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2016, Lingue e Linguaggi
This article provides a qualitative overview of the challenges posed by language (im)politeness in a dialogue interpreting class. The examples are extracted from a corpus of dialogue interpreting simulations in the Italian-Spanish language pair where Spanish is the foreign language for most of the students. Interpreting involves carrying out several mental activities simultaneously in a situation of communicative urgency. As a result, professionals will have to learn to allocate the mental effort where it is most needed. On the basis of the data, I will try to exemplify how, due to either an imbalance in the distribution of cognitive resources, or mental fatigue, or inadequate translation decisions, or poor language mastery, inexperienced subjects tend to concentrate on the propositional content of utterances while neglecting the sociopragmatics of the interaction. In particular, as regards linguistic (im)politeness, incorrect use of the pronouns of address or the omission of mitigation sometimes produce potentially impolite renditions or, conversely, deliberately impolite source utterances are rendered as polite, censoring the original speaker's intention. Therefore, in some cases, while the interpreted utterances are semantically equivalent to their respective original utterances, they are socio-pragmatically inequivalent. In other cases, they are both semantically and pragmatically inaccurate. 1. Introduzione Il contributo presenta alcune riflessioni sulle difficoltà poste dalla traduzione della (s)cortesia linguistica nell'interpretazione dialogica. Gli esempi commentati sono tratti da un corpus di simulazioni di situazioni comunicative mediate da interpreti in formazione, 1 registrate in aula e analizzate da una prospettiva che si colloca all'interfaccia tra Interpreting 1 Il corpus è costituito in totale da circa 15 ore di parlato, che ho registrato in aula con il consenso degli studenti nel corso delle mie lezioni presso le Università di Genova, Sassari e Modena.
This article provides a qualitative overview of the challenges posed by language (im)politeness in a dialogue interpreting class. The examples are extracted from a corpus of dialogue interpreting simulations in the Italian-Spanish language pair where Spanish is the foreign language for most of the students. Interpreting involves carrying out several mental activities simultaneously in a situation of communicative urgency. As a result, professionals will have to learn to allocate the mental effort where it is most needed. On the basis of the data, I will try to exemplify how, due to either an imbalance in the distribution of cognitive resources, or mental fatigue, or inadequate translation decisions, or poor language mastery, inexperienced subjects tend to concentrate on the propositional content of utterances while neglecting the sociopragmatics of the interaction. In particular, as regards linguistic (im)politeness, incorrect use of the pronouns of address or the omission of mitiga...
Il volume intende analizzare il rapporto fra l’opera di Verga e il contemporaneo processo di costruzione culturale di una comunità nazionale. In che misura si evolve la rappresentazione verghiana del Risorgimento nelle sue opere? Come cambia l’impegno “risorgimentale” a partire dalle esperienze dirette? Alle indagini letterarie e culturali si affiancherà un’analisi sistematica delle opere di Verga, con l’utilizzo della banca dati testuale LIZ4.
1998
Recensioni di un'occasione non riesce a trattenere una certa arroganza che lo contraddistingue. Egli si dimostra però talora anche critico acuto e divertito della realtà che lo circonda, e la sua corrispondenza tocca delle punte di humor raffinato. Il rapporto con i pensatori moderni e antichi, che ha occupato gran parte della sua carriera di letterato, viene qui solo sfiorato e risolto per lo più in brevi scambi di versi che assumono il sapore di apologhi filosofico-morali. A lettura terminata si rimane con il desiderio di saperne di più, di proseguire in questo scambio di idee che sembra appena abbozzato ed è già concluso. L'aver riconosciuto la portata innovativa di questo epistolario, va ascritto come dato di merito a Paolo Bernardini. La seconda parte del volume però sembra voler colmare il vuoto lasciato dalle voci dirette dei protagonisti ed è occupata da un numero forse eccessivo di appendici inerenti tematiche trattate o appena sfiorate all'interno delle lettere. Ne risulta una certa frammentarietà, cui va aggiunta la mancanza di un più che auspicabile indice dei nomi. Le note ai testi sono estremamente precise e ricche di informazioni sulla società letteraria e civile che circonda i due protagonisti. L'unico appunto da fare all'autore è che lo zelo esplicativo a volte conduce il lettore troppo lontano dal testo che invece si vuole chiarire. Mongolfiere e canarini è un libro che permette di accedere a quelL'altro Settecento' non ufficiale, dotto e pettegolo, dalle stanze di un'insolita dimora femminile, in cui bellezza, potere e onore non giocano alcun aiolo. Il fascino di questa quotidianità dignitosa e isolata costituisce una voce rara e quanto mai insolita nel panorama del Settecento privato italiano.
