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L'intervento analizza tipi e occorrenze di incisi e proposizioni incidentali in quattro romanzi di Cesare Pavese: Paesi tuoi, Il compagno, Tra donne sole, La luna e i falò. Gli incisi (legati tanto all'oralità quanto alla tradizione letteraria) si prestano sia all'approfondimento soggettivo-lirico della psicologia dei personaggi, sia alla moltiplicazione dei piani e delle prospettive del racconto, sia alla stilizzazione sintattica, alla frammentazione (con introduttori grafici marcati) del tessuto della frase. Dall'esame dei tipi (incidentali primarie; incidentali introdotte da trattino all'inglese; incisi di parola e di sintagma; incisi didascalia; incidentali di secondo grado), si nota che in Pavese gli incisi diventano uno strumento sintattico maneggevole e polifunzionale, che scioglie l'autore dalle preoccupazioni di una resa naturalistica della realtà, e gli consente di attingere, soprattutto dopo Il compagno, al potenziale della narrazione autodiegetica, con una resa sintattica veloce, segmentata, ellittica ma non confusa, in quanto condotta e tessuta sulla trama di un'oralità stilizzata e sull'ordito di simmetrie e parallelismi di stampo classico.
Cuadernos de Filología Italiana, 2012
Riassunto Cesare Pavese ha incontrato in Spagna lungo la seconda metà del secolo scorso, una prolungata accoglienza, ora generalizzata e intensa ora più puntiforme e occasionale, sempre comunque molto vivida. Il contesto nel quale per la prima volta irrompe il nome di Pavese è quello della Spagna degli anni Cinquanta. Nel saggio si studia l'influenza dell'autore italiano su narratori e lirici di diverse generazioni; tra di essi i fratelli Goytisolo, Gabriel Ferrater e altri minori.
G. C. Lepschy (ed.), Su/Per Meneghello, Milano, Comunità, 1983, pp. 241-253.
"Ripeness is all": Pavese pose queste parole in epigrafe a "La luna e i falò". La citazione dal "King Lear" si offre come chiave di lettura di tutto il romanzo; ma poiché questo è l'ultimo di Pavese, assume anche valore emblematico di traguardo e sintesi di tutta la sua esperienza d'uomo e d'artista, e perciò è pure formula rituale, potente e irrevocabile, con la quale Pavese brucia ogni ponte con il futuro.
Stilistica e metrica italiana, 2014
Della lingua e della sintassi di Pavese sono state riconosciute come caratteristiche portanti l'allusione al dialetto nel lessico, 1 la spiccata emulazione morfosintattica del parlato italiano semicolto 2 e insieme la necessità di evaderne i confini. 3 Sugli aspetti oggetto di questo mio contributo ha insistito più di altri Soletti 2000, che esemplifica gli «scarti ellittici e i costrutti brachilogici» nella prosa dei romanzi maggiori (ivi 1152 e ss.) e tocca più d'uno dei problemi che seguono. La studiosa muove da un breve elenco delle parole del lessico critico pavesiano (già raccolte da Beccaria cit. 80). In quella serie si individuano due linee di sviluppo formale: da una parte il «linguaggio della sottrazione» (Soletti cit., 1155: saranno ad esempio breve, brevità, economia [di parole], avarizia ecc.), dall'altra la tendenza all'improvviso e alla deviazione (spezzato, rotto, aspro, forse vibrato). Racchiuderò entrambi i valori nella figura della brachilogia, sviluppando separatamente le due modalità (al § 1 le figure della deviazione, ai § § 2 ss. quelle della sottrazione). Rimane che la seconda forma comprende la prima, poiché cumula quasi sempre, con l'effetto ellittico, quello deviante, ed è parimenti ordinata al principio anticlassico dell'obliquità e dell'ellissi, controspinte stilistiche alla concinnitas.
Nonostante l’importanza della ripetizione e della monotonia nella prosa di Cesare Pavese sia ben nota, la complessità del sistema semantico delle sue opere è sottovalutata. In questo lavoro proporremo una nuova categoria interpretativa atta a chiarire le scelte stilistiche e contenutistiche dell’autore, conformemente alle linee guida da lui stesso scelte: l’unità e l’unicità. Sulla base teorica di questa “poetica della monotonia” ci si propone di analizzare le occorrenze del termine sangue nell’opera di Pavese, dato che lo si ritrova in tutti gli scritti dell’autore, connesso ai concetti di sacrificio e di selvaggio, che si cristallizzano nei miti dell’origine, della passione, della morte, della carità. Sotto la trama simbolica sarà possibile scorgere le ossessioni pavesiane, la sua relazione al tempo e alla donna. Quest’analisi tematica del sangue permetterà di mostrare il modo in cui la ripetizione monotona contribuisce alla creazione della complessa architettura dell’universo poetico pavesiano.
