di Nonno di Panopoli Capitolo IV La discendenza di Echidna Orthos 1. L’etimologia del nome 2. La struttura corporea e la forma canina 3. Orthos, guardiano delle greggi di Geryoneus 4. Orthos come entità degli Inferi Kerberos 1. L’etimologia del nome 2. La struttura corporea 3. Kerberos: cane o serpente? 4. Kerberos, il cane dalla“voce di bronzo” 5. Il combattimento tra Herakles e Kerberos 6. I luoghi presso i quali Kerberos uscì dagli Inferi 7. L’aconito Hydra 1. L’etimologia del nome 2. La struttura fisica e la policefalia 3. Il serpente d’acqua 4. Le caratteristiche di Hydra riconducibili all’ascendenza genealogica 5. Il combattimento tra Herakles e Hydra 6. La palude di Lerna 7. La fonte Amymone e il platano Chimaira 1. La struttura corporea 2. Una Chimaira senza chimaira? 3. Le presunte origini vicino-orientali o minoiche 4. Bellerophontes, Pegasos e Chimaira Sphinx 1. La genealogia 2. L’etimologia del nome 3. La struttura corporea 4. L’arrivo di Sphinx a Tebe 5. Il confronto tra Oidipus e Sphinx 6. La presunta “inconsistenza” fabulatoria di Sphinx ll leone di Nemea 1. La genealogia 2. La forma leonina e il rapporto con la dea Hera 3. Nemea, Treto e Apesanto 4. Il combattimento tra Herakles e il leone di Nemea “LE RELIGIONI E LA STORIA”. A NEW SERIES OF MONOGRAPHS “Edizioni Quasar” in Rome are starting a new Series of scientific essays dedicated to the History of Religions. The Series includes contributions written in Italian, French, English, Spanish and German, on specific topics and on relations between the History of Religions and other historical and humanistic disciplines. Topics covered will range from the religions of ancient civilizations, classical and preclassical, to the religious experiences and celebrations of contemporary societies. "Le Religioni e la Storia" aims to promote the advancement of historical studies in this discipline, and will be geared primarily, but not exclusively, toward young scholars. The submitted works will be subject to an anonymous valuation procedure (Peer Review), carried out by specialists in the field. The cover price will be kept low, and the dissemination will be international. The format is 17x24 cm, while the print runs will vary. The Editorial Director is Sergio Ribichini; members of the International Advisory Board are Corinne Bonnet (Toulouse), Eugen Ciurtin (Bucharest), Agustinus Gianto (Rome), Francisco Marco Simón (Zaragoza), Beate Pongratz-Leisten (New York), Francesca Prescendi (Geneva-Lausanne), Sergio Ribichini (Rome), Abderrazak Sayadi (Tunis), Christopher Smith (St Andrews-Rome), Philippe Swennen (Liege), Dorothea Weltecke (Frankfurt). The Editorial Board has three members: Francesca Iannarilli (Venice), Alessandro Locchi (Rome), and Marta Rivaroli (Rome). To submit contributions please write to [email protected]. For orders and payments, please write to [email protected] , and visit http://www.edizioniquasar.it/lereligionielastoria/ « LE RELIGIONI E LA STORIA ». UNE NOUVELLE COLLECTION D'ETUDES Les « Edizioni Quasar » de Rome annoncent une nouvelle série de monographies consacrées à l’Histoire des Religions. La Collection accueille des contributions écrites en italien, français, anglais, espagnol et allemand, sur les domaines spécifiques de la discipline, aussi bien que sur ses relations avec d’autres sciences humaines. Le cadre culturel est assez vaste : des religions des civilisations anciennes, classiques et préclassiques, jusqu’aux instances et manifestations religieuses des sociétés contemporaines. « Le religioni e la storia » s’adresse principalement, mais pas exclusivement, aux jeunes chercheurs, afin de promouvoir les progrès des études historiques dans ce domaine. Les œuvres présentées pour la publication sont soumises à la procédure d'évaluation anonyme (« examen par les pairs »), effectuée par des spécialistes. Le prix des volumes est modéré, la diffusion est internationale. Les dimensions sont de 17x24 cm, tandis que le tirage est variable. La Collection est dirigée par Sergio Ribichini. Le Conseil scientifique international est formé par : Corinne Bonnet (Toulouse), Eugen Ciurtin (Bucarest), Agustinus Gianto (Rome), Francisco Marco Simón (Saragosse), Beate Pongratz-Leisten (New York), Francesca Prescendi (Genève-Lausanne), Sergio Ribichini (Rome), Abderrazak Sayadi (Tunis), Christopher Smith (St Andrews-Rome), Philippe Swennen (Liège), Dorothea Weltecke (Francfort). Le Comité de rédaction se compose de trois membres : Francesca Iannarilli (Venise), Alessandro Locchi (Rome) et Marta Rivaroli (Rome). Pour proposer une publication s’adresser à : [email protected]. Pour toute information commerciale, veuillez écrire à : [email protected]. Pour de plus amples renseignements, visiter le site : http://www.edizioniquasar.it/lereligionielastoria/.
