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Insegnare agli studenti a "leggere" bene i media

2014, Il telespettatore

Abstract

Viviamo oggi nell’era della globalizzazione e della parcellizzazione dell’attenzione ed è ancora più rischioso, rispetto a qualche decennio fa, quando questo dibattito è sorto, che i mezzi di comunicazione occupino una posizione educativa “vicaria”, con tutti i problemi che questo comporta, ora che sono arrivati sin nelle tasche dei nostri ragazzi. Il rischio è che il modo in cui alcuni mezzi di comunicazione raccontino la vita e intendano le relazioni umane si trasmetta senza filtri e influenzi i modi di comportarsi e di prendere decisioni. Da tempo gli studiosi di comunicazione si sono interrogati sulle possibili conseguenze di un approccio acritico ai media e alle storie che raccontano. Qual è, in questo contesto, il ruolo della scuola? Il corso “Leggere i media”, frutto della collaborazione tra le scuole FAES, l’Università Cattolica del Sacro Cuore (www.unicatt.it) e l’Aiart – Associazione spettatori Onlus (www.aiart.org), è nato per dare agli studenti alcuni strumenti per approcciare nel modo più consapevole possibile i mezzi di comunicazione da cui sono circondati.