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In questo numero: Mario Arnaldi, Orologi solari dipinti nel chiostro di S. Domenico a Taggia Riccardo Anselmi, Le ore temporarie José C. Montes Jiménez, Martha A. Villegas, L'orologio solare di Cuencamé Renzo Righi, Una meridiana a riflessione Gianni Ferrari, Meridiana interattiva a corda Pier Giuseppe Lovotti, Gnomonica analitica in 3D: l'orologio solare orizzontale Rosa Casanova Zandomenego, Un orologio solare…per sempre Nicola Severino, Sulla successione cronologica degli orologi solari d'altezza rettilinei Alessandro Gunella, Hans Holbein e la Gnomonica Mario Arnaldi, Un particolare dittico d'avorio custodito nel Museo Nazionale di Ravenna Per la prima volta: le foto dell'eclissi di sole sulle linee meridiane Storia, Arte, Cultura e Tecniche degli Orologi Solari Bollettino della Sezione Quadranti Solari dell' U.A.I.-Supplemento al N° N° 5 Gennaio 2000 SPED. IN A.P. 70% FILIALE DI BELLUNO TAXE PERCUE-TASSA RISCOSSA-BELLUNO CENTRO Redazione-Nicola Severino, Via Lazio, 6-03030 Roccasecca Stazione (FR) Italy-Phone 0776-56.65.08
+ In questo numero: J.Kosciuk, La meridiana conica di Abu Mina; R. Anselmi, La meridiana conica di Abu Mina, progettazione; G. Flora, Meridiane a riflessione con specchio prefissato; A. Gunella, Il più antico orologio solare egiziano; P. Auber, La meridiana orizzontale di Aquileia: il plinto di Euporus; M. Arnaldi, Il X° Seminario di Gnomonica a S. Benedetto del Tronto; A. Gunella, Gli orologi sulle colonne cilindriche; E. Danese, Stonehenge, G. Ferrari, L'orologio di Brunswick.
e la misura del tempo-La gnomonica di Girard Desaurgues-Un particolare dittico d'avorio del museo nazionale di Ravenna-Il quadrante delle ore Ineguali sul verso dell'astrolabio-Orologi cilindrici a sezione circolare-Costruzione di un quadrante declinante per proiezione-La Gnomonica nel Web-Un orologio solare su parete curvata-Più veloce del computer… 200 anni fa?-Una meridiana cinese-Una proprietà delle meridiane bifilari.
Orologi solari verticali con la geometria analitica Nicola Severino, Il più antico orologio solare verticale ad ore astronomiche Renzo Nordio, Una bussola solare Mario Arnaldi, Le frazioni dell'ora temporaria; dall'antichità al medioevo Alessandro Gunella, Lo skyphos di Cartagine Alessandro Gunella, La sfera di Matelica Alessandro Gunella, Chi ha inventato la lemniscata? Alberto Nicelli, Il modello matematico dei punti orari sul globo di Matelica Silvano Bianchi, San Lorenzo, un esempio da imitare Gianni Ferrari, La rifrazione astronomica e gli orologi solai Guido Tonello, Incontro coordinatori regionali a Colleretto Diego Bonata, La meidiana a tempo medio del fuso di S. Gregorio (BG) Giacomo Agnelli, Il trigono del 2000 Storia, Arte, Cultura e Tecniche degli Orologi Solari Bollettino della Sezione Quadranti Solari dell' U.A.I.-Supplemento al N° N° 4 Settembre 1999 SPED. IN A.P. 70% FILIALE DI BELLUNO TAXE PERCUE-TASSA RISCOSSA-BELLUNO CENTRO Redazione-Nicola Severino,
Come avete potuto constatare, il mio sito web www.nicolaseverino.it è dedicato completamente alla gnomonica ed offre interessanti iniziative interattive che possono risultare, soprattutto in futuro, di grande interesse ed aiuto alla ricerca gnomonica per quanti si accingono a interpretare e ricapitolare gli studi sugli orologi solari. Una di queste, certamente tra le piu' importanti, è la Biblioteca Virtuale Gnomonica. Tante volte ci è capitato, durante le nostre ricerche e studi, di aver avuto bisogno di un determinato libro, o di sapere cosa ha scritto su un determinato argomento questo o quell'autore di gnomonica, soprattutto dei secoli passati. Purtroppo, pero', tali libri sono consultabili (e non sempre!) anche con qualche difficoltà presso le biblioteche statali o di antichi monasteri. Oppure il libro che ci occorre si trova anche nella libreria di un nostro amico gnomonista al quale di affidiamo per chiedere una copia o una trascrizione dell'argomento cercato. La Biblioteca Virtuale Gnomonica attende proprio a questo scopo e la possibilità che ognuno ha di poter accedere alla lista dei volumi su un sito web on line, come il mio sito, è proprio l'ideale per risolvere questo problema di ricerca delle fonti. Naturalmente per far si che l'iniziativa si realizzi e si renda presto utile, è necessaria la collaborazione di tutti. Per collaborare, è sufficiente inviare al mio indirizzo di posta elettronica, un elenco, possibilmente in formato tabellare, dei propri libri antichi che si possiedono sia in originale che in fotocopia o in formato digitale, e per i quali si desidera offrireautonomamente e possibilmente in modo gratuito ma compatibilmente con i propri impegni e possibilità, (una sorta di compito missionario gnomonico)al ricercatore che ne faccia richiesta, le informazioni, o copia digitale/cartacea dell'argomento che interessa.
