Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2019, Le tendenze dell’italiano contemporaneo rivisitate. Atti del LII Congresso Internazionale di Studi della Società di Linguistica Italiana (Berna, 6-8 settembre 2018), a cura di Bruno Moretti, Aline Kunz, Silvia Natale e Etna Krakenberger, Milano, Officinaventuno, 2019.
https://doi.org/10.17469/O2102SLI000007…
24 pages
1 file
L’articolo analizza nel dettaglio la costruzione “prendere e V” (es. l’istinto è di prendere e mollare tutto su due piedi) tramite una metodologia mista che unisce un’analisi strutturale e funzionale basata su dati tipologici a un’inda- gine sperimentale basata su corpora e dati elicitati tramite questionario. Sulla base dei risultati dell’indagine, proponiamo di considerare la costruzione in esame come un caso di pseudo-coordinazione che veicola una semanti- ca sia aspettuale che di “sorpresa”, e quindi come una marca di miratività. Nell’italiano contemporaneo, “prendere e V” si rivela una costruzione emer- gente, probabilmente in evoluzione: sebbene al momento il suo uso da parte dei parlanti sia non omogeneo e la sua diffusione incerta, la sua presenza nei corpora testimonia una certa produttività e vitalità che potrebbe portare a un’ulteriore espansione della costruzione.
Confronto Studi E Ricerche Di Storia Dell Arte Europea, 2009
2018
La gerarchia \(V\) degli insiemi, la rappresentazione degli oggetti matematici in \(V\), l’assioma di fondazione.
Atti Ateneo di Scienze Lettere Arti di Bergamo , 2019
Nel ventennio 1918-1939 le parole che raccontano l’architettura sono molto accese, fatte di contrapposizioni violente, di verve polemica e di fazioni schierate.
Lingua E Stile, 2000
didi.tw n.k irty.kw r m33 'ti vengono dati gli occhi per vedere'
Italiano LinguaDue, 2025
Nell’ambito degli studi sull’italiano popolare, poca attenzione è stata dedicata alla sua dimensione orale. In questo lavoro vengono presentati i risultati di uno studio basato sul corpus ParlaTO, al fine di verificare se l’italiano popolare sia presente, come varietà parlata, nell’architettura variazionale dell’italiano contemporaneo. L’analisi si fonda sull’osservazione di un insieme di tratti considerati diagnostici, attinti alla letteratura precedente sull’italiano popolare, integrato con alcune nuove proposte. I fenomeni linguistici (di cui si considereranno frequenza, cooccorrenza e peso nelle descrizioni delle diverse varietà) saranno messi in relazione a diversi parametri socioculturali (età, grado di istruzione, professione). L’analisi dei dati offrirà uno spunto di riflessione su uno degli interrogativi più attuali circa l’italiano popolare: se e in che misura, oggi, esso sia una varietà vitale. Within the framework of the research on popular Italian, little attention has been paid to its oral dimension. This paper presents the results of a corpus-based research, which aims to verify whether popular Italian is present, as a spoken variety, in the variational architecture of contemporary Italian. The analysis is based on the ParlaTO corpus and considers a set of phenomena as diagnostic traits of IP. Such traits will be related to various socio-cultural parameters (age, education, profession). The data analysis will shed some light on one of the most debated problems about popular Italian: whether, nowadays, it is still a vital language variety.
