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06 Cassani et alii

Abstract

aquileia nostra -anno lxxx -2009 la nostra ricerca, iniziata nel 2002 1 , ha visto il censimento di circa un migliaio di pezzi provenienti da una cinquantina di siti e ha affrontato diversi temi quali la tipologia, le analisi archeometriche, la quantificazione della diffusione delle singole forme e la cronologia 2 . la ceramica grigia 3 è una produzione riconducibile all'area veneta che si è affermata tra la tarda età protostorica (iV sec. a.C.) e l'età giulio-claudia in una fascia molto ampia compresa tra la lombardia orientale e la Croazia settentrionale e tra l'emilia romagna e la Carinzia. si tratta di un vasellame da mensa e da dispensa 4 utilizzato anche nelle aree sepolcrali sia come elemento del corredo o come ossuario e/o coperchio dell'ossuario 5 sia durante i banchetti funerari. i primi prodotti hanno interessato esclusivamente l'area veneta e, come è avvenuto per la ceramica depurata e semidepurata di poco anteriore, hanno introdotto nuove forme dal mondo greco ed italico. esse, recepite attraverso l'intermediazione dell'etruria padana, non sono state acquisite passivamente, ma rielaborate nel corso di un processo di acculturazione. tale processo ha apportato una modificazione della tecnologia artigianale, conosciuta fino a quel momento in territorio veneto, e una commistione con le forme di sicura ascendenza tipologica locale 6 . Poiché il periodo di vita della classe è molto lungo, le forme, pur in un sostanziale conservatorismo, subiscono alcune variazioni tipologiche e intorno al ii sec. a.C. avviene anche uno scadimento tecnologico. nello stesso periodo in Veneto il repertorio rimane ampio e variegato, ma a fronte di un esaurimento di alcune forme, si verifica l'introduzione di altre ispirate a vasi coevi in ver-nice nera ed in ceramica comune depurata. Grande fortuna per tutta la durata della produzione hanno incontrato le coppe, i mortai e le olle.