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2003, Studi e ricerche del Liceo Torricelli Faenza
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Paolo Luotto (Villafranca D'Asti, 1855-1897), fu allievo di Carlo Cipolla. E' ricordato soprattutto come autore di una monumentale monografia su Girolamo Savonarola. Il ritorno di interesse intorno alla sua figura coincide con le celebrazioni del quinto centenario dalla morte di Savonarola. Comunicazione letta in occasione della giornata di studi su «Paolo Luotto e il "Vero Savonarola". L'uomo e lo studioso», Villafranca D'Asti, 15 marzo 1998.
2023
Le problematiche relazioni con le formulazioni gotiche messe a punto in ambito francese hanno costituito un tema centrale nella storiografia sull'architettura italiana del Duecento fin dalla seconda metà del XIX secolo. A lungo il dibattito scientifico si è incentrato prevalentemente sulla questione della scarsa penetrazione nella penisola dei modelli sperimentati in Francia, con riferimento soprattutto alle concezioni strutturali e di proporzionamento, polarizzandosi su due posizioni contrapposte. Secondo una concezione evoluzionistica di matrice positivista, la "resistenza" dell'ambiente italiano sarebbe derivata da un ritardo culturale, riscontrabile tanto sul piano tecnico quanto su quello estetico: tra gli studi pionieristici si segnalano i quattro contributi di Frothingham, Introduction of gothic; Enlart, Origines françaises; Bertaux, L'art dans l'Italie (e anche il relativo aggiornamento di Adriano Prandi del 1978); Id., Les origines françaises, pp. 497-506; Wagner Rieger, Die italienische Baukunst; cfr. Barral i Altet, Le désamour des historiens, pp. 44-61. Altri studiosi hanno invece indicato un condizionamento derivato da una mai sopita attitudine culturale classicista, che avrebbe poi costituito la base per lo sviluppo dell'arte rinascimentale: Thode, Franz v. Assisi; Toesca, Storia dell'arte; Paatz, The Arts of the Italian Renaissance. La successiva affermazione di una maggiore sensibilità critica nei confronti delle peculiarità proprie dei contesti regionali ha consentito di superare la troppo rigida identificazione dello stesso concetto di "architettura gotica" con le esperienze maturate in Francia. L'impostazione della questione su nuove basi ha infatti consentito di riconoscere nel panorama culturale europeo di XIII secolo diverse regioni in cui si affermarono declinazioni dei principi fondanti del gotico, variamente condizionate dal contesto e dalle tradizioni locali. Per l'architettura gotica francese, che conta oggi di una bibliografia sterminata,
Galeotto. L'ultimo vero signore di Faenza, 2024
Nel cuore del Rinascimento italiano, il nome di Galeotto Manfredi emerge dall'ombra della storia. Guerriero, signore, uomo di potere, ma anche intrigante protagonista di un mondo segnato da alleanze, tradimenti e ambizioni senza scrupoli. Tra battaglie cruente, trattative segrete e le astute mosse che lo portarono a sedere sulla poltrona di signore di Faenza, Galeotto è simbolo della lotta per il dominio e la sopravvivenza in un’epoca di incertezze e trasformazioni.
Il lavoro è stato realizzato in piena collaborazione fra i due Autori. Si desidera tuttavia precisare che il paragrafo "Necessità di supporto alla cartografia negli enti pubblici" è stato scritto da Massimo Zia, il resto da Andrea Favretto.
Il bello, l'idea e la forma. Studi in onore di Maria Concetta Di Natale, a c. di P. Palazzotto, G. Travagliato, M. Vitella, PUP 2022, pp. 349-354.
Francesco Lauretta. Festival, 2022
"Francesco Lauretta. Festival" a cura di Francesca Guerisoli catalogo della mostra al MAC Museo d'Arte Contemporanea 160 pp. 122 ill. a colori - saggi in italiano e inglese - formato 226 x 166 mm isbn 9788874903313
Raimondo Lullo - biografia
Raimondo Lullo (cat. Ramon Llull; Palma di Maiorca, 1233 circa-Mediterraneo, 29 giugno 1316) è stato un filosofo, scrittore, teologo, logico, astrologo, mistico e missionario spagnolo di lingua e cultura catalana, tra i più celebri dell'Europa del tempo.