Italiano LinguaDue
Nelle pagine seguenti si affronterà il tema della comprensione linguistica da vari punti di vista. L'occasione per riflettere su questo tema è stato un convegno organizzato dall'Università di Salerno nel dicembre del 2021 dal titolo La comprensione e i testi: percorsi tra parole e numeri che si è svolto a conclusione del progetto Alpha-Mente, volto allo sviluppo delle abilità di literacy e numeracy finanziato dalla Regione Campania grazie al "Fondo Europeo di Sviluppo Regionale", dal "Fondo Sociale Europeo" e dal "Fondo europeo per lo sviluppo" (Voghera et al. in questa monografia). Ognuno dei contributi qui raccolti offre un particolare punto di vista sull'argomento, che per sua natura riguarda diversi ambiti di ricerca teorica e applicativa. L'obiettivo è quello di offrire riflessioni di tipo e livello diverso che, speriamo, possano contribuire a cogliere, da un lato, la multicomposizionalità del processo di comprensione e, dall'altro, le molte variabili in gioco sul piano didattico. Come in qualsiasi altro processo di apprendimento/insegnamento non ci sono ricette pronte per l'uso, valide in ogni situazione e i progetti e le sperimentazioni che verranno illustrati nelle pagine che seguono non hanno pretesa di poter essere esportabili sic et simpliciter in qualsiasi realtà scolastica. Ci auguriamo, tuttavia, che siano degli spunti teorici e applicativi per tutti coloro che quotidianamente, sia come ricercatori sia come insegnanti, si trovano a dover affrontare i problemi legati alla (non) comprensione di testi da parte di alunni di diverse età. Prima di passare, però, alla lettura dei saggi, pensiamo che sia utile offrire qualche dato d'insieme per capire meglio qual è lo stato dell'arte sulle competenze di comprensione della lettura dei giovani e meno giovani nel nostro Paese. Di tanto in tanto, infatti, la questione sale alla ribalta dell'interesse dei giornali e delle trasmissioni televisive perché, si apprende in modo allarmato, i nostri ragazzi e le nostre ragazze nella maggior parte dei casi non capiscono ciò che leggono. Numeri, spesso errati e improvvisati, passano di bocca in bocca, o meglio di penna in penna, di intellettuali e opinionisti che incolpano di volta in volta il nostro sistema scolastico, l'invasione dei social media, la scarsa capacità di concentrazione dei giovani, la mancata lettura dei classici e così via. Raramente il dibattito va aldilà di reazioni impressionistiche, basate più che altro su ciò che la scuola dovrebbe essere secondo l'intervistato di turno. Quasi mai, purtroppo, si fa riferimento ad analisi accurate dei dati per avere una reale misura del problema e capire quali sono i fattori che incidono maggiormente sulle prestazioni degli studenti. Eppure, le indagini nazionali e internazionali, che si svolgono oramai da molti anni, nonostante i limiti che inevitabilmente possono presentare, sono concordi nel fatto che esistono alcuni indicatori che hanno un valore predittivo dell'andamento delle prestazioni delle ragazze e dei ragazzi nei compiti di comprensione della lettura. Se ne potrebbero citare molti, ma in questa sede mi pare che, seppure sinteticamente, valga la pena di soffermarsi sui due indici che
2010
In questo volume e presentata una proposta di applicazione del corpus-based approach agli studi sull’interpretazione, con particolare riferimento alla modalita simultanea. A tal fine, sono discusse le principali questioni teorico-pratiche e metodologiche implicate nella creazione di corpora elettronici per lo studio e la didattica dell’interpretazione. Inoltre, sono illustrati due progetti di ricerca appartenenti ai Corpus-based Interpreting Studies (CIS) che hanno portato alla realizzazione di due corpora elettronici di interpretazione: EPIC (European Parliament Interpreting Corpus) e DIRSI-C (Directionality in Simultaneous Interpreting Corpus). Tali risorse linguistiche, la prima trilingue (italiano, inglese e spagnolo), la seconda bilingue (italiano e inglese), con i rispettivi archivi multimediali su cui si basano, offrono molteplici possibilita di indagine e attivita didattiche, a conferma del grande potenziale di questo innovativo paradigma di ricerca, frutto dell’incontro int...
