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2011, Einaudi, Torino
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Sommario: 1. Introduzione.-2. La svolta della sentenza delle Sezioni Unite in materia di esposizione dei simboli religiosi nella scuola pubblica e le sue principali implicazioni sul piano operativo ed interpretativo.-2.1. La precisazione del significato del simbolo del crocifisso e della norma che ne àncora la presenza nella scuola statale.-2.2. Il nuovo ambito di esercizio dell'autonomia scolastica quale garanzia del pluralismo religioso.-2.3. Il ragionevole accomodamento come nuovo criterio orientativo del vivere insieme in una società multiculturale.-3. Verso un possibile atto V? Ragionando sugli interrogativi lasciati aperti dalla sentenza 24414/21.-4. Il carattere "speciale" della scuola quale strumento al servizio della costruzione di nuove forme di convivenza multiculturale: alcune riflessioni conclusive.
Stato, Chiese e pluralismo confessionale
SOMMARIO: 1. Quadro normativo - 2. Ragionevole accomodamento - 3. Procedimento e soluzioni - 4. Inconvenienti di fatto e prospettive - Appendice. From the “crucifix of State” to the “crucifix of class” (note in margin of Cassation 2021 sept. 9, n. 24414). ABSTRACT: The display of a crucifix in the classrooms is a request furniture by students. In case of dissent by other students or by teachers the headteacher has to search for a mediation, namely a reasonable accomodation, among the conflicting opinions.
La presenza del crocifisso nelle scuole pubbliche si giustifica per l'idoneità di tale simbolo a svolgere, nello specifico contesto scolastico, una funzione «altamente educativa», esprimendo, meglio di ogni altra raffigurazione, l'«elevato fondamento» dei valori civili che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato. In tal senso si è espresso il Consiglio di Stato con la decisione n. 556/06.
The essay analyzes the concept of State in the thought of Benedetto Croce. The author identifies three approaches: the State as an activity, the power State and the ethical State. However, this distinction has only an analytic function, because in Croce the different concepts are closely related. Il problema dello Stato in Croce si presenta come una materia somma-mente inquieta, oggetto di elabora-zioni spesso motivate da urgenze sto-riche ma in cui è possibile rintrac-ciare una certa continuità di argo-mentazioni. Le riflessioni crociane su questo argomento sono disperse in una gran quantità di scritti di varia natura e dimensione, e risulta, per-tanto, poco agevole un'opera di ri-costruzione concettuale. Per questa ragione analizzeremo tre differenti approcci del filosofo al tema dello Stato precisando che la distinzione ha natura solo analitica perché essi sono tra loro strettamente interconnessi. Lo stato attivita' Nella Filosofia della pratica Croce fa un esplicito rife...
Presentazione del volume di Miklos Boskovits, Mediaeval Panel Painting in Tuscany 12th to 13th century. A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. A Supplement, a cura di Sonia Chiodo, Firenze, Giunti, 2021., 2022
Sotto il nome convenzionale di Maestro del Crocifisso Loeser è raccolto un gruppo di opere che esemplifica la ripercussione della congiuntura tra Cimabue e Duccio negli anni ottanta del Duecento sulla pittura senese. Il nome critico, talvolta indicato come Maestro dei Crocifissi Cortona-Loeser, è stato introdotto abbastanza di recente proprio da Miklós Boskovits, nel saggio in cui recensì la mostra su Duccio del 2003 (Boskovits 2007, pp. 566-572). (Slide 2) Lo studioso ammetteva che gli sarebbe piaciuto vedere in mostra le due opere che, a suo parere, appartengono a uno stesso pittore di cultura senese: si tratta dei crocifissi su tavola che si trovano rispettivamente a Palazzo Vecchio a Firenze, proveniente dalla collezione di Charles Loeser (195), e al Museo dell'Accademia Etrusca, finalmente tornato in esposizione a seguito di un lungo restauro (194). (Slide 3) Il pittore di entrambi, secondo Boskovits, è lo stesso che dipinge tre Madonne col Bambino divise tra il Museo del Louvre, già nella collezione di André Peraté (196), la collezione Sarti a Parigi (197) e l'Allen Memorial Art Museum di Oberlin in Ohio (198). (Slide 4) La comune paternità dei due crocifissi era in effetti riconosciuta già da Edward Garrison, nell'articolo dedicato alle aggiunte al suo repertorio (Garrison 1951, pp. 207-208). Tuttavia, in seguito, tale accostamento non fu riproposto dalla critica e, anzi, le due croci sono state associate ad altri dipinti, spesso di cultura fiorentina. (Slide 5) Ad esempio, Luiz Marques, nel suo volume sulla pittura del Duecento, accostò alla croce di Palazzo Vecchio il piccolo crocifisso