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2019, Privilegi librari nell'Italia del Rinascimento, eds. Erika Squassina, Andrea Ottone
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Analisi e riflessioni sulla tipologia e sull'impatto sociale della produzione libraria anconitana a partire dagli "Annali della tipografia in Ancona, 1512-1799" di Filippo Maria Giochi e Alessandro Mordenti (Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1980).
2005
Questo documento è soggetto a una licenza Creative Commons Una legge per prevenire gli abusi nella pubblicazione di libri e libelli sediziosi, proditori e non autorizzati e per regolare sia l'uso delle macchine stampatrici sia della stampa. § 2 È proibita la stampa, l'importazione e la vendita di opere eretiche, sediziose, scismatiche o offensive, in cui si affermino cose che siano contrarie alla fede cristiana, alla dottrina o alla disciplina della chiesa d'Inghilterra, o che possano tendere allo scandalo nei confronti della religione, della chiesa, del governo, dei governanti della chiesa, dello stato, di una qualsiasi corporazione o persona. Alcuni di questi termini sono così generali e comprensivi o, in ogni caso, per il momento, così dipendenti dal senso e dall'interpretazione dei governanti della chiesa e dello stato che è impossibile che sia autorizzata un'opera se non incontri i loro umori. E chi sa che il moto della terra non sia ritenuto eretico anch'esso, ecc., così come una volta lo era affermare gli antipodi? Non so per quale motivo un uomo non dovrebbe avere la libertà di stampare tutto ciò di cui parla, ed essere responsabile dell'uno così come lo è dell'altro, se, in ciascuno dei due casi, viola la legge. Mettere il bavaglio a un uomo per paura che egli dica eresie o cose sediziose non può avere altro senso se non quello che farebbe legare le mani ad un uomo per paura che userebbe violenza se fossero libere, motivo che in fin dei conti dovrebbe far imprigionare chiunque si sospetti colpevole di tradimento o di una qualche trasgressione.
Over the past twenty years, the global spread of online social networking and communication tools has inspired a lot of research on the connections between media revolutions and political innovations. Whereas in the twentieth century the question of media effects was mainly investigated in psychological and social research, political philosophers have been increasingly engaged in the current debate. Focusing on the hypothesis according to which innovative information and communication technologies imply premises and promises of a new balance of political power, this article aims to clarify its multidimensional nature from the perspective of some of the classic thinkers on politics, with particular reference to the political and cognitive impact of printing technologies. Though only dealing with ideas that were formulated before the twentieth century, the author identifies some general principles and implications applicable to contemporary research concerning the structural changes in political organizing, that we should expect as outcome of the recent evolution of information and communication technologies.
Mediaeval Sophia, 2013
Recensione
In un'epoca caratterizzata dalla comunicazione di massa e dalla circolazione costante e illimitata di informazioni, i mass media assumono un ruolo centrale nella diffusione del panorama politico, tanto nazionale come internazionale, e delle diverse strategie e dispute che si accendono tra le forze che si contendono il potere. In questo contesto, il linguaggio mediatico, in particolar modo quello giornalistico, diventa parte integrante dell'agire politico e adotta le sue caratteristiche: una spettacolarizzazione che, nell'aggressività o nella passionalità della presentazione della notizia, fornisce un'interpretazione degli avvenimenti e si istituisce come chiaro diffusore di ideologie.
