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Nonostante l'Italia abbia già raggiunto l'obiettivo (ricalcolato) definito nella Strategia Europa 2020, la dispersione scolastica italiana, seppur in calo, rimane tra le più alte d'Europa. Tra gli strumenti per tamponare la falla, c'è anche l'apprendistato (di primo livello), che a oggi non porta risultati e rischia invece di rendersi via via meno attrattivo.
2018
Nonostante l’Italia abbia già raggiunto l’obiettivo (ricalcolato) definito nella Strategia Europa 2020, la dispersione scolastica italiana, seppur in calo, rimane tra le più alte d’Europa. Tra gli strumenti per tamponare la falla, c’è anche l’apprendistato (di primo livello), che a oggi non porta risultati e rischia invece di rendersi via via meno attrattivo
Diseredazione: profili di disciplina, 2017
NB: • Nonostante l'attenzione nella correzione nei testi, è più che probabile siano presenti alcuni errori, che invitiamo gli studenti a riportare prontamente. © R.Carlin. M.Mariotti. E' vietata ogni forma di copia, che non sia per uso personale degli studenti del corso di Fisica Generale II di Ingegneria Gestionale.
Il grissino. Un bastoncino tutto piemontese, in Peccati di gola. Le 100 parole del gusto italiano, a cura di M. Arcangeli, Rubbettino Editore, 2015, pp. 150-152
L'estorsione negli elementi essenziali e nel caso specifico di esercizio di un diritto per l'ottenimento di un profitto ingiusto e aggravata dal c.d. metodo mafioso.
Il presente volume fa parte delle attività scientifiche ed editoriali dell'Associazione «MaTriX. Laboratorio di Storia, Sociologia e Scienza delle Istituzioni» con sede in Via Giovanni XXIII 13\C, 20866 Carnate (MB), codice fiscale 94058130157.
La Collana accoglie studi teorici, storico-comparativi ed empirico-sperimentali riguardanti i processi e i linguaggi dell'apprendimento dalla primissima infanzia alla "grande anzianità". I testi proposti sono volti a indagare "come si apprende" nelle varie età della vita e come è possibile mettere in atto processi di formazione efficaci nel promuovere apprendimento, tenendo conto del dibattito contemporaneo in pedagogia, didattica, psicologia cognitiva, neuroscienze. In quest'ottica, i testi proposti esplorano i metodi, le strategie, le tecniche e gli strumenti efficaci nei percorsi di educazione, istruzione e formazione, scolastica ed extrascolastica, lungo tutto l'arco della vita. Oggetti di interesse sono quindi l'educazione e la formazione improntate dall'evidenza quantitativa e qualitativa, l'apprendimento esperienziale in diversi contesti-dal gioco spontaneo del bambino all'interazione mediata dai social network-, i linguaggi mediali per l'apprendimento e le tecnologie in grado di promuoverlo, il potenziamento cognitivo come strumento per affrontare un vasto spettro di bisogni educativi, la gamification, la robotica educativa, la giocomotricità e le sinergie tra apprendimento cognitivo e motorio, lo storytelling, i prodotti mono e multimediali per l'infanzia e il gioco educativo nelle sue varie forme e accezioni. La collana accoglie contributi di studiosi italiani e di altri paesi , sotto forma di monografie, volumi collettanei, rapporti di ricerca, traduzioni, descrizioni di esperienze e sperimentazioni in contesti scolastici ed extrascolastici. Il Comitato direttivo e il Comitato scientifico intendono promuovere attraverso la collana un ampio, aperto e proficuo dibattito tra ricercatori, insegnanti, educatori e tutti gli studiosi che siano interessati ai processi e ai linguaggi dell'apprendimento nelle varie età della vita. Ogni volume è sottoposto a referaggio con modello "doppio cieco".
Fonti cattoliche sulla situazione delle missioni cattoliche nelle zone invase dai comunisti: dal governo nazionalista all’avvento di Mao Zedong, in Orientalia Parthenopea-Napoli, XVIII (2018), pp. 1-21 [ISBN 978-88-97000-28-0], 2018
Antiporte illustrate ed emblematica nel libro del Seicento pp. 121-132, DOI: 10.1448/89406
Antiporte illustrate ed emblematica nel libro del Seicento Ogni studioso del libro a stampa del Seicento sa molto bene quale importanza aves-sero in quel secolo le cosiddette 'antiporte' illustrate, e dunque non mi soffermerò in questa sede su tale questione; nemmeno cercherò di abbozzare un ritratto sintetico di Emanuele Tesauro (1592-1675), una figura troppo complessa e ricca per essere liquidata in poche parole 1. Di certo col progredire degli studi la sua figura ha assunto una dimensione europea, ed egli è ormai unanimemente considerato uno dei prin-cipali teorici della retorica barocca, da porre sullo stesso piano, ad esempio, di un Balthasar Gracián 2. Tesauro dedicava particolare cura alle antiporte delle sue opere edite, ideandone personalmente il programma iconografico, poi concretamente realizzato da disegnatori e incisori, spesso di alto livello artistico. In quella sede Tesauro dispiegava un raffinato sapere iconologico e un'abilità nell'utilizzo di materiali emblematici che hanno pochi pari tra i suoi contemporanei. Ciò non stupisce chiunque conosca l'intensità della riflessione che Tesauro ha dedicato all'emblema e soprattutto all'impresa, importantissima quest'ultima per la messa a punto di una teoria retorico-letteraria dell' «arguta arguta et ingegnosa Nella collana di Monografie dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici Benedetto Croce di Napoli è apparso il volume di Fabrizio Bondi, «Il principe per emblemi. Letteratura e immagini del politico tra Cinquecento e Seicento», Bologna, Il Mulino, 2016. Duttile ibrido tra parola e immagine, i generi dell'emblema e dell'impresa hanno dominato, nelle applicazioni più diverse, l'età manieristico-barocca. Il saggio si propone di illustrare come tale genere sia stato adibito ad esprimere le prerogative del potere e nello stesso tempo, illustrandole, far riflettere su di esse. In questa prospettiva, attraverso l'analisi dei repertori di opere emblematiche, che rivela in sé un universo verbale e visivo di grande ricchezza, l'autore si propone di abbozzare una sorta di grammatica di base dei simboli politici. Il Principe per emblemi attraversa un secolo di cultura italiana (dalla metà del Cinquecento alla metà del Seicento), mostrando in quali forme il discorso politico moderno, scaturito dal confronto con la lezione machiavelliana, sia stato trasposto nel linguaggio degli emblemi e delle imprese, e come queste ultime si riflettano a loro volta anche nelle opere di grandi autori quali Bruno, Tasso, Marino e Tesauro. Il testo che segue corrisponde ad un estratto, rielaborato, del V ed ultimo capitolo.
L' articolo è apparso nel febbraio del 2016 sul numero attuale della rivista on line "Noema", del Dipartimento di filosofia dell'Università Statale di Milano, al seguente link: http://riviste.unimi.it/index.php/noema/article/view/6779/6714. Al centro della riflessione è l’idea di un’educazione fondata sui principi della tradizione socratica ed illuministica, che costituisca anche l’orizzonte di senso e la regola pratica entro cui inquadrare il sapere specialistico. La condivisione di tale idea chiama all’impegno fattivo tutti i docenti che si riconoscano nei valori della scuola pubblica, laica e costituzionale.
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Monete di XII secolo ritrovate ad Offanengo
Dizionario biografico degli italiani, 86, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016, pp. 251-253