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Strength & Conditioning, 2024
L'articolo si propone di analizzare il processo decisionale nel contesto delle competizioni motociclistiche, a seguito di un intervento formativo progettato e realizzato per la figura del Direttore di Gara. A partire dagli studi più autorevoli sui modelli di razionalità, indicatori della modalità con cui gli esseri umani prefigurano scenari e evitano situazioni impreviste, gli autori individuano nel momento decisionale un processo trasformativo-dinamico, in cui intervengono elementi esperienziali, emotivi, cognitivi e valoriali; in particolare, attraverso una corretta valutazione del tempo e dei dati emergenti dalla situazione, gli autori insistono sulla coscienza di sé, come risorsa soggetti va essenziale all'auto-sorveglianza e all'auto-controllo del Direttore di Gara all'atto della scelta.
Vous êtes libre de faire quand vous avez le pouvoir de faire" Voltaire, Liberté (de la), in Id., Dictionnaire philosophique portatif, Londra, 1764, p. 246 Sommario: 1. L'atto amministrativo vincolato come atto senza decisione. -2. "Scetticismo sulla vincolatezza". -3. L'atto vincolato come atto puramente costitutivo. -4. L'atto vincolato come decisione.
Il processo di cognizione davanti al tribunale • 107 ✃ Capitolo 10 iL ProCesso di Cognizione davanti aL tribunaLe SEzIONE PRIMA La Fase introduttiva 1 il processo di cognizione Principi generali C C Per disciplinare il processo di cognizione, ossia il processo nel quale il giu-dice è chiamato ad accertare la situazione di fatto esistente tra le parti, a indi-viduare le norme giuridiche da applicare e a decidere con sentenza, il legisla-tore ha dettato una disciplina-tipo valida per ogni processo di cognizione da-vanti a ciascun giudice in tutti i gradi, integrata con le regole specifiche richie-ste dalle particolarità proprie dei singoli tipi di giudice o del singolo grado di giudizio. C C Per la disciplina tipica del processo di cognizione il legislatore ha scelto il giudizio di gran lunga più frequente, che si svolge davanti al giudice la cui sfera di competenza è più ampia, ossia il giudizio di primo grado davanti al tribunale. C C A questo giudizio è dedicato il Primo Titolo del secondo Libro del Codice. C C Al primo Titolo segue un titolo secondo dedicato al procedimento davanti giu-dice di pace (artt. 311-322 c.p.c.). Tale procedimento, «per tutto ciò che non è regolato nel presente Titolo o in altre espresse disposizioni, è retto dalle nor-me relative al procedimento davanti al tribunale in composizione monocrati-ca, in quanto applicabili» (art. 311 c.p.c.). C C Pertanto, il procedimento davanti al giudice di pace è retto dalle norme che di-sciplinano il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, se il singolo istituto non è regolato espressamente da una disposizione ad hoc dettata per il processo davanti al giudice di pace, oppure se la disciplina del singolo istituto, in quanto contrastante con le caratteristiche generali della di-sciplina o della funzione del giudice di pace, risulti inapplicabile. C C Anche la disciplina dell'appello è limitata alle particolarità proprie di questa fase di giudizio ed è integrata da una norma di richiamo generale (art. 359 c.p.c.) che dispone testualmente così: «Nei procedimenti d'appello davanti alla Corte o al tribunale si osservano, in quanto applicabili, le norme dettate per il procedimento in primo grado davanti al tribunale, se non sono incompatibili con le disposizioni del presente capo». La tecnica è la stessa di cui il legisla-tore si è servito per i giudizi innanzi al giudice di pace e al tribunale in compo-sizione monocratica: la disciplina (paradigmatica) del procedimento innanzi al tribunale in primo grado si applica in quanto non incompatibile con le disposi-zioni previste dalla disciplina specifica dell'appello e in quanto applicabile, os-sia non in contrasto con la struttura e la funzione dell'istituto.