2020
Biografia di Giacomo Trotti e di altri componenti di una famiglia che ha avuto un ruolo politico di primo piano negli Stati estensi nell'ultimo trentennio del XV secolo
Esperti di alta qualificazione scientifica per ogni singolo argomento trattato) SOCI COrrISPONDENTI rAFFAElE AvEllINO (uMbrIA), MArIA bEATrICE bETTAzzI (EMIlIA), vITTOrIA CAPrESI (EGITTO), TOMMASO CArrAFIEllO (CAMPANIA), ANTONEllA CESArONI (MArChE), luIGINA GAlATI (SAlENTO), bOMbINA ANNA GODINO (CAlAbrIA), MOTOAkI IShII (GIAPPONE), ENrICA MAGGIANI (lIGurIA), OlIMPIA NIGlIO (lOMbArDIA), vAlENTINA OrIOlI (rOMAGNA), ANDrEA PANE (PuGlIA), lEONArDO SCOMA (SICIlIA), kArIN TEMPlIN (INGhIlTErrA), MArIA ANTONIETTA urAS (SArDEGNA), vINCENzO vANDEllI (EMIlIA), GIOrGIO zulIANI (TrIESTE E ISTrIA) Proprietà letteraria e artistica: divieto di riproduzione e di traduzioni. Gli Organi Direttivi della SSF, la Redazione della Collana Editoriale e l'Editore non si assumono responsabilità per le opinioni espresse dagli Autori, né per la corresponsione di eventuali Diritti di Riproduzione gravanti sulle singole immagini pubblicate (i costi di tali eventuali Diritti d'Autore ricadranno infatti unicamente sull'Autore/i del saggio/i liberando sia la Società di Studi Fiorentini sia l'Editore di ogni eventuale obbligo al proposito); tale liberatoria resta comunque valida unicamente per l'edizione del contributo scientifico cui tali immagini sono connesse. È la Redazione che si prende cura della correzione delle bozze, per cui i testi consegnati dagli Autori vengono considerati definitivi. L'invio di contributi per la pubblicazione non implica né l'edizione degli stessi (per ogni contributo una "Valutazione di accettazione" verrà espresso dal Comitato Scientifico o dalla Redazione o dal Curatore/i che possono consigliare o ritenere indispensabili integrazioni o puntualizzazioni sia scientifiche sia bibliografiche sia redazionali da parte degli Autori, tanto da poter eventualmente esprimere anche parere negativo alla pubblicazione del materiale inviato); né una loro edizione immediata (i tempi verranno infatti stabiliti di volta in volta sulla base delle priorità o delle esigenze editoriali indicate dagli Organi Direttivi, in relazione alla preparazione di numeri monografici). I materiali grafici e fotografici inviati, oltre che i testi, verranno comunque soggetti, sia come dimensione di pubblicazione sia come numero, al progetto editoriale approntato per ogni «Bollettino». Non si restituiscono i dattiloscritti, né le immagini, né i disegni pubblicati o non; il materiale inviato viaggia a rischio del mittente. La pubblicazione di foto, disegni e scritti da parte degli Autori implica la loro totale rinuncia alla corresponsione di ogni compenso di Diritto d'Autore o di rimborso spese sia da parte della Società di Studi Fiorentini sia da parte dell'Editore, trattandosi di pubblicazione scientifica e senza fini di lucro da parte della Società di Studi Fiorentini. Al momento dell'edizione le presenti condizioni si considerano accettate, anche tacitamente, da parte degli Autori a partire dalla consegna dei testi per la stampa (che da parte degli Autori è quella di inoltro al Comitato Scientifico o alla Redazione o al Responsabile di edizione o al Curatore/i).
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, XCIX, 2020, pp. 764-767
Profilo biografico di Paolo Vitelli (Città di Castello, 1461 - Firenze 1499), condottiero al servizio di Carlo VIII e della Repubblica fiorentina, condannato a morte da quest’ultima per tradimento.
Massimo Palumbo a cura di Carlo Lorenzetti Arcobaleno, 1999
Un'evidente volontà di "distaccarsi dai luoghi" si cela, dietro la scelta di Carlo Lorenzetti di abbandonare progressivamente l'idea di collocare la propria opera nel tessuto storico del paese di Casacalenda, per privilegiare una spazialità più aperta e meno definita quale la Montagnola come luogo ideale per posizionare la propria scultura. Ma le strettoie del tessuto urbano del paese, o quelle improvvise aperture sulla campagna, di certo, hanno condizionato la scelta progettuale di C. Lorenzetti che si andava già definendo nell'essenzialità dell'arco interrotto, sorretto da "un'anima" sdoppiata di cui poi, verso l'alto, una delle due strutture si divaricava. Ma, ali' artista, quella collocazione deve essere apparsa poi, troppo venata di "ambientalismo pittorico" perché, la stessa scultura, tramutandosi in elemento-diaframma nel centro storico, obbligava ad una visione ipotattica e dell'opera e del paesaggio, troppo totalizzante ed univoca che mal si accordava con la sempre perseguita "scoperta" temporalizzata e diversificata del proprio lavoro da parte di C. Lorenzetti. La scelta dunque di un ambientazione meno connotata in cui la sua opera campeggiasse come segno tra altri segni, proprio in una zona-limite tra la dispersività della campagna e la compattezza del costruito, poteva accentuare quell'idea di "limbo" in cui l'opera progettata tendeva a collocarsi. Una sorta di non luogo dunque, con residui di una disordinata urbaoizzazione: un serbatoio, una recinzione, e poche altre presenze in cui C. Lorenzetti, provocatoriamente, accetta la sfida di collocare un' altro segno, quasi a perseguire una complessiva deterritorializzazione che alluda alle straordinarie
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Microstorie V, Chiavari, Accademia dei Cultori di Storia Locale, 2014
Civiltà Bresciana, nuova serie, anno V (2022), n. 2, 2022
XVII, 2021/2 (aprile-giugno), 2021
Archeologia Classica, 2022
L'eredità di Ferrarotti Rivista DoppioZero, 2020
CAROTO. Giovan Francesco Caroto (1480 circa - 1555), a cura di Francesca Rossi, Gianni Peretti, Edoardo Rossetti, 2021
Le residenze viscontee, ed. S.Romano e M. Rossi, 2023
Sava Giuseppe, 2011
Anna Maria Lorusso, Michele Roberto A CURA DI Olivo Barbieri La Valle dell’Ofanto, 2004
BTA, Bollettino Telematico dell'Arte