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Lezione inaugurale per l'inizio dell'anno accademico 1990-91 nell'Ateneo Romano della Santa Croce, 14- XI-1990.
Osservatorio del diritto civile e commerciale, 2023
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2014
Muovendo dal classico libro di E. Anscombe, Intention (1957), vengono enucleati tre temi della filosofia analitica dell’azione su cui può aprirsi uno scambio con la ricerca teologico-liturgica. (1) Le azioni non sono riducibili a fatti perché abitano uno spazio di significati a cui rispondono e che contribuiscono ad articolare; (2) questi significati sono intrecciati, più o meno direttamente, anche agli ideali più alti e alle questioni esistenziali più profonde; (3) questo intreccio, però, accade innanzitutto a livello delle forme dell’agire socialmente intessute e non a livello della riflessione esplicita degli agenti: esiste comunque una dialettica tra queste forme e le parole che usiamo per comprenderle, dialettica che, da un lato, nutre queste parole, dall’altro, impedisce alle forme di chiudersi su se stesse
Rassegna di diritto civile, 2023
Registrazione presso il Tribunale di Benevento al n. 99 del 27 marzo 1980. Responsabile: Pietro Perlingieri. Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/b legge 662/96 liale di Napoli. Copyright by Edizioni Scienti che Italiane-Napoli.
PHILOSOPHIA (Athens), 2007
I will propose a minority interpretation of Alexander’s position about freedom and determinism. In fact, most interpreters today agree on some main theses. First, that Aristotle had no precise position on determinism, because this was not an important item to discuss at his time. Second, that Alexander’s position about determinism is mostly influenced by the debates in Imperial times and does not respect what Aristotle really said. They seem to imply that indeterminism is a position philosophically slightly embarrassing, and as far as possible it seems better to free ancient philosophers from this burden. There is a strong tendency to see a form of compatibilism in most part of ancient philosophical schools. On the contrary, I think that Alexander's position could be qualified as a creative orthodoxy and as the attempt to show the vitality of Peripatetic theories in a contemporary debate. The centre of my article is the problem of deliberation and the Peripatetic notion of cause, in particular in Mantissa 23 and in De fato 11-15. In Mantissa 23 Alexander affirms that human deliberation is not without causes, but is without moving causes. Deliberation itself is a first moving cause and the starting point of action. In De fato 11-15 Alexander widely criticises Stoic conception of deliberation. His main argument is taken from De interpretatione 9, 18b26-33 and 19a7-9. It is also possible that the arguments in De fato derive from his commentary on De interpretatione, now lost. The main criticisms are the following. First, if nature does nothing in vain, deliberation must have some use, but in a deterministic perspective it seems that deliberation has no use. Second, the idea of to eph’hemin, i.e. what depends on us, is to be taken in a causal way and not simply as ‘what happens thorough us’. Third, if hard determinism is a consistent position, compatibilism is not and is an untenable position because it contradicts itself. In De fato 15 Alexander resumes some of the positions of Mantissa 23 and affirms that it is not necessary to admit a movement with no cause, in order to defend the idea that our action depend on us in the appropriate causal way. Finally, I will contend that Peripatetic solution of the riddle of determinism can be appreciated only if we accept a wide idea of causation, not limited to the notion of efficient causation in the physical sense
Fragilità del soggetto e azione collettiva, 2012
questo saggio è un capitolo del libro curato da Antimo Luigi Farro "Sociologia in movimento" ed. Guerini Scientifica, Alain Touraine, in Un nouveau paradigme (2005), opera nella quale dona sistematicità alla riflessione sulla "fine del sociale", fa riferimento all'idea di ricomposizione del mondo per situare l'opportunità di riflettere sulla nozione di soggetto personale, quale concetto centrale per la sociologia contemporanea. Una ricomposizione necessaria a fronte delle crisi e dei problemi del mondo contemporaneo, per non lasciarci andare verso lo scenario catastrofico che si delinea con la decomposizione degli insiemi sociali e culturali generati dagli orientamenti del sistema economico-finanziario. Le riflessioni del sociologo francese si dipanano, anche in opere successive, attorno alla questione di quali possono essere gli attori, le condizioni e le possibilità dell'agire sociale in un mondo profondamente mutato, e di come la sociologia possa produrre conoscenza e interpretazioni della vita sociale contemporanea dando il proprio contributo alle possibili direzioni.
