Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2018, Studi di Estetica
The use of digital tools to produce, reproduce and listen to the music have revolutionized the traditional relationships between composer (or musician), performer, producer and listener. In this paper, I try to draw up the historical development of digitalization of the three phases that articulate the music experience (production, reproduction, listening) today, with some considerations about the aesthetic implications related to these processes. 1. Premessa La pervasività della dimensione digitale è uno dei tratti specifici della contemporaneità, la quale, da tale pervasività, è stata plasmata in molti suoi aspetti. L'esistenza quotidiana si sviluppa lungo percorsi di-gitali più o meno impervi, più o meno comprensibili, dei quali si ha più o meno consapevolezza. Si tratta del risultato di un'evoluzione, dura-ta alcuni decenni e ancora in corso, che ha visto intersecarsi e so-vrapporsi linee di ricerca diverse, molte delle quali convergenti verso due obiettivi principali: la smaterializzazione e la rapidità dei processi, producendo una profonda e radicale trasformazione nel rapporto uomo-uomo e uomo-mondo. Le nuove tecnologie, di fatto, affermano e confermano l'uscita da un doppio paradigma del XX secolo, quello che intende la tecnica come un mezzo per supplire alle carenze adattive umane e quello che concepisce la tecnica come protesi o come appendice, in qualche 1 [email protected].
XXI secolo. Comunicare e rappresentare, ed. T. Gregory., 2009
L'alta fedeltà come fenomeno di massa Il pubblico iniziò ad associare l'aggettivo digitale al suono e alla musica negli anni Settanta del secolo scorso. Gli appassionati di alta fedeltà ebbero occasione di conoscere il termine a partire dal 1972, quando in Giappone vennero prodotte le prime apparecchiature per la registrazione digitale e furono realizzati i primi dischi con questo nuovo sistema.
2021
La musica classica ha sempre fatto parte del mondo dell’intrattenimento fino ai giorni nostri. In epoca contemporanea però, con l’evoluzione tecnologica, questa ha perso sempre più popolarità fino a essere considerata di nicchia o adatta solo a un certo tipo di persone, con un alto livello di cultura o sofisticate. Questa viene anche percepita difficile l’attenzione richiesta e la complessità considerata non accessibile a tutti. Le industrie culturali oggi devono affrontare problemi di monetizzazione del proprio mercato molto più che in precedenza, a causa delle nuove piattaforme digitali, dei nuovi media e del cambiamento della fruizione del prodotto culturale. La volatilità del prodotto e il cambiamento delle pratiche sociali hanno portato a nuove strategie per ottenere un ritorno degli investimenti e degli sforzi di produzione. L’aumento pervasivo dell’utilizzo di internet e dei social media richiede nuove tecniche per contrastare la pirateria digitale, la percezione delle person...
Il tuo portale dall’Italia verso una rete globale di conoscenze musicali, 2024
Introduction into the history, mission, strategy, and features of the digital version of Il Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti (DEUMM)
2008
[ITALIANO] Le preferenze dei consumatori si stanno trasformando in maniera decisa nei confronti della musica digitale. La diffusione del file sharing e della musica attraverso internet ha modificato profondamente il mercato musicale, i ruoli e le interrelazioni fra gli agenti economici. Il mercato delle registrazioni su supporto tradizionale quello maggiormente penalizzato dal crescente numero di download a causa del fenomeno della sostituzione. Nel mercato degli spettacoli live invece l'effetto dominante quello promozionale. Di conseguenza in una prima fase i profitti delle case discografiche - basati principalmente sulle registrazioni - si sono ridotti mentre quelli di artisti e promoter sono aumentati. Tramite il modello si formalizza il funzionamento dell'odierno mercato musicale alla luce delle interrelazioni fra agenti e sottomercati. Si propone inoltre una soluzione strategica di ingresso nel mercato dei live da parte delle case discografiche tramite fusione con il promoter. Secondo questo scenario anche il profitto delle case discografiche potrebbe aumentare in presenza di file sharing. [ENGLISH] Consumption behaviours, listening habits and musical preferences are constantly changing. The widespread diffusion of digital music has radically modified the music market and agents' behaviour. The greater availability of music made possible by the internet has a negative impact on the recorded music market, due to substitution effect. At the same time, it actually stimulates live concert attendance, thanks to promotional effect. The model shows that, given the present contractual arrangements within the music industry, record companies profit decreases with the number of downloads, while artists profit - based mostly on live shows - increases. A strategic solution for record companies is then proposed. They should extend their business frontiers by entering the concert industry, either by competing or cooperating with artists. In that scenario record companies profit can increase with the number of downloads.