Il saggio analizza le letture effettuate da Cesare Pavese durante il periodo che trascorse presso il Collegio Trevisio dei Padri Somaschi a Casale Monferrato (novembre 1943-primavera 1945). Questa indagine è stata condotta sulle postille autografe rinvenute nei volumi della biblioteca del Collegio consultati dall'autore, e si è avvalsa della testimonianza diretta di padre Giovanni Baravalle, insegnante presso il liceo Trevisio in quel periodo.
Statuta de Castelleto. Corollario
Brevi vicende di un manoscritto custodito nell'Archivio Molli di Borgomanero, prima in biblioteca privata, poi pubblica.
Introduzione a Cesare Pavese, Poesie, 2020
2020
Presso l'Archivio "Guido Gozzano – Cesare Pavese" sono custoditi i manoscritti dei romanzi pavesiani Il compagno (segnato «AGP. AP I.5»), Il diavolo sulle colline («AGP. AP I.8») e Tra donne sole («AGP. AP I.9). Questi autografi sono accomunati dalla presenza di appunti di lavoro che testimoniano come Pavese intervenisse continuamente sulle strutture della narrazione, soprattutto nella fase preliminare di ideazione dell'opera, ma anche nel corso della sua stesura. L'autore era solito operare a più riprese sull'ordine della narrazione degli eventi, ridefinendo le coordinate spazio-temporali e modificando in particolare le caratteristiche dei personaggi e in particolare del protagonista-narratore. Il contributo si propone di mettere in luce questi processi sia attraverso l'analisi di schemi, parole chiave e annotazioni contenute negli appunti di lavoro, sia tenendo conto di alcune significative varianti testuali.
Al di là delle gaie colline c'è il mare, al di là delle nubi. Ma giornate tremende di colline ondeggianti e crepitanti nel cielo si frammettono prima del mare. Quassù c'è l'ulivo con la pozza d'acqua che non basta a specchiarsi, e le stoppie, le stoppie, che non cessano mai. E si leva la luna. Il marito è disteso in un campo, col cranio spaccato dal sole -una sposa non può trascinare un cadavere come un sacco -Si leva la luna, che getta un po' d'ombra sotto i rami contorti. La donna nell'ombra leva un ghigno atterrito al faccione di sangue che coagula e inonda ogni piega dei colli. Non si muove il cadavere disteso nei campi né la donna nell'ombra. Pure l'occhio di sangue pare ammicchi a qualcuno e gli segni una strada.
Di certe cose, che dette in prosa si vedono meglio, in Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi et al., Prosa in prosa, prefazione di Paolo Giovannetti, note di lettura di Antonio Loreto, Le Lettere, Firenze 2009, pp. 201-213, 2009
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ACME. Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, 2012
Ticontre. Teoria Testo Traduzione, 2020
E me l’ovrare appaga. Papiri e saggi in onore di Gabriella Messeri (P.Messeri), a cura di G. Bastianini, F. Maltomini, D. Manetti, D. Minutoli, R. Pintaudi, Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Firenze 2020, pp. 39-45
«Diverse voci fanno dolci note». L’Opera del Vocabolario Italiano per Pietro G. Beltrami, a cura di Pär Larson, Paolo Squillacioti e Giulio Vaccaro, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2013, pp. 223-229, 2013
Dire quasi un'altra cosa. Intertestualità e traduzione nella letteratura del Novecento, 2024
Scrittori che traducono scrittori. Traduzioni "d'autore" da classici latini e greci nella letteratura italiana del Novecento, 2017
Eikasmos VIII, 1997
E. Cavallini (ed. by), La Musa nascosta: mito e letteratura greca nell'opera di Cesare Pavese, Bologna, Dupress 2014, 2014
«Studi Novecenteschi», 2012
Le forme del comico. Atti delle sessioni parallele del XXI Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Firenze, 6-9 settembre 2017, 2019