La colonna gnomonica un elemento architettonico curioso oggi non più in uso www.nicolaseverino.it Marzo 2008 L'orologio solare detto "del pastore" è forse tra i più curiosi e conosciuti oggetti gnomonici a cominciare dall'antichità. Fino a qualche decennio fa si pensava che fosse un'invenzione del basso medioevo, e invece rientrava nei "viatoria pensilia" degli antichi romani, così come il famoso "prosciutto di Portici". Ma si trattava pur sempre di un orologio portatile d'altezza che veniva sospeso nell'aria per vedere l'ora. La "colonna gnomonica" di cui ci occupiamo, invece, è una scoperta molto più recente. In linea generale si può dire che essa, nel suo famoso stereotipo di "orologio a colonna fissa", fu se non inventata almeno divulgata con gran classe dal grande erudito Athanasius Kircher nell'Ars Magna Lucis et Umbrae, un libro che non è stato ancora per niente ben esplorato perché scritto in latino, nonostante il mio antico sforzo di renderlo al lettore nelle sue linee generali fin dal 1994. La peculiarità principale dell'orologio su colonna fissa è data dal fatto che lo gnomone non è mobile, come nel caso dell'orologio del pastore, ma fisso e costituito dal cappello cilindrico posto sulla testa della colonna. Una variante interessante è quella che il cappello-gnomone invece di essere normale, può presentare una "dentatura" che filtra i raggi del sole sulla colonna. Tale orologio veniva denominato "a cappello filtrante" e ha meritato grande attenzione da parte degli gnomonisti e specialmente da Renè J-H-Rohr, che lo attribuisce a Kircher. Tuttavia, la nostra "colonna gnomonica" è quella più semplice, costituita dal semplice fusto della colonna sormontato dal cappello circolare. Oppure, può essere una colonna semplice con uno gnomone applicato nella parte superiore, ortogonale o parallelo all'asse terrestre. Vi sono diversi esempi di questi orologi, realizzati per giardini pubblici e il loro maggiore sviluppo l'hanno avuto dal XVII al XVIII secolo. Proprio per questo loro largo e bellissimo utilizzo, la colonna gnomonica è stata considerata, insieme alle altre colonne di diversa specie, un elemento architettonico molto valido. Oggi si è persa ogni traccia di questo elemento architettonico, inutilizzato ovviamente, mentre invece sarebbe auspicabile il rinnovamento come elemento di abbellimento e di tradizione storica, non senza qualche utilità, come di fatto la possibilità di leggervi sopra l'ora solare. Ci siamo imbattuti per caso nella "colonna gnomonica" come elemento architettonico in un libro di architettura e, a dimostrazione che nell'architettura neoclassica veniva regolarmente utilizzata, abbiamo trovato ulteriori libri in cui viene definita. La prima traccia, la più importante in quanto riporta anche una bellissima figura, l'abbiamo trovata nel libro Course d'Architecture, dell'architetto Daviler, stampato a Parigi nel 1710 che è principalmente un commentario all'architettura del Vignola. Sopra si può vedere il frontespizio e il titolo del libro.