Bompiani, 2008
Una ricerca sull'“evoluzione” digitale della musica e del suo rapporto con i media: un'analisi del cambiamento di modelli di produzione, distribuzione e consumo, confrontati con le caratteristiche distintive del periodo analogico. Unpanorama complesso dove il digitale “ri-media” le forme precedenti e ne rielabora linguaggi, tecniche e forme sociali: il vecchio walkman si è trasformato nell'oggetto di culto iPod, i videoclip più nuovi non si trovano più su MTV ma su YouTube, alla produzione industriale si affianca lo user generated content, i nuovi gruppi non si fanno conoscere più suonando ma sulle pagine dei social media.
La musica, in quanto forma testuale, non è sfuggita ai processi d’ibridazione permessi dalla tecnologia digitale, anzi l’estrema facilità di appropriazione, manipolazione, rielaborazione e mescolanza è forse l’aspetto che più di altri contraddistingue il testo musicale digitale.
Approfondire gli aspetti cognitivi e culturali relativi all'impiego delle tecnologie digitali nei processi educativi di tipo musicale. Approfondire la conoscenza delle metodologie idonee per la progettazione di contenuti musicali con l'elaboratore. Conoscere e valutare modelli e strategie per l'utilizzo degli strumenti digitali per la creazione di ambienti d'apprendimento musicali. Approfondire le conoscenze relative al software e all'hardware ai fini di un corretto setting d'aula per attività legate alla musica digitale. Promuovere nei corsisti di tutti gli ordini scolastici lo sviluppo della competenza digitale applicata alla musica. Premessa L'utilizzo delle tecnologie digitali nell'insegnamento interessa ormai tutti i livelli dell'istruzione scolastica e tutti i settori disciplinari più importanti. In questo contesto, nell'insegnamento della musica sta avvenendo una profonda trasformazione che comporta una complessa innovazione delle prassi didattiche in ogni grado dell'istruzione scolastica. È importante definire le linee portanti dello sviluppo della didattica della musica attraverso le nuove tecnologie e scoprire le relazioni tra i vari livelli didattici, a partire dalla scuola materna sino all'università e al conservatorio. Le trasformazioni legate ad un esteso utilizzo delle tecnologie digitali nella didattica della musica sono di due diversi aspetti. Il primo riguarda l'insegnamento di competenze musicali mediante il supporto di tecnologie avanzate; il secondo, più complesso e profondo, riguarda la sostanza del rapporto con la musica stessa, poiché le tecnologie elettroniche ed informatiche sono state strumento essenziale nel rinnovamento dei linguaggi musicali, hanno modificato il rapporto con il suono che non è più composto solamente da "suoni nobili", la vibrazione sonora ora contiene potenzialmente tutti i suoni del mondo ed è predisposta ad ogni esperienza sia di taglio artistico che scientifico. Un percorso per il suono digitale Un'esperienza molto coinvolgente è la registrazione audio "on the road"; il secolo scorso ha visto molti etnomusicologi, citiamo ad esempio Béla Bartók, Diego Carpitella e Roberto Leydi, ricorrere a sistemi portatili, allora ingombranti e costosi, per archiviare brani vocali e strumentali di grande valore storico. Oggi disponiamo di molte *banche dati* (http://sounds.bl.uk/Sound-recording-history), anche digitali, che consentono di conservare queste tracce musicali di popoli lontani. È certamente interessante coinvolgere gli alunni in questa ricerca, affidando loro un ruolo di "esploratori del suono". Un percorso didattico relativo al suono può iniziare dall'esplorazione del "paesaggio sonoro": cercare di definire il rapporto con il territorio, conoscere la natura del suono,
"Abstract Appropriation of listening music technologies: successes, problems and failures in listeners’ practices This paper deals with the forms through which music listeners who uses different kinds of technologies – HiFi equipments, computers, portable players, peer-to-peer software - need to actively appropriate those technologies required to listen to recorder music. Materials presented in this work come from a research conducted between 2005 and 2007 and based on 30 in-depth qualitative interviews with users of music equipments. Data produced with this methodology are thus presented and discussed adopting an approach common in the field of science & technology studies (S&TS). The article stress that the forms thought which people listen to recorded music are, on the one hand, the outcome of technologies’ features and constrains and, on the other hand, the result of an active process of appropriation of these technologies in the context of listeners everyday life. Keywords: Music listening, technologies, appropriation, «domestication», technological practices."
