2017, I Capelli nella Bibbia. Simboli, magia e realtà nell'Antico Testamento
“I capelli rappresentano da sempre un mondo di linguaggi e significati con cui l’uomo rappresenta se stesso e l’ambiente in cui vive. Essi ci parlano della cultura e degli uomini, delle loro abitudini e del loro pensiero, delle loro virtù e dei loro vizi, di tutto ciò che hanno e di tutto ciò che desiderano”. Nei lunghi secoli della storia d’Israele, come emerge anche dai racconti delle Scritture, si è avuta una significativa evoluzione dalle tradizioni delle tribù nomadiche alle forme istituzionali meglio definite del popolo della Terra, che spesso hanno lasciato poco spazio a quelle espressioni originarie che difficilmente si integravano con la pratica religiosa giudaica. Al di fuori del contesto istituzionale, tuttavia, nella pratica popolare delle devozioni e dei gesti di pietà sono sopravvissute alcune tradizioni più antiche del popolo d’Israele, originatesi nel contesto comune della cultura semitica, di cui troviamo traccia in alcuni passi dell’Antico Testamento. Nel motivo dei capelli all’interno della Bibbia possiamo scoprire proprio questo tentativo di sintesi fra una tradizione precedente, mai del tutto abbandonata dalla gente comune, e le nuove regole del culto introdotte dalla classe sacerdotale legata al Tempio di Gerusalemme, volte a rinnovare e purificare la religiosità da tutto ciò che non fosse conforme all’idea dell’unicità di Yhwh, il vero dio d’Israele. Ancora oggi sentiamo di persone che praticano riti di stregoneria, le cosiddette “fatture”, sulle ciocche dei capelli. Nonostante lo straordinario progresso della scienza e la fiducia che l’uomo ripone nelle possibilità della ricerca, l’horror vacui e l’ineluttabilità del proprio destino lasciano aperta una finestra all’ignoto e alle forze che lo governano, al fascino dell’occulto e allo stupore del mistero. I capelli, la tradizionale “residenza dell’anima” e del “soggiorno degli spiriti”, continuano ad essere quel canale di comunicazione che manifesta ed esprime la forza del soprannaturale a cui si attribuisce quel potere magico che dirige le azioni dell’uomo.