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2019, Rivista di Studi Interdisciplinari
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Un approfondimento sul rapporto tra etica e oligarchie e sul concetto di individuo e società.
Koinonia 42, 2018
Il vasto ed eterogeneo mondo che i romani chiamavano indifferentemente barbaricum era strutturato in società tradizionali, che la moderna sociologia definisce “organizzazioni tribali complesse”, ovvero federazioni di tribù a cui giustamente non si riconosce più quella fisionomia culturale omogenea erroneamente supposta in passato. All’interno di questo universo tribale esistevano stratificazioni sociali entro la stessa categoria degli uomini liberi e forme di dipendenza, quali la schiavitù, attestate dai corpora tardoantichi e altomedievali noti come Leges barbarorum. Nell’ambito di tali forme di dipendenza l’indagine si propone di verificare eventuali processi acculturativi innescatisi a seguito dell’incontro osmotico e conflittuale tra i “popoli” barbari e la romanitas, unitamente all’incidenza socio-economica che è possibile riconoscere a schiavi e uomini liberi di status sociale inferiore entro le istituzioni della comunità tribale.
‘Uyūn al-Akhbār (Studi sul mondo islamico) 3.Conflitti e dissensi nell’Islām, 2009
Etica politica e scomunica in età selgiuchide. Un’indagine critica della opera di Abū Hāmid Gazālī, ‘Uyūn al-Akhbār (Studi sul mondo islamico) 3.Conflitti e dissensi nell’Islām, Editors: Daniele Cevenini & Svevo D’Onofrio, Bologna, October 2009 (translation from Persian to Italy by Svevo D’Onofrio)
2022
La parola scritta ha la debolezza di depotenziare la ricerca, perché la conoscenza si realizza nell’interrogazione orale, nel dialogo vivo, che mette in connessione gli interlocutori e chiarisce le possibili ambiguità che potrebbe invece presentare uno scritto, di per sé molto più difficile da interrogare.
minima&moralia, 2021
Uno studio sui diversi approcci di scrittori e filosofi di origini ebraiche rispetto al mito di Ulisse A study upon the different interpretations of the myth of Ulysses given by Jewish writers and philosophers
Lo studio passa in rassegna le principali fonti epigrafiche attestanti gli atti di evergetismo ai ginnasi da parte dei sovrani ellenistici
2015
Gianfranco Pellegrino’s book is a bold and original contribution both to the literature on public ethics and to the current debate on political morality in Italy. One might object, however, to Pellegrino’s description of his own normative stance as distinct from political realism.
Philosophical Readings, 2020
The article investigates how the topic of the naturalness of human sociability is discussed in the medieval understanding of the Nichomachean Ethics , starting from the first commentaries on the so-called ethica nova and vetus up to the late thirteenth- and early fourteenth- century commentaries. This partial excursus shows that, first of all, a great gap separates the earliest commentaries from the latest ones: the knowledge of the full text of the NE, as well as the translation of the Politics , deeply impacts on the relevance that the readers of the NE give to this issue. However, the inquiry into this naturalness does not reach in the exegesis of the NE the depth of analysis and the centrality of interest found in the commentaries on the Politics or on De animalibus . In addition, the masters of the arts, authors of the so-called ‘Averroists’ commentaries, have little consideration for the role of language and its naturalness and attribute a secondary role to political life, con...
In this paper I examine the concept of human practical ethics referring to the problem of the vacation of instincts in human beeings. Moral laws and prescriptions can be seen as the surrogates of instincts, and they can be studied in relation to the rest of animal kingdom. From such a point of view, the nexus between nature and culture needs to be put in the middle and examined with the help of genetics.