di Michele Di Stasi Iconocrazia 11/2017 -"L'immagine di Europa", Saggi Con la caduta del Muro di Berlino, avvenuta durante la notte tra il 9 e il 10 novembre del 1989, non crollò solamente la barriera architettonica che per quasi un trentennio aveva tenuto separata fisicamente l'Europa dividendo lo scacchiere geopolitico globale in due grandi blocchi, ma anche la più grande distopia del XX secolo: quella che aveva separato uno stato e dunque una società che si rispecchiava in una propria storia, una propria cultura e delle tradizioni comuni. All'indomani della caduta del Muro, il popolo tedesco si ritrovò a dover fare i conti con un problema decisamente più difficile da risolvere a causa della subdola pervasività dello stesso: ricostruire una cultura comunitaria divenne infatti un compito arduo da assolvere da parte di tutta la società tedesca.
L numero speciale di Philomusica on-line che presentiamo con questa breve introduzione ha una precisa data di nascita: 7 marzo 2013. In quella giornata si è concretizzata per la prima volta la nostra idea di proporre una serie di riflessioni, contributi e testimonianze di vario genere intorno a un insieme di musiche solo recentemente entrate nel dibattito critico sulla produzione culturale contemporanea, ma il cui impatto sulla società e sulla stessa concezione del fatto musicale è riflesso da cambiamenti epocali tanto sul piano performativo, quanto su quelli della ricezione e della produzione. La buona riuscita di quel primo esperimento, al quale hanno partecipato come relatori Giacomo Albert, Alessio Bertallot, Luca Marconi, Paolo Magaudda, Carlo Nardi, ci ha spinto a rilanciare la nostra proposta, aggregando intorno al primo nucleo di interventi una seconda serie di contributi con i quali tentare di delineare un-provvisorio e sicuramente incompleto-stato degli studi italiani in m...
Questo è il primo di due interventi riguardanti la composizione musicale contemporanea. Mentre il primo dei due si soffermerà sulle condizioni di esistenza 'a monte' della composizione stessa -vale a dire ciò che, secondo l'opinione di chi scrive,o ffre campi d'intervento più o meno vasti ed incontaminati (prendendo come spunto iniziale, in questo caso, il campo specifico della musica elettroacustica ed informatica) -ilsecondo proporrà una riflessione su quelle strutture che si pongono 'a valle', siano esse quelle preposte alla pedagogia e alla didattica o quelle che alimentano la distribuzione e la divulgazione della musica scritta oggi.
Analisi del panorama attuale, delle modalità e delle problematiche della distribuzione musicale
Vox Popular, 2018
L'avvento dei social media ha coinciso con un'enorme e crescente disponibilità di informazioni sulle pratiche di consumo di miliardi di ascoltatori di musica in streaming, immagazzinate e rese accessibili da varie piattaforme, tra cui la principale per numero di utenti e rilevanza è YouTube. Sebbene di musica ai tempi di Internet si sia già scritto molto in letteratura, finora è stato notevolmente trascurato il ruolo centrale dei recommendation systems -algoritmi che consigliano automaticamente all'utente che musica ascoltare o acquistare. Nel tentativo di colmare questa lacuna, questo articolo presenta un'indagine esplorativa delle associazioni tra brani e artisti musicali italiani anni Ottanta generate dal sistema di raccomandazione di YouTube -i cui suggerimenti si basano sui comportamenti di consumo aggregati degli utenti. Attraverso l'analisi induttiva di una rete di 68.727 video correlati in lingua italiana è stato possibile individuare e comparare 56 cluster di video musicali particolarmente associati tra loro, verificando come, in generale, siano interpretabili come vere e proprie "categorie folk" emergenti dalle pratiche delle collettività musicali che agiscono sulla piattaforma, mediate dall'azione del recommendation system. I risultati corroborano un dato solo apparentemente banale, che si presta ad ulteriori verifiche empiriche: la prossimità di due brani o artisti nel VOX POPULAR 2/1-2 (2018) 146 network dei video suggeriti dall'algoritmo di YouTube corrisponde a un'omologa vicinanza nel "campo semantico" degli ascoltatori.
