MINIMA/ETEROTOPIE

Architetture al Cubo, 2015

Sulla realizzazione del Minimetrò di Perugia, Jean Nouvel Architects, con una intervista a Massimo Ciuffini

Le parole e le forme. Decimo Forum Proarch

Per le immagini contenute in questo volume gli autori rimangono a disposizione degli eventuali aventi diritto che non sia stato possibile rintracciare Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione ProArch Società Scientifica del Progetto di Architettura 16.17.18 novembre 2023 Genova Decimo Forum Le parole e le forme

uscita prevista: settembre 2019

Raccolta di recensioni a: Il Manganello, La Nencia da Barberino, L. de' Medici, A. Poliziano, Pasquinate romane del Cinquecento, G.G. Trissino, Le storie di Giulietta e Romeo, G.D. Capra, T. Folengo, P. Aretino, A. Firenzuola, G. Della Casa, A. Calmo, A.F. Doni, N. Franco, G.B. Pino, C. Scroffa, G. Bargagli, T. Tasso, M. Buonarroti il Giovane, G.B. Marino, V. Malvezzi, Teatro del Cinquecento, R. Bruscagli, F. Cruciani, F. Chiappelli, R. Fedi, A. Sole, A. Corsaro, V. Gambara ecc., L. Ghizzoni, E. Bogani, N. Cacciaglia, L. Riccò, G. Sasso, Manuale della letteratura italiana, Archivio della tradizione lirica ecc., R. Bessi, D. Conrieri, C. Lastraioli

Minima Militaria, 1992

Un grimaldello metalinguistico demistificatorio e l'attrezzeria delle avanguardie storiche (dallo Strutturalismo al metodo PERT) sono gli strumenti tecnico-letterari nascosti nella valigetta con la quale l'Autore di queste pagine ha intrapreso un pionieristico viaggio alla ricerca degli archetipi del militarismo blasé, esplorando fin sotto lo strato Kitsch di stellette, spalline, greche, mostrine ed alamari. Tutto quello che l'autore ha scovato, lo ha sintetizzato in un repertorio flaubertiano traboccante di provocatoria ironia e di pecoreccia immaginazione. Hanno inoltre collaborato per gli aspetti retorici e stilistici dell'opera: l'Istituto di Studi Strategici, la Nettezza Urbana, l'Ing. C. G. Gadda, il Formalismo russo, la Depressione Sessuale, le Geometrie Riemanniane, l'Ufficiale di Picchetto.

1991

« Miniatures » comme petit, mais pas banal, comme simple, mais simpliste, comme profond mais pas inaccessible ; « estrose » - intraduisible en français dans toutes les nuances de l’italien - comme fantaisie, mais sans excentricité, comme créativité, intuition, surprise. Cet ensemble de courtes pièces pour piano, composé grâce à l’impulsion de Pierre-Laurent Aimard, marque mon retour à l’instrument acoustique seul, après un long parcours en contact avec la technologie électronique et, surtout,..

PICCOLA ONTOFENOMENOLOGIA DELLA TEMPORALITÀ ESTETICA "Solo dei pomposi saccenti possono concepire l'idea che esistano norme assolute per stabilire ciò che è bello e ciò che non lo è. Ma il genio non collabora col saccente" (L. von Mises-Teoria e Storia) "È solo l'universale della cultura estetica che ci unisce tutti" (H.G. Gadamer-Verità e Metodo) Cosa è un'opera d'arte? Cosa la distingue dalle altre opere dell'azione e dello "spirito" dell'essere umano 1 ? Vi sono nella pratica e nella teoresi estetica elementi comuni, trascendentali, in senso kantiano, con le altre forme dell'agire e della riflessione umana? E, ad un livello più fondamentale, cosa può dirci un'opera d'arte, considerata nella triplicità dei punti di vista dell'autore, del fruitore e del committente, sulle dimensioni strutturali dell'essere-nel-mondo dell'uomo, prima tra tutte quella del tempo 2 ? E da questa cornice onto-antropologica cosa si può dire del modo di essere dell'opera d'arte in sé, e, in relazione a ciò, sulla questione-non meno fondamentale e di strettissima attualità, considerate le condizioni attuali in cui si trova chi produce, chi commissiona e chi semplicemente fruisce dell'arte-del valore di un oggetto estetico? Queste domande preliminari, insieme a questa breve introduzione, sorgono, e al contempo vanno a formare un orizzonte di precomprensione, dalle pagine che costituiscono il nucleo della dissertazione di laurea di Giuseppe Magrone che ha per oggetto un tema di strettissima attinenza filosofica, la questione della temporalità. Innanzitutto è, a mio avviso, utile mostrare con un brevissimo accenno all'opera di un artista, Andy Warhol, che ha molto influenzato il lavoro che qui si va ad introdurre, il

Il diritto di famiglia e delle persone , 2018

Il saggio analizza la figura del minore migrante, alla luce della più innovativa giurisprudenza nazionale ed europea.

https://niclavassallo.net/ Sommario: La riflessione sull'attività epistemica femminile è un fenomeno decisamente attuale che presenta concrete aspirazioni filosofiche. Quali sono le sue motivazioni e quali le sue innovazioni rispetto all'epistemologia tradizionale? Nonostante da diverse fonti provengano voci a proposito della presunta fine dell'epistemologia, quest'ultima è sempre più oggetto di studio, perlomeno nelle scuole filosofiche di matrice analitica. Tra le ultime forti tendenze da rilevare in seno a queste vi è un cospicuo lavoro nell'ambito delle epistemologie femministe, il quale si oppone sì a diversi assunti della tradizione, ma non ritiene affatto che ogni progetto epistemologico debba venire abbandonato: l'obiettivo è piuttosto quello di criticare e rivedere il quadro tradizionale al fine di presentare nuovi approcci e soluzioni. Tale lavoro è diventato talmente variegato, solido e ragguardevole da indurre una casa editrice prestigiosa, Blackwell, a recepire il bisogno di pubblicare un'introduzione alle suddette epistemologie 1. Qui di seguito tenterò di esporre sinteticamente alcune loro linee di ricerca peculiari. CONTRO LA TRADIZIONE Per la tradizione sono di certo saldi tre punti: primo, l'epistemologia rappresenta la filosofia prima, nel senso di Descartes, ovvero è un'impresa a priori su cui deve basarsi ogni altra speculazione filosofica; secondo, la conoscenza dipende dai fondamenti, ovvero è il fondazionalismo la dottrina della giustificazione da adottarsi per comprendere che cos'è la conoscenza 2 ; terzo, la conoscenza va intesa nei termini delle rappresentazioni che il soggetto cognitivo ha del mondo oggettuale che lo circonda. Questi tre punti vengono contestati da quasi 1 Cf. Tanesini (1999). Sull'epistemologia analitica femminista l'unico lavoro disponibile in italiano è Garavaso (1998). Per un discorso introduttivo e panoramico sulla filosofia femminista si può utilmente consultare Restaino e Cavarero (1999). 2 Per quanto occorra ricordare anche il coerentismo, esso non si trova così massicciamente presente nella tradizione come il fondazionalismo.