Ora che veramente ogni cosa è in gioco bisogna avere il coraggio di affermare la verità dei fatti con tutta la forza necessaria. E la verità è che il governo nato il 4 marzo è senz'altro il governo più incompetente, populista e illiberale della storia repubblicana e la sua sola permanenza in carica è un pericolo per la finanza pubblica, per il processo di integrazione europea e per la tutela dei pur modestissimi risultati di modernizzazione che si erano conseguiti negli ultimi tre anni. Ma la verità è anche che esso gode di un consenso popolare amplissimo, perché è espressione diretta di una cultura sociale ampiamente condivisa, di valori che sono diventati egemoni nella società italiana e di una visione del mondo, e in particolare dei fenomeni economici, che purtroppo è stata assunta e propagandata negli anni da pressoché tutte le forze politiche del paese, per quanto essa si confermi alla prova dei fatti gravemente incompetente. Il populismo "rosso-bruno" del governo (tale perché tiene insieme elementi ideologici sia dell'estremismo di sinistra sia di quello di destra) non fa altro che tradurre in proposta politica, senza mediazioni ed elaborazioni, la cultura e le priorità di un preciso segmento della società italiana. Si tratta di quel pezzo d'Italia che ambisce a vivere di rendite, che non crede di avere le capacità per competere nel mondo globalizzato e desidera riportare indietro le lancette della storia a un tempo puramente immaginario in cui ritiene che lo sforzo della competizione non fosse richiesto, che diffida di ogni cambiamento e di ogni innovazione, che mal tollera le differenze, che guarda con sospetto alla scienza e alla modernità: una minoranza pessimista e nichilista, che le dinamiche politiche innescate dal declino del paese e da un sistema istituzionale inadeguato ai nuovi tempi, hanno compattato fino a renderla politicamente prevalente e culturalmente egemone.
I. POZZONI (a cura di), Grecità marginale e nascita della cultura occidentale. I Presocratici, Villasanta, Limina Mentis Editrice, 2008, ISBN: 978-8895881010.
La naturale scarsità di documentazione induce chi desideri introdurre un esame minuzioso dei testi della tradizione di ricerca Pre-socratica a riconoscere l’indilazionabile necessità di arricchire rari dati diretti e scarse testimonianze indirette con l’uso assennato di un metodo ricostruttivo innovativo ed articolato, che si orienti ad assicurare un’armonica combinazione tra testo e contesto narrativi. Per evitare di cader vittima di una sorta di ottimismo storiografico idoneo a condurre ad errori ricostruttivi è onere dello studioso moderno non dimenticare mai di come essa documentazione si strutturi su una tortuosa catena di strati ermeneutici, sedimentati, costruiti in diversi momenti storici della civiltà umana; chi, da Platone all’ermeneutica novecentesca, si sia accostato ai testi dei nostri autori non è riuscito a non rimodellarne ed arricchirne forme e contenuti, contribuendo, volontariamente o meno, a sbiadire in maniera irrimediabile senso e valore iniziali (I. Pozzoni)
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Tesi in Scienze Politiche, Sapienza Università di Roma, Roma 2014, 2014
I. POZZONI, L’etica di Mondo Piccolo: la deonticità del bene in G. Guareschi, in “Per la filosofia”, Pisa/Roma, Serra, XXIX, n.85, 2012, 43-57
Scenari. La rivista di approfondimento culturale di Mimesis Edizioni, 2021
1. Oligarchie al potere. ‘gnorimoi’ e ‘politeia’ a Taranto, in Arte – potere. Forme artistiche, istituzioni, paradigmi interpretativi, Atti Convegno Pisa Scuola Normale Superiore 25-27 novembre 2010, a cura di M. Castiglione, A. Poggio, Milano 2012, pp. 147-172, 2012
Guerra e Società degli Etruschi, 2021
I. POZZONI, L’ontologia civica eleatica come aristocrazia moderata, in “Información Filosófica”, Roma, fasc.17 (2011), VIII, 26-54
M. Firmati (a cura di), Gli Etruschi tra Chianti e Monte Maggio. Atti del convegno (Castellina in Chianti, 21 settembre 2018), Siena 2019
Etica nel futuro (ed. L. Alici, F. Miano), 2020
Tetide N. 5 Anno III - 2017, 2017
«Hormos» Ricerche di Storia antica, 2021