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2018, M. Del Verme-A.Pasqualini
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Paolo nell'Agro Pontino (Acts 28:15)
Il Museo Archeologico di Perugia ospita un'ingente quantità di buccheri (circa 300 pezzi) raccolti grazie a cessioni di intere collezioni 1 e a donazioni sporadiche o acquisizioni operate da personaggi strettamente connessi a vario titolo con la struttura tra la metà dell'Ottocento e il primo trentennio del Novecento. 2 Raramente però i pezzi sono accompagnati da informazioni relative ai contesti originari e, sebbene in qualche caso compaia un appunto di data e luogo di provenienza, ad oggi si lamenta a Perugia per questa tipologia ceramica la quasi totale mancanza di dati rapportabili con chiarezza al ritrovamento in fase di scavo e alla conseguente eventuale associazione dei medesimi con altri materiali di corredo. 3 Le motivazioni di questa realtà (che accomuna gran parte dei tesori delle collezioni storiche ottocentesche in vari musei d' Italia) per il contesto perugino sono state indagate grazie 1 www.archeologia.
Introduzione al corso Il Pontificio Istituto di archeologia cristiana è stato fondato nel 1925 per valorizzare gli studi di Roma paleocristiana. Questo corso vuole valorizzare l'archeologia cristiana per allargarla da un ambito più ristretto. I monumenti cristiani sono le prime fonti storiche, poi si prefiggeva, di offrire le nozioni più significative delle classi di monumenti a Roma.
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, nonostante l'istituzione (con d.l. 14 dic. 1974 n. 657, convertito in l. 29 gen. 1975 n. 5) del Ministero per i Beni culturali e ambientali, riorganizzato come Ministero per i Beni e le Attività culturali, a norma dell'art. 11 della l. 59 del 15 marzo 1997, con d. legisl. 20 ott. 1998 n. 368. Oggetto di esperienze per l'occupazione giovanile (l. 285 del 1° giugno 1977), che non hanno però presentato l'effetto dinamico atteso, soltanto a partire dagli anni Novanta i b. c. hanno registrato un sempre crescente interesse, che si è formalizzato in iniziative con intenti di rinnovamento e di imprenditorialità. Al centro dei dibattiti e delle proposte politiche a livello nazionale e internazionale, i b. c.anche attraverso le grandi mostre, il più delle volte veri motori di interesse e di consensosono stati offerti al pubblico, per renderlo consapevole del patrimonio storico nazionale e competente nella fruizione. I b. c. sono stati quindi riscoperti come settore attivo dell'economia nazionale, per l'accertata potenzialità di produrre utili e nuove professionalità, attraverso l'organizzazione, la promozione e la gestione mirate (v. oltre: Economia della cultura). Dopo anni di politica centralizzata e autofinanziata, lo Stato italiano ha dovuto riflettere sulle difficoltà di gestione -con appena lo 0,45% dell'intero bilancio nazionale -del cospicuo patrimonio, composto di circa 3500 musei, 2099 siti archeologici, 20.000 centri storici, 95.000 chiese, 40.000 rocche, 30.000 dimore storiche, 4000 giardini, 30.000 archivi, 3100 biblioteche; un complesso di beni, tra cui alcuni settori in crescita, è, a fine secolo, al centro di un rinnovato interesse scientifico: vanno
Archeologia a Montegibbio. La scoperta di una villa romana, 2007
BISAO, LXVII, , pp. - RENATO BONELLI STORICO DELL'ARCHITETTURA CORRADO BOZZONI L'operosità di Renato Bonelli storico dell'architettura si svolge sin dagli esordi, cioè sin dagli anni immediatamente seguenti la laurea in architettura conseguita nel 1934, su due piani paralleli: quello cioè della lettura critica dell' oggetto architettonico (che per Bonelli è storia dell'architettura, perché «il giudizio estetico è ... l'atto per cui l'opera d'arte [quindi l'architettura] si storicizza»), e quello delle premesse e implicazioni metodologiche del fare storia. Per questo secondo aspetto il compito che il giovane Bonelli si assume e fa proprio, con un impegno assoluto e individuale, che negli stessi anni trova un corrispettivo soltanto nell'azione di Roberto Pane, è quello di introdurre i risultati del pensiero critico contemporaneo e in particolare l'estetica di Benedetto Croce, che già aveva permeato e rinnovato altri settori della cultura e della critica artistica italiana, negli studi di architettura e, in particolare, nell'ambito della Facoltà di Architettura di Roma, per alcuni aspetti ancorata a posizioni storiografiche tardo-positiviste. Se una prima formulazione sistematica del metodo, pubblicata nel 1945 sul Bollettino dell'Istituto storico artistico orvietano 1 , presenta qualche asprezza polemica, che si giustifica con la particolare situazione nella quale Bonelli si è trovato ad operare, inizialmente quasi isolato, e con la necessità di respingere con determinazione e chiarezza una concezione della storia dell'architettura evoluzionista, rivolta principalmen-1 Teoria e metodo nella storia dell'architettura, in «Bollettino dell'Istituto storico artistico Orvietano», (1945), 1.
Servizio II -Beni Archeologici Unità Operativa II -Tecnica per la progettazione delle ricerche in alto fondale, la progettazione di itinerari culturali subacquei e coordinamento sicurezza nei cantieri di lavoro È vietata la riproduzione, sia del testo che delle immagini, senza la preventiva autorizzazione scritta. Edizione gratuita fuori commercio, esente IVA D.P.R. 26/10/1972 (esente da bolla di accompagnamento D.P.R. 6/10/1978 n. 627).
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Studi in ricordo di BM Scarfì XL 2017, pag. 312-317, 2017
InStoria - GB EditoriA
AA.VV. Centocelle. Racconti di un quartiere che resiste, Roma, DeriveApprodi,, 2023
L'abitato protostorico di Poggiomarino . Località Longola Campagne di scavo 2000-2004 , 2012
Daniele Manacorda (a cura di Nicoletta Balestrieri, Giulia De Palma, Valeria Di Cola, Giulia Facchin, Mirco Modolo, Adelina Ramundo) IL MESTIERE DELL’ARCHEOLOGO, Guide 19, Edipuglia 2020., 2020