Pensiero Azione Emozione: Scritti in onore di Paolo Legrenzi. A cura di Rumiati Rino. Bologna: Il Mulino, pp 9 – 21., 2012
Dalla debolezza dell'umanesimo teoretico alla forza/pratica dell'umanesimo tomista, 2014
1. L'intentio profundior nel pensiero di S. Tommaso D'Aquino L'intentio profundior dell'Aquinate non è frutto di una riflessione pietrificata e muta. Se, oggi, il messaggio cristiano non riesce più ad essere profetico è perché a mio parere l'originalità di Tommaso non è più l'originalità del Cristianesimo. Affermare che il pensiero di Tommaso D'Aquino sia un sistema chiuso-a ragion veduta-non corrisponde alla realtà poiché egli fin dall'inizio ha cercato di seguire un pensiero così logico e aperto tale da sviluppare le varie dimensioni del sapere senza cristallizzarle in una Weltanschauung concettuale. Se si pensa alla tanto citata ma quanto mai poco compresa espressione tommasiana che dice «gratia non destruit, sed supponit et perficit naturam» (S. Th., I a , q. 1, a. 8, 2) dove con essa si somma «fides praesupponit rationem, sicut gratia naturam» (S. Th., I a , q. 2, a. 2, 1), si giunge a delle conclusioni che rispecchiano la situazione attuale del panorama filosofico. In epoca moderna, la ricchezza tommasiana lasciata in eredità si è depauperata perché lo smarrimento dell'essere e dell'intelletto hanno portato ad una lettura riduttiva-seppur inconsapevole-dell'ontologia dell'essere in Tommaso. Se si volesse dare un'interpretazione di questo rifiuto moderno del pensiero tommasiano, certamente si potrebbe affermare che la filosofia moderna non ha dichiarato guerra alla filosofia dell'Aquinate ma alla filosofia scolastica intesa come struttura staccata dalla realtà (si veda Cartesio e Vico). Si criticava una Scolastica troppo concettualistica, logicistica e formalistica-lontana nel ricordo-dell'actus essendi e dell'intelletto come facoltà dell'ente. Si era troppo attenti al formalismo del ragionamento più che alle cose con
2010
Nel terzo capitolo, esponiamo il concetto di persona dal punto di vista storicogiuridico illustrando in breve la nascita e l'origine del principio persona nel diritto romano e i principi fondamentali della Costituzione italiana, sulla dignità umana e sull'uguaglianza. Sotto il profilo e dal punto di vista sociologico, consideriamo il concetto di persona attraverso la prospettiva del costruzionismo umanista. Esponiamo, inoltre, alcune nostre riflessioni sulla pratica e la teoria del lavoro sociale, alla luce delle attuali impostazioni delle politiche sociali d'integrazione sociale e sanitaria. Concludiamo l'argomentazione, prendendo spunto dalle suggestioni delle immagini delle "Città invisibili" di Calvino, con una riflessione circa la possibilità dell'assistente sociale di dare un ordine alla frammentazione e al caos per realizzare relazioni d'aiuto significative. Nel quarto capitolo, esponiamo il caso di studio. In premessa illustriamo il quadro del sistema formativo e lo stato del dibattito sulla formazione universitaria e sulle scuole a livello europeo; del confronto con il livello internazionale consideriamo, in particolare, le proposte sul tirocinio, le indicazioni sulle elaborazioni e lo studio sulla pratica del servizio sociale. I rapporti di collaborazione tra Ordine Nazionale degli Assistenti sociali e università, significativi di un legame concreto con il territorio, da cui consegue la realizzazione da parte dell'Università di Sassari di seminari e convegni, nazionali cui hanno partecipato studiosi internazionali, e regionali sui temi sensibili per il servizio sociale quali: la formazione per le professioni sociali, l'etica del lavoro sociale, la cura. Il Corso di laurea in Servizio Sociale a Indirizzo Europeo (L.39) dell'Università di Sassari, si può dire, rappresenta un banco di prova, una spia delle intersezioni del sistema, nella definizione dei compiti d'indirizzo dell'università in collaborazione con il territorio per una politica formativa orientata al bisogno di professionalità competenti. Il tirocinio, in questo contesto, rappresenta il luogo privilegiato per osservare l'interazione tra sede formativa-sistema istituzionale
Pubblicato in Atti del III Congresso Internazionale della SITA, "Etica e società contemporanea", Ed. Vaticana 1992, vol. I, pp. 261-274. L'oggetto di studio di questa sessione speciale del Congresso Internazionale 1991 promosso dalla "Società Internazionale San Tommaso d'Aquino" è Etica, Scienza e Tecnica. Una tematica così ampia e importante richiede un approfondimento dell'azione umana. In particolare ci sembra opportuno stabilire un collegamento tra l'atto umano e la perfezione del soggetto insieme a quelle che contemporaneamente possono ricevere altri soggetti. Nello sfondo di questo esame si dispiega l'intreccio dinamico di tutto l'essere: qualsiasi atto di un ente è immancabilmente in relazione ad altri enti, anzi fa parte del dinamismo di tutto l'universo e in qualche misura lo determina. Il problema filosofico speculativo è di conseguenza anche pratico o, se si vuole, a questo livello i confini tra teoria e prassi si dileguano. Non si confondono nel senso del pragmatismo, il quale dissolve semplicemente la teoria nella prassi. Ma si ricollegano operativamente perché la conoscenza oggettivamente teoretica comporta una posizione soggettiva del conoscente che incide nella configurazione dell'universo. Questo è il punto che vorrei sviluppare nel mio intervento in questo Congresso.
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Civiltà Cattolica, 2019
HUMAN E STRATEGIA: IL TRATTO UMANO CHE RIDISEGNA LE ORGANIZZAZIONI, 2020
Un nuovo individualismo? Individualizzazione, soggettività e legame sociale, 2017
Laboratorio dell'ISPF, 2016
Unicità e unità dell'unum argumentum di Anselmo d'Aosta, 2021
"Rassegna Italiana di Sociologia", 55, 1, 2014., 2014
Nazione, Popolo, Nazionale-popolare. Una costellazione gramsciana, 2023
Vergentis. Revista de Investigación de la Cátedra Internacional Conjunta Inocencio II https://vergentis.ucam.edu/index.php/vergentis, 2021
Jura Gentium, 2018
Filosofia, 2020
Phenomenology and Mind, 2021
in F. Cerrone e G. Repetto (a cura di), Alessandro Giuliani: l'esperienza giuridica fra logica ed etica, Biblioteca dei Quaderni fiorentini, Giuffré, MIlano, 2012, pp. 553-579