Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
Scienze dell'Antichità 18-2012
…
19 pages
1 file
The archaeological survey, carrier out during the 2007 excavations on the north-east of the Early Christian basilica of Saint Leucio, interested a limited area (7.6 x 4.1 m) and brought to four infant burials, of which two subjected to secondary use. In accordance with data from the entire necropolis of Saint Leucio, our results confirm the choices of orientation (in the entire necropolis, it prevails the deposition orientation of the burials to south-west or south/south-west), and the practice of reusing the graves, in accordance with a widespread practice in the Mediterranean area during Late Antiquity and High Middle Ages. Once again, the picture shows a typical cultural use of the Longobards (Lombards) compared with the Byzantines. This thesis could challenge the chronological attribution of the basilica of Saint Leucio, set till now to the eighth-ninth centuries, by anticipating to the sixth-seventh centuries the first and bigger diffusion of burials and the consequent transformation of the Christian monument in a properly cemetery basilica.
Burial Taphonomy and Post-Funeral Practices in Pre-Roman Italy: Problems and Perspectives. Papers of the International Workshop held at the University of Basel, 2023
Tra il 2011 e il 2019 l’Università di Firenze ha intrapreso un progetto di ricerca sulla necropoli vetuloniese di San Germano (Gavorrano, GR.). Gli scavi e le analisi delle testimonianze, svolte su più fronti, hanno ad oggi permesso di precisare vari aspetti sulle tombe e sui loro occupanti. Tra questi, uno dei più singolari riguarda la manipolazione dei defunti, avvenuta molto probabilmente in un momento successivo alla deposizione, evidente in due delle strutture indagate, il tumulo 9 e il piccolo tumulo 6A e ipotizzabile in altre; ciò permette alcuni confronti con alcuni particolari contesti noti in Etruria.
Culture Civiltà, attivo dal mese di ottobre 2012, si è costituito con l'aggregazione dei Dipartimenti di Archeologia, Storia Antica, Paleografia e Medievistica, Discipline Storiche Antropologiche e Geografiche e di parte del Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali. In considerazione delle sue dimensioni e della sua complessità culturale, il Dipartimento si è articolato in Sezioni allo scopo di comunicare con maggiore completezza ed efficacia le molte attività di ricerca e di didattica che si svolgono al suo interno. Le Sezioni sono: 1) Archeologia; 2) Storia antica; 3) Geografia; 4) Studi antropologici, orientali, storico-religiosi; 5) Medievistica; 6) Scienze del Moderno. Storia, Istituzioni, Pensiero politico. Il Dipartimento ha inoltre deciso di procedere ad una riorganizzazione unitaria di tutta la sua editoria scientifica attraverso l'istituzione di una Collana di Dipartimento per opere monografiche e volumi miscellanei, intesa come Collana unitaria nella numerazione e nella linea grafica, ma con la possibilità di una distinzione interna che attraverso il colore consenta di identificare con immediatezza le Sezioni. Nella nuova Collana del Dipartimento troveranno posto, dopo rigorosi referaggi esterni, i lavori dei colleghi, ma anche e soprattutto i lavori dei più giovani che si spera possano vedere in questo strumento una concreta occasione di crescita e di maturazione scientifica.
Forthcoming in V. Nizzo (ed.), Archaeology and Anthropology of Death, Rome 2016
A series of graves belonging to the Phoenician period were investigated after the campaign excavation of 2007 in the Phoenician-Punic necropolis of Monte Sirai (Carbonia, Sardinia, Italy). One tomb in particular (labeled 252) is presented here because of its uniqueness. Tomb 252 contained the cremated remains of an individual, probably male, and comparison of the excavation records alongside reconstruction of the bone material itself makes clear that the individual was cremated in a prone position. It represents the first case of prone cremation reported in the literature.