Il Mulino, 2019
This chapter analyzes the decision-making process in Italian political executives and highlights affecting factors. After presenting constraints and opportunities of Italian cabinets, the chapter provides an overview of the years 1948-1994, characterized by the presence of a pivotal party and weak prime ministers. Subsequently, the focus moves to the period of government alternation (1994-2011) and the return of proportional logics, yet under political personalization (2011-2018). The most recent developments are finally assessed from a long-term perspective
Dibattito Plurisettimanale per la cultura progressista Lunedì, 24 Giugno 2013 -Ultimo aggiornamento alle 18:08 Abbonati Registrati Redazione Tra crisi e decisione Michele F. Fontefrancesco*, 18 novembre 2010, 14:09
P. A. Persona e Amministrazione, Urbino, 2017
SINTESI La decisione, che è espressione della volontà, è certamente il più complesso di tutti gli atti che alimentano l’universo del diritto e del procedimento amministrativo. Tuttavia la decisione, rendendo manifesto solo in parte il mondo della possibilità che il diritto e il procedimento amministrativo racchiudono, tende a ridurne drasticamente la complessità, semplificando bisogni, valori, scopi che dietro ogni atto si agitano. Col proposito di semplificare il procedimento amministrativo, al fine di renderne più efficiente il sistema, l’analisi giuridica e soprattutto l’analisi economica ricercano gli strumenti e le metodologie che possano incrementare l’efficienza dei processi decisionali, semplificandoli. Il connubio tra semplificazione ed efficienza diviene sempre più stringente, tanto da far sfumare senza soluzione di continuità l’una proposizione nell’altra. In questa prospettiva il disegno di semplificazione finisce per non concedere né spazio né tempo alle decisioni dell’amministrazione, che, invece, come ogni atto complesso, richiedono lunghi procedimenti al fine di considerare opportunamente, di volta in volta, una specifica realtà, uno specifico interesse. Accade così che nel procedimento amministrativo convivano più fattori fra loro antitetici. All’obbligo di decidere, posto alla base dei princìpi di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, si contrappongono gli obblighi di rendere evidenti le ragioni dell’azione, di consentire agli interessati di fornire il proprio apporto collaborativo e, più in generale, di configurare la scelta amministrativa come momento di contemperamento tra diversi interessi a séguito di un’istruttoria completa e articolata, in grado di permettere una scelta ponderata e fondata su un ricco quadro di riferimento, magari basata e conclusa sul e con l’accordo tra le parti, amministrazione e cittadino. Vero è che la decisione, riassumendo in un unico atto l’intera vicenda procedimentale, rappresenta pur sempre il momento più critico dell’attività amministrativa. Per questa ragione ogni decisione, quale sintesi della complessità degli interessi, dovrebbe ‘comporre’, più che ‘scomporre’, ciò che nel procedimento amministrativo risulta complesso, articolato, di non facile soluzione. La decisione amministrativa, in tale prospettiva, non può essere intesa unicamente come un fatto di riduzione della complessità. Quello di decidere è un procedimento non semplice per natura, che richiede tempo e spazio. Sicché decisione può voler significare dare tempo e spazio anche alla complessità, facendo entrare nella scelta finale tutte le possibili componenti del procedimento, sia che queste siano rappresentate da interessi principali, rilevanti, predominanti, sia che queste siano rappresentate da interessi secondari, trascurabili, marginali. In sostanza, la complessità dell’agire amministrativo stride con le prerogative di celerità, di sommarietà e di efficienza che la società richiede alle decisioni dell’amministrazione, le quali, invece, devono essere dettagliate, ponderate, giuste. Muovendo da queste considerazioni sulla decisione, il presente scritto si propone di rilevare le criticità di un’impostazione meramente efficientistica tesa a ridurre la complessità del procedimento amministrativo. ABSTRACT Decision, as expression of the will, is the most complex of all acts in the universe of administrative procedure. On the other hand, the act of decision drastically reduces the complexity in this sphere, simplifying needs, values and aims. In order to increase efficiency of administrative procedure, economic analysis of law searches for tools and methodologies that can make it more efficient, simplifying every decision-making process. The link between simplification and efficiency becomes increasingly stringent. In this perspective, the plan for simplification ends up not giving time to the decisions of administration, which instead require long procedures in order to appropriately consider a specific reality or interest. It so happens that more factors coexist in administrative procedure. The need to provide, to the base of efficiency and economy of administrative action, contrasts with the needs to prove the reasons of action, to configure administrative decision as defining moment of a complete and articulated procedure. Administration is called to weigh and evaluate in order to allow a choice based on a rich reference framework, perhaps based and concluded on and with the agreement between the parties, administration and citizen. It is true that decision represents the most critical moment of administrative activity, for this reason every decision, as summary of interests’ complexity, should compose rather than deconstruct what is complex, articulated and not simple in administrative procedure. Administrative decision cannot be exclusively seen as a reduction of complexity. Deciding is not a simple process, but it takes time and space. Decision may also mean giving time and space to complexity, in order to include in final determination all possible components of administrative procedure, whether these are represented by major, relevant and predominant interests, or these are represented by secondary, negligible and marginal interests. Complexity of administrative action contrasts with the prerogatives of speed and efficiency that society demands to administrative decisions, which instead must be detailed, weighted and right. Moving from these thoughts on decision, this paper aims to find the critical issues of efficiency approach which reduces the complexity of administrative procedure. PAROLE CHIAVE: Decisione amministrativa, complessità del procedimento amministrativo, tempestività dell’azione amministrativa, analisi economica, l. n. 124/2015. KEYWORDS: Administrative Decision, Complexity of Administrative Procedure, Timeliness of Administrative Action, Economic Analysis, Law No. 124/2015.