Nomos, 2019
In some recent judgments (nos. 196/2018, 138/2019, 13/2019), the Italian Constitutional Court has addressed again the issue of whether neutral bodies, not exercising jurisdictional functions are entitled to raise the question of constitutionality. It confirmed the access in favour of the Italian Court of Auditors even when exercising the ex-post auditing of the annual revenue and expenditure account of public budgets (in this case, the constitutional parameters were widened beyond art. 81 of the Constitution). Instead, the Constitutional Court considered the question of constitutionality raised by the AGCM (the Italian Competition Authority) inadmissible, considering that Authority as a mere administrative body that is not in a third party position. These decisions pay particular attention to the institutional role of the public body as it results from the set of powers attributed to it. However, the reduction of the AGCM to common administrations remains doubtful, as the importance that EU law gives to the protection of competition through the national authorities’ network has not been fully considered by the Constitutional Court. Nelle sentenze nn. 196/2018, 138/2019, 13/2019, la Corte costituzionale ha ripreso il tema della legittimazione di organi estranei alla giurisdizione (o comunque non nell’esercizio di funzioni giurisdizionali) a sollevare questione di costituzionalità. Ha confermato l’accesso della Corte dei conti in sede di parificazione del rendiconto, allargando i parametri oltre l’art. 81 Cost.; ha assunto invece un orientamento negativo nel caso dell’Autorità garante della concorrenza, perché sprovvista di terzietà. In questa giurisprudenza assume peso essenziale il ruolo istituzionale dell'organo, quale risulta dall'insieme dei poteri ad esso attribuiti. Resta peraltro dubbia la riduzione della AGCM alle amministrazioni di regime comune, affermata dalla Consulta nonostante il rilievo che il diritto UE dà all’indipendenza delle autorità nazionali per la concorrenza, collegate in rete, nella funzione di accertamento degli illeciti antitrust.
www.chora.too.it Questa pubblicazione è stata registrata presso il Tribunale di Milano in data 20/09/2002 al n. 458; finanziata grazie ai fondi messi a disposizione dall'Università degli Studi di Milano per le iniziative culturali studentesche, secondo quanto previsto dalla Legge 429 del 03/08/1985; ha contribuito al finanziamento di questo numero l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. La rivista è realizzata dal lavoro volontario e gratuito degli studenti e degli studiosi che compongono la redazione; pubblicata dall'Ass. culturale "AlboVersorio" (Email: [email protected], www.alboversorio.it); prodotta in proprio. Qualora non fossimo riusciti a rintracciare i titolari del dominio delle immagini utilizzate, essi sono invitati a contattarci per far valere il loro diritto. Tiratura: 3000 copie. Direttore responsabile: al 1998. La sua ricerca, svolta all'intersezione tra fenomenologia e filosofia relazionistica del processo di derivazione whiteheadiana, si concentra sui temi della temporalità, della soggettività e dell'intersoggettività, e sul problema della definizione del concetto di evento. Autore di numerosi saggi su Husserl, Merleau-Ponty, Bergson, Whitehead, per la casa editrice Mimesis ha pubblicato Modi del tempo. Simultaneità, processualità e relazionalità tra Whitehead e Merleau-Ponty (Milano, 2004) e L'evento del tempo. Saggio sulla filosofia del processo di A. N. Whitehead (Milano, 2005). È redattore della rivista di filosofia «Oltrecorrente» e collabora ad «Aut-Aut».