Com'è noto nel Lazio si assiste intorno al 580, alla fi ne dell'Orientalizzante Recente, alla scomparsa dei corredi funerari. Tale usanza è stata generalmente messa in relazione con l'adozione di leggi suntuarie ispirate a norme delle città greche. Il riferimento all'affermazione ciceroniana per cui la decima delle XII Tavole sarebbe stata redatta a imitazione di una legge solonica è stato per lo più accettato. Ma nelle leggi romano-repubblicane si parla di limitazione e non di annullamento di deposizioni accessorie e i pinakes attici a f.n., tavolette esposte all'esterno delle tombe, nuovi semata delle sepolture, dimostrano, come ha ricordato Federica Cordano, l'esistenza di funerali molto articolati 1 . I monumenti funerari ateniesi e le testimonianze pittoriche dei funerali non permettono di attribuire all'inizio del secolo, cioè all'età di Solone, una decisa limitazione di spese per i funerali e le sepolture.
Ho usato per tradurre qrh' no" il termine molto generale di "lamento fune bre", ma in verità l'esatta determinazione del significato di questa parola in Saffo è oggetto di discussione, in quanto intimamente connessa almeno con una delle tre spiegazioni finora proposte dei motivi per cui sarebbe stata pro nunciata da Saffo questa proibizione. Ed è proprio da qui che deve partire l'analisi del fr. 150.
Sepolture anomale in Italia tra Preistoria e Medioevo, 2017
Un punto di incontro significativo tra l’ambito umanistico e quello scientifico è certamente ben rappresentato dallo studio delle cosiddette “sepolture anomale”, conosciute in letteratura anche come “giaciture non convenzionali” o “deviant burials”. L’approccio scientifico dei contesti archeo-antropologici ha consentito di fare luce su alcune tematiche relative alla ritualità, alla complessità sociale ed, in generale, a tutta una serie di aspetti riguardanti quelle comunità cui i contesti anomali sono riferibili, con attenzione particolare al loro modo di vivere il rapporto con la morte. Il presente elaborato di tesi, avvalendosi dagli studi sopracitati, si pone l’obiettivo di raccogliere alcuni casi editi per cercare di comprendere e spiegare il significato che si può attribuire all’anomalia attraverso il tempo e nelle varie aree geografiche, ma soprattutto chi ne è il destinatario e perché, e se questi soggetti mutano nel tempo. Nella prima parte dedicata alla definizione della problematica, verrà illustrato lo stato dell’arte attraverso una panoramica di alcuni casi editi, si definirà che cosa si intende con il termine “anomalo”, in riferimento soprattutto alle modalità attraverso le quali l’anomalia è identificata ed identificabile e in relazione ai destinatari nei confronti dei quali è possibile cogliere atteggiamenti devianti. Si procederà quindi all’illustrazione di alcuni esempi di sepolture nelle quali è stato colto questo intento di diversificazione, operando una distinzione in termini cronologici e geografici, riferibili ad un periodo compreso tra la preistoria e il medioevo e in relazione al solo territorio italiano, con la premura di evidenziare i caratteri di continuità e di discontinuità che interessano l’evoluzione di questo fenomeno nei tempi e nell’areale geografico di cui sopra si è detto.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Archeologia e Memoria Storica. Atti delle Giornate di Studio (Viterbo, 25-26 marzo 2009), in Daidalos, 2012
Corpora delle antichità della Sardegna. La Sardegna Preistorica. Storia. materiali, monumenti (a cura di A. Moravetti, P. Melis, L. Foddai, E. Alba,)
Rivista Archeologica dell'antica provincia e diocesi di Como , 2018
Breve storia di un'epigrafe funeraria latina in Molise, 2020
Archeologia in Liguria n.s. VI, 2018
QSACO Quaderni 26, 2015, pp. 243-252
Atti del II Convegno Internazionale di Studi, Paestum 28-30 giugno 2017, 2018
Memorie domenicane n°42, 2011
Rivista Archeologia Cristiana, 96 (2020),pp.245-276, 2020
Archivio Storico Cenedese – Studi e ricerche tra Piave e Livenza, 2023
Studi Medievali, 2017
Bollettino della società Italiana di Fotogrammetria e Topografia n.3/2012, 2013
Studi e Materiali di Storia delle Religioni 88/2, 2022