Il diritto d'autore sulle edizioni musicali a stampa: restrizioni legislative e nuove prospettive per la digitalizzazione L'articolo intende offrire un sintetico vademecum sul diritto d’autore nelle edizioni musicali a stampa, per i bibliotecari che si trovino ad affrontare il trattamento di fondi musicali o di singoli documenti contenenti musica notata. Quali sono le caratteristiche fisiche e di contenuto che differenziano la musica a stampa dagli altri prodotti editoriali? Di quali strumenti dispone il bibliotecario, dovendo gestire spartiti e partiture, per evitare di violare le leggi in materia di diritto d’autore e copyright? Facendo il punto sulla legislazione nazionale e comunitaria in materia, l’autrice analizza le ripercussioni della normativa vigente sulla gestione della musica a stampa in biblioteca, con una particolare attenzione alla possibilità di diffusione legale della musica a stampa in ambiente digitale. Printed music and copyright: legislative restrictions and new perspectives for digitization The article provides a concise copyright handbook for printed music for librarians who have to deal with musical funds or documents containing musical notations. What are the differences between printed music and other publishing products? Which are the available instruments in order to avoid any copyright violation by the librarian that has to manage sheet music and scores? The author takes stock of the Italian and European laws on the subject and focuses on how current regulations affect libraries and librarians, trying to identify possible options for the digital dissemination of printed music within the confines of the law.
Silvia Boffelli, Stampa, propaganda e leggi razziali a Brescia 1 Stampa, propaganda e leggi razziali a Brescia Intervento in occasione della giornata di studi "Razzismo fascista. Aspetti della campagna antisemita e razzista a Brescia sotto il fascismo" svoltosi a Brescia l' 8 maggio 2008 "Il sentiero in discesa, che comincia dalla negazione dell'uguaglianza tra gli uomini, finisce nella perdita della libertà e nel lager" Primo Levi testimonia con le sue guerre coloniali, all'ambiguità dei percorsi inerenti la questione ebraica in Italia» 1 . La legislazione razziale fu preparata da un'intensa campagna di stampa. C'è chi, come lo storico Mimmo Franzinelli, ravvisa già nel 1936 l'inizio del battage ideologico 2 e chi lo fa risalire al 1937. Proprio in quest'anno si addensò una consistente serie di manifestazioni pubblicistiche 3 , in moli casi addirittura una diretta emanazione del potere centrale, che rispondevano però ad un comune sentire di ambienti vicini al fascismo. A questo proposito Enzo Collotti afferma che questa crescita di pubblicazioni «al di là della mera occasionalità, non può non essere considerato il sintomo di una situazione in via di evoluzione, comunque, di umori che già circolavano nel paese» 4 . Queste pubblicazioni contribuirono a veicolare, ognuna a suo modo, parole d'ordine antisemite che andavano dalla denuncia della volontà ebraica di sovvertire l'ordine mondiale a più diretti attacchi agli ebrei italiani affinché si decidessero ad un'adesione completa e incondizionata al fascismo, mescolando molto spesso le suggestioni dell'antigiudaismo cattolico e del nuovo antisemitismo politico e razziale. Molto attive furono, nella propaganda razzista e antiebraica, le testate della stampa satirico-umoristica, di cui il regime vedeva le potenzialità di penetrazione nei confronti di un pubblico popolare: al di là della grande stampa, che si schierò in maniera organica e accompagnò la creazione della legislazione antiebraica del regime fascista, si cercò di diffondere anche un razzismo più spicciolo, più becero e banale insieme, che contribuì a creare quel clima di tolleranza e indifferenza nei confronti delle discriminazioni razziali.
Brindisi: Associazione Amici della “A. De Leo”, 1993
Osservatorio sulle fonti, 2023
Ricerca 2023 del Seminario di Studi e Ricerche Parlamentari "S. Tosi"
Sulla Via del Catai (Giovani virtuosi e dove trovarli: Percorsi formativi e rappresentazioni dell’età giovanile nella tradizione pedagogica e letteraria cinese), 2021
That images could support texts to reach all sorts of readers, including children, was a key topic of Chinese public discourse in the modern press. In 1897 Liang Qichao also emphasized how entertaining pedagogical methods (such as songs and games) were essential to the reform of the Chinese education system and development of a modern nation. Presenting some early Chinese children’s magazines, this paper illustrates how they combined modern printing techniques and expressive modes to perform theories and practices on education circulating in China at the turn of the century
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in NGCC, 5/2008, 135
Diacritica. Trimestrale indipendente di letteratura, IV, fascicolo n. 4 (22), 2018