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This little paper is an amusement of the mind. I don't know if the solution of the problem that I find is right or wrong. Everyone can thinks about this problem in a own way. I hope that everyone can find in what I write something to grow in own life. Good luck!!
BENANO E LA SUA VALLE, 2013
Il toponimo attuale è riportato anche nella forma medievale Venano, la cui etimologia richiama 'vena', ovvero risorsa idrica, falda o sorgente. L'acqua è infatti la caratteristica principale di questa stupenda valle, ricca di copiose sorgenti (quella detta "di Tristi", la più nota, risale al periodo etrusco), caratterizzata dalla valle del torrente Romealla e dal fitto reticolo idrografico locale (torrenti e fossi) che in questo rachide principale confluiscono. Il Fosso di Romealla è un torrente che nasce a Castel Giorgio dalla confluenza di due fossi che scendono dai rilievi Volsinii. Il suo letto incide le ignimbriti dell'altopiano dell'Alfina dividendolo nelle due macroaree dell'Aeroporto, a Nord, e del Lapone, a Sud. Tra Casa Pisana ed il Citerno (S. Maria della Guardia; zona di sepolture etrusche e romane) l'alveo ha creato una serie di cascate e laghetti, costellati da orride balze ignimbritiche a strutture poligonali, note come "sassi del diavolo". Le rupi ospitano caverne che furono abitate nell'Età del Bronzo. Da qui si entra nella Valle di Benano. Tra i poderi, interessante quello denominato "Doglie"; il toponimo (uno analogo si trova tra Titignano e Todi) richiama il latino dolium, contenitore di grosse dimensioni per l'olio: ancora oggi una delle ricchezze di questa terra. Cenni storici (periodo medievale) È l'antico castrum Benani nel Piviere di S. Donato, dal Catasto duecentesco (in Carpentier; Waley; Pardi), luogo di una famosa pace nel 1390 tra Muffati e Malcorini. Tale denominazione-castrum-può far ipotizzare una fondazione romana-su un preesistente sito etrusco (tombe nella zona; bottino etrusco di Tristi et al.; tomba volsiniese sul Citerno/S. Maria d. G.)-come castrum stabile sul tracciato della Traiana, in una zona strategica militarmente ma anche per la manutenzione continua di cui aveva sicuramente bisogno il percorso, qui caratterizzato da notevoli pendenze e terreni franosi. Il toponimo castrum ha anche un'origine bizantina; come sito strategico contrapposto ad altre posizioni controllate dai Longobardi, che nella regione orvietana antica erano concentrate più verso la Montanea (Montarale-Peglia). Nella seconda metà del Duecento, a Benano insistono proprietà del più ricco dei signori d'Orvieto, dal Catasto del 1292: Simone di Ranieri di Guido, che qui possiede "in pertinentiis castri Benani, sub ripas castri Benani". È lo stesso Simone de' Filippeschi citato da Cipriano Manente. Ghibellino sfegatato ed attivissimo, due volte podestà orvietano e di Benevento; braccio destro di Neri Della Greca, il grande capitano del Popolo fondatore del palazzo del capitano. Presso Benano erano possedimenti anche dei Monaldeschi della Cervara, i discendenti di Cittadino di Beltramo (Catasto 1292). Ampliato dopo il 1313, da castro diverrà villa del contado.
BeLeaf, 2019
Ci sono tracce dell'uso della canapa come sostanza ricreativa, già nel XVII secolo, quando veniva usata per rilassarsi nei Paesi Bassi. All'epoca il tabacco era molto costoso e la gente lo miscelava con la cannabis, essendo più economica e reperibile presso i tabaccai. Questa abitudine era diffusa fra marinai, soldati, artisti e divenne un passatempo popolare tra i diversi strati della società nord-europea. Nei musei di Amsterdam e Barcellona è possibile vedere, ancora oggi, numerosi dipinti di pittori, che si sono specializzati nella raffigurazione dei fumatori, nelle cosiddette "case dei fumatori".
An important discovery is presented in this paper, found during the excavations at Piazza d’Armi, Veii carried out by the Etruscology and Italic Archaeology teaching board (Rome University “La Sapienza”). In Area VII, one of the excavation areas on the plateau, a remarkable dump of ceramic material and architectural terracottas has been found. On the evidence of the Etrusco-Corinthian pottery, the bucchero ware and some sherds of Attic black figured pottery we can date the context around the second quarter of 6th century BC. Among the architectural terracottas, some fragments are attributable to two figures: a dog (with an appreciable part of its head and body preserved) and a standing man, with only a few parts of his body and drapery preserved. We hypothesize attribution of these fragments to an acroterial group, originally located on the roof of a building interpreted as a high status residence.
parò un complesso di 40 musicanti che si esibì in modo impeccabile, per cui fu concesso un premio di lire 200 a ciascuno dei partecipanti. Nello stesso periodo la banda si esibì con uno scelto programma musicale a Castelgiorgio, guadagnando 850 lire che furono divise tra i musicanti. Gli anni della seconda guerra furono difficili e il maestro Brinchi dovette attendere la fine del conflitto per riorganizzare le file e riprendere l'attività musicale. Con l'impegno e la collaborazione dei vecchi musicanti, circa 25 elementi, riportò la banda a un ottimo livello. Alla fine degli anni '50 lasciò l'incarico e subentrò al suo posto il fratello Egisto, il quale riuscì a tenere in vita il complesso, ridotto nel numero, ancora per numerosi anni. Nel concludere questa sintetica carrellata storica della banda musicale grottana, mi sembra opportuno evidenziare che soprattutto i maestri Ruspantini e Brinchi furono gli appassionati artefici della preparazione culturale musicale di numerosi grottani in un periodo di circa 80 anni. Essi insegnarono l'amore per la musica, un'arte che conquista, avvince, eleva, addolcisce e rende sensibili gli animi. Auguriamoci che ancora oggi la tradizionale passione per quest'arte continui e sia tramandata di generazione in generazione e che mai il nostro paese debba ricorrere a complessi bandistici in prestito per allietare e rendere solenni le nostre più importanti cerimonie.