2017
EnglishThe article highlights the decline of the duty to state reasons both in administrative acts and judicial decisions. Essentially, albeit not exclusively, case law plays a key role in depreciation of the general duty to state reasons for administrative acts. This happens through different manifestations (lack of reasoning, implicit statement of reasons, sufficient or posthumous statement of reasons) and concerns even discretionary administrative acts. Likewise, the duty to state reasons for judicial decisions is going through a process of progressive emptying, both by legislature initiatives and case-law. Even in this case, the phenomenon is general and transversai, covering both administrative courts and civil courts decisions. It has different manifestations, such as simplified statement of reasons or statement of reasons per relationem. The decline of the duty to state reasons leads to a return to the past, when ali that matter was the decision. The statement of reasons rela...
in U. Pomarici (cur.), Filosofia del diritto. Concetti fondamentali, 2007
1 L'utilità teorica della categoria generale del procedimento è autorevolmente sottolineata da M. TARUFFO, Giudizio: processo, decisione, in ID., Sui confini -Scritti sulla giustizia civile, Il Mulino, Bologna, 2002, p. 159. PROCEDIMENTO Gaetano Carlizzi SOMMARIO: Premessa. -1. Breve storia della dottrina italiana del procedimento giuridico. -2. I caratteri essenziali del procedimento nella dottrina italiana. -3. Riesame critico-intrasistematico delle teorie esposte: preparazione. -4. (Segue) Svolgimento. -5. Riesame criticoextrasistematico delle teorie esposte: preparazione. -6. (Segue) Svolgimento. -7. Il fondamento logico dell'ordine procedimentale. -8. (Segue) Corollarî del fondamento logico dell'ordine procedimentale. -9. L'influsso del fattore politico sulla specificazione della teleologia procedimentale.
Nella sistematica del codice di procedura civile il lodo è da considerarsi come l’atto conclusivo e decisorio del procedimento arbitrale. Con la pronuncia del lodo gli arbitri concludono la propria opera in esecuzione del mandato loro conferito dalle parti.
ISBN (a stampa): 978-88-99934-59-0 ISBN (online): 978-88-99934-56-9 © Copyright 2017 New Digital Frontiers srl Viale delle Scienze, Edificio 16 (c/o ARCA) 90128 Palermo www.newdigitalfrontiers.com Indice Introduzione 7 I. Due premesse 13 II. La decisio nella storiografia. Dal diritto comune europeo al ius commune dottrinale 23 III. Decisiones, commentari, trattati: la dottrina siciliana fra cinque e seicento 39 IV. I caratteri delle raccolte siciliane 73 Appendice 125 Fonti e Bibliografia 151 MASTRILLO, Decisiones Consistorii Sacrae Regiae Conscientiae Regni Siciliae, Panormi 1606, I, indirizzo al lettore di P. Corsetto. G.B. DE LUCA, Theatrum veritatis ac Justitiae. Tomus XV, Lugduni 1697, De iudicis, Disc. XIV p. 45. n. 15. 2 Negli stessi termini si esprime, sulla definizione di De Luca, F. MANCUSO, Per la storia della motivazione della sentenza nei secoli XVI/XVIII (Note a margine a studi recenti con il testo di una sentenza del 1229), in "Rivista Trimestrale di diritto e procedura civile", XLIX (1995), pp. 285-310, ponendo comunque l'accento sul ruolo centrale assunto dalla decisio quale motivazione della sentenza. mune, è una costante delle raccolte di decisiones della prima età moderna. Trattando della raccolta di decisiones del belga Paul Christinaeus, ad esempio, così argomenta sul tema A. WIJFFELS, Orbis exiguus. Foreign legal authorities in Paulus Christianaeu's Law Reports in Ratio decidendi: guiding principles of judicial decisions. 'Foreign' Law, II,
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Questione giustizia, 2018
Rivista giuridica di urbanistica, 2020
Rivista di diritto internazionale, 2013
Procedimento, processo e giustizia procedurale nell'esercizio dell'autonomia privata, a cura di F. Ricci, 2024
LL’impatto ordinamentale del decisum come fattore di decisione nelle pronunce della Corte costituzionale, in M. D'Amico, F. Biondi (a cura di), La Corte costituzionale e i fatti: istruttoria ed effetti delle decisioni, Napoli, 2018, p. 401, 2018
Giapichelli, 2019