DIALOGO TRA CORTI E PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ Atti del I Convegno dei Colloquia dei Ricercatori della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Padova, 2013
SOMMARIO: 1. Riproposizione del problema: dialogo tra corti e uso del diritto straniero. – 2. Uso del diritto straniero, della comparazione e del precedente. – 3. Dialettica della giurisprudenza pratica. – 4. Quale “dialettica”? – 5. Dialettica e prospettiva processuale del diritto: cenni e rinvio.
Temi e problemi del diritto STUDI filosofia del diritto JURA V. Velluzzi
loanshift. I primi sono termini che non presentano alcuna forma di sostituzione morfologica ma diversi gradi di sostituzione fonologica (es. la parola inglese field che deve la propria forma fonologia al termine norvegese fil). I secondi sono termini ibridi, formati dalla combinazione di elementi appartenenti alla lingua originale con elementi della lingua in cui si instaurano (es. il termine bockabuch per pocket book, da parte della comunità germanofona della Pennsylvania, con la sostituzione del termine buch per book). Infine, fanno parte della categoria dei loanshift i calchi e i prestiti semantici (es. l'inglese it goes without saying dal francese ça va sans dire o l'utilizzo del termine italiano latte nel mondo anglofono per indicare una bevanda a base di caffè e latte). 5 Oggi, tuttavia, le suddivisioni di Haugen sono osservate molto raramente: 6 mentre si continua naturalmente a fare un distinguo tra calco e prestito, al contrario si opta in ogni circostanza per il termine generico prestito in italiano, e, nel mondo anglofono, i termini borrowing e loanword sono pressoché interscambiabili. 7
On the etymology of Greek elektron 'amber' by the late Renzo Olivieri (Università di Genova)
STUDI ITALIANI DI LINGUISTICA TEORICA E APPLICATA, 2018
The two most frequent passive constructions of present-day Italian – the so-called periphrastic passive formed by the auxiliary essere 'be' + the past participle and the so-called si passivante or reflexive passive – differ from one another in both structural and semantic properties. However, if we look at the form and distribution of these two constructions in Old Italian, these differences appear to be much less pronounced. The aim of this article is to describe these differences and to sketch a reconstruction of the mechanisms that have led to the increasing differentiation between the two constructions throughout the history of Italian. We will show that this process can be described as a process of reinforcement of two prototypical associations between content and form (i.e., between a given configuration of semantic traits and a given construction) driven and determined by frequency.
Nell'orientamento lacaniano, l'interpretazione si colloca in una tensione tra due poli della sua pratica. Da una parte, essa è l'attività più libera dello psicoanalista. "Interprete di ciò che mi viene presentato nei discorsi o negli atti, decido del mio oracolo e l'articolo a mio piacimento, solo capitano a bordo dopo Dio, e ben inteso, lontano dal poter misurare ogni effetto delle mie parole, ma ben avvertito di ciò e teso a rimediarvi, in altri termini sempre libero del momento e del numero, così come della scelta dei miei interventi, al punto che pare che la regola sia stata ordinata completamente al fine di non ostacolare in niente il mio fare da esecutore…" 1 . D' altra parte, essa è retta da regole rigorose. "Ci risparmiamo dal fissare le regole dell'interpretazione. Non è che non possano essere espresse, ma le loro formule suppongono degli sviluppi che non possiamo ritenere conosciuti…" 2 . Questi due aspetti del rapporto dell'interpretazione e delle norme possono annodarsi in una proposta che formulava che l'interpretazione è senza standard, ma non senza principi. Il principio si enuncia: non c'è metalinguaggio. Questo principio vale specialmente per la psicosi nella quotidianità.