Con la lettura della più importante opera valtortiana: L'EVANGELO COME MI E' STATO RIVELATO veniamo a conoscenza della precisa ubicazione di molti luoghi citati nei Vangeli. Molti dei luoghi citati non erano ancora stati scoperti all'epoca della pubblicazione dell'opera. Uno di questi è Enon citato nel vangelo di Giovanni. Per secoli si è dibattuto sulla sua precisa ubicazione.
Gli articoli degli «Annali» dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa sono preliminarmente sottoposti ad un giudizio di referaggio nel rispetto dell'anonimato sia dell'autore che dei revisori. La valutazione è affidata a due esperti del tema trattato, designati dal Direttore degli «Annali» anche fra i componenti del Comitato scientifico, che rivestano, o abbiano rivestito, la posizione di professore universitario di ruolo nelle Università italiane o posizione equivalente nelle Università straniere. I revisori giudicano, entro 30 giorni dal ricevimento dell' elaborato, sull' opportunità di accogliere il lavoro scientifico tenendo conto dei paramentri valutativi di cui alla vigente legislazione, formulando un giudizio motivato -senza modifiche o previo apporto di modifiche -di accoglimento o di rigetto. Nel caso di giudizio discordante fra i due revisori, la decisione finale è assunta dal Direttore. Il Direttore, infine, su propria responsabilità, può decidere di non assoggettare a revisione i lavori di particolare pregio o di autori di particolare prestigio. ISSN 2281-3241 (on-line) ISSN 2037-5867 (press) Tutti i diritti riservati Università degli Studi Suor Orsola Benincasa 80135 Napoli, via Suor Orsola 10 Sommario 07 ELISABETTA DI MINICO, Il viaggio di Mussolini in Germania nel 1937: giochi di potere tra propaganda, rappresentanza e mise en scène 47 MARIA GRAZIA GARGIULO -CARMELA PACELLI, L'impegno del SAAD per l'accessibilità del patrimonio culturale nella prospettiva inclusiva 69 ANTONIO GIORGIO, La conferenza di servizi tra semplificazione e coordinamento amministrativo 101 ANTONIO LUONGO, Crisi e ragioni filosofico-giuridiche dello Stato costituzionale. Giuseppe Capograssi 115 LIDIA MARINARO -EMILIA NAPOLITANO, Laboratorio "Crescere danzando". Nuove metodologie per una società più inclusiva 141 SALVATORE MAZZAMUTO, Tullio Ascarelli e Piero Calamandrei. Contrappunto novecentesco 213 GIANNICOLA PALADINO, L'incertezza della verità: riflessioni giuridiche a margine di Rashōmon di Akira Kurosawa 253 PAOLO PISCITELLO, Riflessioni sui rapporti tra metodo scientifico ed itinerari didattici nelle discipline privatistiche 265 ANDREA PITASI, Kant o della Tirannia di una Maggioranza in Condizione di Minorità 299 NUNZIO RUGGIERO, Tra Città e Nazione. Per una storia della cultura napoletana del secondo Ottocento 309 VITTORIO SARNELLI -VIRGINIA SANTORO -VINCENZO DE SIMONE -FLAVIA DE SIMONE -SIMONA COLLINA, Analisi dei fattori di distrazione in differenti postazioni di una catena di montaggio 319 STEFANIA TONDO, «E se dovesse rinascere, cosa le piacerebbe di più essere?»: Jella Lepman, una voce per sempre 343 VALERIA VERDE, La natura e gli effetti del lodo dal codice del 1865 ad oggi 6 Sommario Riflessioni in tempo di pandemia 357 LUCIO d'ALESSANDRO, Cronache di Ateneo ai tempi del COVID 373 FRANCESCO M. DE SANCTIS, Dal ritiro 387 DANIELA CARDONE, Street art e spazio urbano tra funzione e destinazione d'uso. Sul 'caso' Banksy in tempo di COVID 405 CLELIA CASTELLANO, Il grimaldello dell'urgenza: diritto, educazione e società ai tempi del Coronavirus 413 RAFFAELLA CRISTIANO, Solidarietà e leale collaborazione, valori emergenti nella sfida all'epidemia da Coronavirus 427 STEFANIA FERRARO, COVID-19 e DAD. Appunti per un'analisi sociologica del fare lezione in emergenza 445 PAOLA GIORDANO, Considerazioni in tema di eccezione, responsabilità, diritto 459 GIUSEPPE PERTA, Da Quanzhou alla Mecca: pandemia, contagi e devozioni nell'itinerario di Ibn Battuta (1346-1349) 465 PASQUALE ROSSI, A lezione con Renzo Piano 471 FABRIZIO MANUEL SIRIGNANO, Pedagogia delle emergenze educative e lifelong learning nel contesto della crisi globale. Il modello dell'Alta formazione dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa 487 NATASCIA VILLANI, La didattica all'Unisob al tempo del Coronavirus. Un esempio organizzativo
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UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO: LA VENDETTA NEI FILM DI QUENTIN TARANTINO, 2022
Angelo Ventura e la Repubblica di Venezia, in A. VENTURA, Scritti di storia veneziana, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia 2018, ISBN 978-88-95996-82-0, pp. IX-XXVII, 2018
L'Illustre Bassanese n. 119 bimestrale monografico di cultura, 2009
L’elegia del puer aeternus in un amante del Loin-Près, 2020