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Alle origini del Laùru, lo spiritello incubo

2018

Nelle sue notissime rappresentazioni pittoriche dell' incubo, il letterato e pittore Heinrich Füssli, che si autodefinisce "pittore ufficiale del diavolo", dipinge una donna addormentata con uno spaventevole nano che le si poggia sul ventre, e una cavalla spettrale che appare da dietro una tenda. Ogni qual volta si scrive del popolare spiritello salentino, si prende in prestito, in mancanza di altre raffigurazioni, una delle celebri opere di Füssli. Questo artista nasce nel 1741 a Zurigo ma si sposta in varie tappe della sua vita in diverse città europee, stabilendovisi temporaneamente: Berlino, Parigi, Londra, Roma, e infine di nuovo Londra. Curiosamente, le sue opere ricordano il nostro "laùru" sia nell'aspetto e nelle caratteristiche dell'incubo, sia per la presenza costante di una figura equina. Il cavallo è un animale legato anch'esso alle storie del Laùro salentino (come noto, tra gli ambienti domestici questo spiritello predilige la stalla, e "fa le trecce ai cavalli"). Ovviamente non c'è mai stata alcuna relazione tra Füssli e il Salento: ma l' Incubus ha rappresentazioni analoghe in ogni parte del globo, e nella tradizione popolare inglese il cavallo è l'animale che gli incubi della notte utilizzano come mezzo di locomozione per arrivare alle loro vittime.