FINESTRE EXOTOPICHE. LO STILE DIALOGALE DELLA CONOSCENZA , 2020
La ricerca andrà perduta se istante per istante non ti ricordi di te, resta con te, resta con te, resta con te, insieme a te.
Nel Seminario VIII Lacan, per parlare del transfert, propone come testo base Il Simposio di Platone. Esso costituisce, secondo Lacan, il resoconto della più lunga seduta psicoanalitica della storia e Socrate vi appare come figura di proto-psicanalista e colui che scopre il segreto del transfert. Ma non perché è rivelato, un segreto cessa di essere un segreto.
SOMMARIO: 1. Premessa. -2. Teorie dell'interpretazione giuridica e significato -3. Gli argomenti interpretativi e lo scetticismo moderato 3 Il libro è dedicato in particolare agli argomenti interpretativi sistematici. A differenza di quanto ho fatto nel libro, dove ho preferito la formula "canoni interpretativi", in questo articolo mi uniformo alla terminologia più diffusa nella letteratura teorico giuridica, ove è prevalente l'uso del sintagma "argomenti interpretativi". 4 Sulla questione del limite nell'interpretazione giuridica e giudiziale in specie v. D. Canale, Forme del limite nell'interpretazione giudiziale, Cedam, Padova, 2003. Vito Velluzzi, Scetticismo interpretativo moderato e argomenti dell'interpretazione
Italiano e Dintorni La realtà linguistica italiana: approfondimenti di didattica, variazione e traduzione, 2017
La lingua italiana attraversa da oltre trent’anni un profondo processo di ristandardizzazione: nell’ambito di una generale semplificazione linguistica, l’Italiano standard -da sempre modellato sulla tradizione librescoletteraria scritta- ha iniziato ad adottare tratti linguistici anteriormente ritenuti substandard, dando luogo ad una nuova varietà di repertorio di fatto più rappresentativa della lingua reale utilizzata dalla comunità di parlanti: il neostandard . Parallelamente, vengono esclusi dalla nuova lingua media altri tratti ritenuti ormai troppo complessi, che divengono appannaggio di varietà di lingua più elevate. Ne sono un esempio le perifrasi andare + gerundio e venire + gerundio, ormai presenti solo in varietà di repertorio diafasicamente e diastraticamente alte. Le perifrasi castigliane, ir + gerundio e venir + gerundio, seppur strutturalmente molto simili alle corrispondenti italiane, presentano una frequenza d’uso molto elevata nella lingua media, e vengono utilizzate sostanzialmente in tutte le situazioni linguistiche, incluse le più informali-colloquiali. Italiano e castigliano presentano quindi un’asimmetria considerevole relativamente all’ambito d’uso di queste due strutture. Si tratta di una situazione di partenza da valutare accuratamente in sede didattica, nel momento in cui l’obbiettivo del nostro insegnamento è avviare gli studenti di italiano LS ad una competenza comunicativa che sia fedele alla lingua reale dei parlanti nativi e che si adatti dunque al maggior numero di contesti comunicativi possibili. Di conseguenza sarà raccomandabile una strategia didattica contrastiva che rigetti una traduzione letterale tra le due perifrasi castigliane e le due corrispondenti italiane, optando piuttosto per una riformulazione o per l’uso di strutture perifrastiche alternative. In caso contrario, lo studente ispanofono calcherà l’uso delle due perifrasi italiane sulla base di quello che prevede la sua lingua madre per le corrispondenti in castigliano, generando una lingua grammaticalmente accettabile ma priva di appropriatezza comunicativa.
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