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PIERLUIGI MAGISTRI

2016, «Un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la Terra». Alle origini dell’Orbis Christianus

Abstract

Le basi di una nuova geografia.-«∆Egev neto de; ej ntaì ı hJ mev raiı ej keiv naiı ej xhìqen dov gma para; Kaiv saroı Auj gouv stou aj pograv fesqaipà san th; n oij kou-mev nhn», con queste parole inizia il secondo capitolo del Vangelo secondo Luca (1). Il riferimento lucano a un censimento generale nell'ambito dell'impero di Roma, che potrebbe sembrare incidentale rispetto all'economia del testo sacro, racchiude, invece, in nuce, un più che significativo riferimento a uno stato di cose che sono all'origine della nostra era e alla nascita dell'orbis christianus, che avrebbe avuto nei secoli successivi un notevole sviluppo, tanto da coincidere, appunto, con un'oij koumev nh sempre più ampia fino a interessare, in maniera più o meno signifi-cativa, tutta la Terra (2). Il testo sacro-che, oltre al corrispettivo brano del Vangelo secondo Matteo, è l'unica fonte, all'incirca coeva (3), a riportare la narrazione esplicita della nasci-ta di Gesù Cristo (4)-fa riferimento a un contesto spazio-temporale del tutto particolare: la Giudea al tempo di Augusto, cioè una regione periferica dell'im-(1) Lc 2,1: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la Terra». (2) Man mano che si è proceduto alla scoperta di nuove terre e di nuovi continenti, infatti, di pa-ri passo si è proceduto anche alla diffusione del messaggio evangelico attraverso l'attività missiona-ria che ha contraddistinto il cristianesimo fin dalla sua origine. A tal proposito si veda l'Atlas Hierar-chicus con particolare riguardo all'introduzione storica e cenni illustrativi delle carte geografiche. (3) Per alcuni studiosi il Vangelo secondo Luca sarebbe stato scritto fra gli anni 50 e 70 d.C., per altri esso sarebbe più tardo di circa una ventina di anni; mentre per il Vangelo secondo Matteo an-cora meno netta è la convinzione degli studiosi: alcuni ritengono che questo Vangelo sia stato scrit-to fra il 40 e il 70 d.C., altri invece datano la sua stesura fra il 70 e la fine del I secolo. (4) Numerose, invece, sono le fonti che testimoniano la realtà storica di Gesù Cristo, a partire dallo storico di origine ebraica Flavio Giuseppe, che ne fa menzione nelle Antichità Giudaiche; e ancora autori classici quali Plinio il Giovane, in una lettera indirizzata all'imperatore Traiano; Tacito, nel racconto dell'incendio di Roma, e Svetonio, nella Vita di Claudio, fino a un altro importante te-sto della tradizione ebraica, il cosiddetto Talmud di Babilonia, e così via.