del Fogg Art Museum di Cambridge in Massachussets (Marques 1987, pp. 222-223). (Slide 6) In realtà quest'opera era già unita dallo storico dell'arte ungherese al gruppo del cosiddetto "Gaddo Gaddi", insieme all'Incoronazione della Vergine a mosaico in una lunetta del duomo di Firenze, ad alcuni mosaici del Battistero di Firenze, alla Madonna col Bambino di San Remigio, al crocifisso n. 1345 della Galleria dell'Accademia e alla croce della chiesa di Santo Stefano a Paterno presso Bagno a Ripoli (Boskovits 1976, pp. n.n., nn. 65-69). Il raggruppamento del cosiddetto Gaddo Gaddie dico 'cosiddetto' perché esiste un'altra proposta di identificazione del pittore con il Maestro della Santa Cecilia (per cui Bietti 1983 e Boskovits 2003)fu ripreso da Angelo Tartuferi, il quale vi aggiunse la Madonna col Bambino di Birmingham in Alabama (Tartuferi 1988, p. 442, Tartuferi 1990, pp. 49-50, 105-106). A sua volta Boskovits, nel volume del Corpus dedicato ai mosaici fiorentini, ripropose sostanzialmente lo stesso insieme col nome di "Penultimate Master" (Boskovits Corpus 2007, pp. 212-216). (Slide 7) D'altro canto, Luciano Bellosi riconosceva nel crocifisso Loeser caratteri fortemente cimabueschi che lo portavano ad attribuire l'opera, con la croce di Paterno, allo stesso pittore della Madonna di San Remigio, datando la serie agli anni settanta del Duecento (Bellosi 1998, p. 129). (Slide 8) Opere, la Madonna di San Remigio e il crocifisso Loeser, che invece a sua volta Carlo Volpe
Relazioni tra l'ideologia fascista e lo Stato italiano
Le prenotazioni dei Supplementi, singoli o in abbonamento, possono essere fatte mediante versamento su c/c postale 387001 intestato all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, precisando, nel retro del bollettino, la causale del versamento, oppure a mezzo lettera indirizzata all'Istituto medesimo. ,. Qualche titolo, a seguito del n. 1 che qui si introduce, e si intendono testi gia in composizione o in preparazione per la stampa: Sisma 1980. Effetti sul patrimonio artistico in Campania e Basilicata; Ricerche di archeologia subacquea; Studi veneziani; Studi sul colore degli intonaci antichi. Altri sono programmati 0 proposti. L'auspicio e il coinvolgimento dei piu disparati interessi, dentro e fuori I'Amministrazione, per le problematiche inerenti le molteplici attivita, considerate sotto diversi punti di vista, che riguardano il nostro settore.
2009
«Muoio, dice il Signore, per vivificare tutti per mezzo mio». Queste parole, che un Padre della Chiesa, san Cirillo d'Alessandria, s'immaginava sulla bocca di Cristo, suggeriscono l'attrattiva-ciò che è stata percepita come la «bellezza»-del salvatore che per noi ha offerto la sua vita, morendo sulla croce. Nella storia dell'arte sacra cristiana, più di raffigurazioni del Cristo predicatore e guaritore sono infatti frequenti e potenti, semplici e chiare quelle che riguardano la sua umiliazione, inizio della nostra vittoria. «Con la mia carne ho redento la carne di tutti», prosegue Cristo nel testo di san Cirillo, spiegando che «la morte infatti morrà nella mia morte e la natura umana, che era caduta, risorgerà insieme con me. Per questo infatti sono divenuto simile a voi, uomo cioè della stirpe di Abramo, per essere in tutto simile ai fratelli». 1 Come fa capire poi una celebre tela del Velázquez, Gesù sofferente contemplato dall'anima cristiana, la bellezza di Chi ha accettato la morte perché noi potessimo vivere attrae perché è nostra bellezza: specchio della nostra più alta dignità, promessa per il nostro avvenire; cifra del mistero che, sì, è sofferenza ma che è soprattutto gloria-il suo mistero pasquale. 1. Una bellezza paradossale La bellezza del Crocifisso. Si tratta di una bellezza paradossale che già il primo cristianesimo ha espressa con un'immagine mistica, la cosiddetta
Analisi dell'opera di Giovanni Botero "Della Ragion di Stato" nel contesto culturale del 16° secolo e in risposta a Machiavelli.
The article is published in the brand new Renaissance small Crucifix kept in the convent of the Friars Minor of Piran. The sculpture, dating from the turn of the fifteenth century, it is for the author of two other Crucifixes: the first comes from the church of San Francesco, also of Friars Minor, at Umbertide (Perugia), the second monumental in size, is clearly in the Venetian church of Sant’Angelo degli Zoppi o dell’Assunta.
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Scienza Politica Per Una Storia Delle Dottrine, 2010
Il Crocifisso con i <dolenti in umiltà di Giovanni di Paolo. Un capolavoro riscoperto, a cura di A. Bagnoli, , 2005
Novecento sedotto. Il fascino del Seicento fra le due guerre, 2010
Enciclopedia del diritto, Annali X, Giuffrè, Milano, 2017
Revue De Synthese, 2009