Carlo Fumian, «The Journey beyond the Farm Gate». Note sul commercio del grano tra età moderna e «rivoluzione commerciale» ottocentesca ..... » Michele Campopiano, Il capitalismo commerciale. Nuove riflessioni su un vecchio tema a partire dal recente libro di Jairus Banaji ..
loro coerenza con la tradizione del Bullettino. I saggi vengono poi sottoposti ad una doppia lettura al buio da parte di specialisti scelti nell'ambito del Comitato di lettura o individuati in base alle competenze necessarie. Gli autori vengono informati del giudizio sul contributo in modo riservato e debbono tener conto, ai fini della pubblicazione, degli interventi integrativi o correttivi suggeriti dai revisori anonimi.
“Tra un manifesto e lo specchio”. Piccola storia del medievalismo tra diaframmi, maniere e pretesti. Umberto Longo What are the relationships between medievalism and medieval history. It is possible to reconstruct the history of medievalism as a field of studies and as a discipline starting from the study of the history of the term to reach to the current definition of medievalism in relation to Cultural Studies. These are the assumptions from which the essay, placed at the introduction of a section explicitly dedicated to medievalism, intends to consider the evolution of studies on medievalism in recent decades and the way this has led to a progressive expansion of the themes, approaches and an inexorable trespassing of the traces of the history of historiography. These multifaceted characteristics of medievalism, which cannot be completely traced back to the parameters of the history of historiography, can also be assessed as an opportunity to examine the possibility of updates and possible extensions of the methodological agenda of medieval historiography and may represent an opportunity to explore the disciplinary boundaries related to the study of medievalism. Medievalism, intended as “continuing process of creating the Middle Ages”, can constitute a laboratory aimed at verifying the functions and relationships of the discipline of medieval history in Italy with contemporary society. Starting from the awareness that Italian historiography has long caught and highlighted the link between medievalism and history of historiography. In this particular perspective, the Istituto Storico Italiano per il Medioevo has constituted an important forum for the comparison and reflection on the relationships between the history of historiography and medievalism.
Nel corso dell'età del Bronzo (2300-1000 a.C.) non si dispone, in Abruzzo, di tradizioni mitologi-che o leggendarie né di fonti epigrafiche, latitano le testimonianze di architetture private, pubbli-che o religiose; vi è una quasi completa assenza di dati sui rituali funerari. Il « Sacro » doveva essere inserito nel paesaggio naturale : le montagne che si elevano verso il cielo « utilizzate » soprattutto attraverso le grotte (fig. 1) e gli specchi d'acqua, in comunicazione con il sottosuolo, in particolar modo fiumi e 1 laghi 2. Una possibile valenza « sacrale » può essere letta nella Grotta A Male che si apre, a quasi mille metri di quota, sul versante occidentale del Gran Sasso, la cima più alta della catena degli Appennini, nel territorio comunale de L'Aquila, presso il borgo di Assergi. La cavità è stata utilizzata dal Neolitico a ceramica impressa fino alla tarda età del Bronzo (VI-II millennio a.C.) 3 ; essa è stata oggetto di scavi, nel 1937, da parte di Ugo Rellini 4 , negli anni 1957-1965 da Sergio Pannuti 5 e nel 1995-1996 da chi scrive 6. Nel corso di quest'ultima campagna di scavi è stata individuata, nei pressi dell'apertura, una vasta area, addossata alla parete di fondo, di argilla arrossata dal calore derivante dalle attività di fusione del bronzo (fig. 2), tale elemento asso-ciato al rinvenimento, durante gli scavi Pannuti, di una forma di fusione per asce ad alette continue permette di stabilire che nella cavità venisse prati-cata la realizzazione di manufatti in bronzo (fig. 3). Che il contesto fosse ottimale per la metallurgia 1 In ricordo di Maria Josè Strazzulla a cui tanto interessavano queste tematiche in terra d'Abruzzo e non solo. Ringrazio Sandrine Agusta-Boularot, Sandrine Huber e William Van Andringa per avermi invitato a prendere parte ai lavori del Convegno. è evidente : i boschi intorno alla grotta fornivano combustibile a profusione per la fusione, in fondo alla cavità (un inghiottitoio naturale) vi sono dei piccoli specchi d'acqua con temperature assai rigide pienamente funzionali al raffreddamento dei manufatti contenuti all'interno delle forme di fusione. Le attività dei fabbri, le loro conoscenze, la qualità e il significato dei prodotti da loro rea-lizzati, hanno certamente contribuito, durante la preistoria, a connotare tali figure come qualcosa di magico e, comunque, di diverso dagli individui « normali »; di qui a identificare i più bravi di essi come vere e proprie divinità il passo è breve. Non a caso il fabbro degli Dei, già nell'età del bronzo, nella tradizione greca, è un Dio anch'esso (Efesto) e lavora in una grotta, posta alle falde dell'Etna, da cui escono i bagliori della sua fucina. 