2019
Così sarai tuttor donna del giuoco (Il Fiore CLVI, 14) In via preliminare è utile formulare una indicazione di metodo, anche al fine di delimitare gli ambiti della mia indagine. Il tema del rapporto gioco-letteratura 1 (per noi lo stesso che gioco-arte), per la ricchezza degli intrecci e delle analogie cui rimanda (finzione, scherzo, maschera ed altro ancora), ha dilatato la vastità e complessità del suo oggetto, rischiando di impegnare multidisciplinarmente settori di studio ben oltre il campo strettamente letterario. Capita così che orientarsi con coerenza all'interno della relativa trattatistica riesce talvolta fuorviante. In età contemporanea è stato un Grande che ben si intendeva di poesia-Baudelairead individuare come coessenziale alla natura umana un rapporto simbiotico tra le manifestazioni ludiche e quelle letterarie, con una osservazione tanto elementare quanto ricca di esiti molteplici e complessi: «le joujou est la première initiation de l'enfant à l'art» 2. E più recentemente Dino Buzzati (tanto per rimanere all'interno della grande letteratura) scrive: «l'arte, per gli artisti, è il più delizioso dei giochi» 3 , col tono di chi ‗gioca', appunto,a rivelare un segretoche segreto non è, perché notoab immemorabili. La celeberrima Epistola ai Pisoni, testo di partenza per ogni discorso sull'arte, aveva consacrato una sua tassonomia: «aut prodesse volunt aut delectare poetae», insegnare («prodesse») o giocare («delectare») sono i due modi del fare poesia. Ma è anche vero, come rileva Michelangelo Picone 4 , che al rigore tassonomico del primo verso segue in attenuazione «aut simul et iucunda et idonea dicere vitae» econ una assiomatica conclusione «omne tulit punctum qui miscuit utile dulci» 5 , che sembra aver tracciato una pista battutissima dalla letteratura medievale dell'Occidente europeo, fino ai giorni nostri.A provarlo sarebbe facile percorrere un lungo elenco di autori e di opere che immaginando o ipostatizzando una società armoniosa e perfetta costruiscono uno spazio e un tempo felici, nei quali il gioco è regola permanente per garantire il transfert della morale, della religione, delle virtù civiche e perfino dell'igiene dall'ambito dell'astratta precettistica, dura a digerirsi intellettualmente, sul terreno dell'indisciplinata forza vitale che muove le cose del mondo e la concretezza del vivere. A mo' d'esempio ricordo, pur col limite del riferimento al solo mondo femminile, il Reggimento e costumi di donna di Francesco da Barberino, un testo dalle molteplici possibilità di approccio, manuale di formazione, romanzo allegorico, silloge di precettistica femminile, narrativa aneddotica e novellistica, ma tutte con l'evidente obiettivo di controllare l'immaginario, col gioco a far da mediatore. Interessante e intelligente la lettura dell'opera di Claude Cazalé Bérard, dove è sottolineato che 1
La consistenza dell’effimero, 2013
Dialegesthai. Rivista telematica di Filosofia, 2024
2003
Occupandomi ormai da vari anni quasi solo di lingua antica, mi è sembrato che una maniera interessante per contribuire a questo congresso, dedicato al Novecento, fosse quella di ricercare alcuni tratti che caratterizzano l'italiano moderno rispetto alle fasi precedenti della sua storia, tratti che costituiscono quindi, in un certo senso, la sua "modernità". Si tratta dunque di un'accezione un po' ristretta del termine: la modernità è definita qui contrastivamente (rispetto a quello che in qualche modo è "antico"), e con l'ulteriore limitazione che il termine di confronto è l'italiano delle origini, cioè il fiorentino del Duecento e dei primi del Trecento. I fatti su cui si baserà questa breve esposizione provengono infatti dalle ricerche del progetto Italant. Per una grammatica dell'italiano antico, ideato da Lorenzo Renzi. Scopo del progetto, a cui partecipo come co-direttore, è quello di fornire una grammatica sincronica del fiorentino delle origini, più o meno sul modello della Grande Grammatica Italiana di Consultazione. 1 Le strutture descritte in queste due opere offrono una buona base per un confronto tra i due stati di lingua e per definire quindi alcuni aspetti in cui l'italiano moderno si è allontanato dalla sua forma originaria. Il confronto riguarda due stati di lingua separati da circa 700 anni e per questo non avremo modo di stabilire quando l'italiano ha abbandonato, per una data costruzione, la fase antica ed è diventato "moderno"-può quindi darsi (è anzi probabile) che le caratte-23
2017
The paper addresses the long standing issue of the number of values of the morphosyntactic category gender in Romanian and argues in favour of a three gender analysis. This is done capitalizing on one domain of empirical evidence, that of V+N compounds.These compound nouns select the kind of alternating gender agreement (masculine singular/feminine plural) which characterizes the neuter gender under threegender analyses. The fact that these nouns do not show the inflections (notably, pluraleand uri) of the productive noun inflection classes to which neuter nouns are otherwise assigned shows the productivity of the neuter (i.e., of the corresponding agreement class per se) and is hence used as an argument against two gender analyses that deny the existence of the neuter gender and reduce the alternating agreement selected by what is labelled traditionally as neuter nouns to an automatic consequence of the inflectional morphology of the relevant nouns.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
L’altra Galleria. Studi nella Galleria Nazionale dell’Umbria a cura di Marco Pierini e Marzia Sagini, 2022
Altre Modernità, 2017
Italiano a scuola, 2023
Studia Romanica Posnaniensia, 2006
Studi Germanici, 2013
Studi Francesi, 2015
In: “Quaderni del CSCI (Centro di Studi sul Cinema Italiano)”, 16, pp. 125-133, 2020
«Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari», 2006