CEHI 2 - Il cimitero ebraico di Lugo (PARTE I)

A cura di Mauro Perani, Antonio Pirazzini, Giacomo Corazzol.

A cura di Mauro Perani, Pier Cesare Ioly Zorattini, Maddalena Del Bianco, Antonio Spagnuolo.

A cura di ANNAMARIA MORTARI, CLAUDIA BONORA PREVIDI.

A cura di Lidia Busetti, Mauro Perani, Antonio Spagnuolo. Prefazione di Giuliano Tamani.

Mauro Perani (con la collaborazione di Silvia Samorì).

-vecchio adagio giornalistico -* A parte l'introduzione scritta 'a quattro mani', i paragrafi 1-2, 6 e l'appendice documentaria sono stati elaborati da S. Superbi, mentre i paragrafi 3-5, 7-9 sono stati sviluppati da L. Graziani Secchieri. L'ampia ricerca documentaria alla base di queste pagine, solo in parte resa esplicita, è comune ad entrambe le autrici, che concordano sull'intero contenuto di questo contributo.

The image of the Jewish cemetery in Via delle Vigne in Ferrara, a large burial ground active from 1626 to the present day, is recurrent in Giorgio Bassani's texts as a place very dear to him, imprinted in his memory and a catalyst of memories both before and after the Second World War, of which he was a survivor. The article aims to show a historical profile of Ferrara's Jewish cemetery in the mid-twentieth century, attempting to sketch an evolution of this identity space through the study of surviving funerary stelae and the analysis of literary texts of the well-known writer from Ferrara.

Materia Giudaica, 2008

1 Se ne può leggere la recensione di Giulio Busi sull'inserto domenicale del Sole-24 Ore del 9 novembre 2008, e di David Malkiel in questo volume alle pp. 417-418.

A cura di Pier Cesare Ioly Zorattini, Mauro Perani, Antonio Spagnuolo.

Ferrara è una della poche città, a livello europeo, a registrare una presenza ebraica senza soluzione di continuità dal XIII secolo ad oggi. Per ciò che riguarda tutto il XIII secolo la documentazione è esigua: si tratta per lo più di atti notarili che certificano crediti e debiti e, in minima parte, la compravendita di beni e immobili. 1 Da queste scarse testimonianze è possibile acquisire poche notizie sugli aspetti della vita quotidiana di questa prima comunità ebraica, che pare non estraniarsi dal resto della popolazione cristiana locale, nonostante gli interventi contro gli ebrei promossi dall'Inquisizione a partire almeno dal 1279. Per la seconda metà del Duecento e fino al 1339, le testimonianze sono relativamente più numerose. 3 Un documento di fondamentale importanza giuridica è il decreto del 1275 (poi ripreso nei primi Statuti cittadini del 1287), emanato dal vicario del podestà, col quale veniva concessa l'immunità (absolutio, liberatio et immunitas) alla comunità ebraica e si vincolava il governo cittadino e la stessa autorità pontificia al rispetto permanente del decreto medesimo, 4 al pari del giuramento di fedeltà * Agnese Faccini ha preparato la maggior parte dei materiali, mentre Mauro Perani, ha aggiunto alcuni epitaffi nuovi del Museo Ebraico e del Cimitero attuale di Ferrara, studiati dal punto di vista paleografico e poetico, oltre ad una revisione generale e redazionale del testo italiano, dell'ebraico e della versione italiana e all'aggiornamento della bibliografia. I materiali preparati dalla Faccini sono ripresi dalla sua tesi di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, Gli epitaffi dei cimiteri israelitici di Ferrara (secc. XVI -XIX), relatore Mauro Perani, discussa presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna, nella sede di Ravenna nell'a.a. 2011-2012. 1 VITTORE COLORNI, Ebrei in Ferrara nei secoli XIII e XIV, ora in Judaica minora. Saggi sulla storia dell'ebraismo italiano dall'antichità all'età moderna,