23456 Se le montagne costituivano, nella proto-storia, il più evidente riferimento territoriale « a distanza » i corsi d'acqua sono quelli che scandi-scono e caratterizzano il paesaggio. Tra di essi, in Abruzzo, riveste particolare significato il fiume frutto della confluenza di tre corsi d'acqua : l'Aterno dalla Sabina, il Tirino da Capestrano e il Pescara (che dà il nome al tratto finale dagli Appennini al mare Adriatico) che si incontrano prima delle gole di Popoli e della fascia costiera della regione. Il tratto del Pescara che scorre sotto le colline che ospiteranno la città di Teate Marrucinorum ha rac-colto, nelle sue acque, spade in bronzo per un lungo lasso di tempo dal BM3
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A cura di ISA LORI SANFILIPPO -ANNA MARIA OLIVA -FULVIO DELLE DONNE Redattore capo: SALVATORE SANSONE Redazione: ANTONELLA DEJURE I saggi pubblicati in questo volume sono stati sottoposti alla lettura di due esperti anonimi. «Come in uno specchio»? Di nuovo su Ponzio di Cluny (1109-1122/26) 1. Nel 1124/25 Bernardo di Clairvaux scrisse il secondo pezzo della sua campagna contro Cluny: Missus est magnus quidam prior ab ipso principe priorum [...] Male credulus puer circumventus seducitur, seductorem sequitur, Cluniacum ducitur; tondetur, traditur, lavatur; exuitur rusticanis, vetustis, sordidis; induitur preciosis, novis ac nitidis, et ita in conventum suscipitur. Sed cum quali putas honore, cum quo triumpho, cum quanta reverentia? Defertur ei super omnes coetaneos suos et, tamquam victor rediens a pugna, sic laudator peccator in desideriis animae suae. Sustollitur in altum, statu non mediocri collocatur, ita ut multis senioribus praelatus sit adolescens; favet, blanditur, congratulatur ei universa fraternitas, exultant omnes tamquam victores, capta praeda, quando dividunt spolia [...] Mittitur interea pro eo Romam. Apostolica compellatur auctoritas et, ut Papa non neget assensum, suggeritur ei infantem olim a parentibus oblatum fuisse monasterio [...] Fit professio super professionem, vovetur quod non solvetur, proponitur quod non tenebitur et, cum primum pactum irritum factum sit, in secundo geminatur praevaricatio, et fit supra modum peccans peccatum 1 .
Rationes Rerum, 2016
Le istituzioni attribuite ad Alba Longa nelle fonti letterarie ed epigrafiche
Fonti docuMentarie e scrittura storioGraFica nella seconda Metà dell'ottocento* Fu Pasquale Villari che nel 1868 -precorrendo una riflessione che, nel dibattito culturale dell'italia appena unificata, doveva ancora cominciare -propose all'opinione pubblica italiana (in realtà a un pubblico molto ristretto di eruditi e di uomini pubblici) i termini dell'inevitabile e ineliminabile, sempre aperta, tensione tra i due poli della erudizione e della narrazione, tra il lavoro sulle fonti e la scrittura storiografica. lo fece con un testo sul quale diversi studiosi (da ultimo Mauro Moretti, ma in precedenza già Garin e cacciatore) hanno da anni richiamato l'attenzione: si tratta dell'«importantissima prolusione» sull'insegnamento della storia, letta all'inaugurazione dell'anno accademico dell'istituto superiore di Firenze 1 . il testo fu pubblicato dai treves, gli «editori della Biblioteca utile», come dice il frontespizio, nella collana «la scienza del popolo -raccolta di letture scientifiche popolari fatte in italia», e la sede editoriale non è certo casuale, perché lascia intendere un nesso con quegli obiettivi di pedagogia civile che avrebbero ispirato con continuità l'attività del filosofo e storico di origine napoletana; così come non cessò la sua riflessione sul metodo storico. Basterà citare al riguardo il celebre intervento La storia è una scienza?, del 1891, che viene spesso considerato uno dei primi contributi italiani al Methodenstreit 2 .
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Studia et Documenta. Rivista dell'Istituto Storico San Josemaría Escrivá, vol. 10, pp. 7-15, 2016
I. POZZONI (a cura di), Rassegna storiografica decennale I, Villasanta, Limina Mentis Editrice, 2018, ISBN: 978-8899433925.
SiDiDaSt, 2023
Carte Romanze 8/1, 2020
"Allegoria", 2018
Sei conversazioni di letteratura italiana, 2015
Novecento.org, 2014
Cahiers d’études italiennes, 2012