Computer Music is over fifty years old and a meditation over the relationship between music and technology is in order, possibly extending it to the social and cultural context in which this discipline was born. The planetary political system where computer music was born was characterized by a strong antagonism between two ideological blocks in which culture had a tremendous impact in occidental countries to demonstrate the advantages and the richness of democratic, progressive and innovative societies. The end of this antagonism has generated a steep decrease of interest in cultural investments by the occidental countries, and computer music has evolved in the present sound and music computing: a much wider interdisciplinary field which encompasses many areas where the combination of sound, music and information technologies still produces brilliant results. This paper will also develop some of the current issues at stake in the sound and music computing area: 1) the rise of the commercial Internet has revolutionized the concept of «intellectual property», enhancing the concept of authorship in contrast to the droit d’auteur and promoting a liberated distribution of knowledge; 2) the virtualization of containers will reestablish a value of contents; 3) Libre Software has had a completely unexpected development, providing many applications to music too; 4) P2P technologies which facilitate the copy of contents over networks will provide the most powerful antidote against the loss of memory, thus helping out the recovery and diffusion of musical works which would be confined into oblivion otherwise.
2016
Vengono prese in esame alcune conseguenze della migrazione delle opere musicali nello spazio cibernetico, in particolare in merito al loro modo di essere e al modo in cui vengono recepite. Lo streaming è interpretato come l’ultima tappa nel potenziamento di un fenomeno nato con la fonografia: l’ubiquità e la disponibilità delle opere. Una novità è costituita dalla produzione di unità musicali in termini modulari: le opere possono consistere di parti indipendenti che vengono sostituite o montate in un ordine che dipende dall’utente, ispirandosi al modello della playlist. La diffusione sul web ha inoltre favorito lo sviluppo della pratica del remix, modificando gli standard di ascolto e generando nuovi conflitti concettuali in merito all’identità delle opere. Mentre confonde la distinzione fra mezzo di comunicazione e mezzo di registrazione, il web favorisce il formarsi di nuove disposizioni cognitive e sollecita forme di ascolto più flessibili e interattive, globalmente diverse da quelle implicate dall’era del disco.
EL corso del novecento le musiche popular hanno costantemente combattuto una di 'battaglia culturale' per essere riconosciute come cultura 'seria' e come forme artistiche 'legittime' e accettate. L'obiettivo di questo articolo è quello di tracciare un piccolo frammento della storia del processo di legittimazione della musica elettronica da ballo. Tale traiettoria ha visto il passaggio di questo tipo di musica dall'essere una componente ricorrente della devianza giovanile e del degrado metropolitano degli anni Ottanta, fino a rappresentare, dagli anni Duemila in poi, una forma artistica sempre più riconosciuta in quanto tale, con i propri festival, esposizioni in musei e gallerie, nonché corsi all'università. Una storia della legittimazione della musica elettronica non è stata ancora scritta; questo articolo intende dunque offrire un piccolo contributo a questa storia, mettendo a confronto due particolari fenomeni culturali legati alla musica elettronica da ballo. Da un lato, il movimento dance noto come 'Ruta del Bakalao' o 'Ruta Destroy', sviluppatosi in Spagna, soprattutto nella provincia valenziana, nel corso degli anni Ottanta. Da un altro lato, il festival Sónar di Barcellona, avviato nel 1994 e diventato non solo il più importante festival di musica elettronica a livello mondiale, ma anche uno dei principali epicentri del processo culturale di legittimazione della musica elettronica come forma d'arte degli ultimi vent'anni.
Musica Docta, 2013
MARCEL·LÌ ANTÚNEZ ROCA E LA PERFORMATIVITA’ DIGITALE Atti della giornata di studi A cura di Tatiana Mazali, Federica Mazzocchi, Antonio Pizzo, pp. 69-78, 2011
[ITA] A discussion of strategies and techniques used in composing music for Marcel·lí Antúnez Roca's interactive performance Cotrone
Le musiche d'arte del XXI secolo in prospettiva storica Atti della prima giornata di studio (a cura di Marco Bizzarini), 2021
I nuovi orientamenti musicali emersi all’inizio di questo secolo, mostrano come stiano cambiando i punti di riferimento e le categorie (estetiche, stilisti- che, tecniche) della nuova musica, svelando una realtà fluida, ricca, stimolante, assai lontana dal disfattismo di chi volge lo sguardo al passato, convinto che ormai «tutto sia stato detto». Nell’attuale panorama della musica contemporanea è evidente l’affermarsi di alcuni compositori come Simon Steen-Andersen, Stefan Prins, Ondřej Adámek, Alexander Schubert o Mauro Lanza, che hanno posto al centro della loro attenzione il tema della percezione, intesa non solo come percezione acustica, ma come esperienza sensoriale complessiva, che cambia le regole del gioco, introduce elementi visivi, gestuali, performativi, mirando ad aumentare lo spettro delle possibilità della composizione, e ad al- largare lo spazio stesso della performance con propaggini sonore e visive, di tipo meccanico o digitale [...]
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.