2014, DONNICIDIO - Il Femminicidio visto da una donna nata maschio
In queesto libro l'autrice affronta il tema delle violenze e soprattutto degli assassinii delle donne da parte degli uomini con un approccio particolare derivante dalla sua condizione transgender, cioè di donna nata maschio. Pur rifuggendo ogni spiegazione determinista, per esperienza sia diretta, sia derivante da dieci anni di militanza nell'ambito della promozione dei diritti delle persone Transgender e Intersessuate, la Izzo cerca di ampliare la visione e la comprensione del maschilismo individuando un tavolo a tre gambe principali: la prima antropologica, la seconda socioculturale (psicologica, familiare, tradizionale), sulle quali si è scritto di tutto e di più e aggiunge una terza una gamba "biologica e informazionale" di cui invece non si vuole parlare anche per la difficoltà delle donne di comprendere a fondo certe predisposizioni maschili e viceversa. Difficile perché alle reali predisposizioni si sommano una enorme quantità di stereotipi culturali che nulla hanno a che fare con la radice del "maschile" e del "femminile". Il vissuto delle transgender da maschio a donna vivono dentro se stesse un passaggio piuttosto brusco da una prevalenza testosteronica ad una estrogenica. Anche i "trans" da Femmina a Uomo contribuiscono con la conferma di ciò che cambia davvero e quanto è stereotipo (o perlomeno si avvicinano maggiormente all'obbiettività). L'aspetto genetico (di cui non si può ancora dire molto per assenza di studi nel merito), ormonale e cerebrale. Questo libro, non vuole sostituire o spiegare con le differenze ormonali le ragioni del maschilismo che si è imposto in ogni epoca e cultura. Più semplicemente vuole affiancare alcune di queste ragioni alle prime "due gambe" su cui si studia da decenni. Del resto, un tavolo, per restare in piedi ha bisogno come minimo di tre gambe, afferma l'autrice. Nel libro sono raccontate alcune di queste differenze che possano servire alla Donna di capire se e quando un Uomo può diventare pericoloso: tenta di individuarne alcuni "prodromi". Non mancano consigli alle madri di figli sia maschi sia femmine, sia gender non conforming, alle donne anziane sposate con uomini anziani che culturalmente sono cresciuti in una cultura che considerava leciti alcuni atteggiamenti derivanti anche dalla natura specifica dei maschi. Affiancare e integrare quindi, con un primo contributo a cui, auspica, se ne possano aggiungere altri