Il miscellaneo Matematico di Marco Galli, nasconde una piacevole sorpresa nei suoi contenuti: un inserto che potremmo definire traquillamente un piccolo trattato di gnomonica. Un libro, questo, rimasto sconosciuto al pubblico degli amatori di gnomoncia, finchè chi scrive l'ha trovato per caso in una delle innumerevoli ricerche tra i libri della vastissima biblioteca scientifica dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze. Una biblioteca digitale che non esito a definire una delle più grandi e ricche del mondo anche per rendere accessibile a tutti, gratuitamente, i suoi contenuti. Un patrimonio scientifico mondiale davvero a disposizione di tutti. Marco Galli è personaggio sconosciuto al mondo della gnomonica di oggi, ma ai suoi tempi, come tutti gli uomini di scienza, doveva avere la sua cultura personale in fatto di meridiane e di misurazione del tempo, fattore imprescindibile dalle necessità quotidiane. Dalle due righe biografiche trovate nella Storia della Letteratura Italiana nel XVIII secolo, risulta che Fra Marco Galli era un bolognese, frate Minore osservante di S. Francesco, morto a 65 anni nel 1710, e che la sua Miscellanea Maticatica era un'opera accreditata ai suoi tempi. In altri scorci bibliografici si legge che era un "orologiaio" e che aveva scritto sugli orologi solari. Detto ciò, passiamo ad esaminare la parte del Miscellaneo che più ci interessa, quella sugli orologi solari. L'approccio letterario di Galli è interessante perché inizia con un preambolo in cui giustifica l'inserimento di questo capitolo sugli orologi solari in quanto l'opera è una Miscellanea Matematica e gli sembrerebbe un torto non farlo per i lettori a cui pensa possa apparire utile tale scelta. Elenca sommariamente gli orologi solari che descriverà, aggiungendo (cosa inusuale) i principali modi in cui essi possono essere costruiti. Gli orologi "a sole" possono essere di più sorti: orizzontali, quadranti, cilindri, concavi, anelli, riflessi ed altri, e le "specie" sono l'Italiano, il Boreale, l'Astronomico, detto anche "Francese" o "Comune" e l'Antico (Temporario). Alcuni si chiamano ad ore "Eguali", altri ad ore "Ineguali", altri ad ore "Parallele", come di "Ore Polari", o "delle Stelle", e di varie altre sorti… Gli orologi poi "…si formano in vari modi, cioè col Compasso, con le Tavole e con l'ombra del Sole, come gli horizontali si possono fare con le tavole e anche col Compasso; i Cilindri si fanno con le Tavole e anche si possono fare con il Sole per mezzo dell'Horizontale, come per tal via si può fare ogni sorte d'horologio murale in picciolo, e poscia geometricamente si può ponere in grande…". Inizia con il modo e la regola di fare l'Orologio Italiano per mezzo di un "fondamento", costituito da un foglio di cartone o altro materiale su cui vengono riportati gli elementi principali per la costruzione dell'orologio, come si vede nella figura 61, relativi alla latitudine del luogo in cui si opera. Da subito Galli distingue l'orologio Italiano e Babilonico per le ore intere e di mezzora dopo il tramonto, per il suo adattamento all'orologio da ruota o "ad usum campanae". Siamo nel 1694, a circa mezzo secolo dopo la prima testimonianza scritta conosciuta (circa 1650) sull'uso delle ore Italiche "ad usum campanae". Simpatica la descrizione dell'orologio astronomico:
di Pier Paolo Benuccipubblicata anche come dispensa per studenti del "Russell-Newton" di Scandicci (FI).
Pierre Hérigone è un matematico francese di una certa importanza, ma di scarsissima notorietà. Praticamente non si sa quasi nulla della sua vita, a parte che è nato nel 1580 in qualche luogo della Francia ove insegna e pubblica i suoi lavori, probabilmente a Parigi, dove muore nel 1643. E' tutta qui la biografia di questo matematico. Ma un tassello in più lo possiamo aggiungere, se consideriamo un semplice confronto con le notizie riportate dal sito "The Galileo Project": Anzitutto la data di nascita non è riportata, mentre nella biografia di J.J. O'Connor and E.F. Robertson si legge la data del 1580. Inoltre viene ricordata una sola sua opera, quella principale, cioè il Corso di Matematica in 6 volumi, mentre viene totalmente ignorata un'altra opera pure di grande rilievo dal titolo completo Les Pierre Herigone, Professeur és Matematiques pubblicata a Parigi da Piget nel 1644, cioè probabilmente un anno dopo la sua morte, da cui si evince anche che egli è stato un professore di matematica a Parigi. Questo testo è sconosciuto anche a J.J. Oconnor che non lo cita nella sua biografia.
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